consigliato per te

  • in

    Belotti, giorni caldi: Juric e tifosi aspettano la firma col Toro

    TORINO – Mettiamola così: matrimonio sì, ma con separazione dei beni. Il concetto è un po’ questo. Andrea Belotti da Calcinate sta aprendo al rinnovo con il Toro, però in caso di terza, consecutiva stagione molto deludente vuole occuparsi degli eventuali cocci suoi e non di quelli di tutti. Per questo considera seriamente la possibilità di sottoscrivere il prolungamento – fino al 2025 a 3,3 milioni netti a stagione più un milione quale bonus per la firma -, ma gira la schiena all’ipotesi, messa sul piatto da Cairo, di allegare al pacchetto una clausola rescissoria da 40 milioni. Vorrebbe non fissarne alcuna, di base, tuttavia nel caso potrebbe dare l’ok a un tetto da circa 20 milioni. (…)
     Juric vuole la firma del Gallo
    Il sentimento generale lo vorrebbe ancora con la fascia di capitano al braccio, per quanto i tempi lunghi, i paletti e un silenzio che resta assordante stiano facendo emergere qualche perplessità, in alcuni. Dubbi che a questo punto tocca all’azzurro dissipare o rinforzare. (…) Juric si aspetta quindi che Belotti firmi, non che Belotti resti. Una differenza sostanziale. Un conto è attraversare una stagione ponte, con la certezza di lasciare il Toro tra circa dodici mesi. Un altro è rinnovare il contratto, e con esso la fiducia in ciò cui l’ex allenatore del Verona sta dando vita. (…)
    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    È un Toro a metà: si muove bene, ma in difesa commette i soliti errori

    ALKMAAR – Mezzo Toro, il doppio delle illusioni e un’altra sconfitta. Dopo l’insulso 0 a 0 con i misconosciuti sauditi dell’Al Fateh e la sconfitta di Rennes, ecco il tonfo quasi in riva al Mare del Nord: impietoso, anche se il pari non sarebbe stato certo un furto. Detto con un telegramma: ridotti pungiglioni davanti e una difesa colabrodo (e va già bene che in porta c’era Berisha, all’esordio da titolare: bravo e attento, tradito sui gol da due deviazioni di Djidji e Izzo).

    Torino cantiere aperto: Belotti è un mistero

    L’Az, terzo in classifica nell’ultimo campionato, nel prossimo weekend all’esordio nel nuovo torneo olandese (quando i granata sfideranno in Coppa Italia la Cremonese), era stato abbastanza modificato in partenza dal turnover, con una farcitura anche di giovanissimi (e con la stella Teun Koopmeiners, in odor di Atalanta, entrato solo nella ripresa). Cantiere sempre aperto anche sul fronte di Juric, con 5 assenze rispetto alla Francia (gli infortunati Milinkovic, Lukic, Bremer e Ansaldi, più Aina in permesso) e un Belotti misterioso, indecifrabile nello spirito, in campo negli ultimi 25 minuti. Non esattamente l’ingresso di un torello supermotivato, visto dalla tribuna. Ma, al di là del Gallo, la partita ha messo in mostra un coacervo di buone sensazioni ed illusioni, per lunghi tratti dell’incontro, con però una pesante tara negativa, pericolosissima se pensiamo al campionato italiano. […] Mandragora e i suoi fratelli (con l’alternanza del turnover) hanno davvero gestito a lungo il possesso, con buona volontà e atletismo. Ma quando hai ridotta qualità sulla trequarti e nessun bomber vero…

    Guarda la galleryTorino, Pjaca cerca di impressionare Juric al Filadelfia

    Juric, si vede la mano sulla squadra. Berisha promosso

    In compenso dietro si sono visti pure i sorci verdi: con Djidji in primis, ma più di una volta anche Izzo, andati per merenda in inferiorità numerica sulle folate avversarie. Vedi le parate di Berisha (promosso, a differenza del Milinkovic di Rennes) su Gudmundsson (che ha preso anche un palo) e su Aboukhlal, 2 volte Mezzo Toro, nella formazione e nel rendimento. E la spada intera di Damocle sulla testa: il futuro del Gallo e un mercato largamente incompleto. La mano di Juric si vede eccome, nella costruzione del gioco e nella tensione al pressing alto. Ma con poca farina, anche un super panettiere finisce per impastare grissini che poi, al dunque, si rompono subito. Ahi ahi. Occhio a non essere troppo pretenziosi (e presuntuosi) con la Cremonese, please.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTorino, sconfitta con l’Az: Pjaca illude, poi la rimonta LEGGI TUTTO

