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    Torino, tamponi per il gruppo squadra

    TORINO – Torino alle prese con i tamponi molecolari. Nel pomeriggio di oggi l’Autorità Sanitaria Locale ha prescritto nuovi test ai granata, dopo il rinvio del match con il Sassuolo. Gli uomini di Davide Nicola preparano la delicata trasferta con la Lazio. In mattinata il trainer ha disposto un lavoro individuale, con programma aerobico ed esercitazioni sulla parte atletica. LEGGI TUTTO

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    Torino, nessun nuovo positivo al Coronavirus

    TORINO – L’ultimo giro di tamponi in casa Torino non ha rilevato nuove positività: il conto, dunque, resta a dieci casi di Covid-19, otto calciatori e due membri dello staff. Adesso si attendono le disposizioni da parte dell’Asl circa la ripresa degli allenamenti e la trasferta a Roma contro la Lazio al momento programmata martedì 2 marzo. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Torino: altro stop agli allenamenti

    TORINO – Il Torino ha reso noto che “su disposizione dell’Autorità sanitaria locale competente, anche oggi la squadra non sosterrà alcuna sessione di allenamento. Per tutto il gruppo squadra previsti in data odierna nuovi controlli con il tampone molecolare”. La squadra di Nicola ieri sarebbe dovuta scendere in campo nell’anticipo casalingo contro il Sassuolo, ma la partita è stata rinviata a causa delle tante positività che hanno colpito il gruppo squadra granata. Per lo stesso motivo è da considerarsi a forte rischio anche l’anticipo di martedi’ in programma a Roma contro la Lazio. LEGGI TUTTO

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    Torino, Baselli è uno dei sette positivi: “Sto bene”

    TORINO – Daniele Baselli del Torino è stato contagiato dal Coronavirus: “Sono positivo al Covid. Sto bene, ho iniziato il periodo di quarantena a casa e vi ringrazio per il vostro affetto”, scrive il centrocampista granata sul proprio profilo Instagram, rivelando la positività al Covid. Il calciatore è tra i sette atleti del Torino attualmente positivi. Domani sera è in programma la partita casalinga di campionato contro il Sassuolo, ma il match, a causa della numerose positività in casa granata, resta ancora a rischio rinvio. LEGGI TUTTO

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    Torino, dalla svolta all'incubo Covid

    TORINO – Il recupero di Benevento al 93’ (gol di Zaza) è stato benedetto per il punto che ha portato in dote e ancora più per quell’iniezione di autostima che si è tradotta in un successivo filotto di tre pareggi e una sospiratissima vittoria (la terza in stagione, per i granata): il duro lavoro di Nicola, del suo staff e dei giocatori, se non proprio vanificato, subisce ora un brusco stop. Il Toro si deve piegare al Covid nel suo momento migliore, quindi nel frangente peggiore possibile. Fino al recente esito dei tamponi, dal quale è emersa la positività di 7 giocatori più un membro dello staff sanitario, l’unico pensiero dei granata era rivolto alla sfida contro il Sassuolo, la sola volontà era quella di continuare lungo la strada dei risultati positivi. Adesso la prima preoccupazione è per la salute di chi è contagiato, nonché per le loro famiglie. Con il tecnico che forse già martedì, se sarà confermata la trasferta di Roma contro la Lazio, dovrà presentare in campo una squadra che non è dato sapere se domani potrà tornare al Fila, e nel caso se per dedicarsi a sedute individuali o a gruppetti (ma comunque tenendo il distanziamento). Il Toro lanciato delle ultime settimane, suo malgrado, si riscopre Toro seduto. Già, perchépure quando, e chissà quando, i positivi si saranno negativizzati, i problemi resteranno. Legati anche al calendario,a maggior ragione se dovesse essere rinviata la gara contro la Lazio. LEGGI TUTTO

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    Torino, altro caso Lazio. Rinvio col Sassuolo

    TORINO – Focolaio Toro, prima di tutto la notizia più confortante: ovvero che (a ieri sera) nessun positivo degli 8 granata coinvolti (7 giocatori e un membro dello staff medico) ha mostrato problemi di salute importanti. Idem i famigliari che vivono con loro. Seconda notizia, preannunciando però anche che la partita Torino-Sassuolo (in calendario domani sera) sarà rinviata ufficialmente oggi dalla Lega di A al 10 o, più probabilmente, al 17 marzo: a parte un caso già oggetto di discussioni (rivelato ieri dal Torino, ma nella possibile sfera del Covid fin dal giro precedente di tamponi, un po’ come era accaduto a Linetty a Cagliari), non sono venuti a galla altri granata positivi. Il focolaio (molto probabilmente legato alla variante inglese, come si può leggere nella pagina di destra) si è dunque già arrestato? Si può sperare di sì, ma non vi è assolutamente certezza. Può essere possibile, infatti, che dopo l’allenamento di lunedì (l’ultimo collettivo prima della chiusura del Filadelfia, il giorno dopo), il contagio abbia colpito un numero superiore di tesserati rispetto agli 8 di cui sopra (mediamente, il maggior numero delle positività emerge tra il 5° e il 7° giorno, ma c’è anche chi si positivizza dopo 10 giorni).

