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    Schuurs, esame alla Scala del calcio. E quanti ammiratori

    TORINO – Per Schuurs domani sera c’è la Scala del Calcio. E arriva nel momento migliore visto che il centrale olandese, scuola Ajax, sta dimostrando tutto il suo valore al punto che dopo solo pochi mesi di Serie A diversi grandi club italiani gli hanno messo gli occhi addosso. Di più: si stanno già muovendo. E tra questi Inter e Napoli, oltre ad alcune società di Premier. E, guarda caso, domani il giocatore scenderà in campo nello stadio dell’Inter anche se davanti ci sarà il Milan.

    Marotta prende appunti su Schuurs

    Beppe Marotta, con Skriniar in scadenza, pensa proprio al giocatore granata la cui valutazione avvicina già i 25 milioni. E potrebbe salire ancora. Perché l’impressione è che il ragazzone olandese, 23 anni, con un tecnico come Juric possa ancora migliorare di molto. Magari in fase difensiva, visto che con palla al piede è irresistibile. Intanto se lo gode il Toro almeno fino al termine della stagione con la speranza di andare avanti in Coppa Italia. Perché se il Toro gioca come spesso sa fare può anche fare il colpo a Milano e ripetere il successo di fine ottobre in campionato. L’importante è che trovi un po’ più cattiveria in zona gol, dal momento che a Salerno i granata si sono divorati almeno dieci occasioni. Alcune clamorose, altre un po’ meno. Ma comunque sempre occasioni. Di sicuro il Toro se la giocherà a viso aperto, com’è nelle abitudini di Juric.

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    Torino, a San Siro contro il Milan con la squadra migliore

    TORINO – Il Toro migliore per battere di nuovo il Milan e conquistare i quarti di Coppa Italia, evento accaduto solo tre volte nell’era Cairo. Juric ha bene in mente la partita che i granata disputarono il 30 ottobre in campionato, quando impartirono una severa lezione ai campioni d’Italia, spreconi all’inizio ma poi sopraffatti dal pressing asfissiante del Toro. Finì 2-1 con le reti di Djidji e Miranchuk nel giro di due minuti e Messias nella ripresa. Pioli avrà fatto tesoro della sconfitta, chiaro, e proprio per questo il tecnico croato sta preparando nuove soluzioni per provare a sorprenderlo ancora. Ma una certezza c’è: giocherà la squadra migliore. Juric a Salerno ha lasciato inizialmente fuori Djidji, Rodriguez, Ricci e Miranchuk: tutti e quattro dovrebbero essere titolari domani sera a San Siro, con l’esclusione di Zima, Buongiorno, Linetty e Radonjic. Per il resto, davanti a Milinkovic-Savic fiducia a Schuurs, con Singo – schierato al posto dell’infortunato Lazaro – e Vojvoda sulle fasce e Lukic a fare coppia con Ricci. L’imprevedibilità di Vlasic e il grande lavoro di sponda di Sanabria completeranno l’undici iniziale. LEGGI TUTTO

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    Filadelfia, si lavora alle vele. Il Torino cerca privacy

    TORINO – (e.e.) Un pomeriggio soleggiato e ventoso, di lunedì, ha fatto da cornice al lavoro, al Fila. Con i granata di Ivan Juric reduci dal pari deludente di Salerno e impegnati in una seduta di scarico, gli operai si sono arrampicati con la gru per sistemare le vele. Quelle strappate, infatti, vengono sostituite dal nuovo sistema automatizzato di occultamento. Il Toro e il tecnico croato cercano privacy per gli allenamenti. A posto il lato di via Filadelfia, ora si opera su via Spano. E continua la sistemazione anche delle aree limitrofe ai campi, con tanto di calcinacci e rifiuti accumulati. All’interno, invece, è stata inaugurata la sala Beretta Lounge che si affaccia sul campo principale (grazie alle vetrate mangiare lì è spettacolo nello spettacolo).
    Torino, i Giochi, l’abbandono
    Tutt’attorno, invece, è il solito tran tran. Qualche negozio, il bar covo granata con le serrande abbassate e i monopoli e poi gli ex mercati generali sbarrati e abbandonati. Se solo qualcuno avesse i mezzi e la volontà di investire, ci sarebbe spazio da vendere per allestire una città del Toro. Invece, di fronte agli occhi di turisti incuriositi, coppie di passanti e studenti che vanno al Lingotto c’è solo l’eredità olimpica sempre più triste.
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    Lazaro, lungo stop e riscatto in bilico. E il Toro resta con Singo e Vojvoda

