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    Torino, i convocati di Nicola in vista del Genoa

    TORINO – Il tecnico del Torino, Davide Nicola, ha chiamato 23 giocatori in vista della partita di domani allo stadio Olimpico Grande Torino contro il Genoa, calcio d’inizio alle ore 15. Già messa in conto da tempo l’unica assenza di Sanabria, questo l’elenco completo: Portieri: Milinkovic-Savic, Sirigu, Ujkani. Difensori: Ansaldi, Bremer, Buongiorno, Izzo, Lyanco, Murru, Nkoulou, Rodriguez, Singo, Vojvoda. Centrocampisti: Baselli, Gojak, Linetty, Lukic, Mandragora, Rincon. Attaccanti: Belotti, Bonazzoli, Verdi, Zaza. LEGGI TUTTO

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    Reazione da Toro: è un uomo vero il vero Nkoulou

    La ricostruzione di un gruppo, unico basamento per ogni risalita, coincide anche con la rinascita di quelle individualità più o meno azzoppate dalle derive precedenti. Pensiamo a Nkoulou, a Sirigu, ma anche a Verdi, Murru, Linetty, Zaza e Bonazzoli, tanto per allargare lo spettro. E allora, così pensando, dobbiamo anche ripensare a quelle frasi che Nicola dettava a fine partita sabato a Bergamo: «Abbiamo intrapreso una strada ricca di valori morali e tecnici e crediamo ciecamente nel lavoro che facciamo all’interno del gruppo. I segnali che stiamo dando sono persino più importanti del risultati. Ed è solo dentro a un gruppo che le qualità dei singoli vengono fuori. Gran parte del nostro cammino dipenderà dalla convinzione mentale, dedicando anima e corpo a ciò che facciamo. Dobbiamo insistere».

    Cancellate anche solo una frase, e il castello viene giù. E tutto questo vale al quadrato, al cubo, tenuto conto della realtà trovata dal tecnico a metà gennaio: uno spogliatoio disorientato, sfiduciato, slabbrato, sfibrato, con in aggiunta pure le distrazioni da mercato aperto. E’ vero: i segnali che il Toro sta dando sono ben più confortanti dei risultati fin qui conseguiti (3 rimonte su 3, comunque), perché possono essere paragonati a una colata di cemento. Nuove fondamenta collettive. Non si possono raccogliere frutti, se prima non si semina. E in tale prospettiva è doveroso spendere due parole in più su Nkoulou, oggi. Alla prima gara con Nicola, a Bergamo, ha giocato da par suo: da play difensivo, date le doti tecniche superiori con entrambi i piedi, la visione di gioco, l’esperienza e la personalità. Dopo annate in crescendo, monsieur Nkoulou era andato in giostra nell’ultimo anno e mezzo: dal caso Wolverhampton in avanti. Era poi abbastanza risorto con Longo, salvo ripiombare (lui come la squadra) nelle sabbie mobili delle sconfitte e della sfiducia, nei mesi scorsi. I dialoghi collettivi ma anche individuali organizzati da Nicola in queste settimane stanno dando benefici a tutti.
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    Il Torino torna in campo: Genoa nel mirino

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    Torino, Vojvoda in parte col gruppo

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    Torino, Izzo in campo con i compagni

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    Toro, tutti pazzi per Lukic

    TORINO Lukic è doventato l’uomo in più, l’uomo oltre Belotti. E l’uomo per Belotti. I due, infatti, si trovano a meraviglia. Il serbo è diventato il trequartista che il Toro aveva cercato invano sul mercato e che Giampaolo si è costruito in casa. “Sì, questo è il suo ruolo”, ha confermato l’allenatore granata. E con lui anche Belotti si trova meglio, visto che i due si trovano a meraviglia. Anche oggi contro il Crotone, partita importantissima che può permettere ai granata di lasciare i bassifondi della classifica, Giampaolo punterà sull’estro di Lukic. Continuando di questo passo diventerà, tra le altre cose, un patrimnio importante per il club granata.
    Su Lukic anche la Premier
    Alcune società della Premier inglese, infatti, gli avrebbero già messo gli occhi addosso ma Cairo non ha nessuna intenzione di cedere i suoi giocatori migliori. Da segnalare che è tornato anche Zaza che ha smaltito l’effetto del virus. Andrà in panchina e verrà impiegato nei minuti finali soli in caso di estrema necessità. Confermata, e ci mancherebbe il contrario, la fiducia a Sirigu. Su di lui, proprio ieri, Giampaolo ha speso parole d’elogio. Insomma, il Toro è pronto a continuare nei miglioramenti sia sul piano del gioco (a Reggio Emilia con il Sassuolo e in casa contro la Lazio avrebbe meritato di vincere visto che a pochi minuti dalla fine era in vantaggio in tutte e due le occasioni) sia sul piano del gioco. Insomma, forse il peggio è passato. Ma bisogna battere il Crotone. LEGGI TUTTO