    La partita col Sassuolo quando si recupera: 17/3 (o il 10)
    Oggi, tra pomeriggio e sera, a 48 ore esatte dai test precedenti, tutto il gruppo squadra (giocatori, allenatore e collaboratori) si sottoporrà a nuovi tamponi. Entro domattina gli esiti. Intanto, ovviamente, nessuno dei negativi ha potuto allenarsi. Tutti in quarantena a casa, fremendo. Filadelfia chiuso: anche oggi, di sicuro. Forse domani pomeriggio (già sanificato) riaprirà. Ma solo se nessun nuovo positivo sarà emerso in mattinata. Altrimenti: avanti con lo stop. E, anche in caso di riapertura, è da vedersi se almeno per 2 giorni non saranno permessi solo allenamenti individuali, per prudenza doverosa. Deciderà l’Asl 1 competente: in contatto ormai da giorni con il Torino e la Lega di A. La quale, oggi, emetterà un comunicato, recependo le indicazioni stesse della Asl, come da giusta collaborazione, vista la gravità del caso: rinvio (è già sicuro) della partita di domani col Sassuolo, dato il preoccupante focolaio apertosi, con indicazione del recupero (più facile che sia il 17 marzo rispetto al 10, l’altra data in ballo).
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    Covid, sospiro di sollievo Cagliari: tamponi negativi

    CAGLIARI – Pericolo Covid scampato, almeno per ora, in casa Cagliari. Tutti negativi i tamponi effettuati a giocatori e staff dopo l’allarme legato al focolaio Torino, ultima squadra affrontata dai rossoblù venerdì scorso alla Sardegna Arena. Venerdì scorso il bollettino granata era fermo a due positivi. La scoperta dei nuovi casi a Torino era stata comunicata alla società rossoblù dopo che i giocatori si erano già riuniti per gli allenamenti con il nuovo allenatore Leonardo Semplici. Da qui la necessita di controlli supplementari: test superato, tutti negativi. LEGGI TUTTO

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    Torino, focolaio Covid e variante inglese: dilagano i positivi

    TORINO – Sarebbe bello, in questo caso, poterci scherzare sopra dicendo che la situazione è grave ma non è seria. Purtroppo, stavolta, la situazione è sia seria sia grave. Seria perché c’è di mezzo la salute di tante persone – e potenzialmente delle loro famiglie – a prescindere dal fatto che si tratti di giocatori di pallone più o meno ricchi. Grave perché il numero di contagiati dal Covid-19 nelle ultime ore, in casa Toro, è cresciuto in maniera allarmante: al punto non soltanto da comportare – su disposizione dell’autorità sanitaria – la chiusura del campo Filadelfia e lo stop a tempo indeterminato degli allenamenti, ma addirittura da non consentire ancora, a ieri sera, di determinare con precisione il numero dei tesserati positivi.

    Toro, l’esito dei tamponi
    Cosa che sarà possibile fare – per mettere almeno dei paletti entro i quali potersi muovere – da stamane in avanti, allorché si conosceranno gli esiti di tutti i tamponi svolti (e in alcuni casi ripetuti) al Centro di Medicina dello Sport, adiacente lo stadio Grande Torino fu glorioso Comunale. Venerdì, altro giro. Perché il numero conta, al di là delle identità: sulle quali la società granata continua a mantenere un riserbo ufficiale in ossequio alla legge sulla privacy che, in assenza dell’assenso da parte dei diretti interessati, impedisce la divulgazione dei nomi. Poi, chiaro, si tratta di cosiddetti segreti di Pulcinella, visti da fuori anche un po’ ridicoli, specie in quest’epoca di deragliamenti social in cui si fanno perfino morire le persone in anticipo, pur di arrivare prima degli altri in nome di non si sa quale furbizia.
    Il caso Belotti, fresco papà di Vittoria
    Così ieri c’è chi ha diffuso, per esempio, la notizia della positività, tra le altre, di Andrea Belotti. Il coinvolgimento del Gallo era ufficiosamente noto agli addetti ai lavori (e per fino a molti tifosi: sai che scoop) fin dalla mattinata. Del resto già solo il buon senso – riflettendo sul fatto che il capitano, fresco papà di Vittoria, non si fosse prestato a posare in una foto con la figlia neonata dalla quale purtroppo deve per ora tenersi a distanza – chiamava in causa Belotti. Oltre al fatto che, scartando dall’elenco di “indiziati” i tanti giocatori granata già colpiti dal virus, i papabili fossero sempre di meno; e, tra loro, inevitabilmente alcuni big che finora erano stati risparmiati dal contagio, in attacco come in difesa e sulle fasce.
    Toro, chi sono gli “indiziati”
    Di Murru e Buongiorno si era capito verso Cagliari, dove si era aggiunto Linetty rispedito a Torino con un volo sanitario privato. In precedenza c’erano stati Zaza e Bonazzoli, i nazionali stranieri Lukic e Rodriguez, Vojvoda e Gojak, con l’aggiunta del portiere di riserva Ujkani. Insomma, dall’iniziale Millico all’isolato tecnico Giampaolo fino al caso Sanabria, passando per il presidente Cairo e i dirigenti Comi e Moretti, non è che di contagiabili a rischio ne restassero poi molti.
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