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    Izzo, Monza e l'amico Palladino: il maestro Mazzarri e il ritorno al gol contro l'Empoli

    Due anni e due mesi, è quanto ha aspettato Armando Izzo prima di tornare a gioire per un suo gol in Serie A. Era il 3 gennaio del 2021 contro il Parma e vestiva la maglia del Torino, e ora il difensore napoletano si è fatto un bel regalo di compleanno. La rete e i tre punti quelli del Monza, che in estate l’ha portato in Brianza e gli ha dato fiducia dopo una stagione difficile con i granata. Punto fermo della difesa di Palladino, amico ed ex compagno di Izzo ai tempi del Genoa, sta trovando continuità e un rendimento importante. Il suo futuro è ancora in bilico, perché il cartellino è di proprietà del Torino, granata che avrebbero un piano per riportarlo alla corte di Juric. Intanto la testa è rivolta al presente, la testa con cui ha deciso la partita contro l’Empoli.  LEGGI TUTTO

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    Torino su Parisi: Vagnati in missione a Monza

    TORINO – Missione a Monza per cercare un terzino sinistro. E così il direttore tecnico dei granata Davide Vagnati, accompagnato dal suo vice Emiliano Moretti, ieri pomeriggio ha seguito dalle tribune dell’U-Power Stadium il match tra i brianzoli e l’Empoli, vinto dalla squadra di Palladino per 2-1. Osservato speciale l’esterno dei toscani, Fabiano Parisi, 22 anni, 7 presenze nell’Under 21, che il Toro aveva già messo nel mirino e corteggiato a dicembre. C’era stata una proposta di trattativa (prestito con obbligo di riscatto), ma i toscani non se la sentirono di perdere un giocatore così importante a metà stagione (in campionato, a oggi, 22 presenze e 2 gol), visto che l’obiettivo, tra l’altro molto vicino, praticamente a portata di mano, è quello di salvarsi. Ad assistere al match – per la cronaca – anche Fausto Salsano, uno degli assistenti del ct Roberto Mancini, che ha seguito con grande attenzione lo stesso Parisi, ma anche Tommaso Baldanzi, 19 anni, 16 presenze e 4 gol in questo campionato, jolly offensivo dell’Empoli. Ma torniamo a Parisi. L’Empoli acquistò il ragazzo dall’Avellino (Serie C) nel settembre del 2020 per 500 mila euro e adesso vale tra gli 8 e 10 milioni. LEGGI TUTTO

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    Torino, caso rinnovi: Ola Aina e Djidji verso l’addio

    TORINO – Nella partita a scacchi in corso tra il tandem Cairo-Vagnati e Juric occorre dare un’occhiata anche ai pezzi in ballo sulle caselle: pedoni, alfieri, torri e cavalli. Per esempio Djidji, non esattamente una delle figure più importanti. Ha il contratto in scadenza già tra 4 mesi, a fine giugno. Ma sta pure correndo verso i 31 anni. Il suo rendimento, ripensando al passato pre-Juric, era stato giudicato non all’altezza. Però poi, con l’arrivo del croato, Djidji è cresciuto, sino a raggiungere una continuità superiore, pur tra cicliche ricadute (certi rigori inutilmente regalati in extremis, certe marcature decisive improvvisamente saltate nell’arco di 90 minuti magari complessivamente anche buoni). Il Torino ha mille e un dubbio a valutare concretamente ipotesi di rinnovo. Perché la sensazione allargata è che il francese sia già da tempo arrivato al tetto delle sue potenzialità, perché appunto l’età non lo aiuta molto, perché nella prossima stagione il 22enne Zima (oggi lungodegente, post operazione al ginocchio) sarà destinato ad avere più spazio e a non restare una riserva fissa, e perché oltretutto a gennaio il Torino ha ingaggiato il centrale francese 25enne Gravillon in prestito con obbligo condizionato, dal Reims. Cifra prefissata: 3,5 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Gineitis e il Torino: «Qui credono nei giovani. I tifosi? I migliori»