  • in

    Belotti, i giochi sono aperti: verso la resa dei conti

    TORINO – In un modo o nell’altro questa sarà una settimana importante, forse decisiva, per il futuro di Belotti. Da Roma, in attesa di dare Dzeko all’Inter, prendono tempo. Non sono disposti ad aumentare l’offerta di 15 milioni fatta un mese fa. E anche gli altri club (la stessa Inter, la Fiorentina) seguono l’evolversi della situazione senza ancora affondare il colpo. Di conseguenza, al momento, l’unica proposta concreta (dopo quella dei russi dello Zenit che il giocatore ha subito rispedito al mittente) è quella di Cairo che ha offerto al suo capitano un contratto da 3,3 milioni l’anno più un milione di premio. Proposta che il giocatore sta prendendo in considerazione anche se non ha ancora deciso.

    Toro, non solo Belotti: davanti servono rinforzi

    Settimana importante non solo per quanto riguarda il Gallo. Anche l’amichevole contro l’Az ha confermato che servono rinforzi. Un trequartista che sappia accendere e inventare è assolutamente necessario. Non si esclude un ritorno per Messias, il fantasista del Crotone ancora in attesa di una sistemazione per via delle richieste considerate da tutti troppo esose del club. Ursino, infatti, ha chiesto più di 12 milioni che per un giocatore di 30 anni non sono pochi. Il brasiliano è la prima scelta di Juric ma, al momento, la trattativa è in stand by. Davide Vagnati, infatti, non è disposto ad alzare la sua offerta che è di 8 milioni più uno di bonus. E non bisogna neppure trascurare la pista che porta ad Orsolini, altro giocatore che i granata, più o meno con decisione, hanno messo nel proprio mirino.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Calciomercato Torino, dopo Pjaca rischio Caldara

    Operazione Pjaca-bis nel mirino: il Torino, nelle ultime ore, sta intensificando i discorsi con il Milan per Mattia Caldara. Un profilo che, sotto molteplici aspetti, ricorda quello dell’attaccante croato, che da pochi giorni si è unito al gruppo di Juric. Innanzitutto, certo, perché si tratta di un elemento potenzialmente destinato a club di vertice: se l’ex Dinamo Zagabria era stato acquistato dalla Juventus con grandi aspettative, il cartellino del centrale nelle ultime stagioni è rimbalzato tra gli stessi bianconeri, l’Atalanta ed il Milan. Ma intorno a entrambi i giocatori, soprattutto, aleggiano dubbi pesanti come macigni circa la loro integrità fisica. L’ex Genoa riporta nel proprio curriculum due crociati, l’attuale rossonero invece alla lacerazione del tendine d’achille e alla rottura del legamento crociato ha fatto seguire nell’ultimo campionato seri problemi al tendine rotuleo. Un poco lusinghiero ruolino di marcia che gli ha impedito di accumulare più di 20 presenze in Serie A nell’ultimo anno e mezzo trascorso a Bergamo. Per questo motivo il Milan, che ne detiene il cartellino, è disposto ad accettare la soluzione di un prestito senza obbligo di riscatto, formula che ingolosisce da qualche tempo anche il neo-promosso Venezia (pronto a ricevere l’ex granata Niang dal Rennes, intanto).

    Caldara secondo rischio calcolato

    Per questo stesso motivo, però, Caldara rappresenterebbe il secondo rischio – calcolato soltanto fino ad un certo punto – di questo mercato granata. L’alternativa al momento si chiama Ruan Tressoldi del Gremio, anche se l’opzione è più esosa e sul giocatore nelle ultime ore si è fiondato con convinzione il Sassuolo. Il Torino invece nicchia, anche perché ad un’entrata nel reparto arretrato deve prima corrispondere un’uscita: l’indiziato numero uno, in questo senso, continua ad essere Lyanco, per il quale il Betis ha offerto 6 milioni a fronte di una richiesta a doppia cifra da parte di Vagnati ed il Bologna – soprattutto in caso di cessione di Tomiyasu – non ha tirato i remi in barca.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione odierna di Tuttosport in edicola LEGGI TUTTO