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    Torino, per la fascia destra preso Vojvoda

    TORINO – E tre! Dopo Rodriguez e Linetty, per il quale oggi sono programmate le visite mediche e le firme sui papiri ufficiali, ecco in arrivo anche Vojvoda. Il 25enne terzino destro dello Standard Liegi è atteso già in giornata, entro la sera, a Torino. Di conseguenza, difficilmente potrà effettuare le visite nelle prossime ore, ma nell’agenda del Torino queste sono previste al più tardi per domani. A seguire, anche in questo caso, le firme sul contratto che legherà il terzino destro, nazionale kosovaro, al Torino per cinque anni. Il massimo possibile, fino al 2025. Ieri mattina l’accelerata decisiva. L’Atalanta nei giorni scorsi era scattata in pressing su Vojvoda, che già era nel mirino granata da inizio maggio. I bergamaschi, tuttavia, erano arrivati a offrire al massimo 4 milioni più bonus. Troppo poco per lo Standard Liegi. Proprio quando l’Atalanta pareva ormai aver sorpassato il Torino nella corsa a questo brillante stantuffo di fasciaecco il rilancio improvviso di Cairo. Ieri il presidente granata, grazie al grande lavoro di mediazione del procuratore di Vojvoda, Adrian Aliaj, è infatti riuscito a scavalcare la Dea mettendo sul piatto 5 milioni più bonus.
    Torino, Vagnati chiede 12 milioni per Lyanco

    Un’accelerata determinante che ha cominciato a indirizzare le trattative finali già nel primo pomeriggio. Tuttavia lo Standard continuava a chiedere 5,5 milioni sicuri, per dare il via libera. Verso sera il nuovo rilancio di Cairo, tanto che i due club cominciavano già a pianificare tutti i dettagli contrattuali del trasferimento. Alla fine si materializzerà un’operazione da circa 5,5 milioni di euro, più diversi bonus. Alcuni facilmente raggiungibili, altri meno: come ad esempio l’eventuale conquista della qualificazione in Europa League. Nessun problema, invece, con il giocatore, per il quale il Torino aveva già trovato un sostanziale preaccordo nelle scorse settimane, prima che l’Atalanta poi balzasse al comando. Anche i bergamaschi, infatti, avevano trovato un’intesa con Vojvoda e nei giorni scorsi il ragazzo aveva speso anche pubblicamente parole al miele per i nerazzurri. Ma ieri, di fronte al rilancio del Torino, la Dea si è fatta da parte. Di qui il salto di Vojvoda sul carro del Toro con altrettanto entusiasmo. […]
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    Torino, doppia seduta agli ordini di Giampaolo

    TORINO – Doppia seduta di allenamento per il Torino, al Filadelfia. Nella sessione mattuina il gruppo granata ha svolto un lavoro prevalentemente tattico, mentre nel pomeriggio (dopo l’attivazione muscolare e un programma sulla parte atletica) il tecnico granata Marco Giampaolo ha fatto disputare ai giocatori a disposizione una partita a ranghi misti, con tempo e campo ridotti. Da oggi è stato aggregato in gruppo anche Jacopo Segre, reduce dalla stagione in prestito al Chievo. LEGGI TUTTO

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    Toro, Giampaolo chiama Torreira

    TORINO – Non può tutto, ma può molto. Può – Giampaolo – far resuscitare trattative che parevano attaccate, ormai, solo al respiratore delle illusioni. E’ il caso delle manovre disegnate da Cairo e Vagnati attorno a Torreira, 24enne regista dell’Arsenal. Su cui si sono già mossi in sequenza anche la Fiorentina e la Roma, oltre al Torino. E per il quale ora manifesta un chiaro interesse pure la Lazio. E sono di marca soprattutto italiana le offerte per il centrocampista uruguaiano. Perché Torreira da noi ha già giocato per tanti anni, in un crescendo di continuità e di risultati. Dapprima in B, dal 2014 al 2016 a Pescara, e poi per un altro biennio in A, nella Sampdoria. Con Giampaolo allenatore, per l’appunto. Per una società italiana mettere le mani su Torreira significherebbe portarsi a casa dall’estero un regista straniero di qualità e di esperienza anche internazionale, che però è italiano di formazione. Il discorso vale doppiamente per il Toro di Giampaolo, che lo ha già allenato con profitto. E lo stesso Torreira guarda con maggior favore a un trasferimento in Italia rispetto ad altri campionati, ora che ha manifestato all’Arsenal il desiderio di essere ceduto.
    Torino, Giampaolo vuole Caprari

    Il problema è meramente, brutalmente, terribilmente economico. Torreira, con i bonus, guadagna quasi 3 milioni di euro, al cambio. E due anni fa l’Arsenal aveva speso 30 milioni per acquistarlo dalla Sampdoria. Nessuna società è riuscita finora a venire incontro alle volontà del club londinese, che sta cercando di recuperare una ventina di milioni, così da non registrare minusvalenze. Il Torino, al lavoro con intermediari in contatto con l’Arsenal, ha rimodellato una richiesta di prestito oneroso con diritto di riscatto e manifestato una disponibilità e riconoscere al regista un paio di milioni di ingaggio. Il nazionale uruguaiano è considerato una prima scelta da Giampaolo. Il quale ha ridato impulso e linfa alla trattativa diretta con il ragazzo. I due si sono di nuovo parlati al telefono. […]
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    Torino, Giampaolo vuole Caprari: si ridiscute con la Sampdoria

