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    Toro, i compagni esaltano Belotti: “Sei grande. Che esempio!”

    TORINO – La rinascita del Toro ha un nome e un cognome: Andrea Belotti. Ancora una volta il Gallo è stato grande protagonista. In campo e fuori il suo comportamento ha stupito i compagni e caricato il Toro. Perché ad un certo punto la squadra si è trovata senza alibi e con l’obbligo di dare tutto. Proprio come il suo capitano, che a Genova è sceso in campo nonostante un forte trauma contusivo rimediato in precedenza contro la Lazio, che comunque gli dava ancora fastidio: tant’è che il suo impiego a Marassi è stato deciso solo all’ultimo, dopo la fase di riscaldamento. L’attaccante ha stretto i denti e rischiato, pur sapendo che correva il rischio di peggiorare la situazione e, magari, perdere la convocazione in Nazionale a cui tiene molto, visto che è l’unica (ma grande) vetrina internazionale che gli resta. Ha deciso di stare vicino ai compagni.
    Toro, le intuizioni di Giampaolo: Lukic e Singo per la doppia svolta
    Torino, Zaza ha lavorato in gruppo: a parte Belotti

    Un grande esempio
    Ovvio che sia stato fondamentale il parere dello staff medico, che mai e poi mai avrebbe permesso a un suo tesserato di scendere in campo se non in condizioni accettabili; ma tanti altri giocatori al suo posto avrebbero preferito prendersi qualche giorno in più di riposo per smaltire completamente la botta. Liofilizzando il discorso, Andrea Belotti non poteva essere al massimo contro il Genoa. I compagni hanno assistito a tutta la vicenda e alla fine della partita hanno abbracciato e ringraziato il Gallo per quello che ha fatto. «Un grande esempio per tutti noi», gli hanno detto. L’impressione è che il suo gesto abbia caricato tutto il gruppo e, magari, dato la svolta della stagione granata. Ma veniamo alla cronaca dell’intera vicenda. Giorno dopo giorno. In occasione di Torino-Lazio il giocatore esce al 31’ della ripresa dopo aver preso qualche minuto prima una botta al ginocchio. Per un po’ sta in campo ma poi, sofferente, viene sostituito da Giampaolo. Attenzione, però: non è stato il Gallo a chiedere il cambio senza se e senza ma. È l’allenatore che si è accorto che non stava più bene e per questo l’ha richiamato, dopo che il capitano si era gettato a terra, stremato e dolorante. Fosse dipeso da lui, avrebbe cercato di terminare la partita. […]
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    Torino, Zaza ha lavorato in gruppo. A parte Belotti

    TORINO – Pomeriggio di lavoro per il Torino, rinfrancato dalla vittoria di Genova ma già con la testa al prossimo impegno di campionato, domenica, contro il Crotone. Al Filadelfia mister Giampaolo e il suo staff, dopo l’analisi tattica, hanno fatto svolgere al gruppo granata esercitazioni a tema, dove il tecnico ha potuto contare anche sul ritorno a pieno regime di Zaza. Per Belotti, Bremer e Bonazzoli una seduta personalizzata, mentre Izzo ha svolto differenziato. LEGGI TUTTO

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    Torino, Giampaolo: “Ancora sotto a un treno, ma i miei hanno avuto fede”

    TORINO – Dopo tanto, troppo tempo, il Torino ottiene la prima vittoria in Serie A. Gli uomini di Giampaolo lasciano l’ultimo posto in classifica battendo il Genoa a Marassi, e a Sky Sport l’allenatore del Toro si lascia andare così: “Ho detto semplicemente ai miei giocatori come stavano le cose. È un rapporto schietto. Non è facile avere un certo atteggiamento dopo le ultime gare, psicologicamente è tutto faticoso. È una partita giocata con fede da parte dei calciatori, significa che qualcosa di serio e diretto nel nostro rapporto c’è, altrimenti mi avrebbero abbandonato. Le mie sensazioni nei loro confronti sono sempre state buone: i gruppi si costruiscono nei momenti difficili, che devi saper superare come squadra”. Oggi Sasa Lukic schierato trequartista ha fatto faville: “È uno forte, può fare tutto. Penso che quello di oggi sia il suo ruolo ideale, perché oltre a giocare sul corto può attaccare la profondità. Oggi la svolta? Siamo ancora sotto ad un treno. Ma la credibilità la devi costruire giorno per giorno, restando uniti. È difficile venire fuori da certi periodi, se non hai fede rischi di lasciarti andare. La squadra ha avuto una mentalità positiva, come l’ha avuto nelle scorse partite quando siamo stati penalizzati dagli episodi”.

    Dopo il ko rocambolesco (3-4) contro la Lazio, Giampaolo si era sfogato: “Ho detto parole vere, non devo fingere. Ma io non li ho mai abbandonati. Poi ho sentito tanti pareri da mental coach, ma la gestione della squadra ce l’ho io. Potete dirmi tutto, ma non che ho un rapporto falso con la squadra, e questo nel medio-lungo periodo paga”. Chiusura su Nkoulou: “Penso sia un gran giocatore, mi ha dato disponibilità da subito. Poi si possono fare altre considerazioni, ma non sul suo valore. Io ho fiducia in tutti i miei difensori, mi aspetto a loro sempre grande attaccamento alla maglia e disponibilità. Posso essere arrabbiati quando non giocano, ma quando entrano devono bruciare l’erba”. LEGGI TUTTO

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    Super Lukic e il Torino svolta: Genoa battuto 2-1. Prima gioia per Belotti e soci

    TORINO – Vittoria col brivido finale per il gol di Scamacca nei minuti di recupero ma successo assolutamente meritato. Il Toro sbanca Marassi e lascia l’ultimo posto di classifica, ritrova il sorriso e getta le basi per un futuro importante. 2-1 per i granata con gol di Lukic e autorete di Pellegrini con il serbo sempre protagonista a contrastarlo, metterlo in difficoltà e a costringerlo a fare autogol. Eppoi un applauso per Giampaolo che si prende la prima vittoria in campionato sulla panchina granata e, soprattutto, riscopre il talismano Genoa. Essi, perché ai tempi della Sampd’oro comincio il campionato con quattro sconfitte e due pareggi. E se perdeva il derby veniva esonerato. Risultato. Vittoria nella stracittadina della Lanterna e da quella partita la Samp comincio’ una grande risalita. La speranza è che possa fare altrettanto anche al Toro.
    DOMINIO GRANATA Detto questo torniamo alla partita. Dopo le ottime prestazioni di Reggio Emilia con il Sassuolo e contro la Lazio (sul piano del gioco) i granata si sono ripetuti a Marassi, ma stavolta senza concedersi distrazioni. Sirigu, per la cronaca, non ha effettuato neppure una parata. Grande prestazione di Linetty che ha dato ordine al gioco ma, soprattutto, un Lukic sempre al centro del gioco e decisivo. Bellissimo il suo primo gol con un tiro al volo, protagonista nel raddoppio e punto di riferimento per tutti i suoi compagni che ad un certo punto lo cercavano con continuità sicuri che potesse inventare qualcosa. E questo, credete, è un segnale da tenere in grande considerazione.
    GRANDE GALLO – Da applaudire, come sempre, la prestazione di Andrea Belotti. Stavolta gli applausi devono essere ancora più scrosciante perché il capitano è sceso in campo in condizioni precarie e sotto l’aspetto fisico è stato eccezionale. E’ l’anima e il cuore del Toro. In un momento difficile non si è tirato indietro a costo di peggiorare il problema al ginocchio. Da segnalare, tra le tante cose belle fatte vedere dal Toro, le ottime prestazioni di Bremer e Singo. Il Genoa di Maran non è mai stato in partita. Ha accorciato le distanze nel quarto minuto di recupero con Sciamacca e non ha avuto più tempo per sperare nel recupero. Stavolta, rispetto a Reggio Emelia e alla sfida contro la Lazio, i granata sono stati attenti, concentrati, sul pezzo. Troppo importante per loro tornare a casa con i tre punti, meritatissimi, che possono cambiare la loro stagione. E Giampaolo può continuare a lavorare con serenità. Perché la squadra, soprattutto sul piano del gioco, sta crescendo. Si stanno vedendo bagliori di Toro. LEGGI TUTTO

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    Toro, Belotti in dubbio fino alla fine. Milinkovic insidia Sirigu

    TORINO – Più che differente la situazione è opposta, ma quest’oggi a Genova potrebbe avere un identico epilogo. Sia Salvatore Sirigu che Andrea Belotti sono in dubbio, almeno per una maglia da titolare, per la gara da dentro o fuori che attende i granata (in caso di vittoria il Toro andrebbe a -1 dal Genoa, che se invece dovesse conquistare tre punti salirebbe a quota 8 lasciando i granata a uno; poco utile, più per la squadra di Giampaolo che per i rossoblù, il pari). I due azzurri potrebbero sedersi a fianco del tecnico, al Luigi Ferraris, ma la panchina avrebbe significati molto diversi. L’unica variabile che potrà impedire al Gallo di guidare l’attacco con la fascia di capitano al braccio è di natura fisica: il numero 9 ha subito una forte contusione al ginocchio destro, nella sfida anche discretamente giocata dai granata contro la Lazio, ma assurdamente persa nei minuti di recupero, dopo il sorpasso firmato da Lukic a centottanta secondi dal 90’.
    Torino, Giampaolo: “Perdere così è una follia”
    Toro, terapie per Belotti: trauma al ginocchio

    La situazione
    La risonanza magnetica cui si è sottoposto l’attaccante, alla vigilia della quale si temeva un infortunio più serio, ha per fortuna fotografato una contusione, che per quanto dolorosa non ha impedito a Belotti di prendere parte alla trasferta di Marassi. Ieri il Gallo ha lavorato a parte con i preparatori atletici, stringendo i denti per rendersi disponibile in un frangente molto delicato. Legato non solo a una classifica mossa unicamente in virtù del pari di Reggio Emilia (3-3 con annessi altri, corposi rimpianti), ma anche alla situazione in essere nel reparto offensivo di Giampaolo. Che contro il Genoa ancora non potrà contare su Zaza e Millico. Ergo, se proprio Belotti non ce la dovesse fare, il tecnico si troverebbe con le opzioni risicatissime. Il ruolo del centravanti sarebbe ricoperto da Bonazzoli, attorno al quale graviterebbe Verdi. Con Edera pronto a subentrare. Tutt’altre le ragioni che portano Giampaolo a valutare seriamente la possibilità di lanciare in campionato Milinkovic-Savic, portando con sé in panchina Sirigu. […]
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    Torino, trauma contusivo per Belotti: rischia il Genoa

    TORINO – Allarme Belotti per l’importantissima trasferta di domani a Marassi contro il Genoa, ma granata un po’ più tranquilli per il futuro. Gli esami strumentali effettuati ieri, infatti, hanno escluso complicazioni al ginocchio destro. Niente distorsioni, problemi al menisco o situazioni particolarmente gravi. La diagnosi definitiva, che conferma quella fatta subito dopo l’incidente dai medici, parla di semplice trauma contusivo al ginocchio. Una notizia confortante, un sospiro di sollievo da parte di tutto l’ambiente che ha avuto paura di perdere il suo capitano per lungo tempo. Dall’ottimismo, però, si passa ad una preoccupazione per l’immediato. Non è sicuro che il Gallo riesca a recuperare in tempo per la delicata trasferta di domani a Marassi contro il Genoa di Maran. Anzi. Ieri il capitano ha fatto terapia e solo oggi proverà a forzare con scatti e tiri in porta. Se l’esito del provino sarà confortante l’attaccante sarà convocato e nel peggiore dei casi partirà dalla panchina. Ma, se dovesse provare fastidio, resterà a Torino a continuare le cure con la speranza di essere al massimo per l’altra sfida da vincere a tutti i costi, domenica prossima al Grande Torino contro il Crotone.
    Torino, terapie per Belotti: trauma al ginocchio

    Inutile ricordare che Belotti è l’unica certezza del Toro adesso che Sirigu è caduto in un momento di scarsissima forma: infatti fino ad oggi l’attaccante ha realizzato sei gol in cinque partite, media altissima considerando che gioca in una squadra in piena difficoltà, come conferma l’ultimo posto in classifica con un solo punto e tanta sfortuna se si pensa alle partite di Reggio Emilia contro il Sassuolo (in vantaggio a sette minuti dalla fine) e a quella di domenica contro la Lazio (in vantaggio al 90’). Ma torniamo alla realtà nuda e cruda. Se – come è probabile – il Gallo non ce la dovesse fare al suo posto giocherebbe Bonazzoli, l’attaccante acquistato dalla Sampdoria con la speranza che possa ripetere le belle cose fatte vedere in blucerchiato nell’ultimo periodo dello scorso campionato. […]
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    Torino, Giampaolo: “Perdere così è una follia”

    TORINO – “E’ una follia, perdere una partita così non è possibile, quando stai 3-2 al 90′, nel momento in cui siamo con una partita giocata bene, non c’è tecnica o tattica che tengano, solo gestione metale”. Lo ha dichiarato l’allenatore del Torino, Marco Giampaolo, a Sky dopo la gara con la Lazio: “Nelle ultime partite abbiamo fatto 10 gol e preso un punto, non ci sono giustificazioni, abbiamo bisogno di punti e di muovere la classifica per tirarci fuori. Abbiamo fatto bene la partita, stiamo crescendo ma non si possono regalare punti così, sconfitte del genere ti ammazzano. Fatico a pensare alla prossima partita, è tosta smaltire questa. E’ determinante la condizione mentale: da gennaio il Torino avrà vinto tre partite e bisogna sapere che l’autostima si costruisce un pezzo alla volta, i progressi sono grandi ma quando hai la vittoria in mano la devi portare a casa. Spero che la squadra sia avvelenata e non dorma: che voglia spaccare il mondo come mi sento io. Alla squadra non dirò nulla, serve un esorcista. E ognuno metta del suo”. LEGGI TUTTO