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    Torino, idea Luis Henrique: sondaggio con il Marsiglia

    TORINO – Questo il punto, alla voce trequartisti-attaccanti esterni: Brekalo ha scelto di svuotare definitivamente l’armadietto al Filadelfia, Pjaca è partito per non far ritorno in granata (dalla Juve), Praet ha invece il cartellino di proprietà del Leicester e nel Toro di Juric rientrerebbe volentieri. A conti fatti, con Verdi svincolato e mettendoci pure Warming passato in prestito con diritto di riscatto al Darmstadt nella B tedesca, l’unico esterno offensivo di ruolo attualmente nella rosa granata è Seck. Non è casuale, infatti, che in queste prime settimane di un mercato che ufficialmente aprirà i battenti il 1° luglio tanti siano i profili seguiti dal direttore tecnico Vagnati per rinforzare le fasce. Il dt ha individuato gli obiettivi principali, cioè i due giocatori destinati alla titolarità in un Torino che, dopo il recente decimo posto ottenuto, tra un paio di mesi sarà chiamato a dare la scalata alle posizioni in classifica che aprono alla partecipazione alle Coppe europee.Sullo stesso argomentoTorino, Sanabria: conferma sempre più vicinaCalciomercato Torino

    In tal senso suddetti obiettivi sono certificati: uno è un cavallo di ritorno, quel Praet per il quale i granata trattano con il Leicester dopo aver lasciato cadere il diritto di riscatto fissato a 15 milioni, l’altro è Joao Pedro, italo-brasiliano con una valutazione fatta per il cartellino – 10 milioni di euro – ritenuta troppo alta dal Torino. Assestato a un’offerta di 5, ma orientato a salire a 6, 7 milioni da mettere assieme anche con una serie di bonus legati a gol e gare giocate dall’attaccante. Entrambe le operazioni sono ben avviate, anche perché Vagnati si fa forte della volontà di Praet, deciso a continuare il percorso con Juric che lo ritiene centrale nel suo progetto tecnico-tattico, nonché dell’accordo sostanzialmente già raggiunto con Joao Pedro (tre anni uno a circa 2 milioni a stagione).

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    Torino, Nelsson convince. Vagnati vuole lo sconto    

    Sostituire Bremer con un giocatore di pari valore sarà pressoché impossibile, per una dirigenza granata che però ha il dovere di mettere a disposizione di Juric un difensore centrale in grado di tenere forti le redini della retroguardia. Serve un calciatore forte, per tecnica e lettura tattica, ma pure dotato del carisma per guidare un reparto nella passata stagione reso spesso impermeabile dai dettami del tecnico, meravigliosamente interpretati dal brasiliano. A fianco del quale si sono sentiti sicuri un po’ tutti i difensori alternati dall’allenatore granata: si è visto un Djidji molto più mentalizzato rispetto alle stagioni precedenti, mentre Rodriguez è autenticamente rinato, Izzo è tornato affidabile, Zima ha continuato il processo di maturazione e Buongiorno ha ribadito di essere un giovane di buona affidabilità. Almeno quattro su cinque dovrebbero essere confermati: la variabile è rappresentata da Izzo, che avendo un contratto pesante che avvicina i 2 milioni di euro potrà essere sacrificato anche per ragioni economiche (piace al Parma, ma resta da capire se il centrale napoletano sarà disposto a scendere di categoria, pur in una società ambiziosa come quella emiliana).Sullo stesso argomentoToro: Mandragora con Maggiore?Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Gnonto: Mancini lo esalta, il mercato lo chiama. In lizza Toro, Friburgo, Hoffenheim, Fiorentina…

