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    Lazio-Torino si gioca, è ufficiale: respinto l'ultimo ricorso

    ROMA – La partita di campionato tra Lazio e Torino si recupererà martedì prossimo con fischio d’inizio alle ore 20.30. Il Collegio di garanzia dello sport, presieduto da Franco Frattini, ha infatti respinto in modo definitivo il ricorso del club biancoceleste, che chiedeva la vittoria a tavolino del match valido per la 25ª giornata di Serie A, non disputato lo scorso 2 marzo per l’assenza del club granata, bloccato dalla Asl piemontese per via dei casi di Covid rilevati nel gruppo squadra. È finita pertanto, presso il Salone d’Onore del Coni, l’udienza del collegio di Garanzia a sezioni riunite, presieduta da Franco Frattini, per il ricorso della Lazio. Il club biancoceleste, rappresentato dall’avvocato Gian Michele Gentile, lo aveva presentato all’organo di garanzia dello sport per chiedere il 3-0 a tavolino, dopo quello respinto dalla Corte d’appello sportiva della Figc. Il Torino, invece, rappresentato dall’avvocato Eduardo Chiacchio, chiedeva di giocare il match il 18 maggio, come stabilito dalla Lega di Serie A. Il tribunale federale e corte d’appello avevano già rigettato il reclamo della Lazio.
    Lazio-Torino, il comunicato del Coni
    “Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite, all’esito della sessione di udienze tenutasi in data odierna e presieduta dal Presidente Franco Frattini, HA RESPINTO il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 47/2021, presentato, in data 14 aprile 2021, dalla S.S. Lazio S.p.a. contro il Torino F.C. S.p.a. per la riforma della sentenza n. 132/CSA/2020-2021, emessa dalla Corte Sportiva di Appello della FIGC, Sezione Prima, in data 30 marzo 2021, con la quale è stato respinto il reclamo proposto dalla società ricorrente avverso il provvedimento del Giudice Sportivo di Serie A, assunto in data 12 marzo 2021, pubblicato con il Comunicato Ufficiale n. 218, con il quale, a scioglimento della riserva di cui al Comunicato del 4 marzo 2021, si è deliberato di “non applicare alla soc. Torino le sanzioni previsti dell’art. 53 NOIF per la mancata disputa della gara con la società Lazio, rimettendo alla Lega Serie A i provvedimenti organizzativi necessari relativi alla disputa della gara”; HA, ALTRESI’, DIHIARATO INAMMISSIBILE IL RICORSO INCIDENTALE CONTENUTO NELLA MEMORIA DEL TORINO F.C.; HA, INFINE, DISPOSTO LA COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO”. LEGGI TUTTO

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    Torino-Milan 0-7: disastro granata, la sconfitta è umiliante

    TORINO – Dalle scelte di Nicola all’atteggiamento, dalla prestazione al risultato tutto è stato un disastro, per il Toro che ha incassato un umiliante 0-7 dal Milan. E adesso, a meno di vincere a La Spezia, o di ottenere comunque un successo contro i liguri o con la Lazio (se con i biancocelesti sarà decisa la disputa della partita), i granata si giocheranno il tutto per tutto nell’ultima giornata contro il Benevento (in questo caso, e sempre che nella penultima i campani riescano a superare il Crotone, in caso di successo al Grande Torino a salvarsi sarebbe la squadra di Filippo Inzaghi). Un ko contro il Milan ci poteva stare, ma la portata di tale sconfitta rischia oltretutto di avere pesanti ripercussioni, all’interno dello spogliatoio granata. I rossoneri, da parte loro, salgono al secondo posto dietro ai Campioni d’Italia dell’Inter, a quota 75 assieme all’Atalanta (a 73 c’è il Napoli, a 72 la Juve).Guarda la galleryTorino, che disfatta con il Milan: Nicola impassibile in panchina

