Finalmente Torino, quei gol al Cittadella come una liberazione
TORINO – Quattro gol alla crisi. La Coppa Italia fa bene al Torino che torna a segnare e a vincere. Certo, dover affrontare il Cittadella (13° in Serie B) è tutta un’altra musica rispetto alla Juventus e a compagnia precedente. Ma resta il fatto che, dopo un punto solo conquistato nelle ultime 5 partite di campionato e l’ennesima mesta caduta nel derby, questa vittoria nei sedicesimi di Coppa rappresenta una liberazione per la mente e i cuori: in campo e sugli spalti, con tutte le debite proporzioni del caso.
Radonjic, che tiro da applausi
Radonjic ha spaccato il risultato nel primo tempo con una splendida azione personale (fuga in dribbling e siluro quasi all’incrocio), poi nella ripresa Pellegri, Schuurs (un gioiello quello del difensore olandese) e Zima hanno chiuso il conto, nel corso di un secondo tempo finito in gloria senza ansie (sullo 0 a 0, invece, Milinkovic aveva dovuto compiere un intervento decisivo).
Quei cori per Juric e contro Cairo
Da segnalare, a mo’ di commento, anche la “partita” disputata dalla Maratona: un continuo, incessante sostegno a Juric e alla squadra, ma anche una quantità industriale di cori di contestazione al presidente Urbano Cairo, in tribuna. E anche questo dato è indicativo, pur se non rappresenta certo una novità. Adesso, archiviata la Coppa Italia (i granata se la vedranno a gennaio col Milan campione d’Italia), il Torino dovrà cercare di dare un seguito a questa provvisoria rinascita a Udine, domenica, contro la squadra-rivelazione della parte sinistra della classifica.
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