    TORO – Ivan Juric resta con gli uomini contati: gli esterni a tutta fascia sono soltanto due, ovvero Mergim Vojvoda e Wilfried Singo. Valentino Lazaro, infatti, resterà fermo a lungo per la lesione di alto grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, andato ko a Salerno. «Purtroppo ho dovuto lasciare il campo dopo essere stato colpito al ginocchio… volevo continuare ad aiutare la squadra a vincere. Ma tornerò presto a lottare fianco a fianco con i miei colleghi per i nostri obiettivi. Grazie per i vostri messaggi e per il supporto. Forza toro», scrive il nazionale austriaco. E torna in discussione anche il riscatto dall’Inter, vista la situazione. Ancora fermo ai box anche Ola Aina, che va pure a scadenza. Insomma, una situazione critica.Guarda la galleryFlop Radonjic, Milinkovic-Savic evita la sconfitta: le pagelle di Salernitana-Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, summit con la Roma: Shomurodov

    TORINO – Potrebbe essere questa la settimana decisiva per Shomurodov: starà al Torino decidere come incanalare le prossime trattative con la Roma. Il dt del Torino, Vagnati, nonché gli agenti dell’attaccante uzbeko torneranno a fare un punto con Tiago Pinto e i suoi collaboratori. Il dt della Roma finora ha alzato il muro davanti alle richieste del Torino: che non è andato oltre una richiesta di prestito oneroso con diritto di riscatto. Il giocatore ha già dato il suo via libera al trasferimento, sa bene di non avere spazio sufficiente nella Roma di Mourinho e non può rischiare di gettare nel cestino quasi tutta la stagione da riserva pura. Anche per questo sta spingendo per favorire l’emersione della proposta granata. A Torino se la giocherebbe con Sanabria e (quando tornerà a disposizione) Pellegri: da prima punta potrebbe ritrovare un minimo di continuità e persino tornare a brillare, come nella stagione 2020- 2021 nel Genoa, quando segnò 8 reti in campionato in 31 presenze.

    Resta comunque una sorta di scommessa, per Cairo, Vagnati e Juric: perché da agosto in poi Shomurodov è stato in campo soltanto per 151 minuti, tra campionato (una sola volta titolare più 5 spezzoni) ed Europa League (due comparsate finali, mettendo però a segno un gol: l’unico di questa stagione). Si tratta dunque di un giocatore che avrà bisogno di trovare il ritmo partita e non solo di abituarsi al modo di giocare di Juric, ai suoi dettami. L’anno scorso, quasi sempre entrando a gara in corso, era arrivato a mettere assieme 40 presenze nella Roma, tra campionato e Coppe, con 5 reti e 6 assist-gol. Godeva di maggior credito. Quest’anno, invece, è ancor più scivolato nelle retrovie giallorosse. E a bilancio è sostanzialmente uno… spreco, per la Roma: oltre 3 milioni di ingaggio lordo con valore del cartellino depauperato per forza di cose. Su queste leve cerca di appoggiarsi Vagnati per alzare l’asticella della trattativa senza arrendersi nel braccio di ferro. Un prestito con diritto di riscatto a una decina di milioni, a giugno. Aumentare il costo dell’affitto può essere una chiave per cercare di ammorbidire la posizione della Roma, che invece continua a pretendere l’obbligo di acquisto tra 6 mesi. E in questo caso la distanza riguarda la formula stessa del trasferimento, non solo il prezzo del cartellino (che il Torino abbasserebbe grandemente, in assenza di un diritto, in caso di obbligo di acquisto). Vagnati, Tiago Pinto e gli agenti dell’uzbeko torneranno a parlarsi. Starà al Torino decidere se andare avanti nel braccio di ferro, prolungando la trattativa e sperando di concluderla a proprio favore più avanti a gennaio, oppure se accettare un obbligo di riscatto, purché a cifre ben inferiori ai 10 milioni. LEGGI TUTTO

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    Ferrante consiglia il Toro: “Prendi Cheddira”

    TORINO – Che il Torino abbia bisogno di una punta è un fatto acclarato. Non solo perché Juric lo ha detto e ripetuto in più occasioni, ma anche perché basta valutare le partite dei granata e l’attuale situazione: ovvero, un attaccante che fa un grande movimento ma segna poco (Sanabria) e uno di qualità eccelse ma fisicamente fragile (Pellegri). In questo senso, Marco Ferrante – che nel Toro ha giocato 252 partite e segnato 123 reti tra il 1996 e il 2004 – ha le idee chiare e le rivela in un’intervista che troverete su “Tuttosport” di domani e della quale diamo qui qualche anticipazione. Sul rinforzo che serve le idee di Ferrante sono chiarissime: «Il Toro deve prendere Cheddira. Sta benissimo e ha le caratteristiche giuste per colmare le lacune della squadra». L’ex bomber boccia le idee di Juric in merito al tridente dei trequartisti («Esperimento fallito. Al Torino serve una punta vera»), ma difende con forza il lavoro del tecnico: «Bisogna fidarsi di Ivan e rinnovare subito il contratto. È la cosa giusta da fare. E poi sul mercato vanno ascoltate le sue idee». Domenica i granata saranno di scena a Salerno: «E sarà una battaglia. Questo è il mese decisivo per capire quali prospettive può avere il Toro nel girone di ritorno».

    Su Tuttosport di domani l’intervista integrale. LEGGI TUTTO

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    Torino, Vlasic punta? È andata bene una volta…

    TORINO – Per la quarta volta in campionato Juric piazza Vlasic attaccante centrale. E, ancora una volta, emerge lampante la forzatura: il croato rende decisamente meglio se può partire dalla corsia, preferibilmente dalla sinistra. Metterlo in mezzo si porta dietro una duplice problematica: in fascia si perde lo smalto dell’ex West Ham, per avere al centro un giocatore disponibile al sacrificio, che prende botte senza fiatare, ma che non ha movimenti e intuizioni da centravanti. La partita contro il Verona lo ha ribadito: in caso di necessità, cioè a fronte della contemporanea indisponibilità di Pellegri e Sanabria la soluzione può essere proposta per mancanza di alternative, ma se uno dei due è disponibile perché togliere al Toro la spinta in fascia di Vlasic? In mezzo si avrebbe un attaccante poco prolifico, ma almeno il croato sarebbe mantenuto nella posizione che più gli è congeniale. L’esperimento, come detto, è già andato in scena in quattro occasioni, prendendo in esame soltanto le formazioni titolari e non considerando gli accorgimenti a gara in corso. Il battesimo di Vlasic attaccante centrale è datato 17 settembre. La partita, in casa, è contro il Sassuolo che nel finale beffa i granata con Alvarez (al 93’). Pellegri e Sanabria sono disponibili, ma entrano al 13’ della ripresa per Radonjic e Seck, inizialmente titolari assieme allo stesso Vlasic.Guarda la galleryLukic fatica, applausi Miranchuk: le pagelle del Torino

    L’eccezione che conferma la regola

    Juric ci riprova nel derby del 15 ottobre. Sanabria è out per un affaticamento muscolare, ma Pellegri è disponibile: la scelta tuttavia cade sul tridente schierato ieri e composto da Miranchuk (col Verona in gol con un tiro da fuori area, una rarità, nel Toro: in A l’ultimo a segnare con una conclusione dalla lunga distanza era stato Brekalo, il 22 novembre 2021 nel successo interno contro l’Udinese), Vlasic e Radonjic. L’azzurro under 21 subentra, per il serbo, al 25’ della ripresa. Quattro minuti prima che Vlahovic realizzi il gol decisivo per i bianconeri.  C’è poi l’eccezione che conferma la regola: anche contro la Samp, nella penultima del 2022 prima della sosta per il Mondiale (è il 9 novembre), il Toro si schiera al via con Miranchuk, Vlasic e Radonjic. I granata hanno un approccio molle alla gara, ma sfidano una Samp in grande difficoltà tecnica e soprattutto mentale: contro i blucerchiati finisce 2-0, e le reti sono proprio di Radonjic e Vlasic. Ed è forse proprio l’esito della gara contro i liguri a indurre Juric a ritentare la stessa via anche contro il Verona. Ora, in attesa che il mercato porti il centravanti che possa rinforzare il reparto – i nomi più caldi sono quelli di Shomurodov e Cheddira -, le scelte con Pellegri infortunato sono minime: a Salerno, a meno che Juric non si incaponisca con Vlasic in mezzo, probabile si torni alla soluzione classica: Miranchuk a destra, Vlasic a sinistra e Sanabria centravanti. Con Radonjic pronto a subentrare.

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Volevo vincere ma non sono deluso”Torino LEGGI TUTTO

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    Da Juventus-Udinese a Salernitana-Torino: tutti gli arbitri di Serie A

    TORINO – La partita Juventus-Udinese che disputerà sabato 7 gennaio alle 18 è stata affidata a Matteo Marchetti di Ostia Lido. Per il fischietto romano si tratta della prima volta in assoluto a dirigere la prima squadra della Vecchia Signora, con la quale ha avuto finora a che fare solo a livello giovanile: in 6 occasioni con la Primavera (bilancio di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte) e in un’altra con la Juve Next Gen (un successo). Colombo di Como è invece il direttore di gara di Salernitana-Torino, in programma l’8 gennaio alle 12.30.
    A Massa il big match Milan-Roma
    Sarà invece Davide Massa della sezione di Imperia a dirigere il big match della 17esima giornata di Serie A, la sfida fra Milan e Roma in programma domenica sera a San Siro alle 20.45. Con lui gli assistenti Lo Cicero e Di Iorio, il quarto uomo Aureliano mentre al Var ci saranno Irrati e Piccinini. La capolista Napoli sarà di scena domenica alle 18 a Marassi contro la Sampdoria: fischietto a Rosario Abisso di Palermo. Tre gli anticipi al sabato: per Fiorentina-Sassuolo designato Manganiello, mentre Monza-Inter sarà diretta da Sacchi della sezione di Macerata. LEGGI TUTTO