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    Juve-Toro: Juric riparte da Sanabria

    Ivan Juric ha diramato la lista dei convocati in vista del derby di questa sera (ore 20.45, cornice l’Allianz Stadium). Sei gli assenti: i cinque infortunati Lazaro, Pellegri, Vieira, Vlasic e Pellegri cui si aggiunge lo squalificato Aina, contro la Cremonese ammonito poco prima di essere sostituito. In base a quanto dichiarato dal tecnico alla vigilia, Ilic dovrebbe giocare dall’inizio: il ruolo naturale del serbo è quello di mezzala di centrocampo, ma l’allenatore negli scorsi giorni ha anche accarezzato la possibilità di schierarlo trequartista in coppia con Miranchuk e alle spalle della punta che sarà Sanabria. Ricci, sempre in base alle parole di Juric nella conferenza di ieri, potrà invece subentrare a partita in corso. Sulla sinistra è ballottaggio tra Rodriguez e Vojvoda. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Torino, “allegrata” in vista: che sorpresa nella rifinitura

    Attenzione, “allegrata” in vista. Nella rifinitura di questa mattina alla Continassa, a poche ore dal derby della Mole, Max Allegri ha infatti provato una soluzione inedita in vista del match di questa sera all’Allianz Stadium contro il Torino. Il perno della mediana nel confermato 3-5-1-1 della Juventus dovrebbe parlare argentino, ma non per forza si tratterà di Paredes. LEGGI TUTTO

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    Carrera: “Derby? Servirà una Juve… alla Conte!”

    TORINO – Massimo Carrera ne ha vissuti una dozzina, in bianconero, tra il 1991 e il 1996. E spiega: «Il derby è una cosa indescrivibile. Non si tiene conto della classifi ca. E’ una partita a sé, strana sotto tutti i punti di vista: non conta niente quello che hai fatto prima. Dovevi cercare di stare tranquillo perché più pensavi che era importante, più rischiavi di patire le pressioni. Dipendeva da come ti svegliavi quella mattina, non c’entrava come la preparavi in settimana. Peraltro il Torino era una buona squadra, erano derby combattuti». LEGGI TUTTO

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    Spezia, Nzola e i gol per la salvezza: il Torino osserva per il futuro

    Lo Spezia trova un punto d’oro sul campo dell’Udinese. Il 2-2 della Dacia Arena ha ridato speranze salvezza ai liguri soprattutto grazie al ritorno di Nzola. Dopo l’infortunio che l’ha tenuto fuori per un mese circa, l’attaccante angolano è tornato per uno spezzone nella sfida contro la Juventus e in Friuli da titolare. Il suo gioco è importante per lo Spezia e la doppietta gli ha permesso di regalare un punto alla sua squadra. Con lui in campo la squadra gira diversamente e può sognare la salvezza.  LEGGI TUTTO

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    Primavera, pari Torino. Lecca a valanga: 6-1 al Cesena!

    Si è concluso il 21esimo turno del campionato Primavera. I risultati arrivati dai match della domenica hanno confermato la supremazia del Lecce di Coppitelli sempre più prima della graduatoria. I giallorossi hanno travolto il Cesena e ha approfittato del pari della Juventus contro l’Atalanta. Per quanto riguarda le altre sfide sono state abbastanza equilibrate e combattute fino alla fine.  LEGGI TUTTO

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    Berruto: Cairo ascolti i tifosi del Torino e Juric. Ora derby e Adopo-gol

    «Un anno fa partecipai alla presentazione del libro di Gazzi: 4 stagioni in granata incarnando da mediano caratteristiche da Toro, ora allenatore nel nostro vivaio». Un ragazzo intelligente, onorevole Berruto. «Eravamo nel Museo del Grande Torino a Grugliasco. Scoprii che non era mai stato in quel museo meraviglioso, ricchissimo di cimeli fin dalla fondazione di inizio Novecento. Gazzi era incantato. Ma come?, pensai io, allibito. Per me è clamoroso. Fossi il ds del Torino, porterei lì tutti i giocatori a firmare il contratto. E una volta all’anno la società dovrebbe condurre tutti i giocatori della prima squadra e del vivaio. Per insegnare la storia e trasmettere emozioni. Non è accettabile che chi gioca nel Toro non conosca a nostra storia. Che, con le nostre tradizioni, sono benzina, forza. In quel museo ci sono i valori che ancor oggi ci tengono uniti. Io sono felice, orgoglioso di essere del Toro. Una fede, a prescindere dai risultati. Le altre tifoserie ci invidiano proprio per la storia e il nostro modo di essere. Siamo una meravigliosa eccezione nel calcio moderno. Il Torino dovrebbe ricreare un vero legame con la tifoseria. Il primo passo è portare quel museo al Fila. Chiedo a Cairo di dimostrare la sua volontà di connettersi con la storia e i sentimenti dei tifosi. Un imprenditore della comunicazione così lungimirante dopo 18 anni alla guida del Toro dovrebbe essere sensibile a questi continui richiami della realtà. Guidata dalla storia, la nostra fede è un patrimonio eccezionale, una ricchezza. Basterebbe gettare un cerino per accendere come un pagliaio la passione. La società dovrebbe esaltare questi nostri valori, sarebbe un vantaggio reciproco. Non è retorica. L’unica cosa che conta, per noi tifosi, è il senso di appartenenza, un orgoglio grande così. Valori che non spariranno mai: anche se retrocediamo, anche se non vinciamo mai nulla a differenza di altri. Sì, è un’enorme fortuna tifare Toro. Poi anch’io spesso mi mangio il fegato. Ma abbiamo grandi valori da difendere e tramandare. E non sarà mai uno scudetto o una Coppa in più o in meno a mettere in dubbio questi valori che si trasmettono eroicamente di padre in figlio da oltre un secolo. Il Toro è un gioiello e i tifosi sono realmente eroici a essere ancor oggi come sono, nonostante tutto». LEGGI TUTTO

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    Torino, ricarica Buongiorno: “Tifosi, vi aspettiamo al Fila”. E al fantacalcio…

    TORINO – La stracittadina di Torino è dietro l’angolo. E Alessandro Buongiorno è carico: «Si sente già aria di derby in città – dice a Torino Channel -, ho incontrato tifosi che si sono raccomandati…». E per un granata come lui, cresciuto a pane e Toro, fino a indossare la fascia di capitano («la condivido con Rodriguez, abbiamo un bel rapporto, cerco di imparare da lui, dalla sua esperienza, siamo anche vicini nello spogliatoio)», la partita con la Juventus non è una gara qualunque. «A sei anni, ero già in maglia granata. Anche da piccolo sentivo tanto il derby, una partita importante. In famiglia, con gli amici, in città, l’attesa cresce. E domenica aspettiamo tantissimi tifosi al Fila. Speriamo sia pieno, serve la loro spinta». Occhio alla pressione, quindi. «La settimana è diversa, cerchiamo di caricarci il più possibile, cercando di arrivare alla sfida il nel miglior modo». Senza esagerare, eh. LEGGI TUTTO