    TORINO – Gvidas Gineitis ha da poco rinnovato il contratto con il Torino fino al 2026, con adeguamento dello stipendio. Classe 2004, di ruolo centrocampista, il lituano è partito titolare nella contro il Milan. Racconta quelle emozioni su Torino Channel: «Io in campo a San Siro… Dopo l’allenamento il tecnico mi ha detto che avrei giocato, l’indomani. Abbiamo analizzato la tattica e ci ho pensato per tutto il tempo. Siamo saliti sul bus e dopo l’arrivo e la cena, mi sono messo a letto, ma non riuscivo a dormire. Il giorno della partita abbiamo fatto allenamento e Juric mi ha detto di giocare proprio come fosse in allenamento, che sapeva che avrei fatto bene. A Milano c’erano tanti tifosi, uno stadio enorme. Tutti fischiavano quando siamo entrati. Juric ci ha parlato e mi ha ribadito di stare calmo. I primi dieci minuti sono stati difficili, mi tremavano le gambe. Al primo pallone volevo tirare e passare, ho visto Rodriguez di fianco a me e gli ho dato la palla di tacco…» LEGGI TUTTO

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    Torino, Aina moltiplica le soluzioni sulle fasce

    TORINO – Il ritorno di Ola Aina contro il Bologna, dopo la squalifica rimediata contro la Cremonese e scontata nel derby, aumenta le soluzioni per le corsie del Torino. Martedì la scelta di Juric è andata su Singo a destra e Rodriguez a sinistra, con Vojvoda che sperava in un ruolo da titolare e che invece si è dovuto accontentare di prendere il posto dello svizzero a un quarto d’ora dalla fine. Tendenzialmente lunedì nel posticipo contro il Bologna – gara importante per non allontanarsi ulteriormente dalle prime sette posizioni della classifica – Singo dovrebbe essere confermato a destra, con Aina riproposto su quella opposta. Vojvoda è infatti in fase calante, e Rodriguez è più adatto quanto c’è da contenere (come nel derby) che non in fase di spinta. E contro il Bologna servirà l’appoggio dalle fasce. LEGGI TUTTO

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    Lazaro, Vagnati tratta con l’Inter: Torino tra rinnovi e riscatti

    TORINO – Il rinnovo di Gvidas Gineitis è solo il primo passo di un lunghissimo lavoro che attende Davide Vagnati da qui ai mesi estivi. Il fronte più caldo, vista la caratura dei giocatori, è senza dubbio quello relativo ai riscatti dei cartellini che in questo momento non sono di proprietà del Toro. A partire da Ivan Ilic e Nemanja Radonjic: due storie così uguali, ma allo stesso tempo profondamente diverse. Uguali perché sugli accordi con Verona e Marsiglia ci sono obblighi di riscatto già pattuiti: il primo a 16 milioni (17 con le provvigioni), il secondo a 2. Diversi, invece, sono i momenti che stanno vivendo in granata: il primo è appena sbocciato, il secondo è in rotta di collisione con Juric dopo lo scontro col tecnico nel derby. Poi ci sono i casi spinosi: Nikola Vlasic (per farlo restare sotto la Mole servono 15 milioni da versare al West Ham) e Aleksej Miranchuk (l’Atalanta chiede 12 milioni e non farà sconti) sono in attesa di conoscere il loro destino. In questo caso, sarà decisiva la volontà di Cairo: rilanciare oppure lasciarli andare disattendendo le idee di Juric? Servirà un’attenta riflessione, dalla quale passa il Toro che verrà. LEGGI TUTTO

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    Da Adopo a Miranchuk: il Toro da non disperdere

    TORINO – Il rinnovo fino al 2026 fa più felice Gineitis che non il Toro: arriverà magari il giorno – e le qualità del ragazzo ne alimentano le speranze a riguardo – nel quale il lituano si sarà ritagliato uno spazio tanto importante da rendere speciale la sua decisione di prolungare con il club granata. La notizia è comunque bella, nella speranza che l’ufficialità del suo rinnovo possa essere seguita da tante altre. Almeno da quelle sufficienti a far sì che sia Juric a scegliere di continuare il suo percorso nel Torino. Non è un percorso netto, ma resta la strada giusta, quella tracciata dal croato. LEGGI TUTTO

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    Vlasic, rientro ancora lontano: salta Bologna e Lecce

    TORINO – Il croato Nikola Vlasic fermo ai box, si parla di 15/20 giorni di stop. È quanto trapela dal Torino dopo gli ultimi controlli medici (distrazione miofasciale del retto femorale). Rischia di perdere anche il Napoli oltre a Bologna e Lecce. O torna con i campani, o slitterà al Sassuolo, inizio aprile. La diagnosi è ufficiosa. Nei prossimi giorni nuovi esami per verificare l’andamento del problema muscolare e l’efficacia delle terapie. LEGGI TUTTO