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    Torino-Juventus, Nedved: “Cosa direi ai giocatori se fossi capitano”

    TORINO – Vincere il derby per riuscire a ripartire: questo l’obiettivo della Juventus in vista del match con il Torino. A pochi minuti dal fischio d’inizio è il vicepresidente dei bianconeri, Pavel Nedved a parlare: “Tutti sanno che andare in ritiro non è bello. Al momento siamo in una situazione complicata, ma vogliamo reagire tutti insieme, dirigenza a squadra. Vogliamo cominciare da questa sera a risollevarci”. Un Nedved determinato che risponde alle domande di un grande ex, Andrea Barzagli: “Sono d’accordo, inizio piatto. Sentiamo la pesantezza della maglia, delle parole che ha detto il presidente. Ci hanno toccato, ma dobbimao reagire, tu sai bene cosa significa stare qui, abbiamo perso le ultime due partite e questo qui non può succedere”.
    Nedved: “Allegri? Agnelli è stato chiaro”
    Il dirigente della Juve prosegue: “Prima c’era un gurppo italiano motlo forte e tutto era più facile. Ora è più difficile, giocano anche meno italiani e questo è molto preoccupante. Dobbiamo reagire come squadra comunque e non come singoli giocatori. Oggi dobbiamo metterci il cuore e l’anima per combattere, altrimenti è una sconfitta”. Un match decisivo dunque contro il Torino, Nedved parla da capitano: “I nervi fanno al differenza. Ai giocatori arriva negatività dall’esterno e abbiamo voluto spronarli e dargli fiducia cercando di farli stare tranquilli. In quetse partite devi avere cuore caldo e mente fredda”. Chiusura su Allegri: “Il presidente Agnelli è stato chiaro, sappiamo che la strada è lunga e non finsice a questa partita. Vogliamo uscire da quetsa situazione”.
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    Prima il Toro, poi la Juve: che festa per i tifosi in strada, aspettando il derby

    TORINO – Tre minuti. Appena tre minuti di differenza per entrare allo stadio tra il pullman del Torino e quello della Juventus. I primi a varcare i cancelli sono stati i giocatori granata, accolti all’ingresso tra corso Agnelli e via Filadelfia da una folla festante che ha iniziato a suonare trombette e i clacson delle auto vicine. Centottanta secondi dopo, è toccato al bus bianconero compiere la stessa svolta a sinistra per entrare allo stadio Olimpico Grande Torino e naturalmente la scena è stata l’opposto, con urla e cori contro la squadra di Massimiliano Allegri, nascosta dai vetri oscurati. Nessun incidente, tutto è filato liscio. Goliardia e sfottò, nient’ altro che quelli. Ottime premesse, il derby della Mole può cominciare. LEGGI TUTTO

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    Torino, Vlasic è pronto a tutto. Anche a fare il finto 9

    TORINO – Genio e sregolatezza del Toro, l’uomo che può risolvere la partita in qualunque momento con un guizzo improvviso. Stiamo parlando di Nikola Vlasic, 25 anni, esterno croato, il giocatore che in questo momento con i suoi 3 gol (in 9 presenze) è il capocannoniere della squadra di Ivan Juric. Un elemento che andrà ai mondiali e che i granata hanno preso dal West Ham in estate con un diritto di riscatto a 15 milioni. Segno evidente che Ivan Juric punta molto sulle sue qualità per regalarsi e regalare ai tifosi granata quella soddisfazione che aspettano da tanto tempo: la vittoria contro la Juve.

    Vlasic è il giocatore granata più pericoloso in attacco

    Ed in effetti il trequartista croato si è inserito alla perfezione nel sistema di gioco granata, riesce a scappare dagli avversari e puntare deciso a rete con grande rapidità. Attenzione, però: con le possibili assenze di Sanabria e Pellegri il croato potrebbe anche essere impiegato in qualità di falso nove, più avanti del solito. Lui, Seck e Karamoh, infatti, sono gli unici che potrebbero ricoprire questo ruolo al momento scoperto se uno delle due punte non riuscirà a recuperare. Vlasic ha l’esperienza e le qualità giusta. Insomma, per una volta si potrebbe. Il problema è che il più delle volte fallisce delle occasioni d’oro che lui stesso si è costruito. I tre gol realizzati, infatti, potevano essere molti di più, più del doppio considerando le e palle gol buttate via. Questo, comunque, non toglie il fatto che è il giocatore granata più pericoloso perché non sai mai la giocata che ti tira fuori. Salta l’uomo sia con il piede destro sia con quello sinistro e, a differenza di tanti altri, sa anche “costruire” l’assist per il compagno più libero. Sotto l’aspetto fisico, poi, non ha problemi perché riesce a tenere il ritmo alto per tutta la partita e questa è una considerazione che per Juric è fondamentale…

    Guarda la galleryTorino-Juve, la probabile formazione di Juric

    Torino-Juve, Vlasic e Vlahovic possono fare la differenza

    Vlasic contro Vlahovic, già, i due più pericolosi? Potrebbero essere questi i giocatori del derby tanto atteso dai tifosi per pregustare il dolce sapore del riscatto dopo gli ultimi risultati negativi. Due giocatori che possono fare la differenza e i compagni lo sanno bene. Anche in questi giorni di duri allenamenti al Fila il trequartista croato si è mosso con grande voglia. Perché al Toro si trova bene e ha subito capito quanto sia importante questa partita.
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    Torino-Juventus, derby senza scampo: anche con Sonego e Tortu

    TORINO – Tutto pronto o quasi per il derby dei brividi. Tra Torino e Juventus (tre sconfitte nelle ultime 4 partite per i granata, due ko di fila per i bianconeri) la stracittadina può essere l’occasione del rilancio ma anche la partita in cui finire dentro un tunnel ancora più buio. Juric e Allegri hanno cercato di spronare i propri giocatori e non si devono escludere colpi di fantasia nelle due formazioni.
    Sonego contro Tortu: chi vince?
    Il derby si potrebbe provare a vincere a tavolino anche se per come nasce, questa sfida si dovrà conquistare soprattutto con il cuore. Allo stadio Grande Torino alle 18 si potrebbe registrare l’esaurito visto che ci sono pochissimi tagliandi ancora in vendita. Il derby lo abbiamo fatto giocare da un tennista che più granata non si può e da un velocista col sangue bianconero. Lorenzo Sonego contro Filippo Tortu per un match di parole che vi invitiamo a leggere su Tuttosport. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juve, un derby da doppi ex: i dieci che non ricordate

    Dopo 9 anni alla Lazio l’attaccante nativo di Robbio torna al Nord giocando la stagione 1943-44 con il Torino Fiat realizzando 27 gol in 23 presenze nel campionato d’Alta Italia. Nella stagione successiva Piola cambia maglia e si aggrega alla Juventus dove giocherà la Divisione Nazionale 1945-1946 e il torneo 1946-1947. In entrambi, la squadra bianconera ha conteso senza successo il titolo al Grande Torino. Per Piola due annate in bianconero (dal 1945 al 1947) con 26 gol in 57 presenze. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juve, Juric: “Pellegri, Sanabria e Ricci non stanno bene”

    “Sanabria e Pellegri non ci sono. Pellegri ha una vecchia cicatrice che gli dà fastidio. Sanabria leggero affaticamento, non si è allenato e la vedo dura. Mi dispiace per Pellegri, ha questa vecchia cicatrice: i suoi non sono infortuni, ma lo bloccano. La mia sensazione è che, quando ha giocato, ha i movimenti di un attaccante vero. Ma non riesco a farlo rendere per i problemi che ha. Sanabria ci fa giocare bene. Ora pensiamo a come giocare: Karamoh è più un esterno ma l’altro giorno è entrato bene. Vediamo cosa succede e decideremo. Mancherà anche Ricci che ha la febbre, ieri ce l’aveva a 40, magari oggi gli passa ma la vedo dura”. Lo ha detto Juric in conferenza stampa alla vigilia di Torino-Juve. 
    Juric, le parole in conferenza stampa
    Sulla Juve: “Avranno una forte emozione e caratteriale: l’ambiente spesso riesce a compattarsi e i giocatori danno in più. Non so se la sconfitta di Haifa sia buona o no per noi, certamente hanno grandissimi giocatori che non hanno reso. Ci sono tratti nei quali esprimono potenza, accelerazioni e qualità. Nell’ultima partita non hanno fatto bene, ma le precedenti sono state diverse: a tratti buone e a tratti non buone, quando ti va male gira tutto male. Noi proveremo a fare il nostro gioco”.
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    Riecco Wallace, il passionario in maglia Toro

    TORINO – Riecco Mick Wallace il passionario. Irlandese, 66 anni, eletto al Parlamento europeo, è solito fare i suoi discorsi indossando la maglia granata del Toro. Ed è successo anche un paio di giorni fa: dal palco, parla di crisi climatica, di guerra, di profughi, di emissioni, di sostenibilità, con quei capelli bianchi a incorniciare la divisa. Quasi uno spot per il club. E su Instagram sono infatti i tifosi del Toro a commentare: cuore granata Wallace, uno di noi, uno da derby. LEGGI TUTTO

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    Torino, niente riposo: c'è il derby

    TORINO – C’è voglia di derby: per il riscatto e per l’onore. Lo si è capito à gidomenica pomeriggio quando la curva Maratona ha “perdonato” il pareggio interno contro l’Empoli convocando la squadra sotto la curva per caricarla in vista della sfida di sabato pomeriggio nella quale il Toro deve dare un significato al suo campionato. E giocatori e staff hanno immediatamente recepito. Dalle parole si è passati subito ai fatti: i giocatori hanno chiesto e ottenuto da Juric di saltare il giorno di riposo per riprendere subito gli allenamenti. Così il Toro al Filadelfia non ha perso tempo e ha subito messo la Juventus nel suo mirino. Rodriguez e compagni vogliono regalare (finalmente) ai propri tifosi una soddisfazioni dopo che li avevano illusi con un inizio da primato (due successi e un pari nelle prime tre giornate) per poi calare in maniera preoccupante non tanto sul piano del gioco ma su quello dei risultati. LEGGI TUTTO