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    Torino, allo sprint per il ritorno di Praet. Verdi al Verona

    TORINO – E’ tutto apparecchiato per il ritorno di Dennis Praet al Toro. Il Leicester ha aperto al prestito con obbligo di riscatto fissato a circa 8,5 milioni. Era la mossa attesa dai dirigenti granata e dal giocatore, andato in pressing sugli inglesi nelle ultime settimane. Troppo forte la voglia di tornare a lavorare con Ivan Juric che lo considera fondamentale. Tra i “nominati” dell’ultima ora anche Tameze e Chergui, francese del Paris FC. Inoltre, il Toro sta lavorando anche sulle uscite: Simone Verdi, dopo la corte dei turchi, si avvicina proprio al Verona. Simone Zaza, invece, può risolvere il contratto. LEGGI TUTTO

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    Torino, mercato allo sprint: Lukic… congelato

    TORINO – (e.e.) Sono i giorni del Condor, come li definisce Adriano Galliani. Gli ultimi di mercato. E anche il Toro va allo sprint: ci prova fino alla fine per Dennis Praet del Leicester e per riuscirci serve un’offerta che gli inglesi ritengano congrua, attorno agli 8 milioni, oppure l’accordo per il prestito con obbligo di riscatto. In attesa di chiarire il futuro anche Sasa Lukic che dopo l’ammutinamento alla vigilia del Monza è tornato nei ranghi, a disposizione. Ivan Juric gli ha tolto la fascia di capitano a favore di Ricardo Rodriguez e lo usa come cambio, di valore ma sempre cambio. Al momento. Le sirene di mercato e un rinnovo (con adeguamento dello stipendio) che tarda rendono la situazione del serbo particolare. E’ praticamente congelato, come da foto… LEGGI TUTTO

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    Toro: occhi su Moutoussamy

    TORINO – Nome nuovo per il centrocampo granata: la sostanza invocata da Ivan Juric a completamento di un reparto che può contare su Ricci e un Lukic per ora relegato nelle retrovie anche dalle conseguenze dell’ammutinamento di Monza, nonché su Linetti e sul 18enne Ilkhan può arrivare da Samuel Moutoussamy, congolese del Nantes con un recente passato in Olanda nel Fortuna Sittard (la squadra dove è calcisticamente cresciuto poi esordendo da professionista Schuurs): Moutoussamy non avrebbe le doti aeree di un Pobega, misurando 175 centimetri, ma garantirebbe buon dinamismo al centrocampo di Juric. Il suo cartellino costa attorno ai 3 milioni. Una valutazione ben diversa dai 10 che servono per Nandez (Cagliari), o ai 12 necessari per strappare Makengo all’Udinese. Fosse proprio Pobega il rinforzo dell’ultimo secondo? Dal Milan continuano a ritenere l’ipotesi assai difficile. E così Cairo potrebbe decidere per una spesa minore in mediana, prendendo dal Nantes – da dove il club granata aveva prelevato nel 2018 Djidji – il 26enne Moutoussamy così da destinare 8,5 milioni al Leicester per chiudere l’operazione Praet (costanti i contatti con il club inglese). Centrocampista e trequartista sono le due priorità in entrata di fine mercato, per i granata: pronti a prendere un difensore se uscirà Izzo e mai usciti dalla corsa a Barrow.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro, Praet fino all'ultimo: è la priorità per Juric

    Il successo di Monza, uguale nel risultato a quello di Cremona, nonché il pari interno contro la Lazio consegnano un Toro a lunghi tratti entusiasmante, quadrato in fase di contenimento e con la qualità – tra le linee disegnate da Ricci e la superiorità numerica creata da Radonjic e Vlasic – per creare gioco nella trequarti avversaria. Dopo tutto quanto di incredibile ha segnato l’estate granata la svolta è arrivata con l’ingresso di Ilkhan, utile a stappare la bottiglia per poi brindare agli arrivi di Miranchuk, ora fermo per infortunio, e Vlasic. Ha fatto seguito più recentemente l’acquisto di Schuurs, brillantemente calatosi nella parte allo Zini.

    Ha ormai quasi tutto, Juric, per confermare e anzi migliorare il Toro rispetto alla sua prima stagione. Da qui a giovedì, giorno di fine mercato, il tempo per togliere quel quasi. Rispetto alle iniziali intenzioni non sarà facile chiudere ogni discorso – che si tratti di entrate o uscite – ma qualcosa in entrambe le direzioni va ancora fatta. Qui concentrando il discorso in ingresso resta un nome sovrano sugli altri, per gradazione di gradimento manifestata da Juric. Il quale vuole completare la scacchiera della trequarti col cavallo di ritorno Dennis Praet. Le ultime risorse è verso Leicester che vanno indirizzate: 8, 10 milioni per un prestito con obbligo di riscatto. Un investimento importante, ma congruo per un giocatore di 28 anni (sempre che le condizioni fisiche che nelle ultime due stagioni lo hanno condizionato siano buone). Così pensa il Toro, freneticamente in contatto con il club inglese per verificare che non si presenti un’improvvisa concorrente, nonché per lavorare sui bonus.

    «È con le soluzioni in attacco, cambiando là davanti, che si incide sulle partite», diceva Juric. Convinto con Praet di avere a disposizione un reparto eclettico: il belga cuce tra centrocampo e attacco, Radonjic ci mette il guizzo, Vlasic la forza e all’appello manca Miranchuk, fermo ai box dopo il debutto con gol che fa ben sperare per il rientro post infortunio.

    Nel ballo delle ultime ore, pronto a cogliere qualche opportunità, Vagnati tiene intanto gli occhi pure su Musa Barrow. Gambiano di 23 anni che con il tecnico croato potrebbe bel caso agire da esterno offensivo, come pure da centravanti. Sarebbe una soluzione per modellare l’attacco, e potrà diventare un’occasione se il Bologna, dalle iniziali alte richieste per il cartellino (16 milioni), nelle ultime ore del mercato decidesse di aprire al prestito. Una soluzione che agli emiliani non consentirebbe di monetizzare, ma di rivalutare un capitale che in rossoblù rischierebbe di svalutarsi, se Joshua Zirkzee che il Bologna ha prelevato dal Bayer Monaco dovesse ricevere la titolarità in tandem con l’intoccabile Arnautovic.

    Il dt granata aspetta, tiene ogni mediazione aperta con il Leicester per Praet e per il resto osserva interessato. Come passando a centrocampo fa alla voce Diawara. I granata sono sul centrocampista della Roma, che potrebbero ricevere in prestito secco, e sul quale adesso si muove con interesse anche il Lecce. Per il resto Vagnati ben conosce quanto andrebbe speso per Nandez (al Cagliari 2 milioni per ilprestito oneroso e 8 per esercitare l’obbligo di riscatto) come per Makengo: spalmati in più anni, ma all’Udinese difficilmente andrebbero meno di 12 milioni. Tutte situazioni da tenere in considerazione, per dare sostanza al reparto di centrocampo. Orfano di Mandragora e Pobega (il Toro non dispera di riaverlo, però il Milan difficilmente lo ridarà in prestito), ma con un Linetty sulla via della riabilitazione e un Ilkhan sul quale lavorare. Forse un po’ poco, per affrontare la stagione. Vero pure che Adopo – all’occorrenza abbassabile sulla linea dei difensori là dove ha iniziato la partita di Monza – può rappresentare una soluzione spendibile, all’occorrenza. Si torna al punto d’origine: un centrocampista serve, ma un trequartista è necessario.

    E a servire è altresì un difensore, allo stato dell’arte: Izzo è fuori dal progetto, e a meno di ripensamenti in qualche modo da oggi a giovedì dovrà lasciare il Toro. Difficile questa volta pensare a un nuovo cambio di rotta, a una ripartenza nel rapporto tra Juric e il difensore. Meglio per le varie parti in causa procedere con la separazione: a quel punto – variabile Adopo a parte – andrebbe preso un sesto centrale. Con Cistana del Brescia che resta sempre un giocatore ambito. Per chiudere quattro colpi Vagnati dovrebbe annunciarne uno al giorno: possibile considerati gli ultimi mercati, per quanto già tre cessioni su quattro (Zaza, Verdi e Izzo) e un paio di arrivi (un centrale o un centrocampista e il trequartista) renderebbero adeguata e priva di zovorra la rosa di Juric. LEGGI TUTTO

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    Torino show: 2-1 a Cremona! E Juric esulta

    Come aveva annunciato, Juric cambia pochissimo rispetto alla squadra che ha pareggiato con la Lazio: l’unica novità – però di peso – è l’esordio di Schuurs al posto di Djidji. Nella Cremonese manca Chiriches, infortunatosi alla vigilia e sostituito da Bianchetti. I tecnici schierano le squadre in maniera quasi speculare, con marcature a uomo in alcuni casi rigidissime. A rompere l’equilibrio è il Toro al 17’, dopo che un paio di iniziative avevano messo un po’ in affanno la difesa grigiorossa: buono spunto di Aina, tocco per Radonjic che appoggia a Vlasic – complice una deviazione di Vasquez – la cui conclusione in acrobazia supera Radu e viene accompagnata in porta da Bianchetti nel tentativo vano di respingere. La reazione della Cremonese si concretizza in un tiro dal limite dello stesso Bianchetti: Milinkovic-Savic è attento. Poco dopo la mezz’ora splendida azione del Toro: Radonjic fa trenta metri palla al piede e serve Sanabria, il cui tentativo di chiudere la triangolazione si trasforma in un passaggio per Aina, che conclude forte ma alto. La squadra di Alvini cerca di mettere in difficoltà i granata, ma Schuurs, Bongiorno e Rodriguez fanno sempre buona guardia: l’unica chance arriva al 41’, quando dopo una serie di rimpalli Baez dal limite sfiora il palo alla destra di Milinkovic-Savic. 

    L’inizio ripresa del Toro è intensissimo. Al 2’ Schuurs con grande personalità arriva fino al limite dell’area della Cremonese e appoggia per Sanabria, che pesca a sinistra Radonjic: tiro a botta sicura, ma Radu è bravo a respingere. Al 10’ Aina viene ammonito e Juric, che nel primo tempo l’aveva ripreso per alcune disattenzioni in fase difensiva, lo sostituisce con Vojvoda. Cinque minuti più tardi, ripartenza velocissima: Radonjic libera Linetty che spreca facendosi ribattere il tiro da Radu con il piede. Un attimo dopo, Alvini cambia: dentro Buonaiuto e Sernicola, fuori Zanimacchia e Baez e passaggio al 3-4-3. Ma è il Toro a raddoppiare con un’azione strepitosa di Radojnic, che semina il panico, di tacco serve Vojvoda e poi va a raccogliere il passaggio del kosovaro per firmare il 2-0 da due passi. Juric inserisce Djidji al posto di Buongiorno, autore di un’altra prestazione convincente: Schuurs va al centro della difesa granata, che rischia al 25’ quando Dessers ha un sussulto, si libera di Rodriguez e calcia forte dal limite: Milinkovic-Savic è molto reattivo nel deviare in angolo. Al 34’ la Cremonese ritorna in partita con Sernicola, al primo gol in Serie A, abile a sfruttare una sponda di Buonaiuto e superare il portiere con un bellissimo tiro a rientrare. I grigiorossi cercano il tutto per tutto, chiudendo il Toro nella sua metacampo, ma senza riuscire a trovare il pareggio. La festa è del Toro!

    Cremonese-Torino 1-2

    Marcatori: pt 17’ Vlasic; st 19’ Radonjic, 34’ Sernicola

    Cremonese (3-4-1-2): Radu; Aiwu (39′ st Quagliata), Bianchetti, Vasquez; Baez (16’ st Sernicola), Pickel (23’ st Ascacibar), Escalante (39′ st Ciofani), E. Valeri; Zanimacchia (16’ st Buonaiuto); Okereke, Dessers. A disp. Saro, Sarr, Ndiaye, Lochoshvili, Acella, Ghiglione, Castagnetti, Milanese, Tsadjout, Di Carmine. All. Alvini

    Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno (24’ st Djidji), Rodriguez; Singo, Linetty, Ricci, Aina (10’ st Vojvoda); Vlasic, Radonjic (39′ st Lukic); Sanabria (39′ st Pellegri). A disp. Berisha, Gemello, Djidji, Bayeye, Ilkhan, Adopo, Lazaro, Seck, Garbett. All. Juric

    Arbitro: P. Valeri di Roma

    Note: ammoniti Aina, Buongiorno e Linetty per gioco falloso. Recupero tempo: pt 1’; st 5′ LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Torino nel nome di Mondonico: «Sempre con noi»

    TORINO – Il match tra Cremonese e Toro viene presentato su Twitter nel nome del Mondo. Il grande ex amatissimo su ambo i fronti.  La Cremonese: «Siamo sicuri che oggi, da qualche parte, a guardare #CremoneseTorino ci sarai anche tu. Il tuo ricordo è sempre vivo e ci accompagna: Mondo, sei sempre con noi!».Il Torino: «I giorni più belli del Mondo. Il calendario della serie A regala emozioni forti. In queste due settimane si sfideranno le squadre nelle quali Emiliano Mondonico ha dapprima giocato e poi allenato: Cremonese, Toro e Atalanta». LEGGI TUTTO

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    Juric: “Lukic? Sta benissimo. Il mercato? Le mie idee sono chiare”

    TORINO – Una vittoria contro la neopromossa Cremonese per restare nei piani altissimi della classifica (con un successo i granata salirebbero a quota 7 punti): questo l’obiettivo di un Toro che allo Zini – domani l’inaugurazione dopo i lavori di ristrutturazione – punta alla posta piena.

    «La Cremonese è molto simile a noi, la società ha fatto un grande mercato mettendo a disposizione di Alvini gli elementi adatti alla sua proposta di gioco. Hanno ritmo, accelerazioni, tanta gamba, se non saremo concentrati prenderemo cinque gol. Alvini lavorava in verticale già a Perugia: è molto simile a me, per fare il suo gioco deve essere un po’ pazzo. Non l’ho seguito nella sua crescita, ma a Perugia mi è davvero piaciuto tanto: rischia, si vuole prendere la partita. Hanno perso due gare, ma disputando ottime prestazioni. Ripeto, se saremo rilassati prenderemo cinque gol. Per quanto ci riguarda non farò grandi cambi di formazione, anche se ci devo un po’ pensare: in settimana abbiamo lavorato abbastanza bene, senza particolari problemi. Andremo avanti con le nostre idee: speriamo di reggere, ma io credo di sì. Vlasic? Aveva ottimi dati atletici, dopo la Lazio. E’ un atleta di alta potenza e deve alzare il livello. Contro la Cremonese sarà una prova più intensa che contro la Lazio: si tratta di due partite completamente diverse».

    Il tecnico croato parla quindi di quanto ritiene abbia ormai acquisito il suo Toro, e di quanto invece debba essere migliorato: «Nell’interpretazione delle gare si vede che sappiamo cosa dobbiamo fare. Fisicamente, inteso come forza, siamo invece a livelli molto bassi. Lukic? Sta benissimo: per me è un grande ragazzo che ha avuto un cortocircuito: dico sempre, ma perché l’ha avuto? In quel frangente abbiamo perso tutti (Juric si riferisce alla scelta di Lukic di non prendere parte alla trasferta di Monza, ndr). Resta il fatto che Linetty e Ricci contro la Lazio mi sono piaciuti: vedremo chi sceglierò. Schuurs? Su alcune cose deve migliorare tanto, per esprimersi ad alti livelli. Ricci? Sta lavorando per diventare un centrocampista completo: ha messo su muscoli, sta crescendo tanto ma non sarà mai un incontrata puro. Però per visione di gioco e rapidità di passaggio è molto forte. Radonjic? In quattro anni non ha mai fatto tre partite di fila. Noi vogliamo portarlo al massimo, come vogliamo riproporre Vlasic ai livelli del Cska Mosca e portare Sanabria a impazzire e segnare una marea di gol. Noi non abbiamo Immobile che siamo certi che segna 25 gol, noi dobbiamo lavorare per farli esplodere tutti».

    Il ritorno di Pobega al Milan ha creato un buco davanti alla difesa, in particolare nel gioco aereo: «Sì, adesso siamo più bassi sui piazzati, in certe situazioni rischiamo qualcosa: Pobega di testa puliva tante situazioni, in generale abbiamo perso sotto questo aspetto dovendo rinunciare anche Bremer e a Belotti: certo, in alcune partite pesa. Il mercato? Le mie idee sono chiare: io so cosa voglio, e le caratteristiche che mi servono vanno rispettate».
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    Dal Brasile: il Torino va su Liziero

    TORINO – Se n’era parlato già un anno fa, suppergiù. Ma adesso il nome di Igor Liziero abbinato al Torino torna di nuovo attuale. Così scrivono i media brasiliani, che hanno ribadito l’interesse della società granata per il mediano del San Paolo, in prestito all’Internacional fino a dicembre. Ventiquattro anni, mancino, Liziero ha colto al volo la possibilità offertagli dall’Internacional, mettendosi in mostra a tal punto da suscitare l’attenzione di diversi club europei. Secondo quanto scrivono in Brasile, il Torino avrebbe già preso contatti con André Cury, agente del centrocampista, mentre ancora non si sarebbe mosso con il San Paolo, con il quale il contratto del giocatore scade il 31 gennaio 2024. Per Liziero servono tra i 4 e i 5 milioni, mentre l’Internacional ha la possibilità di esercitare un’opzione che gli permetterebbe di averlo a 3 milioni. Ma chiaramente Liziero sarebbe moto più attratto da un’esperienza nel campionato italiano.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO