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    Toro: il caso Bremer sempre più intricato, Piatek e non solo

    TORINO –  Con Camillo Forte dalla redazione di Tuttosport analizziamo il mercato del Toro. Partiamo da Bremer? «Incredibile, ma è ancora tutto fermo. Il brasiliano ha ribadito in un’intervista che vuole andare in Champions e in Nazionale. Il Torino chiede tanto, forse addirittura 40 milioni, soldi importanti da reinvestire dal mercato. Tottenham e Napoli ci sono, il club partenopeo se vende Koulibaly si lancia. Loro oltre alla solita Inter che parte davanti e offre contropartite». Sbloccando la cessione del difensore, Cairo può puntare a rafforzare la squadra. «Sì, anche in attacco dove il nome di Piatek potrebbe essere quello giusto. Il polacco non verrà confermato a Firenze e il Toro lo ha contattato anche lo scorso inverno. Ma, ribadiamo, tutto ruota attorno alle cessioni e all’ingresso di denaro fresco». Per chiudere, la Primavera ha trovato l’allenatore. «Sarà Giuseppe Scurto, ex Roma. E non Raffaele Palladino; si vede che Galliani ha ancora appeal e l’ha trattenuto al Monza…». LEGGI TUTTO

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    Torino, soluzione Piatek in alternativa a Dovbyk

    Avanti c’è posto. Perché con l’addio di Belotti servirà una prima punta che faccia gol. Al momento c’è solo Sanabria che, però, di reti ne fa poche. Poi Pellegri che, comunque, è ancora giovane e infine Zaza che sarà ceduto. Ecco perché in attacco i granata hanno la necessità di trovare un bomber in grado di realizzare almeno 10-15 gol. […] Al primo posto c’è sempre Artem Dovbyk, 24 anni, centravanti del Dnipro e della Nazionale ucraina. Elemento velenoso in zona gol, vede la porta con grande facilità, è potente nel fisico e bravo nei colpi di testa. La classica prima punta che si sposerebbe alla perfezione con il gioco di Juric. […] Se non si dovesse arrivare all’ucraino ci sarebbe un’altra pista percorribile: Krzysztof Piatek, 26 anni, che Juric conosce bene per averlo avuto nel Genoa.Sullo stesso argomentoToro, Belotti vede la Fiorentina ma sogna il MilanCalciomercato Torino

    Il polacco, di proprietà dell’Hertha Berlino, non è stato riscattato, per ora, dalla Fiorentina: in viola il giocatore (tra campionato e Coppa Italia) ha realizzato 6 gol in 18 partite. E’ una prima punta, meno potente dell’ucraino, ma ugualmente adatto al gioco di Juric. Per cederlo l’Hertha Berlino chiede 15 milioni, gli stessi che dovevano sborsare i viola in caso di riscatto. Il giocatore percepisce un ingaggio che oscilla tra il milione e mezzo e il milione e settecentomila euro (compresi bonus sotto forma di gol) a stagione. Davide Vagnati, secondo consuetudine, potrebbe chiedere il prestito con diritto di riscatto. L’impressione è che stavolta i tedeschi, scottati dalla rinuncia della Fiorentina, chiedano un obbligo di riscatto, magari ad una cifra più bassa.

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    Sullo stesso argomentoTorino, Sanabria: conferma sempre più vicinaCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, nessun dubbio per Berisha, Ricci e Pellegri: sono confermati

    Quattordici milioni di conferme. Il Torino si affaccia al mercato estivo con una rosa ricca di spine da risolvere, Juric che invoca rinforzi in doppia cifra e Vagnati che appunta nomi in tutti i reparti, ma nonostante lo scenario il club granata dovrà comunque attingere alle proprie casse per confermare in organico – riscattare, quindi – alcuni degli elementi da cui all’ombra della Mole si intende ripartire. […] Gran parte della somma, allora, riguarda Samuele Ricci, arrivato a gennaio in prestito dall’Empoli e per il quale negli scorsi mesi è scattato l’obbligo di riscatto. Un obbligo da 8,5 milioni, cifra decisamente contenuta per un ragazzo del 2001 che in granata si è imposto strada facendo e di recente ha vissuto anche l’emozione dell’esordio nella Nazionale di Mancini. […] Il 20enne di Pontedera ha lavorato sodo al Filadelfia nei primi mesi dell’anno solare, ha iniziato il processo di “juricizzazione” per diventare un centrocampista completo e ha raccolto di conseguenza otto maglie da titolare nelle ultime nove partite di campionato.Sullo stesso argomentoIzzo, Verdi e Zaza: il risparmio è di 15 milioniCalciomercato Torino