    I cambi di Nicola sono stati fatali

    Nicola, ed è questa una decisione scellerata considerato l’esito dell’incontro, anche in vista della prova di sabato a La Spezia cambia sette giocatori, rispetto al pareggio di Verona: a partire da Belotti – risparmiato pure perché diffidato – in sostituzione del quale c’è Zaza. Il teorico compagno di reparto dell’attaccante lucano è Bonazzoli, mentre al posto di Verdi ecco rientrare dall’inizio Linetty, che in precedenza con Nocola aveva giocato da titolare soltanto contro Benevento e Fiorentina (le prime due gare del tecnico piemontese sulla panchina granata). Doppio cambio pure sulle corsie, con Vojvoda e Ansaldi inizialmente fuori in luogo di Singo a destra e di un Rodriguez assolutamente impalpabile a sinistra. Fuori anche Nkolou (infortunato) per Lyanco e Rincon per Baselli.

    Torino, la cronaca della disfatta

    Una rivoluzione nella formazione che il Toro paga a caro prezzo: dopo una bella giocata di Baselli vanificata al momento del tiro da Zaza che colpisce Kjaer (12’), sale in cattedra senza più scenderci il Milan. Al 19’ Brahim Diaz trova Theo Hernandez che, con una bellissima conclusione mancina, fulmina Sirigu per il vantaggio rossonero. Un minuto più tardi ancora l’esterno francese centra per Kessie, che di testa impegna il portiere sardo; la respinta va sui piedi di Castillejo che la mette sul palo. Poco male, in ottica Milan, visto che già al 24’ Lyanco stende Castillejo nella propria area provocando un evidente rigore realizzato dallo specialista Kessie (11° centro in campionato). La reazione dei granata è decisamente timida, tanto che dopo un tiro alto di Bonazzoli (30’), è Calabria che si vede annullato il tris per un fuorigioco millimetrico. L’occasione migliore dei granata arriva in virtù di un clamoroso errore di Calhanoglu, che nella propria area consegna palla a Zaza: il centravanti serve Bremer che da ottima posizione si fa parare il piatto destro da Donnarumma (il pallone arriva poi a Bonazzoli, il quale non ha la giusta lucidità per stopparlo e, di prima intenzione, lo spedisce nei pressi della bandierina del calcio d’angolo).La ripresa inizia peggio del primo tempo: al 5’ Bremer tocca corto per Linetty, che di suo nulla fa per proteggere palla sull’attacco di Kessie: l’ivoriano ha gioco facile nell’anticipare il polacco e serve a Brahim Diaz l’assist per la rete dello 0-3. Nicola prova a correre ai ripari togliendo Rodriguez, Baselli e Linetty per inserire Ansaldi, Rincon e Verdi (11’). Cambia poco o nulla, tanto che un minuto più tardi arriva la traversa di Brahim Diaz, e al 16’ lo 0-4 firmato da Theo Hernandez che realizza così un doppietta (l’ex Real Madrid sale a quota 7 gol, in questo campionato). E’ una mattanza senza fine: al 23’ tocca a Rebic, infilzare il Toro e aumentare il già larghissimo divario. Non è finita qui: l’imbarazzo prosegue al 27’ e al 34’ quando ancora l’attaccante croato porta sul 6 e poi sul 7 il vantaggio per il Milan (eguagliato il vergognoso 0-7 incassato in casa dal Toro di Mazzarri contro l’Atalanta). La prossima giornata il Milan riceve il Cagliari (domenica alle 20.45), mentre il Toro sabato alle 15 sarà a La Spezia per la gara più importante della stagione.

    TORINO-MILAN, TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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     Nicola: “Non vedo l'ora di confrontarmi col Milan”

    TORINO – Davide Nicola è sereno. Sa di potersela giocare. È fiducioso, ecco: sa che da questa partita ha tutto da guadagnare e poco da perdere ma, forse, sa che questo Toro è convinto di giocare le sue carte. “Noi siamo tornati ad essere il Torino dove tutti sono importanti. E io resto sempre più convinto di poter sfruttare i cinque cambi perché siamo un grande gruppo.” Scontato a questo punto “convocare” il Milan. “Il Milan ha elementi rapidi, con terzini che aiutano molto. Come fermarli ci stiamo lavorando. Poi vedremo. Dobbiamo interpretare gli spazi, essere pronti a chiudere la zona. Kessie sta facendo molto bene, sa fare anche la mezzala, si è portato dietro e ha rafforzato le caratteristiche cheaveva nell’Atalanta. Noi siamo curiosi di confrontarci contro una grande squadra come quella di Stefano Pioli.” Toro con la difesa da reinventare visto che non ci saranno Nkoulou (squalificato) e forse Izzo. “Vedremo. Con Izzo aspettiamo ancora un po’prima di decidere. Però le alternative non mancano. Buongiorno è un giovane che quando impiegato ha sempre fatto bene e Lyanco prime dell’infortunio offriva ottime garanzie.” Al Toro basta una vittoria per salvarsi. O meglio: un successo potrebbe bastare. Può arrivare contro il Milan? “Discorso giusto ma non fa parte della nostra mentalità, nel nostro modo di intendere il calcio che ci ha portato ad ottenere questi ultimi risultati positivi. Però viviamo alla giornata. Noi sappiamo che ci restano quattro partite in cui dobbiamo fare punti, a partire da quella con il Milan. Senza pensare alle prossime, pensare che qualcuno di questo match sia più facile di un altro.” E per concludere un flash sulle condizioni fisiche della squadra. “Stanno tutto bene, anche Belotti. I nostri test dicono che sotto l’aspetto fisico non ci sono problemi. E poi non c’è giorno che io non abbia sentito il “sacro fuoco” dentro i miei ragazzi e questo mi rende consapevole della forza del gruppo, per questo mi sento vivo e non do peso ad altre cose. Una cosa sola ho in testa: la salvezza. La mia conferma? Mai pensato a questo. Il mio futuro è il presente. E questo mi fa sentire vivo. Io penso solo alla salvezza. I giocatori devono credere in quello che stiamo facendo con un solo obiettivo nella testa. Sereni e affamati”. LEGGI TUTTO

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    Anche la scienza tifa Torino: salvo al 98,5%

    TORINO – Toro salvo al 98,5 per cento. Punto, fine. Lo dicono le statistiche. In soccorso dei granata vengono la matematica e il calcolo delle probabilità: strumenti utilizzati, in questo caso, per studiare lo sviluppo di un particolare fenomeno colettivo (il campionato di Serie A) nel tempo (ultime 3 giornate). Le previsioni possono risultare oltremodo realistiche perché si sono già disputate 35 giornate: e ne mancano solo 3 (ma 4 partite per il Torino, considerando anche il recupero con la Lazio, in attesa dell’ultimo grado di giudizio al Coni). Grazie alla collaborazione della sede italiana di Opta, abbiamo chiesto a Stats Perform, agenzia internazionale di studi statitici applicati al mondo dello sport, di analizzarci le probabilità di piazzamento finale in classifica delle 5 squadre maggiormente in bilico nella corsa salvezza: Genoa (36 punti), Torino e Cagliari (35), Spezia (34) e Benevento (31).

    Ecco chi scenderà in B secondo le statistiche

    Ebbene, il calcolatore di Stats Perform (leader mondiale del settore, nato nel 2019 dalla fusione di Stats, leader Usa, con i britannici di Opta, leader su scala europea) ha “sparato” le sue sentenze: Toro salvo al 98,5% (1,5% di probabilità di retrocedere). Benevento in B al 90,2%. Lo Spezia al 6,3%. Il Cagliari ha invece solo l’1,3% di probabilità di finire 18°. Il Genoa lo 0,7%. Secondo questo studio statistico elaborato ad hoc in Inghilterra per Tuttosport, il Torino ha il 48,3% di probabilità di chiudere in una posizione compresa tra il 14° (26,5%) e il 15° posto (21,8%): le due proiezioni più realistiche.

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    Torino, allarme difesa per la sfida contro il Milan

    TORINO – Il Milan domani, lo Spezia sabato, la Lazio martedì 18 (se così sarà confermato), per poi chiudere contro il Benevento domenica 23. Una serie di impegni – quattro gare importantissime in dodici giorni – che per i granata iniziano in salita. Quando le partite sono così ravvicinate è fondamentale poter contare su una rosa quanto più possibile completa, onde prevedere quel minimo di turnover che consenta di schierare undici giocatori in buone condizioni di forma.

