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    Torino: contro l'Empoli tutti presenti

    TORINO – È finita la panchina corta, Ivan Juric per la prima volta in questa stagione potrà scegliere. Per domenica, alle 12.30, contro l’Empoli sono tutti abili e arruolati. Anche Ricci, Pellegri, Seck e probabilmente Vojvoda. Il kosovaro è il meno sicuro di tutti, ma almeno per la panchina c’è la speranza: la prossima sfida al Grande Torino sarà decisiva per disegnare il futuro dei granata. In caso di tre punti si potrà sperare in qualche cosa di positivo, altrimenti si rischia un’altra volta, come spesso è successo negli ultimi anni, di trascorrere una stagione più insipida di una minestra riscaldata. E allora è facile pensare che per l’occasione il tecnico recuperi giocatori importanti. Miranchuk, per esempio, avrà giorni d’allenamento in più e, quindi, dopo la non brillante prestazione di Napoli potrà dare un contributo importante con a fianco Vlasic. E ci sono anche grandi possibilità di vedere Pellegri in campo dal primo minuto. Diamo, poi, per scontato l’impiego di Schuurs dall’inizio. Inspiegabile il motivo per cui l’olandese non parta sempre dall’inizio, visto che nelle tre partite in cui è stato impiegato è risultato sempre tra i migliori, se non il migliore. Insomma, quella che inizia domani sarà per i granata una settimana molto importante e Juric chiederà ai suoi di svoltare, riprendere il cammino delle prime giornata di campionato. L’allenatore, tra l’altro, dovrà valutare con molta attenzione il recupero di Ricci, considerato indispensabile per il centrocampo. Senza di lui, e non è un caso, la squadra ha perso un punto di riferimento importante visto che Lukic, dopo l’ammutinamento di Monza, non è più tornato quello dei giorni migliori.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Troppo Napoli: il Toro si arrende 3-1 al Maradona. Espulso Juric

    NAPOLI – Basta un tempo al Napoli per festeggiare la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League  e la leadership solitaria, almeno per una notte. Anguissa (doppietta) e Kvaratskhelia firmano questo successo su un Torino vittima delle solite amnesie nella fase difensiva: la rete di Sanabria e un secondo tempo coraggioso ma poco incisivo non possono essere sufficienti a evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.Guarda la galleryTorino, Sanabria non basta: il Napoli vince per 3-1

    Spalletti conferma in blocco la squadra che prima della sosta ha vinto a Milano in casa dei campioni d’Italia. Juric in difesa esclude Schuurs (scelta discutibile) per puntare su Djidji e Buongiorno accanto al titolarissimo Rodriguez. Davanti, si rivede Miranchuk, che si era infortunato a Monza nella prima giornata: il tecnico lo sistema accanto a Sanabria con Vlasic alle loro spalle. La partenza del Napoli è devastante. Dopo appena 6’ Kvaratskhelia libera Mario Rui, sul cui cross perfetto Anguissa anticipa di testa Buongiorno e Rodriguez. Passano 6 minuti e il camerunese si ripete, stavolta fuggendo sulla destra vanamente inseguito da Buongiorno e Rodriguez: Milinkovic-Savic resta immobile sulla linea e Anguissa lo trafigge. Il Torino ha il primo sussulto al 18’ quando Vlasic ci prova dal limite: Meret si allunga a sinistra e devia. Ma il Napoli è padrone assoluto del campo e, dopo tre conclusioni ravvicinate, al 37’ va sul 3-0 con Kvaratskhelia, che sfrutta un errore nell’anticipo di Djidji nella metacampo campana e si invola: né Lukic né Buongiorno riescono a raggiungerlo e il georgiano batte Milinkovic-Savic. Il Toro accusa il colpo, ma riesce a non crollare con Sanabria, che prima accorcia le distanze sfruttando un goffo tentativo sbagliato da Singo e poi di testa sfiora il palo alla sinistra di Meret su traversone dalla sinistra di Vlasic.

