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    Serbia mondiale? No, è Juventus-Torino: Brasile, occhio!

    TORINO – (e.e.) Dal Vanja Milinkovic Savic show al Vlahovic sorridente che ha panchinato la pubalgia: ed è subito gol. Nel ritiro della Serbia, l’asse Toro-Juventus sostiene la nazionale che pensa in grande. In mezzo dirige Lukic e sulle fasce brillano Kostic e Radonjic. Insomma, un derby dell’amicizia che minaccia il Brasile favoritissimo, avversario nel Mondiale in Qatar. Neymar e comagni sono avvisati. I ragazzi di Stojkovic saranno avversari tosti. E in allenamento è spettacolo puro, tra torello, dribbling e calci da fermo. Dove emerge Vanja, il portierone granata maestro nelle conclusioni potenti e a giro, anche dalla lunga distanza. Il suo sogno: un gol da impazzire. LEGGI TUTTO

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    Calciomercato Torino, Praet è il primo obiettivo di gennaio: la pista è in discesa

    TORINO – Forte del rinnovo ufficializzato ieri dal club, il direttore dell’area tecnica granata Davide Vagnati può preparare il prossimo mercato di gennaio nell’ottica di completare la rosa: cinque i rinforzi individuati. A Juric servirà innanzitutto un portiere di riserva. Berisha, titolare nell’Albania che ha appena affrontato e perso contro l’Italia, dal ritiro della propria Nazionale ha espresso la delusione per non essere mai stato preso in considerazione, nella sua stagione granata. «Voglio una squadra che mi consenta di giocare», ha sintetizzato l’ex pure di Lazio, Atalanta e Spal. In secondo luogo potrà servire un esterno di centrocampo, da consegnare al tecnico croato nel momento in cui uno tra Aina e Singo dovesse essere ceduto. Difficile stabilire il prezzo del nigeriano e dell’ivoriano, ma dalla vendita di uno dei due potrà essere finanziato parte del mercato in entrata. E qui va aperto un doveroso inciso in relazione a Lukic, l’altro elemento che potrà essere un pezzo pregiato delle trattative in uscita, nella finestra invernale. Il centrocampista serbo si sta confrontando con Vagnati per il rinnovo, ma la fumata bianca è ancora lontana, tra la distanza sull’ingaggio e i ragionamenti in atto in tema di clausola rescissoria. Se la situazione di stallo dovesse permanere, e se Lukic dovesse essere un protagonista nella selezione allenata da Stojkovic ai Mondiali, il Toro potrebbe pensare di cederlo tra qualche settimana, onde evitare un nuovo caso Belotti. Anche perché l’ultima stagione e mezza disputata da Lukic in granata è stata più che positiva. Nel passato campionato l’ex del Partizan ha avuto una crescita esponenziale, in questo parzialmente frenata non da ragioni tecniche, ma dalle turbolenze prodotte dall’ammutinamento di Monza. Dovesse trascinare la Serbia al Mondiale, la sua valutazione potrebbe tranquillamente superare i 15 milioni di euro. Una cifra importante, come quella che servirebbe per prendere un centravanti di nome, ma pure di fatto. Uno, cioè, che sia in grado di garantire quei gol che per adesso sono mancati. E l’attaccante è il terzo ruolo che Juric vorrebbe fosse coperto, a gennaio. Quando chiudendo il discorso relativo alle punte non è da escludere si concretizzi la partenza di Sanabria. L’allenatore, qui prendendo una lunga rincorsa che arriva fino al cuore dell’estate, vuole – come già avrebbe voluto – un centrocampista. Un giocatore che sappia passare un pallone, ma soprattutto che abbia le doti per strapparlo agli avversari. O che abbia la fisicità per aiutare i difensori a liberare l’area dai cross. Sì,come al primo anno di Juric sapeva fare molto bene Pobega.Sullo stesso argomentoTorino, Vagnati rinnova fino al 2025: il comunicato ufficialeCalciomercato Torino

    Un trequartista per il Toro

    Si arriva al quinto e in questo momento ultimo innesto concordato dal croato con la società: il trequartista. Qui il giocatore è individuato da tempo, e la congiuntura già abbastanza favorevole in estate potrà essere ancora più funzionale alle mire granata a gennaio. Qualche mese fa Praet rivoleva il Toro, e il Toro con Juric in testa spingeva per riavere il belga: una situazione che non si è modificata di una virgola, ma alla quale si aggiunge lo scarso impiego dell’ex talento della Samp nel Leicester. Fino ad ora Praet ha disputato sette spezzoni di partita, in Premier League: in sole tre gare su sedici ha iniziato da titolare, venendo sostituito in tutte e tre le occasioni. Ben diversa, la stima che gli accordava Juric nel Toro, là dove ha sempre giocato, se non fermato dagli infortuni. E là dove vorrebbe tornare a occupare un armadietto al Filadelfia, nel mese di gennaio. Vagnati non ha mai smesso di confrontarsi con i dirigenti del Leicester, forte della volontà del giocatore e con il trascorrere del tempo pure allettato dall’inesorabile discesa del valore del cartellino. Il precedente diritto di riscatto, fissato nel 2021, era di 15 milioni di euro. Il club inglese vuole ora procedere con la cessione definitiva (tale sarebbe anche la formula dell’obbligo di riscatto), visto pure il contratto in scadenza nel 2024: una situazione favorevolissima al Toro, nelle condizioni di prendere Praet al proverbiale tozzo di pane.
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    Torino: cominciati i lavori per le nuove vele al Filadelfia

    TORINO – Sono cominciati  i lavori per installare le vele automatizzate al Filadelfia. Il progetto prevede infatti la sostituzione del vecchio sistema, danneggiato nel tempo dal vento e dai temporali. Le nuove vele saranno automatizzate e quindi potranno essere arrotolate o srotolate a seconda della necessità della squadra durante gli allenamenti. Negli scorsi mesi molte erano state le polemiche attorno a questo tema, a iniziare dall’aspetto estetico, aggravato dai danneggiamenti subiti, e proseguendo con la pericolosità per i passanti e per i palazzi circostanti, sostenuta con una lettera aperta al Comune da parte di un amministratore di uno dei condomini che si affacciano sul Filadelfia. Adesso ogni questione dovrebbe essere risolta per sempre. LEGGI TUTTO

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    Torino, senti Fusi: «Ricci un predestinato»

    TORINO – Protagonista dell’ultimo Toro vincente, quello che aveva alzato la Coppa Italia dopo aver superato la Roma nel 1993, Luca Fusi è attualmente il tecnico del Bellaria (campionato di Promozione). L’ex centrocampista, adattabile con ottimi risultati anche a centrale di difesa, meglio dire libero, resta un attento osservatore delle vicende granata: «Il Toro è bene o male rimasto attaccato al treno che porta alle Coppe europee, e alla ripresa del campionato, a maggior ragione se Juric fosse accontentato sul mercato, avrebbe le qualità per restare in scia ed eventualmente approfittare del calo di una concorrente», spiega Fusi.

    «Schuurs può diventare un riferimento granata per tante stagioni»

    In questa stagione si sono fin qui espressi ad altissimi livelli Schuurs e Ricci. Così li vede Fusi: «L’olandese ha davvero ottime prospettive, può spiccare il volo e diventare un punto di riferimento del Toro per le annate a venire. Ricci può diventare un campione, si sta facendo conoscere in Italia, e ne è conferma la nuova convocazione di Mancini, ma pure all’estero il suo nome inizia a circolare con insistenza». Sull’edizione cartacea di Tuttosport, domani l’intervista integrale con Fusi, le sue posizioni sull’importanza di proseguire con Juric e le previsioni per il Mondiale alle porte.
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    Torino, Buongiorno squalificato per un turno. Multata la Juventus

    TORINO – Dopo le gare del 15° turno il giudice sportivo ha squalificato per una giornata i seguenti calciatori: Candreva (Salernitana); Djuricic (Sampdoria) e Buongiorno (Torino). Per quanto riguarda le società, il giudice Mastrandrea, in merito a Juventus-Lazio “in relazione al rapporto della Procura federale in ordine ai cori oltraggiosi e discriminatori di matrice religiosa, rivolti a tifoseria di altra società, effettuati dai sostenitori della Lazio assiepati nel settore ospiti, comunica che assumerà le determinazioni di competenza in esito alla richiesta interlocutoria di approfondimenti disposta per altro incontro con C.U. n. 87 dell’8 novembre 2022”, ovvero per quanto accaduto durante il derby Roma-Lazio. Rimanendo tra le società, inflitte ammende a Inter (12mila euro per cori contro Gasperini e lancio di un petardo verso la tifoseria avversaria), Atalanta (8mila euro), Verona (5mila euro), Juventus (5mila euro), Spezia (5mila euro) e Bologna (4mila euro).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino: Buongiorno e Willie Peyote domani alle Atp Finals

    TORINO – Ci sarà un po’ di Toro domani negli eventi collaterali delle Atp Finals di tennis che si stanno disputando a Torino. Alle 19 in piazza Castello è infatti in programma la chiacchierata tra Alessandro Buongiorno e Willie Peyote, il rapper e cantautore, grande tifoso granata. Al centro della conversazione, le passioni comuni: lo sport, la musica e naturalmente il Toro. Buongiorno racconterà la sua storia granata, già lunga a dispetto della giovane età, le emozioni nell’indossare la fascia di capitano, le speranze e le aspettative per la stagione in corso. Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, ha alle spalle sei album e nel 2021 ha partecipato al Festival di Sanremo, dove ha vinto il Premio della Critica con il brano “Mai dire mai (la locura)” e si è classificato al sesto posto. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Torino a Juric: “Rinnoviamo il contratto”

