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    Belotti torna già a casa. Il Toro: ora basta misteri

    TORINO – Non si dovranno fare male altri attaccanti, non dovranno esserci improvvisi quanto inopinati cambi di programma, non dovranno insomma maturare sorprese. In assenza di colpi di scena, quello di stasera sarà l’ultimo impegno di Belotti in Nazionale, panchinaro o titolare che sia. L’Ungheria a Cesena, poi tanti saluti a Mancini e compagnia. Confermate, dunque, le indiscrezioni che già erano emerse domenica. Il Gallo non chiuderà il cerchio martedì 14 giugno contro la Germania, dopo la partita di sabato contro l’Inghilterra. Sarà uno degli azzurri (non l’unico: vedi anche Bonucci, per esempio) che vedrà ridursi drasticamente il periodo della convocazione [..]Sullo stesso argomentoBelotti così perde Juric e i tifosi del ToroCalciomercato Torino

    Il mercato del Toro

    […]Il Torino, nei fatti, ha un bel pezzo di mercato bloccato. Perché non stiamo parlando di una società (e quindi di una potenza di fuoco) in grado di ingaggiare altri attaccanti senza porsi problemi sia a bilancio sia nell’utilizzo settimanale degli stessi, senza le Coppe. Il caso di Dovbyk è emblematico. Forse quello più appariscente, anche in considerazione della sua origine (è un centravanti ucraino, goleador della Nazionale) e del caso di mercato in cui è dentro mani e piedi. Il Dnipro deve sfoltire e incassare, un po’ come lo Shakhtar nelle cui file milita l’ala/trequartista Solomon, altro obiettivo granata: a seguito dell’invasione russa, pure il calcio in Ucraina è piombato in un vicolo cieco. E stiamo parlando di un centravanti dal valore acclarato, ma ancora dalle indubbie potenzialità di crescita: ha appena 24 anni. Finché il campionato si è giocato, il suo rendimento era risultato a dir poco brillante: 14 gol in 17 presenze, più altre 3 reti in 8 incontri della Nazionale. Il Torino lo seguiva già un anno fa, quando cominciarono i sondaggi esplorativi. Ora, con l’esplosione del caso Belotti, il decollo di trattative ancor più concrete. E un’offerta già fatta balenare: intorno agli 8 milioni (ma il Dnipro vorrebbe ricavarne più di 10).

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    Sullo stesso argomentoBelotti così perde Juric e i tifosi del ToroCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Heysel, 37 anni dopo: il Torino si stringe forte alla Juventus

    TORINO – “Anche questa sera, come ogni anno, i nostri pensieri sono rivolti alle vittime della tragedia dell’Heysel”, così il Torino attraverso i suoi profili social ufficiali ha voluto esprimere la sua vicinanaza ai “cugini” della Juventus, che oggi, 29 maggio 2022, ricordano dopo 37 anni le 39 innocenti vittime dell’assurda tragedia di Bruxelles, in occasione della finale dell’allora Coppa dei Campioni tra i bianconeri e il Liverpool. Un’espressione di solidarietà da subito diventata “tradizione”, proprio perché sentita visceralmente a livello cittadino. LEGGI TUTTO

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    Torino, scatta l'operazione Strefezza

    Il Toro ha iniziato la trattativa per Gabriel Strefezza. Con il contestuale assalto all’israeliano Manor Solomon, presupponendo la conferma di Demba Seck e per ora nell’attesa di notizie fronte Leicester per il ritorno di Denny Praet, il direttore tecnico Davide Vagnati cerca di infittire i discorsi alla voce trequartisti. […] Ebbene, per completare un reparto che potrebbe avere in Solomon e Praet – detto che uno va preso e l’altro fatto tornare – i due titolari, la dirigenza granata si sta orientando sempre più concretamente sull’esterno brasiliano di passaporto italiano. Un 25enne minuto (meno di 168 centimetri per 164 chilogrammi di peso), che se in A realizzasse la metà delle reti con le quali ha contribuito alla promozione del Lecce, tra un anno sarebbe in odore di Nazionale: ben 14, i suoi gol, con allegati 6 assist.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Toro, un filo di preoccupazione: Juric chiede garanzie a Cairo

    TORINO – Domanda secca: è preoccupato di perdere tanti protagonisti? Risposta di Juric, venerdì notte: «Sì, c’è sempre un po’ di preoccupazione. Quando allenavo il Verona avevo visto che i giocatori possono migliorare in modo fantastico solo col tempo, lavorandoci assieme per almeno due anni. Ma fin dall’inizio qui al Toro sapevo che avremmo avuto gente in scadenza e diversi prestiti con riscatti molto alti. Tuttavia abbiamo ugualmente disputato un campionato a ottimi livelli, molto bello. Tutto l’ambiente ha cambiato clima e atmosfera», dopo i precedenti due anni da incubo.Sullo stesso argomentoToro, le 10 richieste di Juric a Cairo: in ballo c’è il futuro granataTorino

    «I ragazzi sono andati oltre le mie aspettative, sono stati splendidi, hanno sempre dimostrato tanta voglia di migliorare. Lunedì», quindi oggi, «mi vedrò con Cairo e Vagnati e si faranno bene tutte le valutazioni. Abbiamo fatto tanti progressi in questa stagione, ma molto bisogna ancora fare. In molti andranno via e altri non verranno riscattati. Io vorrei puntare all’Europa, vorrei provarci, i tifosi lo chiedono e fanno bene: dopo un anno così bello non si può che cercare di migliorare per forza, se sei il Toro. Ma adesso la società dovrà decidere quale strada intraprendere. Per crescere servono rinforzi giusti, di maggiore qualità: dieci. Sì, dieci. Su questo io ho le idee chiarissime. Voglio conoscere l’opinione della società, a questo punto». Dall’alfa all’omega, in queste dichiarazioni c’è tutto il decisionismo di Juric. La sua lucidità di pensiero. I proponimenti, le ambizioni, ma anche i dubbi, i timori.

