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    Il Torino torna in campo: Genoa nel mirino

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    Torino, Vojvoda in parte col gruppo

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    Torino, Izzo in campo con i compagni

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    Toro, tutti pazzi per Lukic

    TORINO Lukic è doventato l’uomo in più, l’uomo oltre Belotti. E l’uomo per Belotti. I due, infatti, si trovano a meraviglia. Il serbo è diventato il trequartista che il Toro aveva cercato invano sul mercato e che Giampaolo si è costruito in casa. “Sì, questo è il suo ruolo”, ha confermato l’allenatore granata. E con lui anche Belotti si trova meglio, visto che i due si trovano a meraviglia. Anche oggi contro il Crotone, partita importantissima che può permettere ai granata di lasciare i bassifondi della classifica, Giampaolo punterà sull’estro di Lukic. Continuando di questo passo diventerà, tra le altre cose, un patrimnio importante per il club granata.
    Su Lukic anche la Premier
    Alcune società della Premier inglese, infatti, gli avrebbero già messo gli occhi addosso ma Cairo non ha nessuna intenzione di cedere i suoi giocatori migliori. Da segnalare che è tornato anche Zaza che ha smaltito l’effetto del virus. Andrà in panchina e verrà impiegato nei minuti finali soli in caso di estrema necessità. Confermata, e ci mancherebbe il contrario, la fiducia a Sirigu. Su di lui, proprio ieri, Giampaolo ha speso parole d’elogio. Insomma, il Toro è pronto a continuare nei miglioramenti sia sul piano del gioco (a Reggio Emilia con il Sassuolo e in casa contro la Lazio avrebbe meritato di vincere visto che a pochi minuti dalla fine era in vantaggio in tutte e due le occasioni) sia sul piano del gioco. Insomma, forse il peggio è passato. Ma bisogna battere il Crotone. LEGGI TUTTO

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    Toro, i compagni esaltano Belotti: “Sei grande. Che esempio!”

    TORINO – La rinascita del Toro ha un nome e un cognome: Andrea Belotti. Ancora una volta il Gallo è stato grande protagonista. In campo e fuori il suo comportamento ha stupito i compagni e caricato il Toro. Perché ad un certo punto la squadra si è trovata senza alibi e con l’obbligo di dare tutto. Proprio come il suo capitano, che a Genova è sceso in campo nonostante un forte trauma contusivo rimediato in precedenza contro la Lazio, che comunque gli dava ancora fastidio: tant’è che il suo impiego a Marassi è stato deciso solo all’ultimo, dopo la fase di riscaldamento. L’attaccante ha stretto i denti e rischiato, pur sapendo che correva il rischio di peggiorare la situazione e, magari, perdere la convocazione in Nazionale a cui tiene molto, visto che è l’unica (ma grande) vetrina internazionale che gli resta. Ha deciso di stare vicino ai compagni.
    Toro, le intuizioni di Giampaolo: Lukic e Singo per la doppia svolta
    Torino, Zaza ha lavorato in gruppo: a parte Belotti

    Un grande esempio
    Ovvio che sia stato fondamentale il parere dello staff medico, che mai e poi mai avrebbe permesso a un suo tesserato di scendere in campo se non in condizioni accettabili; ma tanti altri giocatori al suo posto avrebbero preferito prendersi qualche giorno in più di riposo per smaltire completamente la botta. Liofilizzando il discorso, Andrea Belotti non poteva essere al massimo contro il Genoa. I compagni hanno assistito a tutta la vicenda e alla fine della partita hanno abbracciato e ringraziato il Gallo per quello che ha fatto. «Un grande esempio per tutti noi», gli hanno detto. L’impressione è che il suo gesto abbia caricato tutto il gruppo e, magari, dato la svolta della stagione granata. Ma veniamo alla cronaca dell’intera vicenda. Giorno dopo giorno. In occasione di Torino-Lazio il giocatore esce al 31’ della ripresa dopo aver preso qualche minuto prima una botta al ginocchio. Per un po’ sta in campo ma poi, sofferente, viene sostituito da Giampaolo. Attenzione, però: non è stato il Gallo a chiedere il cambio senza se e senza ma. È l’allenatore che si è accorto che non stava più bene e per questo l’ha richiamato, dopo che il capitano si era gettato a terra, stremato e dolorante. Fosse dipeso da lui, avrebbe cercato di terminare la partita. […]
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    Torino, Zaza ha lavorato in gruppo. A parte Belotti

    TORINO – Pomeriggio di lavoro per il Torino, rinfrancato dalla vittoria di Genova ma già con la testa al prossimo impegno di campionato, domenica, contro il Crotone. Al Filadelfia mister Giampaolo e il suo staff, dopo l’analisi tattica, hanno fatto svolgere al gruppo granata esercitazioni a tema, dove il tecnico ha potuto contare anche sul ritorno a pieno regime di Zaza. Per Belotti, Bremer e Bonazzoli una seduta personalizzata, mentre Izzo ha svolto differenziato. LEGGI TUTTO

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    Torino, Giampaolo: “Ancora sotto a un treno, ma i miei hanno avuto fede”

    TORINO – Dopo tanto, troppo tempo, il Torino ottiene la prima vittoria in Serie A. Gli uomini di Giampaolo lasciano l’ultimo posto in classifica battendo il Genoa a Marassi, e a Sky Sport l’allenatore del Toro si lascia andare così: “Ho detto semplicemente ai miei giocatori come stavano le cose. È un rapporto schietto. Non è facile avere un certo atteggiamento dopo le ultime gare, psicologicamente è tutto faticoso. È una partita giocata con fede da parte dei calciatori, significa che qualcosa di serio e diretto nel nostro rapporto c’è, altrimenti mi avrebbero abbandonato. Le mie sensazioni nei loro confronti sono sempre state buone: i gruppi si costruiscono nei momenti difficili, che devi saper superare come squadra”. Oggi Sasa Lukic schierato trequartista ha fatto faville: “È uno forte, può fare tutto. Penso che quello di oggi sia il suo ruolo ideale, perché oltre a giocare sul corto può attaccare la profondità. Oggi la svolta? Siamo ancora sotto ad un treno. Ma la credibilità la devi costruire giorno per giorno, restando uniti. È difficile venire fuori da certi periodi, se non hai fede rischi di lasciarti andare. La squadra ha avuto una mentalità positiva, come l’ha avuto nelle scorse partite quando siamo stati penalizzati dagli episodi”.

    Dopo il ko rocambolesco (3-4) contro la Lazio, Giampaolo si era sfogato: “Ho detto parole vere, non devo fingere. Ma io non li ho mai abbandonati. Poi ho sentito tanti pareri da mental coach, ma la gestione della squadra ce l’ho io. Potete dirmi tutto, ma non che ho un rapporto falso con la squadra, e questo nel medio-lungo periodo paga”. Chiusura su Nkoulou: “Penso sia un gran giocatore, mi ha dato disponibilità da subito. Poi si possono fare altre considerazioni, ma non sul suo valore. Io ho fiducia in tutti i miei difensori, mi aspetto a loro sempre grande attaccamento alla maglia e disponibilità. Posso essere arrabbiati quando non giocano, ma quando entrano devono bruciare l’erba”. LEGGI TUTTO