consigliato per te

  • in

    Torino, brutte notizie per Juric: Radonjic ko prima dell’Atalanta

    Brutte notizie per il Torino di Ivan Juric. In vista della sfida di Serie A contro l’Atalanta in programma sabato alle 20:45 allo stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico granata non potrà sicuramente fare affidamento su Nemanja Radonjic. Il club, tramite un comunicato ufficiale, ha infatti aggiornato i tifosi sulle condizioni del giocatore.
    Torino, il comunicato su Radonjic
    Di seguito il comunicato del club granata: “Il Torino Football Club comunica che Nemanja Radonjic è stato sottoposto ad accertamenti strumentali che hanno evidenziato una lesione al retto femorale sinistro. La prognosi verrà valutata secondo l’evolversi clinico dell’infortunio”. Il giocatore serbo, protagonista di una stagione a due facce, aveva da poco chiarito con Juric dopo l’episodio avvenuto in occasione del derby perso contro la Juventus. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Karamoh denuncia gli insulti razzisti: la storia sui social

    L’attaccante del Torino, Karamoh, ha denunciato insulti razzisti nei suoi confonti subiti nel corso del match contro la Lazio, vinto dai granata 1-0. Il giocatore ha postato una storia sul proprio profilo Instagram, dove si nota un tifoso biancoceleste insultarlo e offenderlo: “Come è possibile che questo tipo di persone possa ancora entrare allo stadio nel 2023?” – queste le parole del giocatore.
    Lazio-Torino e gli insulti razzisti
    A dieci minuti dal termine del match, le telecamere hanno ripreso l’insulto razzista nei confronti di Karamoh. Un episodio deplorevole nel giorno in cui il presidente della FIGC Gravina ha concesso la grazia a Romelu Lukaku come gesto esemplare per la lotta contro ogni tipo di discriminazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Lazio-Torino ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Nonostante la classifica non prometta niente di buono a livello di ambizioni europee, Ivan Juric continua a parlare di forti motivazioni. Vede i suoi ragazzi carichi, pronti ad affrontare la sfida di questa sera (ore 18) Roma contro la Lazio con la giusta determinazione. Sentire per credere: “La squadra la vedo molto motivata. Bisogna migliorare, accettare anche gli errori, ma contro la Salernitana è stata disputata una partita splendida per quanto creato e quanto non concesso agli avversari”. Il Toro cercherà quindi di dare ancora un significato al proprio campionato, perché un successo contro la formazione di Sarri non passerebbe inosservato. E alcuni giocatori devono sfruttare queste ultime otto partite per dimostrare di essere utili per il futuro.
    Dove vedere Lazio-Torino: streaming e diretta tv
    La partita tra Torino e Lazio si gioca questa sera alle 18 allo Stadio Olimpico di Roma e sarà trasmessa in tv e streaming da DAZN.
    Lazio-Torino: probabili formazioni
    LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Vecino, Luis Alberto; Pedro, Felipe Anderson, Zaccagni. Allenatore: Sarri. A disposizione: Maximiano, Adamonis, Gila, Patric, Lazzari, Pellegrini, Bertini, Marcos Antonio, Basic, Romero, Immobile, Cancellieri. Indisponibili: nessuno. Squalificato: Cataldi. Diffidati: Cancellieri.
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Ricci, Ilic, Vojvoda; MIranchuk, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Gemello, Fiorenza, Bayeye, Gravillon, Karamoh, Rodriguez, Linetty, Lazaro, Adopo, N’Guessan, Gineitis, Seck, Vlasic. Indisponibili: Aina, Vieira, Zima. Squalificati: nessuno. Diffidati: Lazaro, Milinkovic-Savic, Sanabria.
    ARBITRO: Ghersini di Genova. Assistenti: Tolfo, M. Rossi. Quarto uomo: Minelli. Var: Nasca. Avar: Pezzuto.
    Tutta la Serie A TIM è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Torino-Roma ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – La Roma di Josè Mourinho scende in campo all’Olimpico di Torino contro i granata di Juric con una ghiotta occasione tra le mani. Infatti grazie ai pareggi di Inter e Milan i giallorossi con un successo odierno supererebbero entrambe le squadre milanesi portandosi in solitaria al 3° posto. Il Torino però è reduce da una sconfitta ed un pareggio e, nel giorno del ritorno di Belotti, cercherà di tornare al successo per restare nella Top 10: oggi a quota 38 punti (19° posto) a -2 dalla coppia Udinese-Fiorentina. L’allenatore serbo alla vigilia: “Loro sono una grande squadra, alla Roma basta poco per segnare e sono pericolosi sui piazzati: dovremo essere perfetti. Primo ritorno di Belotti da avversario a Torino? Mi è spiaciuto per come si è lasciato, il rapporto con i tifosi è diverso da quello con la società ma noi abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, è un ragazzo perbene con il cuore d’oro”
    Segui la diretta di Torino-Roma su Tuttosport.com
    Dove vedere Torino-Roma streaming e diretta tv
    Torino-Roma, gara valida per la 29ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18:30 allo stadio Grande Torino di Torino, sarà visibile in diretta streaming su DAZN.
    Guarda Torino-Roma su DAZN. Attiva ora
    Le probabili formazioni di Torino-Roma
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Gravillon, Schuurs, Buongiorno; Singo, Ricci, Linetty, Rodriguez; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric.A disposizione: Gemello, Fiorenza, Bayeye, Djidji, Miranchuk, Karamoh, Vojvoda, Lazaro, Adopo, N’Guessan, Gineitis, Seck, Pellegri. Indisponibili: Zima, Veira, llic, Aina. Squalificati: nessuno. Diffidati: Lazaro, Schuurs, Sanabria.
    ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Wijnaldum, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Belotti. Allenatore: Mourinho.A disposizione: Svilar, Boer, Llorente, Kumbulla, Celik, Matic, Bove, Tahirovic, Camara, Solbakken, Abraham, EI Shaarawy, Volpato. Indisponibili: Darboe, Karsdorp. Squalificati: nessuno. Diffidati: Matic.
    Arbitro: Colombo (Como).Assistenti: Passeri e Costanzo.IV uomo: Mariani.Var: Mazzoleni.Avar: Abbattista. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, ufficiale il rinnovo di Milinkovic Savic!

    TORINO – Vanja Milinkovic Savic difenderà la porta del Torino fino al 2026. Ufficiale l’estensione di contratto tra il portiere serbo ed i granata: “Il Torino Football Club è lieto di annunciare di aver rinnovato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Vanja Milinkovic Savic fino al 30 giugno 2026, con opzione di un anno per la stagione successiva”. Milinkovic Savic fu acquistato nel 2017 dai granata giocando in prestito tra Spal, Ascoli e Standard Liegi fino al 2020 quando rientrò al Toro. Per lui 72 presenze con la maglia Granata e 12 con quella della Nazionale coronata con la presenza agli ultimi Mondiali. LEGGI TUTTO

  • in

    Viareggio Cup, il Toro fa cinquina e approda ai quarti di finale

    Il Torino avanza nel Torneo di Viareggio. Negli ottavi di finale l’Under 18 granata, allenata da Antonino Asta ha travolto con il finale di 5-0 i pari età del Monterosi Tuscia. Un successo arrivato dopo aver vinto il girone eliminatorio chiudendo davanti a Pontedera, Don Torcuato e Apia Leichhardt.
    Torneo di Viareggio, Torino ok agli ottavi: doppietta di Corona
    Il Torino ha sbloccato la partita al 35′ con Corona, che ha poi raddoppiato in avvio di ripresa. Gallea, Rettore e Ceica, a cavallo tra il 10′ e il 32′ del secondo tempo hanno calato il pokerissimo con cui è maturato il passaggio del turno. Nei quarti di finale della Viareggio Cup il Torino affronterà la Rappresentativa Serie D, che ha vinto in rimonta 2-1 contro il Benevento. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Miranchuk ancora a parte

    TORINO – Il problema agli adduttori che ha impedito ad Aleksej Miranchuk di scendere in campo contro il Napoli prima della sosta e poi di rispondere alla convocazione della nazionale russa continua a tenere in apprensione il Torino. Il trequartista in prestito dall’Atalanta anche ieri si è allenato a parte al Filadelfia e per il momento non è possibile azzardare previsioni sulla sua presenza lunedì a Reggio Emilia nella trasferta contro il Sassuolo. Nell’ultima gara, quella persa nettamente contro la capolista, Juric ha schierato al suo posto Radonjic e proprio il serbo potrebbe essere il candidato principale a sostituire Miranchuk qualora non dovesse farcela, anche perché pure Karamoh ha continuato a svolgere lavoro differenziato. C’è ancora tempo per i recuperi di entrambi, ma la prudenza è fondamentale: soltanto alla vigilia della gara si avranno le idee chiare.  LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Venturin: “Sì, Ricci è il futuro azzurro”

    Giorgio Venturin, partita impossibile per il Torino contro il Napoli che domina in Italia e incanta in Europa?

    «Di impossibile non c’è nulla, ma molto difficile sicuramente sì. Se la squadra di Spalletti si presenterà sui suoi soliti standard ci sarà poco da fare, ma questo vale per chiunque, in Italia. Kvaratskhelia e Osimhen sono tra gli attaccanti più forti in assoluto in Europa. Molto dipenderà dall’atteggiamento di Juric. Il problema è che se vai ad attaccare alto il Napoli rischi di non prenderlo, ma se lo aspetti a metà campo ti fa male…».

    A proposito di metà campo, Lobotka è ormai tra i migliori playmaker al mondo? Chi può fermarlo domenica tra i granata?

    «Non il migliore, ma tra i migliori sì. Spalletti l’ha fatto diventare il Pizarro che aveva alla Roma, so che ha anche cambiato alimentazione e questo gli ha dato ancora più forza. È il metronomo ideale nell’ingranaggio della capolista, anche perché al suo fi anco ci sono due mezzali che fanno tanto lavoro per metterlo nelle migliori condizioni di rendere: Anguissa e Zielinski. Il Torino però ha Samuele Ricci, che mi auguro di vedere in campo: perché è italiano, ma anche perché è bravo».

    Ieri Ricci è stato chiamato nell’Under 21. Mentre Mancini seguite più lui o Pellegri?

    «Entrambi. Pellegri finora è stato sfortunato, ma se gli infortuni lo lasciassero in pace potrebbe fare grandi cose. Prima però è giusto che faccia il suo percorso con l’Under 21 azzurra e, se Nicolato lo riterrà opportuno, lo valuteremo meglio al prossimo Europeo di categoria. Pellegri potrebbe diventare il vice Immobile, se riuscisse a giocare e segnare con un po’ di continuità».

    Come valuta la stagione del Torino?

    «Un po’ altalenante, ma i tifosi non devono essere scontenti. Ora mi aspetto un bel rush finale, in stile cuore granata. Si può pensare di fare la corsa sull’Atalanta per puntare all’Europa, in attesa di capire come finirà la vicenda dei punti di penalizzazione della Juventus. Piuttosto pensavo che quest’anno sarebbe stato l’anno buono per tornare a vincere il derby, e invece penso che stia diventando ormai un problema mentale. È stata persa una grande occasione. La Juve non è più “ingiocabile” come qualche anno fa, ma vince comunque. Negli anni scorsi si era creato un gap enorme, che quando giocavo io non c’era, prima di tutto dal punto di vista societario e di conseguenza anche tecnico. Ora non è più così ampio».

    Non c’è la possibilità che domani il Napoli sia già con la testa allo scudetto virtualmente conquistato e al cammino finale di Champions League?

    «Non credo proprio. Non è il modo di ragionare di Spalletti e di un gruppo di giocatori che ha da tempo acquisito una mentalità vincente. Solo la Lazio è riuscita a metterli in diffi coltà, giocando per altro una gara speculativa, in controtendenza al modo in cui di solito Sarri affronta le partite».

    In Champions vede la strada spianata per il Napoli verso la finale dopo il sorteggio di ieri?

    «Piano a dire queste cose. Il Milan è campione d’Italia, in Europa ha un’esperienza che il Napoli non ha. Anche se immagino già lo spettacolo della gara di ritorno al Maradona-San Paolo. Sono convinto che anche al Grande Torino ci sarà un bel clima sugli spalti per l’assalto alla capolista».

    Che anni sono stati i suoi tra granata e azzurro?

    «Bellissimi. Il Toro mi ha cresciuto, vi ho debuttato e ci sono tornato per vincere anche in B e arrivare a un passo dal sogno della vittoria in Coppa Uefa. Venni ceduto in comproprietà al Napoli, che poi decise di non riscattarmi. Fu l’ultimo anno di Maradona, quello in cui venne trovato positivo alla cocaina. Ricordo alla partenza per Mosca, prima della gara con lo Spartak: lo aspettavamo in aeroporto, ma non arrivò. Ferrara e De Napoli andarono a chiamarlo a casa, non c’era. Diego arrivò soltanto poche ore prima della gara con un charter personale. Era proprio un altro calcio…». LEGGI TUTTO