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    Sullo stesso argomentoSegnale Toro, Juric prepara il ritiro estivo: i dettagliTorino LEGGI TUTTO

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    Belotti? Aspetta Juric! Il Gallo si prende qualche giorno in più

    TORINO – Si è preso qualche giorno in più, Belotti, per decidere: Toro sì o Toro no? Ma non immaginatelo come un Amleto scespiriano del 2022, che di notte vaga per le vie di Torino con un teschio in mano, mentre si pone quesiti esistenziali. «Tra un paio di giorni il Gallo ci darà la sua risposta finale e finalmente sapremo tutto», diceva Juric venerdì sera, dopo la Roma. Parole assolutamente simili le aveva già dettate il giorno prima, alla vigilia della partita. Ordunque, le speranze del tecnico andranno deluse: a meno di sorprese in mattinata, sulla carta non escludibili a priori ma a ieri sera davvero inattese, Juric oggi a Milano si siederà davanti a Cairo e Vagnati senza avere in tasca l’esito della Belotteide. Un dubbio in più, una problematica aperta in più: inevitabilmente, piaccia o non piaccia.Sullo stesso argomentoTorino, Vagnati: “Belotti? Non mi espongo, ma ha il cuore granata”Torino

    Ma perché Belotti ha deciso di procrastinare la sua risposta? Si fa banalmente sospirare da primadonna o forse attende surrettiziamente un’offerta in particolare da altri club? No, il motivo principe, la chiave va ricercata in primo luogo in una riflessione fin semplice, per quanto a lungo elaborata, studiata, dibattuta nel cuore e con la moglie: il Gallo si fida pressoché ciecamente di Juric («Nella scorsa settimana ci siamo parlati a lungo», aveva rivelato Ivan nei giorni scorsi), per cui preferisce attendere per l’appunto l’esito dell’incontro odierno tra il tecnico, il presidente e il direttore sportivo del Torino. Soltanto dopo riterrà di avere le idee sufficientemente chiare.

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    Sullo stesso argomentoBelotti, quella faccia un po’ così di chi non sa che cosa fareCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Vlahovic uomo simbolo della Juve e già torinese doc

    TORINO – Dusan Vlahovic è già l’uomo simbolo della Juventus e lo sarà ancora di più con la rivoluzione bianconera, dopo qualche mese di “apprendistato” e i primi 9 gol dell’avventura sotto la Mole. L’attaccante serbo è già ben inserito nel tessuto cittadino, si gode ogni angolo di Torino, come alla vigilia del match di Firenze, ultima di campionato contro la sua ex squadra. Una merenda in piazza San Carlo, camicia bianca, occhiali e un sorriso grande così. Sì, Dusan è già un torinese doc. E non vede l’ora di vincere qualche trofeo, dopo gli zero tituli di quest’anno. LEGGI TUTTO

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    Torino, siamo ai saluti di numerosi big

    Il Torino si affaccia a una nuova estate, sotto il profilo dell’organico da consegnare a Juric per la sua seconda stagione in granata, con più interrogativi che certezze. Interrogativi che, a stretto giro di posta, potrebbero trasformarsi in buchi nella rosa da andare a colmare. Un bel problema, soprattutto dal punto di vista numerico. Ma anche una golosa opportunità, come solleticato ieri dal tecnico croato in conferenza stampa, per risolvere questioni in sospeso da troppo tempo e per aspirare ad alzare il livello qualitativo della squadra. In un caso proprio no, il virtuoso presupposto non potrà trovare compimento: pressoché impossibile trovare sul mercato, a cifre da Torino, un altro Bremer, fatto e finito. Se la partenza del centrale brasiliano è pressoché certa, invece del tutto sicura è ormai quella di Brekalo, in una zona del campo in cui è inevitabilmente previsto un sostanzioso restilying. Il croato farà ritorno al Wolfsburg per poi spiccare il volo verso altri lidi, ma anche Pjaca non sarà riscattato.Sullo stesso argomentoToro, pressing su Belotti: “Roma, poi sì o no”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Serie A, il pronostico di Torino-Roma

    La finale di Conference League di Tirana si avvicina e per la Roma, nel frattempo, c’è da giocare l’ultimo match di campionato. L’undici allenato da José Mourinho, reduce dal pareggio per 1-1 con il Venezia, ha ancora la classifica dalla sua parte e con una vittoria sarebbe certo di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Giallorossi favoriti ma… scopri il pronostico
    Per le quote i giallorossi partono con i favori del pronostico ma non si può escludere la possibiltà che Pellegrini e compagni vogliano conservare le energie per l’appuntamento più importante della stagione. Il “2” può uscire al novantesimo, in alternativa però si possono provare sia l’Under 2,5 (uscito con i granata in campo in 22 match su 37) che il Multigol Ospite 1-2. LEGGI TUTTO