    Nove come le apparizioni del coetaneo Pellegri, anche lui approdato in granata nell’ultima finestra invernale e una volta soltanto schierato da titolare. Ma Juric lo conosce alla perfezione, avendolo lanciato ai tempi del Genoa, e crede ciecamente nel potenziale del ragazzone ligure: per questo ha dato mandato alla società di procedere con il riscatto dal Monaco, per una cifra vicina ai 4,5 milioni più altri 0,5 di eventuali bonus. Ecco allora che gli iniziali quattordici milioni di conferme sono quasi raggiunti, soprattutto aggiungendo il gruzzoletto che Cairo dovrà versare alla Spal per il riscatto di Berisha tra i pali. L’estremo difensore albanese, nel corso della stagione, ha scalzato a Milinkovic-Savic l’ideale numero uno sulle spalle, ma quando chiamato in causa non è stato esente da qualche incertezza. 

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    Toro-Salernitana: si scalda l'asse di mercato. E c'è il sondaggio per Mazzocchi

    TORINO – Il Toro è (anche) a caccia di un terzino destro. Con Ansaldi che non è stato confermato, nella rosa è rimasto solo Singo, visto che Vojvoda è stato spostato a sinistra mentre Ola Aina non convince più di tanto e molto probabilmente sarà ceduto. E allora il club granata, approfittando del discorso aperto che c’è con la Salernitana per Verdi e forse anche per Izzo e Zaza, ha chiesto notizie di Pasquale Mazzocchi, classe 1995, che i campani hanno riscattato dal Venezia. Un esterno destro che può giocare anche alto. Davide Vagnati lo sta monitorando con grande attenzione, considerato che il ragazzo ha solo 26 anni e percepisce un ingaggio annuale al di sotto dei 200mila euro. E nei prossimi giorni sull’asse Torino-Salerno potrebbe succedere qualche cosa di importante, visto che ci sono diversi giocatori nel mirino dei due club. Insomma, il mercato sta entrando nella fase calda. LEGGI TUTTO

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    Mercato Toro: Mandragora in ballo con la Juve, ma i granata ci credono. Attacco: spunta Piatek

    TORINO – Ogni giorno dalla redazione di Tuttosport le ultime novità sul mercato del Toro. Oggi tocca a Camillo Forte: «Il Torino ha lasciato cadere il diritto di riscatto, in scadenza, che poteva esercitare per avere Mandragora dalla Juventus. I granata non hanno intenzione di spendere 14 milioni. Però la trattativa è in corso, siamo nel vivo: il ds Davide Vagnati e il collega Federico Cherubini hanno avuto un contatto poche ore fa e la proposta granata è di circa 8 milioni. Una cifra importante per il Torino che intanto spera di vendere bene Bremer incassando tra i 20 e i 30 milioni. Ora bisognerà capire che cosa la Juventus deciderà». Sull’attaccante destinato a prendere il posto di Andrea Belotti: «Piatek e Dovbyk sono alternative più calde rispetto a Joao Pedro». LEGGI TUTTO

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    Toro-Spezia: incontro per Maggiore, Nikolaou, Reca e Linetty

    TORINO – Sono frequenti e costanti i contatti tra il Torino e lo Spezia per discutere di mercato: tanto che a breve – anzi, brevissimo –  il direttore dell’area tecnica granata, Davide Vagnati, e il suo omologo ligure, Riccardo Pecini, si incontreranno per cominciare a discutere concretamente di ciò che può accadere. Al Toro piace moltissimo Giulio Maggiore, che dopo sei stagioni in bianconero ha il contratto in scadenza nel 2023. Può essere una scelta alternativa all’arrivo di Rolando Mandragora, ma ha le caratteristiche per coesistere con il centrocampista di proprietà Juve: e anche per questo motivo è uno dei nomi in cima alla lista dei desideri granata. Su Maggiore c’è pure l’interesse dell’attivissima Fiorentina. Nell’incontro si parlerà anche di Dimitrios Nikolaou, che lo Spezia ha preso un anno fa dall’Empoli e che potrebbe rappresentare la soluzione con cui i granata proveranno a tamponare la pesante partenza di Bremer. Al di là dei discorsi economici, il Toro ha un giocatore che ai liguri piace parecchio: Karol Linetty, che non rientra nei piani tecnici di Ivan Juric. Il polacco interessa anche alla Sampdoria, perché è uno dei centrocampisti che più soddisfa le richieste di Marco Giampaolo. Restando allo Spezia, c’è un terzo profilo tra gli obiettivi del Toro: quello dell’esterno polacco Arkadiusz Reca, che dall’1 luglio diventerà bianconero dopo la stagione in prestito dall’Atalanta. LEGGI TUTTO

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    Torino, idea Luis Henrique: sondaggio con il Marsiglia

    TORINO – Questo il punto, alla voce trequartisti-attaccanti esterni: Brekalo ha scelto di svuotare definitivamente l’armadietto al Filadelfia, Pjaca è partito per non far ritorno in granata (dalla Juve), Praet ha invece il cartellino di proprietà del Leicester e nel Toro di Juric rientrerebbe volentieri. A conti fatti, con Verdi svincolato e mettendoci pure Warming passato in prestito con diritto di riscatto al Darmstadt nella B tedesca, l’unico esterno offensivo di ruolo attualmente nella rosa granata è Seck. Non è casuale, infatti, che in queste prime settimane di un mercato che ufficialmente aprirà i battenti il 1° luglio tanti siano i profili seguiti dal direttore tecnico Vagnati per rinforzare le fasce. Il dt ha individuato gli obiettivi principali, cioè i due giocatori destinati alla titolarità in un Torino che, dopo il recente decimo posto ottenuto, tra un paio di mesi sarà chiamato a dare la scalata alle posizioni in classifica che aprono alla partecipazione alle Coppe europee.Sullo stesso argomentoTorino, Sanabria: conferma sempre più vicinaCalciomercato Torino

    In tal senso suddetti obiettivi sono certificati: uno è un cavallo di ritorno, quel Praet per il quale i granata trattano con il Leicester dopo aver lasciato cadere il diritto di riscatto fissato a 15 milioni, l’altro è Joao Pedro, italo-brasiliano con una valutazione fatta per il cartellino – 10 milioni di euro – ritenuta troppo alta dal Torino. Assestato a un’offerta di 5, ma orientato a salire a 6, 7 milioni da mettere assieme anche con una serie di bonus legati a gol e gare giocate dall’attaccante. Entrambe le operazioni sono ben avviate, anche perché Vagnati si fa forte della volontà di Praet, deciso a continuare il percorso con Juric che lo ritiene centrale nel suo progetto tecnico-tattico, nonché dell’accordo sostanzialmente già raggiunto con Joao Pedro (tre anni uno a circa 2 milioni a stagione).

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    Torino, Nelsson convince. Vagnati vuole lo sconto    

    Sostituire Bremer con un giocatore di pari valore sarà pressoché impossibile, per una dirigenza granata che però ha il dovere di mettere a disposizione di Juric un difensore centrale in grado di tenere forti le redini della retroguardia. Serve un calciatore forte, per tecnica e lettura tattica, ma pure dotato del carisma per guidare un reparto nella passata stagione reso spesso impermeabile dai dettami del tecnico, meravigliosamente interpretati dal brasiliano. A fianco del quale si sono sentiti sicuri un po’ tutti i difensori alternati dall’allenatore granata: si è visto un Djidji molto più mentalizzato rispetto alle stagioni precedenti, mentre Rodriguez è autenticamente rinato, Izzo è tornato affidabile, Zima ha continuato il processo di maturazione e Buongiorno ha ribadito di essere un giovane di buona affidabilità. Almeno quattro su cinque dovrebbero essere confermati: la variabile è rappresentata da Izzo, che avendo un contratto pesante che avvicina i 2 milioni di euro potrà essere sacrificato anche per ragioni economiche (piace al Parma, ma resta da capire se il centrale napoletano sarà disposto a scendere di categoria, pur in una società ambiziosa come quella emiliana).Sullo stesso argomentoToro: Mandragora con Maggiore?Calciomercato Torino LEGGI TUTTO