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    Juric, il cuore e la sensibilità del Toro: che festa con la Maratona!

    TORINO – «Ho capito perché Buongiorno ha deciso di rimanere con noi». Questa è soltanto una delle frasi attraverso le quali Ivan Juric ha salutato i 700 e più tifosi granata presenti alla Festa della Maratona (su Tuttosport in edicola il 17 settembre il resoconto completo di una giornata straordinaria per i cuori Toro). Il tecnico granata, assieme al vice Matteo Paro – ci sono anche gli ex granata Natalino Fossati e Stefano Sorrentino -, ha fortemente voluto partecipare a un evento che una volta di più ha dato testimonianza della sensibilità di una tifoseria peculiare. Juric ha anche premiato i bambini del Toro che hanno vinto il quadrangolare completato dai Pulcini di Rivoli, Bacigalupo e Lucento. I proventi dell’evento sono destinati a Casa Ugi, l’unione dei genitori italiani che si spendono contro il tumore che colpisce i più piccoli. LEGGI TUTTO

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    Serie A, l’impatto del mercato sul valore delle rose: chi sale, chi scende

    La finestra dei trasferimenti si è conclusa da qualche giorno, cinque per la precisione, e nel dettaglio Transfermarkt ha stilato una classifica col valore attuale squadra per squadra dal 1 al 20esimo posto menzionando affianco l’impatto, in postivo o in negativo, del mercato tra arrivi e cessioni rispetto al valore dato a ogni squadra il 15 giugno. 

    Lecce (-24,5%)

    In casa Lecce il protagonista assoluto del mercato è stato, come spesso accade, Pantaleo Corvino. Il responsabile dell’area tecnica ha spiegato qualche giorno fa la strategia e il modus operandi del club pugliese con un occhio ai giovani talenti e, soprattutto, al patrimonio della società. In queste tre giornate disputate i giallorossi sono stati una delle sorprese e hanno mostrato le intuizioni del direttore: da Krstovic (due gol in due partite) ad Almqvist (decisivo contro la Lazio) o Rafia, giovanissimo ex Juve arrivato dopo l’exploit in C a Pescara. Mercato che ha portato il valore della rosa a scendere di circa 20 milioni con un impatto in negativo, al momento solo nei numeri, di 24,5%. 

    Monza (-14,9%)

    Il lavoro di Galliani sul mercato del Monza è stato più che altro per i riscatti: Pessina, Petagna (poi mandato a Cagliari), Caprari, Pablo Marì, Cragno (ceduto al Sassuolo) e Izzo. L’impatto dei trasferimenti con le entrate è stato in negativo perché il valore della rosa rispetto al 15 giugno si è abbassato del 14,9%. Nello specifico sono arrivati giocatori come D’Ambrosio, Gagliardini, Valentin Carboni, Akpa Akpro e Colombo ma a incidere sul mercato è stata la cessione di Carlos Augusto all’Inter oltre al ritorno proprio in nerazzurro di Sensi. 

    Verona (-5%)

    Il valore della rosa del Verona prima e dopo il mercato non è variato di molto, soltanto un 5% in negativo dovuto alle cessioni di Tameze al Torino oltre a Sulemana al Cagliari. La squadra veneta ha mantenuto l’ossatura della passata stagione con l’aggiunta di Baroni in panchina e di qualche innesto importante tra Bonazzoli, l’arrivo di Saponara per portare esperienza e l’innesto di qualche scommessa come Folorunsho, Mbula e Tchatchoua.

    Frosinone (+45,3%)

    Il Frosinone è stata la squadra a muoversi di più in questo mercato con ben 21 operazioni soltanto in entrata, tante in prestito, ed è la terza come incremento del valore della rosa. I trasferimenti estivi hanno avuto un impatto positivo del 45,3% con un valore attuale di 54,63 milioni di euro (a fronte dei 37,60 del 15 giugno). Nello specifico tra i volti nuovi in casa gialloblù sicuramente possiamo mettere Kaio Jorge, Soulé e Barrenechea (tutti dalla Juve) o anche il ritorno in A di Lirola e alcune scommesse come Cuni e Ibrahimovic dal Bayern o Reinier dal Real Madrid. 

    Cagliari (+76,6%)

    L’impatto del mercato sulla rosa del Cagliari è stato del 76,6% in positivo. La formazione sarda, infatti, è al secondo posto considerando questa percentuale e penultima come valore totale: 63,33 milioni di euro. Nel dettaglio la campagna acquisti dei rossoblù ha portato in dote giovani interessanti: Prati, Sulemana e Oristanio, in prestito dall’Inter, oltre a qualche volto d’esperienza come Petagna, per sopperire all’infortunio di Lapadula, Augello e Shomurodov dalla Roma oltre al ritorno di Jankto.   LEGGI TUTTO

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    Toro: adesso tocca a Juric

    TORINO – Ivan Juric ha usato parole prudenti e rigorose nella prima conferenza stampa post mercato. Bene ha fatto, perché di sicuro non appartiene al suo pragmatico carattere lasciarsi andare ad affermazioni avventate o buone soltanto per incendiare gli animi dei tifosi. Ma una certezza c’è: il tecnico ha tra le mani un Toro più forte rispetto alla passata stagione, quando la squadra granata concluse al decimo posto. Non ci si lasci condizionare dalla pessima prestazione di una settimana fa in casa del Milan: le mancate cessioni di Schuurs e Buongiorno (la seconda per volontà della bandiera granata) rendono la difesa una delle migliori del campionato, la coppia di centrocampo formata da Ricci (altro giocatore richiestissimo e però rimasto) e Ilic è garanzia di solidità e fosforo e là davanti la coppia Zapata-Sanabria può fare male a tutti. Certo, sarà necessario un po’ di tempo, perché il colombiano deve trovare la condizione migliore e il paraguaiano è fermo per un guaio muscolare. Ma i ragionamenti vanno fatti in prospettiva e seguendo la logica dei progressi, quelli che quasi ogni calciatore ha mostrato nelle formazioni allenate da Juric. Sappiamo che Zapata rappresenta una scommessa per via dei tanti infortuni delle ultime due stagioni: però le basi per un salto di qualità sono state gettate. Il destino del Toro, adesso, è solo nelle (buone) mani del tecnico. LEGGI TUTTO

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    Zapata al Toro, la conferma del preparatore

    TORINO – Viva (Duvan) Zapata! I tifosi del Toro già stanno esultando per l’arrivo (prossimo) del bomber colombiano. Le visite mediche sono slittate a domani, venerdì, perché il giocatore è in attesa dell’agente. Ma il saluto-conferma arriva dal suo preparatore, che scrive: «In bocca al lupo Gamin ! @torinofc1906 guadagna un atleta pazzesco e Bergamo perde un pilastro della squadra! Ci siamo salutati oggi a pranzo, sono triste, ma felice per te! Meriti il meglio ! Ciao Panterone». Dopo il no di Alessandro Buongiorno all’Atalanta, per i tifosi granata un altro motivo per esultare. In attesa del centravanti capace di guarire il mal di gol (se la condizione fisica lo assisterà) della squadra di Ivan Juric. LEGGI TUTTO

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    Toro, la giornata di Buongiorno tra campo e decisioni sofferte

    TORINO – (p.p.) La sensazione che questo sia l’ultimo allenamento al Filadelfia di Alessandro Buongiorno serpeggia. Inevitabile che sia così. La sgambata termina poco prima delle 19, ma alle 19.45 il difensore classe ’99 è alle prese col cellulare. Lunga telefonata mentre quasi tutta la squadra è a cena. Il trasferimento all’Atalanta è ad un passo. E alle 20.15, mentre Ivan Juric lascia il Filadelfia, Buongiorno è ancora al centro sportivo. In attesa di chiarire gli ultimi dettagli prima della sempre più probabile partenza per Bergamo. LEGGI TUTTO

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    Torino, serve un altro Radonjic per meritare quel 10

    I numeri di maglia danno prestigio ma impongono responsabilità. E, in campo, il peso che si porta sulle spalle è direttamente proporzionale a quello delle aspettative. È sicuramente il caso di Nemanja Radonjic, funambolico trequartista del Torino che deve dimostrare di meritare il numero di maglia che ha scelto all’alba di questa stagione.
    Dal 49 indossato nella prima stagione in granata al 10 che, oltre ai rimandi al passato glorioso granata e dei giocatori che lo han- no indossato con fierezza (su tutti, va da sé, Valentino Mazzola, capitano del Grande Torino), sa di autoconvincimento nel considerarsi un punto di riferimento. Le idee, e le certezze interiori, adesso però hanno bisogno di diventare fatti concreti in campo, per dimostrare di meritare il numero di maglia e la titolarità nel 3-4-2- 1 granata.
    Il difficile inizio di stagione
    In questo inizio di stagione Radonjic è andato a sprazzi, un po’ come ha fatto nel corso della sua carriera, alternando colpi di genio a pause preoccupanti dal gioco. In Coppa Italia, contro la FeralpiSalò, il serbo ha cominciato molto bene, sfiorando il gol in apertura di partita e fornendo – con una giravolta e un colpo di tacco di alto livello – l’assist a Vojvoda per il gol dell’1-1.Timida la prova nei quarantacinque minuti giocati contro il Cagliari, quando è partito dalla pan- china perché nei giorni precedenti non aveva convinto Juric durante gli allenamenti al Filadelfia, mentre contro il Milan è tornato dall’inizio senza però riuscire a incidere. Invero, nessuno dei trequartisti schierati da Juric ha avuto vita facile tra le linee, però l’ottimo atteggiamento difensivo dei rossoneri non può essere considerato un alibi se fai dell’imprevedibilità la tua arma migliore in campo. Considerato che un anno fa, a questo punto della stagione (cioè a fine agosto), Radonjic aveva già segnato 2 gol – in Coppa Italia contro il Palermo, in cui aveva fornito anche un assist, e in campio- nato contro la Cremonese – è lecito attendersi molto di più dal serbo già dalla prossima sfida, domenica alle 18.30 all’Olimpico Grande Torino contro il Genoa.
    Il rapporto con Juric
    Il suo rapporto con Juric, nonostante non sia nato sotto una buona stella lo scorso anno, adesso è buono. Nella passata stagione Ivan ha lavorato molto su Radonjic, riabilitandolo dal punto di vista calcistico dopo la stagione 2021-22 molto negativa (solo 12 spezzoni di gara, per un totale di 342 minuti) tra Marsiglia e Benfica. Ma il tecnico, come i tifosi, non si accontenta delle prestazioni alterne del suo nuovo numero 10 e continua a pungolarlo negli allenamenti al Filadelfia e in partita, in attesa di vedere la giusta continuità. «È stato un mese e mezzo di livello assoluto, un giocatore fantastico che fa la differenza, ma è durato cinque o sei partite», ha detto l’allenatore dopo il pareggio contro il Cagliari, rincarando la dose poco dopo: «È un artista…».
    Nella testa del tecnico, viste le qualità nel palleggio di Radonjic e la capacità di duetta- re con i compagni, è lui il titolare sul versante sinistro della trequarti, con Karamoh riserva. Indipendentemente da quello che succederà in questi giorni, e dagli eventuali innesti sul mercato, Juric attende risposte concrete da Radonjic: l’appuntamento più importante sarà domenica contro il Genoa. Una partita da vivere e giocare da 10. LEGGI TUTTO

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    Verdi dal Torino al Como: l’attaccante riparte dalla Serie B con Fabregas

    L’attaccante è stato ceduto a titolo definitivo. Nella scorsa stagione Verdi ha giocato con il Verona totalizzando 5 gol in 25 presenze.
    Verdi al Como, il comunicato del Torino
    La conclusione dell’operazione in uscita è stata confermata dal club granata attraverso un comunicato ufficiale: “Il Torino Football Club comunica di aver ceduto al Como 1907, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Simone Verdi. Tutto il Torino saluta con affetto Simone e gli augura le migliori soddisfazioni nel proseguimento della sua carriera”.

    Verdi saluta la Serie A: da quanto non giocava in B
    Verdi non giocava più in Serie B dal 2014 dove aveva militato dal 2011 in poi con le maglie di Torino, ChievoVerona ed Empoli. Dopo aver girato in prestito negli scorsi anni dando un contributo decisivo alla miracolosa salvezza della Salernitana l’obiettivo, ora, sarà quello di centrare la promozione in riva al lago di Como con una società che non vuole porsi limiti: come dimostrato dall’acquisto di Verdi. LEGGI TUTTO

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    Lazaro-Torino, è fatta: le cifre dell’operazione con l’Inter

    Il calciatore, out da gennaio ad aprile per un grave infortunio al legamento collaterale, sarà domani in città per svolgere le visite mediche di rito, ultimo step prima di porre la propria firma sul contratto che lo legherà ufficialmente al club piemontese.
    Con Lazaro il Toro mette la freccia
    Le cifre dell’operazione
    Pur non avendo esercitato nei termini concordati il diritto di riscatto in proprio favore, il Torino non ha mai ‘mollato’ definitivamente il calciatore e ha convinto la dirigenza dell’Inter con un’operazione a titolo definitivo sulla base di 4 milioni di euro, più una percentuale sulla futura rivendita. 
    Dopo Lazaro Toro su Correa, l’argentino ci pensa: la situazione aggiornata LEGGI TUTTO