    Guarda la galleryNapoli-Toro, Juric è una furia: protesta e viene espulso

    Sullo slancio, la squadra di Juric inizia meglio la ripresa, ma non riesce a rendersi pericolosa. Spalletti corre comunque ai ripari: dentro Ndombele e Simeone al posto di Zielinski e Raspadori e, poco dopo, anche Lozano per l’affaticato Politano. L’unica mossa di peso che può tentare Juric – privo com’è di Ricci, Pellegri, Vojvoda e Seck – è l’ingresso di Radonjic: gli lascia il posto Miranchuk. Subito dopo il tecnico regisce furiosamente a un mancato intervento dell’arbitro per un presunto contatto fuori area tra Mario Rui e Singo e viene espulso. Le due squadre sono disunite: spunti individuali, però gli unici brividi arrivano per il tiro di Radonjic sul quale Meret salva in angolo e per un doppio tentativo di Lozano che non trova impreparato Milinkovic-Savic. Ancora una volta, è festa Napoli.

    NAPOLI-TORINO 3-1Marcatori: pt 6’ e 12’ Anguissa, 37’ Kvaratskhelia, 43’ SanabriaNapoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Kim, Mario Rui (36’ st Olivera); Anguissa, Lobotka (16′ st Ndombele), Zielinski; Politano (22’ st Lozano), Raspadori (16′ st Simeone), Kvaratskhelia (36’ st Elmas). A disp. Sirigu, Marfella, Zanoli, Ostigard, Juan Jesus, Demme, Gaetano, Zedadka, Zerbin. All. SpallettiTorino (4-3-1-2): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez (38′ st Schuurs); Singo (39′ st Karamoh), Lukic, Linetty (28’ st Adopo), Lazaro (28’ st Aina); Vlasic; Miranchuk (22’ st Radonjic), Sanabria. A disp. Berisha, Gemello, Zima, Bayeye, Ilkhan, Edera, Garbett. All. JuricArbitro: Massimi di TermoliNote: espulso Juric (27’ st) per proteste. Ammonito Lukic (27’ st) per proteste. Recupero tempo: pt 2’; st 5′
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    Toro-Juve, derby Primavera da primato

    Il derby non è mai una partita come le altre, soprattutto in casa Toro. Perché inevitabilmente le sventure in termini di risultati vissute nell’era Cairo da parte della prima squadra influiscono su tutto l’ambiente, contaminando in minima parte anche il settore giovanile. Ma in questo momento la Primavera di Giuseppe Scurto, partita a razzo collezionando 13 punti sui 15 a disposizione, ha l’opportunità di giocarsela ad armi pari con la Juventus, nonostante le enormi differenze di budget fra i due club. L’ultimo trionfo risale al 16 febbraio 2019: Millico e Onisa regalarono una grandissima gioia a Federico Coppitelli, l’ultimo allenatore dell’Under 19 ad aver concretamente lottato per le primissime posizioni. Il testimone ora è nelle mani di Scurto, tecnico che ha già dimostrato di essere l’uomo giusto nel posto giusto: merito di Ruggero Ludergnani, che ha lottato con le unghie e coi denti per portarlo a Torino dopo aver lavorato con lui alla Spal nella stagione 2020-2021.
    Toro, non solo Dell’Aquila: quanti talenti in Primavera
    Questo Toro può giocarsi la stracittadina a testa altissima: oggi alle 13 al Silvio Piola di Vercelli (sarà presente lo speaker Stefano Venneri accanto ai ragazzi) i granata hanno la possibilità di fare il colpo grosso, inaugurando la prima mini-fuga del campionato. Dell’Aquila e compagni, infatti, si avvicinano a questo duello da primi della classe: due punti in più rispetto alla squadra di Paolo Montero. Il momento di forma è straordinario, così come l’impatto che alcuni singoli hanno già avuto nelle prime uscite. Oltre a Dell’Aquila c’è di più: il portiere Pietro Passador (fresco di esordio con l’Italia Under 20), i difensori Ange N’Guessan, Andrei Anton e Alessandro Dellavalle (conferme di altissimo profilo, nonché punti fermi della rosa granata), fino ad arrivare ad un centrocampo impreziosito da Marcel Ruszel e Gvidas Gineitis, i talenti scovati da Ludergnani nelle ultime due sessioni di mercato. Tutti elementi che saranno protagonisti oggi contro la Juventus, che pianifica il colpo in trasferta, ma al contempo inizia a rivolgere un pensiero alla fondamentale sfida di Youth League col Maccabi Haifa in programma martedì. Pochi dubbi per Scurto per quanto riguarda l’undici che scenderà in campo dal primo minuto nel derby. La difesa è praticamente fatta: davanti a Passador agiranno N’Guessan e Anton, con Dembele e Dellavalle sulle corsie. In mezzo Gineitis e Ruszel sono sicuri del posto, la terza maglia se la contendono Antolini, D’Agostino e Ruiz. Sulla trequarti spazio a uno fra Weidmann e Jurgens, con Dell’Aquila e Ansah (favorito su Caccavo) schierati sin da subito per provare a sfatare il tabù Juventus.

