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    Toro, c’è da sciogliere subito il nodo relativo a Lukic: a tutti conviene l’accordo

    TORINO – R come recupero, R come rinnovo. Due operazioni non semplici, ma sulle quali il Torino sta lavorando con grande intensità perché le conseguenze sono più che importanti: diciamo necessarie. Sasa Lukic ha ripreso il posto da titolare tre settimane fa nella sfortunata trasferta di Bergamo ed è stato confermato da Juric nelle partite successive – Lecce, Inter, Sassuolo – sanando in modo definitivo la ferita aperta dall’ammutinamento che l’ha portato a rinunciare al debutto in campionato con il Monza (e che gli è costato la fascia di capitano). All’origine della decisione, c’era proprio la questione del rinnovo, che Vagnati e gli agenti del giocatore stanno trattando: con una tempestica blanda e su basi economiche non all’altezza dei desideri di Lukic, all’epoca. Nel frattempo, i discorsi sono ricominciati e soprattutto sono diventati decisamente più concreti, dal momento che è interesse di tutti arrivare a una soluzione positiva. Il centrocampista, partito per la Serbia con la quale giocherà due fondamentali partite di Nations League sabato a Belgrado contro la Svezia e martedì prossimo a Oslo con la Norvegia, ha il contratto in scadenza nel 2024 e guadagna 750.000 euro, una cifra ritenuta giustamente inadeguata alla crescita avuta nelle ultime stagioni. E infatti le parti stanno trattando ben altri emolumenti: Lukic chiede un milione e ottocentomila euro l’anno, il Torino per adesso è arrivato a proporne un milione e cinquecentomila. C’è ancora differenza, tuttavia la volontà comune induce a ipotizzare che la fumata bianca non sia così lontana.È chiaro che raggiungere in fretta l’accordo sarebbe prezioso anche per la serenità del giocatore, evidentemente scosso da quanto accaduto per arrivare a un gesto così clamoroso e censurabile alla metà di agosto. Le incomprensioni sono state chiarite, grazie anche alla mediazione di Juric che a Lukic proprio non vorrebbe rinunciare, come ha dimostrato rilanciandolo dopo le due gare in cui lo aveva spedito in panchina, contro la Lazio e a Cremona, per dare un segnale al mondo. Ma l’episodio non ha intaccato la stima né la fiducia dell’allenatore nei suoi confronti.Di più. Juric sta lavorando duramente anche per riavere il miglior Lukic, perché le prestazioni di questo inizio di stagione, pur non essendo state mai negative, non sono all’altezza di ciò che il serbo aveva mostrato in precedenza, come se non si fosse ancora calato completamente nel nuovo campionato a causa delle distrazioni contrattuali. Lukic con la società e con Juric è stato chiarissimo: il suo desiderio è sempre stato quello di restare al Toro, anche quando ha saputo di avere offerte da squadre di un certo livello, come per esempio la Roma. E dunque naturale conseguenza di queste riflessioni è un rinnovo che lo trasformi definitivamente in uno dei punti di riferimento imprescindibili della squadra che verrà e che lo liberi mentalmente per ritrovare i livelli della passata stagione: il Toro ne ha maledettamente bisogno. Anche per questa ragione l’operazione Rinnovo è segnata in rosso sulla metaforica agenda di Vagnati.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro, allenamenti speciali per Miranchuk e Ricci. Obiettivo Napoli già nel mirino

    TORINO – Per fortuna c’è la pausa. Anche perché così Juric potrà recuperare in pieno due giocatori importanti: Miranchuk e Ricci. Il russo, che al suo debutto in maglia granata a Monza era andato subito a bersaglio, rinforzerà la trequarti, considerato che soprattutto Radonjic sta incontrando difficoltà. E Ricci andrà a colmare il vuoto a centrocampo, visto che uno tra Linetty e Lukic avrà la possibilità di tirare il fiato. Il tecnico del Torino punta molto sui due giocatori per superare il momento complicato in seguito alle ultime due sconfitte consecutive: abbastanza indolore quella di Milano contro l’Inter, perché il Toro a San Siro ha giocato un calcio di livello, molto doloroso sotto l’aspetto psicologico e della classifica il ko di sabato sera contro il Sassuolo. Miranchuk e Ricci, quindi, in questi giorni al Filadelfia lavoreranno sulla parte atletica (a livello fisico sono guariti) per raggiungere la condizione migliore e scendere in campo dall’inizio nella trasferta, difficilissima, di Napoli alla ripresa dopo la sosta riservata alle Nazionali. Per loro, naturalmente, un lavoro personalizzato e molto intenso. Il Torino ha bisogno di quei due.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, troppi finali fatali

    TORINO – La seconda sconfitta consecutiva materializzatasi nei minuti finali fa suonare il campanello di allarme al Torino e evidenzia difficoltà che risalgono alla passata stagione e che, evidentemente, non sono state risolte da Juric. Mancanza di concentrazione, disattenzioni inammissibili (sia la rete di Brozovic a un minuto dalla fine del tempo regolamentare la settimana passata contro l’Inter, sia quella di Alvarez al terzo minuto di recupero ieri contro il Sassuolo erano chiaramente evitabili) e tenuta atletica non all’altezza sono costate ai granata punti pesanti. In precedenza, le reti incassate nei finali di Monza, Cremona e Bergamo erano risultate ininfluenti. Ma il trend è lo stesso della passata stagione, quando il Toro nei dieci minuti conclusivi aveva subito dodici reti per un totale di quattordici punti buttati via. C’è molto da lavorare per il tecnico anche sotto questi aspetti.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro-Sassuolo, Juric prepara la sorpresa Seck

    Torino. Odor di sorpresa in attacco, questa sera per il Torino. Juric nella rifinitura ha infatti riprovato Seck da centravanti, come già in alcune fasi degli ultimi allenamenti dei giorni scorsi. Se giocherà lui, Seck, formalmente un jolly offensivo sin qui impiegato da ala o da trequartista nel 3-4-2-1, avrà alle spalle Radonjic, destinato a tornare dal primo minuto dopo la panchina iniziale di San Siro (stavolta è atleticamente a posto), e Vlasic, alla ricerca del quarto gol in granata. Se effettivamente sarà questa la soluzione nella gara di stasera contro il Sassuolo, a rimanere seduti tra le riserve saranno Sanabria e Pellegri. Una doppia bocciatura in un colpo solo? Soprattutto stupirebbe, nel caso, il confinamento del più giovane attaccante italiano, l’unico vero centravanti a disposizione di Juric, finora schierato titolare in campionato solo una volta, nella vittoria con il Lecce. Nella conferenza della vigilia, Ivan aveva ammesso il problema del gol che in più di una partita ha già attanagliato il Torino. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Sassuolo ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Il Torino contro il Sassuolo torna ad essere guidato dalla panchina da Juric, fermato dalla polmonite e rimasto fuori nelle ultime due gare con Inter e Lecce. Il tecnico granata in conferenza stampa ha avvisato: “Mi aspetto una partita difficile, loro hanno qualità nel palleggio e accelerazioni. Noi dovremo essere tosti, aggressivi, giocare il nostro calcio, per metterli in difficoltà”, ha detto in conferenza stampa. Per il Toro la gara di oggi riveste un’importanza particolare perché con una vittoria rimarrebbe ancorato alle posizioni di testa con vista sull’Europa, vale tanto. Avrà il sostegno del suo allenatore che tornerà a urlare a bordocampo.
    Dove vedere la partita
    La partita, con calcio d’inizio fissato alle 20.45, sarà trasmessa in tv e streaming sia da Dazn sia da Sky. In alternativa sarà possibile seguire il match sul nostro sito tuttosport.com.
    LIVE Torino-Sassuolo
    Le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Pellegri. All.: Juric. 
    A disposizione: Berisha, Gemello, Zima, Djidji, Aina, Ilkhan, Adopo, Garbett, Lazaro, Karamoh, Seck, Sanabria. Indisponibili: Miranchuk, Ricci. Squalificati: –
    SASSUOLO: (4-3-3): Consigli; Toljan, Ayhan, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; Laurienté, Pinamonti, Kyriakopoulos. All.: Dionisi.
    A disposizione: Russo, Pegolo, Marchizza, Harroui, Henrique, Obiang, Ceide, Alvarez, D’Andrea, Antiste. Indisponibili: Traorè, Berardi, Romagna, Muldur, Defrel, Erlic. Squalificati: Ruan.
    Arbitro: Baroni
    Assistenti: Zingarelli e Saccenti
    Quarto uomo: Massa
    Var: Irrati
    Avar: Muto LEGGI TUTTO

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    Toro, Vlasic e Radonjic: “Libertà!”

    TORINO – Che bello vederli giocare. Meglio ancora assieme, ancora meglio dall’inizio. Stiamo parlando della coppia che arriva dall’Est: Nikola Vlasic, 24 anni, croato di Spalato, e Nemanja Radonjic, 26 anni, serbo di Nis. Tutti e due genio e sregolatezza. Il primo ha già realizzato tre reti, il secondo una in campionato e una in Coppa Italia. E tutti e due hanno avuto tante occasioni-gol sprecate, che si sono costruiti grazie alla loro imprevedibilità. Trequartisti dalla grande tecnica, con un gran tocco di palla e con giocate assolutamente ubriacanti: scatti, dribbling, puntate a rete che stordiscono gli avversari. Quando hanno il pallone tra i piedi non sai mai quale sarà la loro prossima giocata. E Ivan Juric, dalla cintola in su, li lascia liberi da compiti specifici. Liberi di fare quello che vogliono e che in quel momento si sentono di fare. Partiamo dal serbo, che stasera torna titolare dal primo minuto. “Gli do tanta libertà per esprimere il suo potenziale, voglio che faccia cose anche senza senso, perché può cambiare le sorti di un match in qualsiasi momento. Un po’ come fa Rafael Leao al Milan, azzardando l’accostamento. Capita che non lo vedi per un po’ di tempo, poi si accende e risolve la situazione, magari con un assist. E può succedere che sbagli una partita, per poi disputare quella dopo alla grande. Non gli mancano le qualità, giocatori del genere vanno lasciati liberi di muoversi per esprimere la loro fantasia”.

    Torino-Sassuolo, i pronostici sono tutti per Juric

    Torino, Juric: “Sassuolo fortissimo”

    La scelta di Juric di dare massima libertà al suo numero 49 ha finora pagato: in ogni partita giocata Radonjic si è reso protagonista di almeno uno spunto decisivo, un dribbling o una giocata capace di creare la superiorità numerica in avanti e una potenziale occasione da sfruttare sotto porta. L’unico limite finora emerso riguarda le difficoltà nel recuperare dopo le fatiche di una partita ed è su questo che Juric e il suo staff stanno lavorando, un po’ come facevano per Praet, perché per il Torino avere un Radonjic al top è davvero molto importante. “Radonjic è ancora tutto da scoprire sia come persona sia come giocatore, ma le sue qualità non si discutono. Adesso fisicamente sta bene, ha qualche problema nel recuperare la migliore condizione dopo la partita, ma questa settimana ha lavorato bene tutti i giorni assieme ai suoi compagni e per la partita non ci sono problemi”.

    Tanta libertà anche per Vlasic, naturalmente. “Lui rispetto al compagno è un po’ più ordinato. I due danno sempre la sensazione di poter fare delle giocate che vanno oltre a quelle che chiede l’allenatore”. Quindi stasera avranno il compito di portare il Toro alla vittoria. Sicuri di giocare, ovviamente. Per il resto, un paio di dubbi. Sugli esterni della difesa a tre e del centrocampo: in avanti a destra c’è il ballottaggio tra Singo e Lazaro, con il primo favorito. “Singo – prosegue il tecnico – ha avuto un problema fisico, ma nelle ultime due settimane si è allenato come piace a me. Lazaro ha fatto il suo, ma deve ancora trovare la forma migliore perché i giocatori che non sono abituati a scendere in campo con continuità fanno bene per un periodo e poi hanno un calo. Ed è tutto fisiologico”. In difesa dovrebbe rientrare dal primo minuto Schuurs favorito su Djidji, con Buongiorno centrale e il capitano Rodriguez a sinistra. Linetty e Lukic centrali, poi i due trequartisti di cui abbiamo parlato e Pellegri al posto di Sanabria.

    Insomma, il Toro sembra fatto. La squadra durante la settimana ha lavorato con grande intensità e Juric ha finalmente potuto guidare dal vivo i suoi ragazzi dopo aver sofferto da casa per via della polmonite ormai smaltita. E’ bello carico, il tecnico. E se i giocatori avranno la sua voglia, disputeranno una grande partita: su questo c’è da scommetterci.

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    Torino-Sassuolo, Juric: “A casa ho sofferto parecchio. Loro sono fortissimi”

    TORINO – Dopo il ko nel finale contro l’Inter, il Torino ospita nel settimo turno il Sassuolo. All’Olimpico è atteso il pubblico delle grandi occasioni, con i tifosi granata pronti a spingere i propri beniamini verso la quarta vittoria stagionale. Nonostante l’ottima prestazione fornita al Meazza contro i nerazzurri, i ragazzi di Juric – nell’occasione in panchina c’era il secondo Matteo Paro – sono tornati a casa con zero punti ma consapevoli della propria forza. Di fronte domani alle 20.45 ci sarà un Sassuolo partito con il freno a mano tirato. In sei turni i neroverdi di Alessio Dionisi hanno conquistato una sola vittoria, quella in casa per 1-0 contro il Lecce. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico croato del Torino Ivan Juric, che ha superato la polmonite che lo ha tenuto fuori per le gare contro Lecce e Inter, ha presentato così la sfida contro gli emiliani.
    Come ha vissuto le due partite da casa?
    “È una sensazione diversa, non puoi fare le scelte di cambi o intervenire. È una sofferenza, non è semplice”.

    Domani tornerà in campo contro il Sassuolo. Nell’ultimo incrocio, una partita stregata. Che insegnamento avevate tratto?

    “Mi aspetto una partita difficilissima. Il Sassuolo ha creato di nuovo una squadra fortissima con un mercato faraonico a livello economico. Hanno preso giocatori forti con caratteristiche giuste: gambe forti, accelerazioni, talenti promettenti. Mi aspetto una partita difficile, loro hanno qualità nel palleggio e accelerazioni. Noi dovremo essere tosti, aggressivi, giocare il nostro calcio, per metterli in difficoltà”.

    La squadra è poco cattiva sottoporta. Manca una punta? Come pensate di rimediare?
    “È chiara questa situazione, i numeri sono quelli. La storia dei miei giocatori è quella. Abbiamo perso giocatori capaci di fare gol da dietro, sia su piazzati sia su inserimenti. Per migliorare questo aspetto ognuno dei miei giocatori dovrà andare oltre a quanto fatto finora, facendo la stagione migliore. Guardando i numeri del passato, è chiara la difficoltà nel fare gol. Inoltre, come ho detto, abbiamo perso giocatori che avevano la qualità dell’inserimento”.
    Capitolo fascia destra. Come sta Singo e come ha trovato Lazaro?
    “Singo ha avuto un problema che lo ha tenuto fuori, poi nelle ultime due settimane ha lavorato bene, vediamo domani. Lazaro secondo me può fare di più. Ha fatto bene, ma secondo me ha margine. Sono giocatori che giocando poco negli anni passati hanno perso qualcosa e ancora devono trovare la forma migliore, magari ti fanno alcune partite bene e poi calano. Per domani ancora devo decidere”.
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    Così il Torino blinda Vlasic: acquisto anticipato, scadenza nel 2027

    TORINO – Avete presente Brekalo? Ecco, appunto. Anche sul Manuale delle Giovani Marmotte hanno deciso di dedicargli una pagina: lesson one, cosa fare, cosa non fare.  «Siete gentilissimi a voler acquistarmi, davvero mi levo il cappello. Ma in tutta onestà io non ho mica tanta voglia di restare. A luglio chiederei di essere ceduto. E allora forse è meglio che non mi compriate, così sarò libero di tornare al Wolfsburg. Tanto lì non mi vogliono più. E dopo la buona annata che ho disputato, mi cercheranno in tanti. Dovrò solo scegliere tra chi giocherà in Champions e chi in Europa League. Il mio contratto scadrà già nel 2023. Per cui i tedeschi dovranno vendermi per forza a chi dico io, altrimenti tra un anno mi perderanno gratis». Da marzo in poi, Brekalo (che intanto stava già operando anche per cambiare agenti) iniziò effettivamente a parlare così. Cairo, Vagnati e Juric si sentirono fin traditi, man mano. Spendere 11 milioni per mettersi in casa un elemento del genere sarebbe stato un boomerang. E alla fine, a malincuore, il club granata si tirò indietro: a questo punto, tanti saluti e addio.  Per la cronaca: oggi il Torino è felicissimo di aver ingaggiato Radonjic e Vlasic, nel ruolo. Mentre Brekalo è tornato a essere un semipanchinaro del Wolfsburg. Con il contratto sempre in scadenza nel 2023. In Bundesliga sinora ha raccolto appena 4 presenze in 6 giornate, di cui 2 solo da titolare. E ovviamente non gioca in Europa (avevano chiuso al 12° posto in campionato, i tedeschi). Tant’è.  In ogni caso, sul Manuale delle Giovani Marmotte c’è scritto proprio così, a un certo punto: occhio, Toro, pensando a Vlasic. Imparata la lezione?
    La chiave per blindare Vlasic
    Fin a memoria, l’hanno imparata. Tanto è vero che già tra dicembre e gennaio il club granata darà il via a nuove trattative con gli agenti del ragazzo e con il West Ham per evitare di correre rischi simili. Se il rendimento di Vlasic dovesse continuare sulla falsariga attuale, non ci sarebbe dubbio sulla volontà del club di ingaggiarlo a titolo definitivo. La chiave non è tanto il prezzo (il diritto di riscatto balla intorno ai 15 milioni, da tradurre in un pagamento pluriennale rateizzato), quanto le tempistiche dell’acquisto. E la volontà dello stesso Nikola. Che già ad agosto, sull’onda del corteggiamento del Torino e di Juric in particolare, generoso nelle sue telefonate preventive al connazionale, fece tuono e fulmini per lasciare il West Ham e correre da Ivan in cerca di una resurrezione sportiva. In Inghilterra era così ai margini che, al confronto, Brekalo si trovava in Paradiso, nel Wolfsburg. Il diritto di riscatto di Vlasic scadrà, formalmente, a giugno. Ma non potrà essere la fine del campionato il momento per fare la punta alla matita: e prendere una decisione. Con la conclusione del mercato di gennaio, quando comunque il Torino proverà già a comprendere se il West Ham sarà disposto a cederlo a condizioni economiche migliori in caso di un riscatto immediato, anticipato (difficile, e comunque dipenderà anche dal rendimento del giocatore ai Mondiali), le prime decisioni dovranno già essere prese nell’ottica di chiudere la partita, d’intesa con Vlasic, già alla fine dell’inverno, al più tardi. Per evitare, per l’appunto, il rischio di nuovi casi Brekalo, a posteriori.  Nikola ha anche tutto un altro carattere, rispetto a Josip: faticheremmo davvero a immaginarci con lui un replay del pandemonio dello scorso maggio. Per approdare in granata, Vlasic ha anche accettato di ridursi l’ingaggio di 500 mila euro. A sua volta il Torino, per cominciare a proiettarsi meglio sull’opzione dell’acquisto e dare maggiori garanzie a Nikola, gli ha già fatto firmare un contratto sino al 2027 (dunque più lungo rispetto a quello in Inghilterra), che entrerebbe automaticamente in vigore in caso di riscatto. Nikola, quando trattava col Torino un mese e passa fa, aveva chiesto di non arrivare a marzo in bilico tra riscatto sì, riscatto no. Così da poter arrivare lanciato sul mercato estivo, casomai il Torino non fosse dell’idea di acquistarlo. In cambio, dati anche i buoni rapporti tra il club e gli agenti del ragazzo, Vlasic si è impegnato non solo a firmare quel contratto sino al ‘27, ma anche a chiudere anzitempo ogni finestra alternativa sul mercato, di fronte alla possibilità che il club gli ufficializzi già nei primi mesi del nuovo anno la ferma intenzione di acquistarlo. Sono rapporti umani, professionali e patti che si appoggiano su contratti già firmati, non castelli di carte. Per questo meritava svelare fin d’ora questi retroscena. In attesa, quanto ai destini del croato, di un primo pit stop tra il Torino e Nikola già a dicembre.  

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