    INVIATO A MONCHENGLAGBACH – «Quello che mi ha colpito di Gnonto, a parte che fisicamente è molto forte, è che sa giocare. Fa le cose con logica, non sembra che abbia solo 18 anni». Così, a poche ore dalla sfida contro la Germania al Borussia Park, Roberto Mancini ai microfoni di Rai Sport ha nuovamente sottolineato le qualità di Wilfred “Willi” Gnonto, una delle grandi sorprese della rivoluzione giovane avviata dal ct. Non che fosse uno sconosciuto agli addetti ai lavori – ha percorso la trafila delle Nazionali giovanili ed è stato uno dei migliori giocatori al Mondiale Under 17 – ma lo era certo al grande pubblico, anche per la sua scelta di lasciare le giovanili dell’Inter e andare a giocare nello Zurigo dove ha potuto giocare3 in prima squadra con ben maggiore continuità. Il coraggio di Mancini, come già era successo con Zaniolo e ben più massicciamente in questa fase della sua gestione (da Gatti a Zerbin a Esposito) è stato quello di farlo esordire in Nazionale senza che il ragazzo avesse messo piede su un prato di Serie A sebbene arrivasse comunque da un campionato professionistico di discreto livello come quello svizzero. Quella azzurra, ovviamente, si è trasformata in una vetrina luccicante per le dinamiche di mercato, anche perché il suo contratto con lo Zurigo scadrà il prossimo anno e il club non ha intenzione di perderlo a zero: dai 6 iniziali, ora si discute sopra i 10 milioni. In Italia si è mosso per primo il Sassuolo a cui si sono accodati il Torino e i sondaggi di Fiorentina. Più concreta, però, la pista che porta in Bundesliga al Friburgo e soprattutto all’Hoffenheim del suo ex allenatore, André Breitenreiter. La Germania, del resto, è nel suo destino: dopo l’esordio in azzurro a Bologna contro i tedeschi (25 minuti scoppiettanti con tanto di assist per il gol di Pellegrini) stasera gli tocca il secondo esordio da titolare dopo quello con l’Ungheria: al Borussia Park esaurito con 44.144 spettatori di cui 360 dall’Italia. Ma saranno moltissimi gli italiani immigrati che tiferanno per gli azzurri e che sperano in una vittoria per lenire l’amarezza e dimenticare le prese in giro che tocca loro subire per la mancata qualificazione al Mondiale. E uno dei più attesi sarà proprio il folletto Willi, uno di quelli a cui Mancini chiede di ridare alla Nazionale «Lo spirito e il gioco dominante che aveva la squadra che ci ha portato in cima all’Europa». LEGGI TUTTO

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    Toro e il ritiro austriaco: test da Europa con l'Eintracht

    TORINO – Dal confronto di mercato a quello sul campo. La prima sfida è ormai vinta dall’Eintracht Francoforte, prossimo ad annunciare l’acquisto del terzino sinistro del Besiktas e della Nazionale turca Ridvan Yilmaz. Obiettivo quindi sfumato da parte di un Torino che per l’esterno deve guardare altrove (piacciono Falaye Sacko, rientrato al Vitoria Guimaraes dal prestito al Saint-Etienne e Federico Dimarco, potenziale contropartita nell’ambito dell’operazione Bremer con l’Inter: il primo è un terzino destro, il secondo un sinistro, ma la duttilità di Ola Aina – impiegabile su entrambe le corsie – consente a Vagnati di muoversi indifferentemente per i due profili).
    ANCHE IL MAINZ I detentori dell’Europa League hanno così effettuato il sorpasso decisivo ai danni di un Toro che, nel mezzo dell’estate, affronteranno in Austria per un’amichevole di lusso. Quello contro i tedeschi dovrebbe essere il primo, probante test per i granata di Juric in ritiro. Che si ha conferma verrà svolto in due località austriache: a Bad Leonfelden (quasi al confine con la Repubblica Ceca) la prima tranche dall’11 luglio, a Waidring la seconda (dal 23 luglio). Non sarà, quello contro l’Eintracht, l’unico incrocio di rilievo per il Toro nel corso del mese di luglio. Possibili le sfide anche contro il Mainz – altra squadra della Bundesliga – e quindi contro i ciprioti dell’Apollon Limassol. Sfide dal sapore internazionale, ambito che il Toro di Juric dalla stagione 2023-24 punta a frequentare non soltanto per le amichevoli estive. LEGGI TUTTO

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    Torino, Vojvoda in Langa tra ferie e lavoro

    Tale è la voglia di Toro, di affrontare una nuova stagione da protagonista come da quando Juric lo ha dirottato a sinistra del centrocampo, da indurre Mergim Vojvoda a dividersi tra ferie e lavoro: il kosovaro è a Piobesi d’Alba, splendida località delle Langhe, per godere del meritato riposo dopo una buonissima stagione, ma pure per mantenersi in allenamento in vista di un campionato, il prossimo, nel quale l’esterno vuole evolvere a leader del gruppo granata. Una bella parabola, dopo un inizio difficile, nel Toro. […] In tal senso è accomunabile a Ricardo Rodriguez, da oggetto misterioso a punto fermo con l’avvento di Juric. Che ha visto nel ventinovenne l’elemento ideale per completare il terzetto difensivo, e dello stesso calciatore che ha fatto vedere di avere quelle qualità che le ultime stagioni sembravano aver sbiadito: piede mancino, abilità nella gestione del pallone e calcio da fermo, con la propensione alle avanzate dettata dal ruolo di terzino o esterno di centrocampo che spesso ha occupato in carriera.Sullo stesso argomentoToro, tridente da svolta: Praet, Joao Pedro e Dovbyk subitoCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Vagnati: “Belotti sta facendo le sue valutazioni. Bremer vicino all'Inter? Esagerato”

    Davide Vagnati, direttore dell’area tecnica del Torino, ospite di “Calciomercato – L’Originale” su Sky Sport, ha parlato del mercato in entrata e in uscita dei granata. A tenere banco è ancora la questione legata al capitano Andrea Belotti. Il contratto del Gallo scadrà il 30 giugno e non è stato ancora trovato un accordo per il rinnovo. A tal proposito Vagnati commenta: “Sta facendo le sue valutazioni legittimamente, ma lui è una pagina importante del Toro, comunque vada a finire. Noi per quella che è la nostra storia dobbiamo guardare avanti in vista della prossima stagione”. Restando al parco attaccanti continua: “Abbiamo qualche giocatore importante come Sanabria, che ha grandi qualità tecniche. Per Pellegri stiamo trattando con il Monaco per tenerlo”. 
    Anche Juric vota Gnonto: Torino in pole con altri tre club
    Su Joao Pedro e Bremer
    Tra i profili che il Torino sta osservando con attenzione c’è quello di Joao Pedro che, difficilmente, resterà in Serie B con il Cagliari visto anche il suo oneroso stipendio. A proposito dell’italo-brasiliano, il direttore dell’area tecnica dice: “È sicuramente un buon giocatore, con Capozucca abbiamo fatto due chiacchiere ma attualmente non ci sono le condizioni. È presto”. In uscita il nome calcio è quello di Gleison Bremer: “È stato il migliore del campionato, è stato votato. Oltre a essere un gran difensore, è anche un ragazzo eccezionale e un grande leader. Ci sono tante richieste ma vedremo con lui. L’Inter è una possibilità, ma dire che sia vicino ai nerazzurri mi sembra esagerato”.
    Torino, Vagnati sulle operazioni in entrata

    Non solo Joao Pedro, il Torino sta anche valutando altri rinforzi per la rosa di Ivan Juric, tra cui Dovbyk e Solomon: “Dovbyk è un attaccante, mancino… (ride, ndr). A parte tutto, abbiamo tante situazioni in corso, è un ragazzo interessante e stiamo valutando bene. Solomon è uno di quei giocatori con le caratteristiche ideali. Dobbiamo fare tante operazioni sul mercato”. Infine anche un pensiero sul Monza, squadra neopromossa ma già tra le più attive del calciomercato: “Il Monza ha fatto un importante campionato di Serie B e hanno grande possibilità economica. Sicuramente saranno tra le squadre con più movimenti in questo calciomercato”.
    Torino, tutto fatto per il vice Berisha: preso Gabriel LEGGI TUTTO

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    Torino, tutto fatto per il vice Berisha: preso Gabriel

    In attesa dei colpi per la formazione titolare il direttore dell’area tecnica Vagnati ha chiuso per il secondo portiere che nella prossima stagione agirà alle spalle di Berisha: trovato l’accordo con Gabriel, seguito da tempo e svincolato dal Lecce. Un arrivo che ovviamente porterà all’uscita di Milinkovic-Savic, il quale nella stagione scorsa ha perso il posto da titolare proprio in favore dell’albanese. Registrato il primo ingresso per la stagione 2022-23, va ora dato conto dei discorsi aperti con l’Atalanta. Discorsi pure oliati dall’arrivo a Bergamo del direttore sportivo Tony D’Amico e che procedono in più direzioni. Il neo dirigente della Dea, ex Verona, vanta infatti un eccellente rapporto con Ivan Juric, legame destinato a favorire – quantomeno – qualche confronto in più tra le parti. Gli ultimi coinvolgono il talentuoso Caleb Okoli, pregiato frutto dell’alta scuola di Zingonia: il giovane difensore, nell’ultima stagione in prestito alla Cremonese, ha dimostrato di essere pronto per il grande salto in Serie A e Vagnati ha anche il suo nome appuntato sul taccuino.Sullo stesso argomentoToro, Belotti non dà segnali: Vagnati cerca un nuovo bomberCalciomercato Torino

    L’Atalanta di certo non vuole privarsi per il futuro del 20enne di origini nigeriane, richiesto in questi giorni anche dal Verona e dallo stesso neo promosso club grigiorosso, ma d’altro canto Okoli potrebbe assicurare un rinforzo al reparto difensivo granata – prossimo a incassare l’addio di Bremer – a costo pressoché nullo, se si eccettuano le spese dell’ingaggio per un prestito secco. Una soluzione che decisamente non piace a Juric, ma che strizzerebbe l’occhio alle casse della società, con la possibilità di investire altrove (servono rinforzi sostanzialmente in tutti i reparti) le risorse a disposizione. A proposito di risorse, la novità delle ultime ore è proprio un ulteriore interessamento sull’asse Torino-Bergamo, ma questa volta in direzione opposta. La Dea, infatti, ha chiesto informazioni al club granata circa la posizione di Wilfried Singo, giovane in rampa di lancio all’ombra della Mole.

    Sullo stesso argomentoToro, intesa con Joao Pedro. Ma c’è distanza col CagliariCalciomercato Torino

    L’ivoriano, esploso in un classico 3-5-2, con Juric e in un centrocampo a quattro si è reso protagonista di una stagione positiva, ma certo non eccezionale. Per questo il suo profilo non è considerato incedibile, a patto però di ricevere un’offerta decisamente importante: non sotto i 20 milioni, la base di partenza da cui cominciare a trattare. Una cifra che mantiene, per ora, l’Atalanta tiepida, anche perché Cairo – come nel caso di Bremer – preferirebbe incassare milioni senza annacquare la cessione con contropartite tecniche. Ma siamo solo agli inizi di giugno e i fronti aperti, sulla direttissima Torino-Bergamo, sono davvero tanti: sono attesi aggiornamenti già nei prossimi giorni.

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    Anche Juric vota Gnonto: Torino in pole con altri tre club

    Da Pellegri a Gnonto, passando per Gabriel. […] È stato sufficiente fare qualche telefonata ad un paio di dirigenti, a un intermediario elvetico in collegamento diretto con lo Zurigo e possedere un buon gancio mediatico in Svizzera per appurare quanto si era già scritto a inizio settimana: anche il Torino si è iscritto alla corsa per Gnonto, 18enne stellina appena esplosa in azzurro, dopo che già aveva confezionato una stagione sopra le righe con ben 33 presenze (9 da titolare), 8 reti e 3 assist (più 3 gettoni, altri 2 gol e altrettanti assist nella Coppa nazionale). In testa su tutto, la vittoria del campionato. Alla sua età, un decollo fin impetuoso, pur in un torneo non esattamente probante qual è quello elvetico. Un rendimento, dunque, che l’aveva posto in una tale condizione da meritarsi anche la fiducia di Mancini. E, adesso, l’interesse diretto di un nugolo di squadre anche straniere, ovviamente. Ma l’Italia è nel cuore di Gnonto. Un bel punto di partenza per il Torino, ma anche per il Sassuolo, il Bologna, il Verona. Lo Zurigo ha alzato le barriere: chiedendo cifre subito maggiorate, 10 milioni più bonus.Sullo stesso argomentoToro, Belotti non dà segnali: Vagnati cerca un nuovo bomberCalciomercato Torino

    Un’ esagerazione, tenuto conto sia della volontà del giocatore di spiccare ancor meglio il volo nella prossima stagione, sia della situazione contrattuale in essere. Il legame tra Gnonto e lo Zurigo scadrà già nel 2023. Gli svizzeri non sono mai riusciti a procedere attraverso un prolungamento. Lo avevano messo sul mercato, per recuperare il recuperabile senza rischiare di perderlo a parametro zero. E tempo fa si discorreva di cifre ben più basse: i media elvetici meglio informati parlavano di un’operazione possibile intorno ai 4, 5 milioni. Sono poi bastate due presenze con Mancini (in specie l’esordio del 4 giugno con l’assist vincente per Pellegrini contro la Germania) e a Zurigo hanno subito ribaltato i cardini della questione. Per la serie: ora vale come minimo 10 milioni. Per carità, chiedere si può chiedere: anche quanto si vuole. Il problema, però, è ottenere, alla fine: e tra 4 e 10 milioni esiste un’ampia scala di grigi.

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