    Nkoulou, distorsione alla caviglia destra

    E invece il dopo-match contro il Verona toglie a Nicola un giocatore in un reparto per comporre il quale, già al Bentegodi, le scelte sono state limitate. Contro i gialloblù il tecnico granata, per sostituire l’infortunato Izzo, ha aperto un ballottaggio tra Buongiorno e Lyanco vinto dal primo. Con il brasiliano che comunque è stato catapultato in campo al posto di Nkoulou (il terzo centrale titolare, ancora protagonista di una prova eccellente, è stato Bremer). Il camerunese ha infatti dovuto chiudere in anticipo la sua prova al 6’ della ripresa, dopo che in uno scontro di gioco con Kalinic si è procurato una distorsione alla caviglia destra. Un infortunio che non pare di poco conto, visto che nelle ore seguite alla botta ricevuta non ha potuto nemmeno appoggiare il piede a terra, a causa del forte dolore. I controlli ospedalieri ai quali sarà sottoposto non appena la caviglia si sarà un minimo sgonfiata, così da procedere con una diagnosi precisa, chiariranno meglio i tempi di recupero: è comunque concreta la possibilità che la stagione dell’ex del Lione possa già essere terminata. Contro il Milan, visto il cartellino giallo ricevuto a Verona, sarebbe tuttavia stato assente per squalifica. E’ dalla trasferta di La Spezia in avanti, che la sua assenza potrà pesare. E non poco. Se gli serviranno due settimane per tornare tra gli arruolabili, è possibile che quella del Bentegodi sia stata l’ultima partita in granata, per un giocatore che a fine stagione va in scadenza di contratto.

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    Diretta Torino-Parma ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Il Torino si gioca stasera, nel monday match della 34ª giornata di Serie A, una fetta importante della salvezza. Fermi a quota 31 punti, tanti quanti il Benevento (che ha però due gare in meno), i ragazzi di Davide Nicola ospitano il Parma, penultimo a -11, e che in caso di sconfitta saluterà aritmeticamente la massima divisione. Perfetta parità negli ultimi nove precedenti tra le due squadre, con tre vittorie a testa ed altrettanti pareggi, la sfida offre anche una curiosità statistica: il Toro è la squadra che ha perso più punti in situazioni di vantaggio nel girone d’andata (23), i ducali invece vantano questo poco invidiabile primato nelle gare di ritorno (18).
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    Dove vedere in tv e streaming Torino-Parma
    Il match tra granata e ducali, in programma all’Olimpico Grande Torino alle 20.45, sarà trasmesso in diretta esclusiva da Sky Sport Serie A (numero 202 e 249 del satellite e 473 e 483 del digitale terrestre) e da Sky Sport (numero 251 del satellite), oltre che dalle piattaforme streaming SkyGo e Now. In alternativa sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Torino-Parma, le probabili formazioni
    TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo, Rincon, Baselli, Lukic, Ansaldi; Sanabria, Belotti. All. Nicola. A disp. V. Milinkovic-Savic, Ujkani, Rodriguez, Buongiorno, Lyanco, Vojvoda, Murru, Gojak, Linetty, Zaza, Bonazzoli. Indisponibili: nessuno. Squalificati: Mandragora, Verdi.
    PARMA (4-3-3): Colombi; Busi, Osorio, Bani, Giu. Pezzella; Hernani, Brugman, Kurtic; Kucka, Cornelius, Gervinho. All. D’Aversa. A disp. Sepe, Rinaldi, Gagliolo, Grassi, Pellè, Laurini, Sohm, Bruno Alves, Dierckx, Brunetta. Indisponibili: Man, Mihaila, Nicolussi Caviglia, Inglese, Kirkzee, Cyprien, Karamoh, Conti, Valenti, Iacoponi. Squalificati: nessuno.
    Arbitro: Aureliano di Bologna.Assistenti: Prenna e Tolfo.IV uomo: Marchetti.Var: Banti.Avar: Di Iorio. LEGGI TUTTO