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    Primavera Juve, Montero presenta il derby: “Torino squadra completa”

    TORINO – Sabato (ore 13) allo Stadio Silvio Piola di Vercelli la Juventus ospiterà il Torino per l’anticipo della 6ª giornata del campionato Primavera. L’allenatore dei bianconeri Paolo Montero ha presentato a Jtv la sfida contro la capolista (13 punti, +2 sulla Juve seconda) elogiando il livello dei granata: “Sarà una gara intensa, non sarà come il Mamma Cairo. Il Torino ha cambiato tanti giocatori, è una squadra fisica che si difende bene, ti aspettano, sono cinici, sanno giocare. Sono completi e per questo hanno quella classifica. Hanno vinto partite importanti, noi li abbiamo studiati anche se abbiamo avuto poco tempo per lavorare”.
    Montero: “Avvio positivo”
    Sull’inizio campionato dei suoi invece: “Togliendo la partita di Parigi, il nostro avvio di stagione è stato molto positivo. Sapendo ciò che sono in grado di fare, bisogna sempre chiedere di più. Devono avere degli obiettivi alti perché in futuro potranno far parte della prima squadra”
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    Torino, si riparte da Napoli ma serve di più contro Kvaratskhelia. Scossa Sanabria. Probabile formazione

    TORINO – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite non hanno permesso al Torino di affrontare la sosta con serenità. Nello stesso tempo, la pausa è servita a Juric per fare il punto della situazione e lavorare, seppure a ranghi ridotti perché gli impegni delle nazionali hanno portato via dal Filadelfia tredici stranieri e Pellegri – che si è infortunato con l’Under 21 -, sui limiti evidenziati dagli incontri di cui sopra, nei quali i granata si sono dovuti arrendere all’Atalanta (con due leggerezze difensive che hanno causato altrettanti rigori), all’Inter (palla persa in uscita quando mancava soltanto un minuto al 90′) e al Sassuolo (la peggior prestazione di questo inizio di stagione, soprattutto per la pochezza nella fase offensiva). Insomma, i problemi di attenzione e concentrazione del passato campionato si sono ripetuti con troppa facilità. Da qui la necessità di cambiare rapidamente il trend, anche perché il calendario che attende il Toro non consente certo distrazioni. Tra le nove avversarie in quarantré giorni che attendono la squadra di Juric prima della lunga pausa per il Mondiale, infatti, ci sono il Napoli (sabato al Maradona), la Juventus (15 ottobre), l’Udinese (23 ottobre), il Milan (30 ottobre) e la Roma (13 novembre). Le altre sono Empoli (9 ottobre), Cittadella in Coppa Italia (18 ottobre), Bologna (6 novembre) e Sampdoria (9 novembre). Insomma, servirà ben altro atteggiamento per riuscire a mantenere una posizione di classifica che permetta di coltivare ambizioni per quando si ricomincerà, momento in cui sarà riaperto il mercato dove la società deve operare almeno due interventi importanti (un centrocampista e una punta) e provare a chiudere la trattativa rimasta di fatto in sospeso con il Leicester per Praet.

    LA PROBABILE FORMAZIONE

    (4-3-2-1) Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric
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    Verso Napoli-Torino, Lozano in dubbio per Spalletti

    NAPOLI – Sabato alle ore 15 al Diego Armando Maradona il Napoli di Luciano Spalletti ospiterà il Torino in occasione dell’anticipo della 8ª giornata di campionato, Napoli che potrebbe non avere a disposizione un giocatore importante. Spalletti solo mercoledì ha potuto allenare il gruppo quasi al completo dopo gli impegni con le nazionali, quasi al completo perché manca ancora all’appello il messicano Lozano reduce dall’amichevole contro la Colombia e, probabilmente, presente a Castel Volturno soltanto venerdì per la rifinitura. Con Politano indisponibile, Spalletti dovrà valutare chi schierare sulla fascia destra con diverse ipotesi quali Zerbin o l’adattamento di Elmas. Non è da escludere anche lo spostamento Kvaratskhelia proprio sulla fascia destra. LEGGI TUTTO

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    Torino a forza tre contro il Napoli: ecco le possibili scelte di Juric

    TORINO – Archiviato lo spazio dedicato alle nazionali per i granata è tempo di ricompattarsi al Filadelfia per rientrare in clima campionato: la trasferta di sabato è complicata assai, al Maradona contro il Napoli che guida la classifica assieme all’Atalanta. Toro tecnicamente inferiore ma non intimorito, forte di 6 buone prestazioni e di una prova steccata, in casa contro il Sassuolo. Una partita, quest’ultima, nella quale i tentativi di Ivan Juric di trovare alternative per aumentare la produzione offensiva non sono andati a buon fine: contro il Napoli si torna alle certezze. A partire dalle corsie offensive dove agiranno Nikola Vlasic e Namanja Radonjic alle palle di Tonny Sanabria: una soluzione che non asseconda del tutto le caratteristiche tattiche del croato, ma la migliore di quelle possibili. Visto pure che Pellegri non è al meglio, e che come Samuele Ricci ancora non è certo della convocazione. Chi non ci sarà di sicuro è Mergim Vojvoda – in fascia si va verso la conferma di Wilfried Singo e Valentino Lazaro – chi invece rientra dopo essere stato assente da Monza in avanti è Alexei Miranchuk. Una dote importante, per un attacco che di recente ha anche pagato la mancanza di alternative. La famosa coperta corta che impone a centrocampo di proseguire con Sasa Lukic e Karol Linetty: Ricci spera nella panchina, Emirhan Ilkhan sta crescendo bene ma sempre in proporzione ai suoi 18 anni. In porta giusto dare fiducia a Vanja Milinkovic, protagonista con la Serbia a differenza di Etrit Berisha rimasto in panchina nell’Albania.
    Probabile formazioneTorino (3-4-2-1): Milinkovic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric

    Guarda la gallerySuperga e Buongiorno, il Torino dentroIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rodriguez: «Torino è del Toro. E grazie a Juric sono rimasto»

    TORINO – (e.e.) Con la sua Svizzera andrà ai Mondiali (e l’Italia no, non guasta ricordarlo sempre) e giocherà la prossima Nations League con le grandi, avendo tenuto la categoria. Ricardo Rodriguez è il leader dei rossocrociati e del Torino, dove indossa pure la fascia da capitano dopo l’ammutinamento famoso di Sasa Lukic alla vigilia del debutto in campionato contro il Monza. In Italia, anche nel Milan, lo ritenevano un fluidificante di sinistra, sbagliano. Lo dice lui stesso al portale elvetico 20 Minuten: «Come difensore sinistro nella difesa a tre mi considero tra i primi in Italia», la spiegazione constatazione. I gradi: «Essere capitano del @TorinoFC_1906 è una nuova sfida per me: ho sempre parlato poco. Il derby? La città di Torino è del Toro, si sente in ogni angolo. Prima dell’arrivo di Ivan Juric però volevo andare via». Il tecnico croato lo ha subito messo al posto giusto, dicendolo: «E’ un centrale sinistro». Punto e a capo. Da lì in poi Ricardo è diventato punto fermo, leader ed esempio per tutti.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO