Un martello su e giù per la fascia destra, certo. Ma anche un grimaldello con cui scardinare le difese avversarie. Mister Juric crede ciecamente in Wilfried Singo e, per questo, con il passare del tempo aumenta il ventaglio delle richieste all’ivoriano, i cui limiti sono ancora tutti da esplorare. Prossimo step: diventare un bomber, o quasi. «Ho parlato un po’ con il tecnico durante questi primi giorni di ritiro e mi ha detto che devo migliorare soprattutto in zona gol – ha confidato l’esterno classe 2000 a Torino Channel -: lo scorso anno ne ho segnati tre, ma adesso se ne aspetta almeno il doppio, da me». Per contrastare la siccità di reti della passata stagione, con Belotti (8) e Brekalo (7) in qualità di migliori marcatori della squadra. L’uno e l’altro, però, non fanno più parte del gruppo: il più prolifico alle loro spalle, tra i giocatori presenti oggi in Austria, era stato Sanabria proprio a quota 6.Sullo stesso argomentoTorino, Singo: “Juric mi ha chiesto almeno cinque gol”Torino
«Ma, al di là dei gol, devo ancora lavorare molto sui cross e sulla fisicità, mentre penso di aver fatto progressi per quanto riguarda la velocità e la tecnica – ha proseguito Singo dal ritiro di Bad Leonfelden -. Non mi sarei mai aspettato una simile ascesa ai tempi della Primavera, ma ora sono molto orgoglioso: se sono arrivato fin qui, vuol dire che ho lavorato bene. E quest’anno voglio fare ancora meglio». L’estate è servita all’ivoriano per sistemare i problemi fisici accusati nel finale della passata stagione, intervento di addominoplastica per risolvere la pubalgia compreso: il 21enne di Odienné non ha potuto rispondere alla chiamata della Costa d’Avorio a giugno e così ha lavorato senza assilli con in testa soltanto il granata. Come si è intravisto già con qualche sgroppata a giri del motore alti nella prima uscita stagionale di fronte all’Eintracht.
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«È stata una gara difficile, contro un avversario duro, ma mi sono subito sentito bene anche grazie alle due settimane di lavoro già affrontate – ha spiegato ancora Singo -. Con Juric gli allenamenti sono sempre duri, ma è giusto così: dobbiamo continuare a lavorare con questo ritmo. E sono contento di farlo in Austria, perché a Torino faceva davvero troppo caldo». E, proprio a Bad Leonfelden, si sono uniti al gruppo granata anche i primi volti nuovi arrivati dal mercato, tra i quali quel Bayeye con cui Singo condivide la lingua: «Si è subito creato un ottimo feeling con lui, è un ragazzo serio e simpatico – ha chiosato l’ivoriano -. Gli ho parlato molto: con Adopo, Seck e Djidji facciamo gruppetto perché parliamo tutti in francese».
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