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    Torino, Lukic top player da rinnovare. E Vlahovic lo… insegue

    TORINO – Sasa Lukic e Dusan Vlahovic, i due volti della Serbia che annichilisce la Svezia di Dejan Kulusevski. Il granata segna uno splendido gol mancino a giro alla Insigne dal limite dell’area, il bianconero sforna un assist per bomber Mitrovic (tripletta e si porta a casa il pallone) e insegue Sasa dopo la sua prodezza balistica per abbracciarlo. Prove di derby tra amici, con il match sotto la Mole previsto per il 15 ottobre. Nel frattempo, il Toro riscopre il suo top player dopo un inizio di stagione choc: prima l’ammutinamento alla vigilia del debutto contro il Monza, poi il lento ripensamento e la “degradazione” (via la fascia da capitano a favore di Ricardo Rodriguez, altro grande protagonista delle gare di Nations con la Svizzera che ha affondato la Spagna di Luoi Enrique).
    LA STRATEGIA La forma sta crescendo e Lukic sta trovando di nuovo quelle sensazioni giuste che lo spingono a insinuarsi tra le linee e colpire in modo devastante. Il Toro di Ivan Juric ha bisogno di questo Lukic per riprendere a vincere e il Toro ha bisogno di rinnovare il contratto con adeguamento dell’ingaggio, tra i più bassi della rosa. Il tutto è sull’agenda del presidente Urbano Cairo: senza un’azione immediata, si rischia con il mercato invernale di arrivare ancora a mosse forti e controproducenti.
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    Izzo, il Torino, Juric e la rinascita a Monza

    TORINO – Ivan Juric l’ha messo tra i fuori progetto con Simone Verdi e Simone Zaza. Zaza ha rescisso, Verdi è andato a Verona e lui, Armando Izzo, è già idolo al Monza. «Sono venuto qui – dice a Mediaset il difensore – perché è una società molto ambiziosa, un po’ come sono io. Qui si può crescere molto, si respira una bellissima aria, c’è tanta positività. Sono in prestito secco dal Torino, con i tifosi granata e il presidente Cairo ho un bellissimo rapporto. Il mister (Juric, ndr) ha fatto altre scelte, anche se non le condivido le accetto». LEGGI TUTTO

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    Ricci per la ripartenza Toro: quanto è mancato a Juric

    TORINO – (e.e.) Samuele Ricci è l’equilibratore. Quello che è mancato negli ultimi tempi al Torino dopo un grande avvio. E’ mancato al centrocampo dove è emersa la coperta corta e dove il giovane Ilkhan ancora non è all’altezza, pur possedendo dei numeri. L’ex empolese lavora duro per tornare titolare e Ivan Juric punta ad rimetterlo dentro con il Napoli. Anche Aleksej Miranchuk mette la ripresa nel mirino: da quel gol splendido al Monza, nella prima gara, seguito dal guaio muscolare, non si è più rivisto. Con lui il tecnico croato ha più varianti in attacco (Pellegri è a rischio dopo il guaio muscolare emerso con l’Under 21, lunedì nuovi accertamenti) e soprattutto più chance di buttarla dentro.  LEGGI TUTTO

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    Torino, primi esami per Pellegri con l'Italia: Napoli in forse

    TORINO – Pietro Pellegri ko con l’Under 21 e tifosi granata in apprensione. Ecco come sta l’attaccante: ce lo spiega dalla redazione Marco Bonetto: «La sua partita con l’Inghilterra è durata una mezzora, poi è uscito per un problema muscolare. Il ragazzo sta rientrando dal ritiro azzurro. In mattinata è stato sottoposto a primi accertamenti strumentali dai medici dell’Italia. Dall’ambiente della Nazionale filtra un cauto ottimismo, non dovrebbe essere nulla di grave, ma la sua presenza a Napoli resta in forse. Se ne saprà di più lunedì, quando il Toro gli farà fare altri esami, a bocce ferme. Allora si capirà meglio l’entità dell’infortunio». L’attaccante è importante per la squadra di Juric perché fa rifiatare Sanabria, ma gli infortuni continuano a non dargli tregua. Ormai da alcuni anni. LEGGI TUTTO

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    Torino in ansia per Pellegri: l'attaccante ko con l'Under 21

    TORINO – Una brutta notizia da Pescara per il Torino, che deve incassare l’infortunio di Pietro Pellegri. Schierato titolare nel 3-5-2 azzurro dal ct Paolo Nicolato, il centravanti granata è stato infatti costretto ad uscire nel primo tempo dell’amichevole persa 2-0 dall’Italia Under 21 contro l’Inghilterra.
    Italia U21-Inghilterra U21 0-2: statistiche e tabellino
    Problema all’adduttore
    Con il risultato già indirizzato dalla doppietta segnata in avvio da Brewster, Pellegri ha provato a guidare la reazione degli azzurrini e ha cercato anche il gol al 21′, con un sinistro parato dal portiere inglese Bursik al 21′. Sette minuti dopo però il 21enne del Toro ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema all’adduttore e lasciare il posto a Colombo. Uno stop che tiene ora in ansia i granata, con le condizioni del giocatore che saranno valutate nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

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    Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve

    TORINO – Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve. Il portiere e l’attaccante sono in ritiro con la Serbia e concentrati sulla Nazionale. Poi, penseranno alla sfida stracittadina, da nemici carissimi: con Vanja che dovrà fermare il bianconero e blindare la difesa. Ma in ritiro anche con Radonjic, Lukic e Kostic è già partito il match più lungo dell’anno, tra sfottò e promesse. LEGGI TUTTO

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    Chiambretti esclusivo: “Juric, ti incollo al Toro!”

    MILANO – È il mattatore della presentazione dell’evento in cui viene presentato il nuovo progetto editoriale Sisal Tipster. Ma persino dal palco della nuovissima sede milanese della società Piero Chiambretti non può fare a meno di parlare di Toro. Sarà che il cuore granata batte forte anche in questi momenti, in cui, dopo la sconfitta con il Sassuolo, non è che ci sia proprio da essere contenti. Chiambretti era allo stadio sabato. Il riassunto della sua esperienza da tifoso, nelle sue parole. «Ultimamente mi è capitato di vedere una partita brutta. Sono tornato allo stadio dopo due anni e mi è capitato di vedere Torino-Sassuolo. Una partita orribile, al di là del risultato. Proprio una partita di una noia mortale. Anzi, visto che ci sono qui dei telecronisti, se devo fare una piccola critica è che a volte anche quando c’è una partita orribile come quella, si riesce a dire che ci sono numeri eccezionali da parte dei giocatori. Quando forse sarebbe meglio dire: è una partita bruttissima, cambiate canale!».  Chiambretti, ma al di là del Toro, cosa pensa di quanto sta accadendo in campionato dopo le prime giornate?  «È una Serie A nella quale fino a questo momento le squadre piccole sembrano giocare come le grandi e le grandi sono in difficoltà con le piccole. Si è ribaltato tutto, finalmente. Che poi era il sogno di tutti noi che siamo tifosi di squadre piccole. Anche se alcune grandi, vedi il Napoli, non hanno tradito le attese, che peraltro erano fredde da parte della propria tifoseria».   Secondo lei sarà un campionato che potrà riservare altre sorprese?  «Certamente, soprattutto perché c’è di mezzo un Mondiale in Qatar che in particolare modo alle squadre più forti riporterà in Italia tanti giocatori stanchi e molto abbronzati. Alcune squadre, poi, non facendo le coppe, vedi l’Atalanta, avranno qualche vantaggio in più rispetto alle squadre che oltre che a dover mandare i giocatori in Qatar dovranno pure giocare le Coppe».  Ha detto che non è stata un’esperienza piacevole tornare allo stadio dopo due anni e vedere un match come Torino-Sassuolo. Ci tornerà comunque al Grande Torino, magari dopo la sosta?  «La fede non si tradisce, quindi allo stadio tornerò sicuramente. Sperando però di vedere uno spettacolo migliore e forse una panchina un po’ più ricca».   Cosa manca in questo momento alla squadra?  «Oggi si vince più in panchina che in campo, perché il fatto di poter cambiare cinque uomini è quasi la metà della squadra e visto che la maggior parte delle squadre ne cambiano cinque nella seconda parte della partita, quelle che hanno più giocatori buoni in panchina solitamente vincono. Chi ha la panchina molto corta deve far giocare purtroppo undici giocatori per tutta la partita. Questo nel calcio di oggi veloce di pressing è un problema per chi non ha i cambi».  Le dispiace che manchi un po’ un’anima italiana a questo Toro? Forse avrebbe fatto comodo per compattare lo spogliatoio in un momento di difficoltà.  «That’s life, come si dice. Questo è il calcio di oggi, un calcio che ha troppi interessi, che vanno al di là della maglia e della bandiera. Si vende un giocatore anche per salvare il bilancio. Si vede perché i giocatori che sono padroni di se stessi preferiscono andarsene. Quindi su questo argomento diventa difficile avere un’opinione. Dopodiché, è chiaro che io ero affezionato a Belotti, ma se Belotti non vuole più stare al Torino, se ne vada».  Su quale panchina è più scomodo stare seduti in questo momento, sulla quella di Allegri o su quella di Inzaghi? 

    «Direi che tutti e due stanno in piedi, perché entrambe le panchine scottano».   Quella di Juric, invece? 

    «Io credo che quella di Juric sia una panchina solida. Anzi, nottetempo porterò del Bostik perché così ce lo incollo proprio il nostro tecnico alla panchina del Toro, per evitare che si stufi e scappi».  Chi si risolleverà più in fretta tra Allegri e Inzaghi?  «Secondo me, si devono dare una svegliata entrambi, perché probabilmente vivono di sicurezze che hanno avuto in periodi diversi delle loro stagioni, all’Inter, alla Lazio, alla Juve dei tanti scudetti. Ma tutto è relativo, oggi. Tutto è precario, quindi anche un modulo e anche una panchina».  La manda una letterina al presidente Cairo per Natale, con le richieste per il mercato invernale?  «Caro Cairo, diventa Babbo Natale!».
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