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    A Pinzolo un Toro da costruire. E venerdì tutti in piazza

    Ecco i calciatori selezionati dal tecnico Juric per il ritiro estivo. Portieri: Vanja Milinkovic Savic; Mihai Popa; Luca Gemello; Matteo Brezzo. Difensori: Perr Schuurs, David Zima, Brian Bayeye, Alessandro Buongiorno, Ange N’Guessan, Fabio Desole, Koffi Djidji, Wilfried Singo, Ricardo Rodriguez, Mergim Vojvoda, Jacopo Antolini, Ali Dembele. Centrocampisti: Ivan Ilic, Gvidas Gineitis, Karol Linetty, Emirhan Ilkhan, Lhassine Ben Kone. Attaccanti: Yann Karamoh, Nemanja Radonic, Magnus Warming, Simone Verdi, Zannetos Savva, Demba Seck, Pietro Pellegri, Antonio Sanabria. Nei prossimi giorni si aggregheranno al gruppo Raoul Bellanova, Alessandro Dellavalle e Samuele Ricci. LEGGI TUTTO

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    Torino, Radonjic 10: avrà il numero dell’estro

    No, niente spacconeria. Un po’ di vanità sì, ma nella storia recente del Toro non ci sono certo tanti miti ingombranti ad aver indossato quella maglia. Dalla 10, infatti, sono passati giocatori di ogni lignaggio. Dall’ottimo Sasa Lukic alla meteora Amer Gojak, dal dirompente Iago Falque all’estroso Adem Ljajic, dal goleador Ciro Immobile alla delusione Barreto.
    Nell’era Cairo, poi, spiccano anche altri nomi decisamente minori: Sgrigna, Antonelli Agomeri, Iunco e Ferrarese si sono cuciti sulla schiena le cifre più importanti. Quelle che, messe vicine, fanno accendere la fantasia. Adesso tocca a Nemanja Radonjic. Uno che ha le doti per poterla indossare senza il rischio di vestirla male, quella maglia che per i tifosi granata rimarrà indelebile nel ricordo di giocatori fatati come Gigi Meroni, Claudio Sala e Martin Vazquez, per esempio. Gente che col pallone fra i piedi era sempre in luna di miele. Guai, ovviamente, a paragonare Radonjic a dei mostri sacri della storia: quelli non si toccano mai. Ma la mossa del serbo è una vera e propria dichiarazione d’intenti, che è chiamato a non disattendere. La 10, infatti, è un atto di fede. Un impegno, una promessa, un modo per dire alla gente granata che in questa stagione ci sarà da divertirsi.
    Radonjic, il 10 da Toro: la maglia per svoltare!
    Torino, Radonjic e il feeling con Juric
    Non è un caso che ieri, sui social, il fermento sia stato notevole: Maradonjic è un giocatore che divide, per i suoi continui alti e bassi, ma le capacità che ha non sono discutibili. Quando mette il turbo non lo prende nessuno, quando decide di sverniciare le difese avversarie sono dolori per chiunque. A lui l’eredità di Lukic, un “diez” quasi per caso: elemento importante per tanti allenatori del Toro recente, ma scappato via agli sgoccioli del mercato invernale per sposare la Premier League, per accettare la corte del Fulham. Squadra nella quale oggi, il serbo, è semplicemente uno dei tanti. Radonjic, invece, si è posto un obiettivo: essere il trascinatore del Toro che verrà. Ha preso questo numero per dimostrare a Juric che di lui si può fidare. Già, sembra davvero incredibile che dopo l’ultimo derby i due siano tornati ad essere due perfetti sposini. Quei 16’ in pantofole rischiavano di costare cari a Rado, che per poco non faceva esondare la pazienza del mister. Il confronto da Far West a bordocampo è acqua passata. Per merito di entrambi: di Juric che ha saputo mettere da parte l’orgoglio ferito di un allenatore che dopo il Mondiale ha allenato per due mesi il cugino scarso di Nemanja, ma anche di Radonjic, che dopo la figuraccia dello Stadium si è rimesso a lavorare a testa bassa. Riconquistando credibilità a suon di grandi prove, sia da subentrato che dall’inizio. Il Toro lo ha riscattato ad una cifra di saldo: due milioni al Marsiglia e tanti saluti al passato di un giocatore che in granata si è espresso ad ottimi livelli per tante partite. Tante, sì, ma non abbastanza per fugare tutti i dubbi su di lui. Ora, però, indossa la 10. Per sua precisa volontà. Un gesto per dimostrare un salto di qualità in termini di maturità. Una maniera, allo stesso modo, per alzare la pressione e l’attenzione intorno a lui, unico vero trequartista presenta in rosa. Tutti aspettano Miranchuk e Vlasic, ma intanto c’è Radonjic, da lunedì madido di sudore al Filadelfia per dimostrare di valere il ruolo di leader tecnico che si è attribuito.
    Toro, Radonjic corre e suda in vacanza: è il tempo di svoltare LEGGI TUTTO

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    Scurto resta al Torino: ufficiale il rinnovo del tecnico Primavera

    Scurto rinnova, il comunicato
    Questo il comunicato del club: “Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver rinnovato il contratto del tecnico della formazione Primavera Giuseppe Scurto fino al 30 giugno 2025. Sotto la guida dell’allenatore siciliano, la Primavera granata ha concluso il campionato al secondo posto in classifica e poi ha disputato la semifinale scudetto. Avanti insieme: buon lavoro e Sempre Forza Toro!”. LEGGI TUTTO

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    Juric resta al Toro: avanti insieme!

    Avanti assieme: ci sarà un terzo anno con il Torino guidato in panchina da Ivan Juric. Ieri il tecnico – che aveva annunciato l’incontro con Cairo subito dopo la gara persa contro l’Inter nell’ultima di campionato – si è visto a Milano con il presidente e con il dt Vagnati. In questi minuti è trapelato che le parti hanno trovato le linee comuni per continuare assieme. Juric, quindi, rispetterà il contratto in scadenza nel 2024. L’obiettivo sarà migliorare i 53 punti ottenuti in questa stagione, sempre con la speranza che la quota raggiunta possa poi portare l’Europa. Dopo il rompete le righe, il Toro si ritroverà a metà luglio per il ritiro di Pinzolo. LEGGI TUTTO

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    Torino: Adopo ai saluti, sceglie l’Atalanta. Da svincolato

    TORINO – Il campionato sta per finire – per il Toro ultimo match con l’Inter, l’ottavo posto da conquistare – e già è tempo di calciomercato. I granata perdono a parametro zero Michel Adopo. Il centrocampista francese, 22 anni, poco utilizzato da Ivan Juric, ha scelto di accasarsi all’Atalanta: firmerà un quadriennale. Di lui i tifosi ricorderanno il gol in Coppa Italia a San Siro contro il Milan. E poco altro, visto che ha scaldato soprattutto la panchina: 8 presenze, 6 in campionato. LEGGI TUTTO

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    Toro, per Lazaro stop e niente Inter. Ma si lavora al riscatto

    TORINO – Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto Valentino Lazaro hanno individuato una lesione tra il primo e il secondo grado del muscolo grande adduttore destro. Salta quindi Toro-Inter di sabato. Tra l’altro, il laterale austriaco aveva una motivazione in più contro i nerazzurri: il cartellino, infatti, è di proprietà del club di Zhang e il Toro vorrebbe tenerlo, magari con lo sconto. LEGGI TUTTO

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    Karamoh sposa il Torino fino al 2025

    TORINO – Yann Karamoh ha convinto il Toro che fa scattare il rinnovo biennale: l’attaccante sarà quindi granata fino al 2025. Ivan Juric è soddisfatto del comportamento del ragazzo, ex Parma, che è entrato sempre più nei meccanismi di squadra. Per lui 5 gol in stagione, 4 in campionato e un totale di 22 presenze. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Fiorentina ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Torino-Fiorentina su Tuttosport.com
    Dove vedere Torino-Fiorentina streaming e diretta tv
    Torino-Fiorentina, gara valida per la 36ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 15:00 All’Olimpico di Torino, sarà visibile in diretta streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
    Guarda Torino-Fiorentina su DAZN. Attiva ora
    Le probabili formazioni di Torino-Fiorentina
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji. Schuurs, Buongiorno; Singo, Ricci, Ilic, Rodriguez; Miranchuk, Vlasic; Sanabria. Allenatore: Juric.A disposizione: Gemello, Fiorenza, Gravillon, Zima, Bayeye, Lazaro, Vojvoda, Aina, Vieira, Adopo, Gineitis, Linetty, Karamoh, Seck, Pellegri. Indisponibili: Radonjic. Squalificati: nessuno. Diffidati: Lazaro, Milinkovic-Savic, Sanabria.
    FIORENTINA (4-2-3-1): Cerofolini; Venuti, Quarta, Ranieri, Terzic; Duncan, Mandragora; Kouamé, Barak, Saponara; Jovic. Allenatore: Italiano.A disposizione: Terracciano, Vannucchi, Dodò, Biraghi, Milenkovic, lgor, Bianco, Kayode, Castrovilli, Ikoné, Cabral, Brekalo, Sottil. Indisponibili: Amrabat, Nico Gonzalez, Sirigu. Squalificati: Bonaventura. Diffidati: Barak, Ikoné, Kouamé, Milenkovic.
    Arbitro: Massimi (Termoli)Assistenti: Imperiale e Miniutti.IV uomo: Maggioni.Var: La Penna.Avar: Paganessi. LEGGI TUTTO