    TORINO – Giampaolo insiste, vuole Caprari. Ed ha spinto Vagnati a cercare di ricucire con il collega Osti dopo lo strappo con Ferrero per la trattativa Linetty. Ma forse un po’ di “polverone” serve a sdrammatizzare e a risedersi in un tavolo per riprendere il discorso (o i discorsi). Il neo tecnico granata ha avuto per un anno il giocatore, che nell’ultima stagione ha militato con alterna fortuna nel Parma, e ne apprezza le qualità. Soprattutto lo considera importante nel spaccare la partita: Caprari, infatti, può giocare sia da punta, sia da secondo attaccante ma anche da esterno e in certi frangenti pure da trequartista. La Samp chiede tanto (8-10 milioni) ma lascia intendere che ci sono margini di trattativa e in questo Vagnati proverà ad entrarci con le dovute cautele. Con i blucerchiati, tra l’altro, si parlerà ancora di Linetty, un nome che i granata non lasciano ancora cadere nel vuoto delle trattative a perdere ma che in queste ultime ore si è avvicinato molto alla Fiorentina. Sempre a centrocampo, per il ruolo di mezzala, torna ad essere rispolverato il nome di Antonin Barak, 25 anni, di nazionalità ceca e nell’ultima stagione al Lecce dove per poco non è riuscito a contribuire alla salvezza della squadra persa solo nell’ultima giornata. Il giocatore è di proprietà dell’Udinese che dopo la partenza di Fofana verso la Francia e le diverse richieste che continua a ricevere per De Paul si è presa un po’ di tempo. Il giocatore è considerato interessante e su di lui c’è qualità e prezzo.
    Torino, due calciatori positivi al Covid-19

    I granata, tra l’altro, sono in attesa di chiudere il discorso burocratico con Lucas Biglia, 34 anni, argentino che si è appena svincolato dal Milan. Le due parti hanno già trovato un accordo sulla base di due milioni netti a stagione più un’opzione su quella successiva che scatterebbe automaticamente nel momento in cui dovesse raggiungere un certo numero di presenze. Verbalmente è tutto a posto ma manca ancora la firma che potrebbe arrivare da un momento all’altro.  […]
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    Torino, 5 aiuti per Giampaolo

    TORINO – C’è sempre un 13 di mezzo. Perché Giampaolo sarà il 13° allenatore utilizzato da Cairo dal 2005 e giusto 13 anni fa sempre Giampaolo fece scrivere dal suo avvocato, in una nota trasmessa agli organi di informazione: «Pur nella consapevolezza del danno economico che ne deriverà, rinuncio a tornare a Cagliari. L’orgoglio e la dignità non hanno prezzo». Cellino gli aveva appena chiesto di ricominciare a guidare il Cagliari, dopo averlo già esonerato due volte: l’ultima, un mese prima. Ma per Giampaolo era davvero troppo, ormai. Rinunciò ai soldi, rinunciò a tutto: però è vero, «l’orgoglio e la dignità non hanno prezzo». Soprattutto certe volte, quando la frase suona ancor più vera. Giacché a questo mondo anche i compromessi possono ammantarsi di una loro onesta motivazione vincente, tra buon senso, realismo e ragion di stato. Ma certe volte, per l’appunto. Non sempre. Da oggi questo signore di 53 anni da poco compiuti, reduce dalla maledetta e brevissima avventura al Milan (7 partite al comando, esonero già all’inizio dell’ottobre scorso: tutto davvero molto diabolico), è chiamato a restituire al Toro proprio «orgoglio e dignità», con l’entusiasmo in mezzo come maionese. Una nuova impresa: un’impresa ciclopica, dopo quella già compiuta da Longo, ovvero tenere la squadra attaccata al respiratore e condurla alla salvezza. Giampaolo ha rescisso col Milan e firmato col Toro un biennale dalle cifre inferiori, un milione e mezzo netti a stagione, bonus a parte: evidentemente ha molto coraggio.
    Ansaldi rinnova con il Torino
    Perché sapeva bene, il tecnico, che poi avrebbe avuto a che fare con un Cairo divenuto proverbiale ormai da anni e anni: con le sue promesse altisonanti, con le sue giustificazioni a posteriori, con le sue omissioni palesi e ripetute, con i suoi braccini, la sua linguetta e le sue smorfie, ma anche con le sue pressioni, le sue pretese, le sue ingerenze e pure quell’abitudine consolidata, quando le cose vanno male, a giocare allo scaricabarile. Cioè lo sport più praticato da questo Torino: anche più del calcio. Sapeva anche (sempre Giampaolo) che avrebbe poi avuto a che fare con una “semi-società”. Qui il problema non è certo Vagnati, in sé e per sé. Ovvero il ds inserito nel club a inizio maggio da Cairo, che intanto aveva già mandato allo sbaraglio e poi gambizzato Bava, retrocesso dopo neanche 12 mesi e riportato al vivaio. Il Torino di Cairo è da sempre una “semi-società”. Dimezzata, stretta e costretta come un cuscino messo sottovuoto, stitica nel numero di professionisti di livello (e alcuni indossano cariche “non realistiche”), scarna da 15 anni, inevitabilmente non efficiente a 360 gradi nella gestione quotidiana. E mostruosamente Cairo-centrica: pissi pissi compresi. […]
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    Torino Primavera, ufficiale: panchina a Cottafava

    TORINO – Importante novità in casa del Torino: la formazione Primavera dei granata dalla prossima stagione avrà in panchina un nuovo tecnico. “Il Torino Football Club è lieto di comunicare che Marcello Cottafava è il nuovo allenatore della Primavera. Cottafava, che sarà coadiuvato dal vice Michele Coppola, è nato l’8 settembre 1977 a Genova. Ex calciatore professionista, ha vestito, tra le altre, le maglie di Treviso, Lecce, Triestina, Gubbio, Latina e Spal. Proprio nella Società emiliana ha iniziato la carriera da tecnico allenando dapprima l’Under 17 e nei due anni successivi la Primavera. Nell’ultima stagione ha guidato la formazione Primavera della Sampdoria. Il Torino Football Club ringrazia il tecnico Marco Sesia e tutto il suo staff per il lavoro svolto nello scorso campionato”.

    Ecco lo staff tecnico della formazione Primavera per la nuova stagione:
    ALLENATORE: Marcello CottafavaALLENATORE IN SECONDA: Michele CoppolaPREPARATORE DEI PORTIERI: Gianfranco RandazzoPREPARATORE ATLETICO: Vincenzo FrancoCOLLABORATORE TECNICO: Andrea Licciardi LEGGI TUTTO

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    Torino, Giampaolo è già sulle spine

    TORINO – Non c’è affatto da stupirsi che Giampaolo sia già sulle spine: d’altra parte sarebbe stato strano il contrario, conoscendo il tecnico. Nelle sue tante chiacchierate pre-contrattuali con Vagnati e Cairo, l’allenatore aveva ampiamente chiarito le proprie esigenze. E a maggior ragione lo ha fatto in queste ultime settimane e poi in questi ultimi giorni, valutando di volta in volta la piega delle trattative in corso. Così come Vagnati, anche Giampaolo si è già accorto dell’esistenza di un doppio Cairo: ma sempre meglio lo comprenderà sulla propria pelle, strada facendo. Anche perché non ci risulta che il presidente del Torino sia stato benedetto da illuminazioni sulla via di Damasco. Al massimo, Damascan: ma inteso come uno dei problemi da risolvere, anche se di certo uno dei minori (il giovane attaccante moldavo, reduce dal prestito al Fortuna Sittard, è sul mercato: se il Torino non riuscirà a monetizzare, discuterà con lui di prolungamento oltre la scadenza del 2021, per poi avviare un nuovo prestito). Vagnati era stato il primo a consigliare calorosamente a Cairo di attuare una mezza rivoluzione, in vista della prossima stagione. E il Toro, all’epoca, non era neanche sicuro di restare in A. Ma il nuovo ds aveva subito toccato con mano tutte le problematiche gravi tra cui si dibatteva Longo: lacune palesi nell’organico, rosa sfaldata in sottogruppi, giocatori in aperta tensione con la società, calo delle motivazioni in più di un granata, distrazioni e scarsa professionalità, contratti da rinnovare e altri da dimenticare. E persino forme di anarchia, data l’inesistenza di una solida e attrezzata società al fianco dell’allenatore.
    Torino, La Gumina soluzione low cost

    Punto primo: la salvezza. Punto secondo: la rivoluzione. Questi erano i due cardini attorno ai quali ruotavano le sliding doors del Torino. Poi, raggiunta faticosamente la salvezza e dato l’ennesimo benservito a qualcuno (a Longo, in questo caso), è decollata anche ufficialmente l’operazione Giampaolo. Il 7 agosto l’annuncio. Ma gli accordi nero su bianco erano già stati trovati da giorni: e la strada tracciata da inizio maggio. Siamo al 17 agosto: e di quella rivoluzione auspicata da Vagnati, subito condivisa da Cairo e assolutamente propugnata anche dal nuovo allenatore, non si vede l’ombra. Nessuna trattativa vicina alla conclusione per quanto riguarda le cessioni più pesanti (Izzo, tanto per fare un nome), alcuni casi a dir poco spinosi totalmente aperti e ancora in bilico (Sirigu su tutti: e a noi pare soltanto una follia dar via un portierone così!) e un solo giocatore nuovo ingaggiato: il terzino sinistro Rodriguez, strappato per 3 milioni a un Milan che comunque lo aveva già levato dai propri programmi dallo scorso gennaio. Tanti sogni (da Torreira in giù), tante chiacchiere, innumerevoli sondaggi, ma poi il Torino resta sempre fermo al palo: ora tratta un 34enne svincolato per un ruolo chiave come quello del regista (Biglia). […]
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