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    Serie A, classifica a confronto dopo 11 giornate: la Juve di Allegri prende quota

    Il netto 4-0 contro l’Empoli ha permesso alla Juve di Massimiliano Allegri di conquistare la seconda vittoria di fila in campionato facendo un passo importante verso le zone alte della classifica. Grazie al poker di venerdì, inoltre, i bianconeri hanno migliorato ulteriormente il confronto con la passata stagione salendo a +4 rispetto al punteggio messo a referto nella stagione 2021-2022 dopo 11 giornate. In sole due giornate dunque la Juve è passata da -2 a +4 collezionando sei punti punti su sei (l’anno scorso le due sconfitte erano arrivate contro Sassuolo, allo Stadium, e a Verona, sempre per 2-1). LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric carica Pellegri per l'Udinese e su Sottil: “È un esempio”

    TORINO – Il Torino di Ivan Juric sarà impegnato domenica alle 12:30 ad Udine contro l’Udinese con i granata, al completo, che vogliono proseguire il trend in trasferta (6 punti): “Sanabria recuperato, ci siamo tutti, penso. Domani affrontiamo una squadra particolarmente in forma. Siamo una squadra da trasferta? Non penso questo”.
    Juric e la fiducia in Pellegri
    “Lui ha potenza giusta per giocare attaccante, è un attaccante moderno con i movimenti giusti. Ha un sacco di cose da imparare perchè la sua esperienza calcistica è quasi pari a zero ma vuole imparare tanto: mi auguro che possa trovare continuità fisica. L’altro giorno ha fatto gol e i movimenti giusti, speriamo continui. Domani giocherà dall’inizio, mi auguro faccia una bella partita, sia per lui sia per noi”.
    Juric sulla partita che si aspetta e sulla chance di Ricci
    “Spesso si dice che siamo una squadra fisica, ma noi siamo tutto tranne che una squadra fisica. Ci piace rubare palla e andare in anticipo, questo sì, ma non siamo una squadra fisica, assolutamente. Loro hanno forza, accelerazioni, qualità di giocatori come Deulofeu, Pereyra, Success, Beto. E sono fortissimi sui calci piazzati, se non sbaglio hanno fatto nove gol su palla inattiva. Spesso si sottovaluta questo aspetto, che può cambiare una stagione – aggiunge – (Ricci) Potrebbe giocare dall’inizio. In Coppa l’ho visto in difficoltà, ma nell’allenamento di ieri l’ho visto correre più sciolto. È stato ammalato per 4-5 giorni ma ora sta tornando forte. Ieri mi sembrava bello vivace e potrei giocare con lui in mezzo”.
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    Torino, il segreto di Pellegri è Vicky Mihajlovic

    TORINO – Pietro Pellegri ha ritrovato il gol con la maglia del Toro. E anche il sorriso. Il suo segreto? Vicky Mihajlovic, la figlia di Sinisa. I due fanno coppia fissa da tempo. Ed eccoli passeggiare romanticamente in centro, in piazza San Carlo, sotto una leggera pioggia. E’ tornato il buonumore, l’attaccante di Ivan Juric sembra aver svoltato, dopo tanti guai fisici. Ha solo bisogno di star bene per trovare condizione e la via della porta con continuità. LEGGI TUTTO

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    Torino, quanto costano i pupilli: servono 27 milioni

    TORINO – Tanti trequartisti, al Toro. E alcuni di questi dalla grande qualità. Ci riferiamo a Vlasic, Radonjic e Miranchuk. Ma non bisogna neppure dimenticare Demba Seck e Karamoh. Di questi, al momento, solo due sono di proprietà, tutti gli altri in prestito ma con diritto di riscatto. Del Toro sono già Demba Seck (pagato 4,5 milioni) e Karamok (1 milione). Si tratta di due ragazzi che in futuro possono fare il salto di qualità e per questo Ivan Juric ci sta lavorando con grande determinazione. E poi c’è Radonjic. In una conferenza stampa, fatta poco dopo la chiusura del mercato, Davide Vagnati ha annunciato (senza spiegare i motivi) che il serbo è già un giocatore del Toro. Probabilmente nel diritto di riscatto c’era una clausola che lo portava in granata dopo la prima partita ufficiale. Fatto sta che il diritto era di 2 milioni e che per il ds il giocatore è a tutti gli effetti granata.

    I riscatti di Vlasic e Miranchuk

    Diverso, invece, il discorso per gli altri due. A fine stagione, per riscattare definitivamente Vlasic, Cairo dovrà far partire un bonifico (destinazione West Ham) di 15 milioni. Una cifra consistente, certo, ma il nazionale croato in granata sta facendo molto bene. Sino ad oggi, infatti, in campionato ha già realizzato 3 gol ed è quasi sempre uno dei migliori. Elemento che tecnicamente è superiore alla media. Stesso discorso per Miranchuk anche se su di lui la cifra per il diritto di riscatto è leggermente inferiore a quella di Vlasic. Il russo può diventare tutto granata per 12 milioni. Insomma, per riscattare i due ci vorranno 27 milioni. Su questi tre giocatori (compreso Radonjic) il Toro punta molto visto che Juric li alterna con continuità e chiede loro di far compiere alla squadra il salto di qualità.
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    Finalmente Torino, quei gol al Cittadella come una liberazione

    TORINO – Quattro gol alla crisi. La Coppa Italia fa bene al Torino che torna a segnare e a vincere. Certo, dover affrontare il Cittadella (13° in Serie B) è tutta un’altra musica rispetto alla Juventus e a compagnia precedente. Ma resta il fatto che, dopo un punto solo conquistato nelle ultime 5 partite di campionato e l’ennesima mesta caduta nel derby, questa vittoria nei sedicesimi di Coppa rappresenta una liberazione per la mente e i cuori: in campo e sugli spalti, con tutte le debite proporzioni del caso.