    TORINO – «Ivan, noi siamo felici di andare avanti con te. Rinnovi? Prolunghiamo? Ci mettiamo al tavolo? Diamo una bella lucidata al percorso di crescita assieme?». La proposta “made in Cairo”, con Vagnati convinto ambasciatore, è stata presentata nei giorni scorsi a Juric. E così una notizia squarcia un intero sipario. Getta una luce completamente nuova sul futuro di Juric e del Torino e proietta già i destini intrecciati persino oltre il 30 giugno del 2024, l’attuale scadenza del contratto che lega l’allenatore croato al club granata. Una notizia con l’iniziale maiuscola, va detto: perché tutto quello che era successo in estate, in negativo, viene ribaltato dalla realtà dei fatti, oggi, sull’onda di una positività che Urbano Cairo e Davide Vagnati intendono dispensare, a modo loro, sulla strada battuta dal tecnico. Era fine luglio quando il dt e Juric finirono per mettersi le mani addosso nel parcheggio dell’hotel di Waidring, il ritiro estivo in Austria, al colmo di un litigio forsennato che raggiunse l’acme, come la valvola di una pentola pressione che all’improvviso non tiene più. Cairo, a dir poco sconcertato a Milano, non sapeva nemmeno più cosa pensare: e adesso che faccio, li caccio tutti e due? Ma poi? Poco meno di 4 mesi dopo, il mondo si è letteralmente ribaltato. E la scena ci mostra due persone, il presidente e il dt, determinati persino a corteggiare con parole sempre più morbide quell’uomo tanto acuminato, difficile da comprendere e da gestire, ora simpatico, ora scontroso, facile agli scatti d’ira, spigoloso, restio per carattere a trovare sulla sua tavolozza le sfumature dei grigi. Pur tuttavia, un grande allenatore. Un tecnico che in un anno e mezzo ha saputo trasformare una baracca appoggiata su uno scafo pieno di falle, nella tempesta, in una galera dei pirati agile a salpare e a muoversi con efficacia in mare aperto, anche tra le onde più grosse.

    La qualità di Juric

    Quando Juric prese in mano il Torino, due estati or sono, la squadra proveniva da un paio di campionati da incubo, vissuti entrambi con lo spettro della retrocessione davanti agli occhi. Una contestazione imperante contro Cairo, una sensazione di disfacimento progressivo, un gruppo di giocatori allo sbando, uno spogliatoio dilaniato.  Juric non le ha mai mandate a dire, anzi. Già dopo poche settimane vissute in granata sentenziò: «La situazione che ho trovato è allucinante a ogni livello, non credevo di scoprire una realtà del genere, qui c’è un lavoro immenso da fare se vogliamo crescere sia come società, sia come strutture, sia come squadra. C’è tutto da fare, tutto»: la tabula rasa che tratteggiavamo nelle righe precedenti. Un Toro coventrizzato più da una gestione societaria inadeguata che da allenatori non all’altezza. Juric è man mano riuscito a restituire ai giocatori identità, orgoglio, unità. Ha dato loro un’impronta netta: rivoluzione nell’organizzazione del lavoro, forme di anarchie sconfitte, personalità in campo, un gioco garibaldino, identità e coraggio, una sorta di tremendismo 2.0 sul prato. Il 10° posto finale sembrò fin un Natale, rispetto allo sprofondo del biennio precedente. E se questo è il quadro generale, i dettagli risultano ancor più luminosi.   Juric, per Cairo, rappresenta un piccolo re Mida: che oggi, con una rosa meno completa, ha già persino 3 punti in più dell’anno scorso (7, se le partite finissero 10 minuti prima…). Un taumaturgo del genere non se lo vuole far scappare a nessun costo, il pres: vedi l’attuale proposta di rinnovo almeno sino al 2025 con miglioramenti anche nell’ingaggio, già adesso da 2 milioni netti. Lui e Vagnati lo hanno deluso sul mercato, estate dopo estate. Ora Cairo prova a riconquistarlo, quell’incontentabile di Ivan: quell’insopportabile grillo parlante, quel criticone indefesso, quel rompiscatole pazzesco. Però bravo, bravissimo come allenatore. Uno dei migliori tra coloro che allenano in A, oggi. Tuttosport lo scrive da un anno e mezzo: la salvezza può essere rappresentata dalle elettrostimolazioni di Juric. I tifosi lo adorano in crescendo, da un anno e mezzo: a ogni partita, cori per lui. Cairo non può permettersi il lusso di perdere un… medico, un luminare così. «Allora, Ivan: prolunghiamo il contratto in queste settimane di sosta?».  
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    Torino: si riprende il 28 novembre

    TORINO – Una settimana di vacanza, poi altri sette giorni di lavoro in casa per mantenere la condizione atletica. Quindi, il 28 novembre, il ritrovo per cominciare la nuova preparazione di questa annata così particolare. È questo il programma del Torino, che si allenerà al Fildadelfia fino al 5 o al 6 dicembre. Mercoledì 7 la partenza per il ritiro di Murcia, in Spagna, dove i granata disputeranno due amichevoli ancora da definire ma sicuramente contro avversarie di un certo calibro. Il rientro a Torino è programmato per il 18 dicembre. Già fissato un test il 23 al Grande Torino contro il Monza. LEGGI TUTTO