    Radonjic, che tiro da applausi

    Radonjic ha spaccato il risultato nel primo tempo con una splendida azione personale (fuga in dribbling e siluro quasi all’incrocio), poi nella ripresa Pellegri, Schuurs (un gioiello quello del difensore olandese) e Zima hanno chiuso il conto, nel corso di un secondo tempo finito in gloria senza ansie (sullo 0 a 0, invece, Milinkovic aveva dovuto compiere un intervento decisivo).

    Quei cori per Juric e contro Cairo

    Da segnalare, a mo’ di commento, anche la “partita” disputata dalla Maratona: un continuo, incessante sostegno a Juric e alla squadra, ma anche una quantità industriale di cori di contestazione al presidente Urbano Cairo, in tribuna. E anche questo dato è indicativo, pur se non rappresenta certo una novità. Adesso, archiviata la Coppa Italia (i granata se la vedranno a gennaio col Milan campione d’Italia), il Torino dovrà cercare di dare un seguito a questa provvisoria rinascita a Udine, domenica, contro la squadra-rivelazione della parte sinistra della classifica.
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    Serie A, classifica a confronto dopo 10 giornate: l’Udinese vola! Juve e Toro…

    Al termine della decima giornata di campionato è possibile confrontare la classifica di quest’anno con quella della passata stagione dopo 900 minuti di gioco. Sono molte le sorprese che si possono osservare nel confronto tra le due graduatorie. Sicuramente la squadra che sta facendo meglio, rispetto al 2021-2022, è l’Udinese di Andrea Sottil che in quasi 365 giorni ha fatto registrare un +10 in classifica. Al momento i friulani sono a quota 21 punti (insieme alla Lazio) a sole 5 lunghezze dal Napoli capolista. Gli azzurri al momento comandano la Serie A ma hanno addirittura due punti in meno rispetto a un anno fa quando nelle prime dieci ottennero nove successi e un solo pari (proprio contro la Roma, prossimo avversario del Napoli). LEGGI TUTTO

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    Gran Galà del Calcio, Bremer dimentica il Toro e carica la Juve

    MILANO – Il difensore della Juventus Gleison Bremer è stato votato nella Top 11 della stagione 2021-22 al Gran Galà del calcio grazie alle sue ottime prestazioni con la maglia del Torino. Il difensore brasiliano ha espresso la sua gioia su Instagram pubblicando una foto con il riconoscimento e scrivendo: “È stata sicuramente una stagione molto importante e sono felice di essere stato tra i migliori 11 del campionato italiano, per questa stagione ci sarà da lavorare ancora meglio e con tanta passione per raggiungere grandi traguardi e tante vittorie con la maglia della Juventus”. LEGGI TUTTO

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    Torino, attento Cairo: così perderai anche il parafulmine Juric

    Urbano Cairo è diventato ufficialmente proprietario del Toro il 2 settembre 2005. Ha perso ventuno derby sui ventisette disputati durante la sua gestione e ne ha vinto uno solo su 27: percentuale di successo 3,27%. Un infelice record granata che, presumibilmente, non verrà mai battuto, anche perché c’è la gara di ritorno con la Juve da disputare e al peggio non c’è mai fine. Ma di peggio, rispetto alla delusione dei tifosi per la sconfitta con i bianconeri, c’è l’involuzione del rapporto fra Juric e il Toro, cioè con Cairo, che sta sconfinando nella disaffezione, nella delusione, nella frustrazione del tecnico croato per la squadra che, se gli avessero dato retta, oggi sarebbe potuta essere altrove e non undicesima con 11 punti, a -15 dal Napoli capolista, a +6 sulla zona B, con 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte sul groppone, 8 gol segnati e 12 subiti. Le dichiarazioni di Ivan il Parafulmine sono sempre più preoccupanti: “Non chiedo rinforzi per gennaio: ho già preso due schiaffi e fatto tre passi indietro. Il futuro? Non so che cosa farò”. E ancora: “Non batterò i pugni perché tanto è inutile”. La verità è semplice e, al tempo stesso, sconfortante: questo Toro ha perso l’anima che Juric gli aveva dato, la personalità, la grinta, la determinazione indispensabili per non ripiombare nella grigia mediocrità diventata sinonimo di granata frustrazione. Di nuovo, questo Toro sembra essersi votato all’ennesimo piccolo cabotaggio, fissando il decimo posto come un traguardo magnifico quando, al contrario, è l’avvilente sublimazione di un appiattimento senza fine. Su Tuttosport, all’indomani del derby, Andrea Pavan con lo stile icastico e tagliente che lo contraddistingue, ha fatto un calcolo partendo da quel 3,27 % di successo registrato dopo 27 derby. “Rimanendo proprietario del Torino Fc ancora per 73 derby e quindi per un’altra cinquantina d’anni, Cairo riuscirebbe forse a vincerne un paio”. Raggelante scenario per una tifoseria che non sa più a che santo votarsi né coltiva la flebile speranza che le cose possano cambiare. Domenica i granata giocheranno a Udine, contro la terza in classifica che si è lasciata 6 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 8 gare. E’ vero: dopo la notte arriva sempre l’alba. Ma per questo Toro il buio è sempre pesto.Sullo stesso argomentoTorino, Cairo: “Derby? Deluso come Juric. Non parlo di mercato”TorinoIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO