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    Torino-Roma anticipata a venerdì: Casini ha dato l'ok

    ROMA – ll presidente della Serie A, Lorenzo Casini, ha accolto la richiesta della Roma di poter anticipare la sfida contro il Torino. I giallorossi aveva richiesto di spostare l’ultimo match della Serie A contro i granata, per preparare al meglio la finale di Conference. La decisione è arrivata dopo l’assemblea di Lega svolta al Coni: “La Roma giocherà di venerdì come chiesto. Decisione che è stata unanime. Siamo tutti contenti che la Roma disputerà la finale della Conference League. Le altre che giocheranno per l’Europa rispetteranno il principio di contemporaneità scendendo in campo o tutte sabato o domenica, ma si deciderà dopo la penultima giornata”. LEGGI TUTTO

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    De Biasi: “Progetto Toro? Ne parlavo già io 17 anni fa”

    TORINO – Pochi possono dire di conoscere il primo Toro di Urbano Cairo come Gianni De Biasi. Ora ct dell’Azerbaigian, GDB ha vissuto a più riprese l’epoca iniziale del presidente granata. E non si perde, anche da lontano, le partite di Serie A, Torino compreso.

    De Biasi, partiamo però da Belotti: con il Napoli lo abbiamo visto molto presente nonostante sia in scadenza e la sua situazione non sia definita. Che impressione le ha fatto? Non sembra un calciatore con la testa già altrove. “Sicuramente non ha la testa da un’altra parte anche perché la sua stagione è stata altalenante e credo che in questo momento voglia dimostrare di essere un giocatore per come è stato conosciuto al Toro e in Nazionale, ha la voglia di riscattare un’annata non bellissima da parte sua. Il Toro invece sta finendo la stagione nel modo migliore e ha posto le basi per un futuro senza patemi, un futuro di crescita. Se sarà insieme al Torino o altrove questo lo decideranno le parti in causa, ovviamente”.

    Di crescita parlava Juric, dicendo in modo diretto che il Toro “non deve galleggiare”. Lei conosce bene Cairo, quale può essere il futuro granata, quali sono le possibilità di fare passi di crescita e consolidamento? “Questo anno di esperienza è servito a Ivan per conoscere i giocatori a disposizione e capire la realtà Toro, credo che lui abbia fatto gran parte del lavoro, è uno che cerca di cambiare la mentalità di alcuni giocatori. Credo che a fine stagione darà le proprie linee guida se si vuol crescere sapendo anche dove il Toro è chiamato a recitare, non può permettersi investimenti da Real Madrid. Il Toro non può rischiare tracolli economici per inseguire chissà quali sogni, è un progetto che deve essere proiettato nel tempo e si parte con 17 anni di ritardo. Era quello che avevo suggerito di fare al presidente già allora anche se erano i grandi nomi quelli che attiravano in quel periodo. Diciamo che anche ai tempi i discorsi erano quelli, ma ora la situazione è diversa” […]

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    Torino, occhi su Boloca del Frosinone

    Qualche mese fa, a gennaio, il Torino era andato a un passo dal prendere Federico Gatti, ma alla fine l’aveva spuntata la Juventus per il difensore del Frosinone. Il club granata non era stato di certo contento, nonostante siano dinamiche abituali del mercato. Ma in virtù degli ottimi rapporti tra le due società e anche per saldare ulteriormente i contatti, Torino e Frosinone presto potrebbero sedersi al tavolo per parlare di un altro ragazzo interessante, curiosamente originario di Chieri, a due passi da Torino, come Gatti. Si tratta del centrocampista Daniel Boloca, 23 anni, uno dei punti di forza della formazione di Fabio Grosso: sognava di raggiungere la Serie A con il Frosinone, invece l’obiettivo playoff non è stato centrato: potrebbe comunque salire al piano di sopra grazie al mercato, dato che diversi club di Serie A lo osservano con attenzione. Su tutti il Torino, si dice, anche se al momento contatti diretti tra i due club non ci sono ancora stati, ma Boloca piace per la sua duttilità: mezzala destra titolare nel centrocampo frusinate, ma all’occorrenza anche regista.Sullo stesso argomentoBerisha si tiene il Toro: “Il mio futuro è qui, voglio restare”Calciomercato Torino

    La versatilità è una qualità che piace molto a Ivan Juric, anche se il tecnico granata vuole gente da battaglia, soprattutto in mezzo: serve tempo per entrare nei suoi meccanismi, una sorta di apprendistato che sta affrontando adesso, per esempio, Samuele Ricci, elemento arrivato dall’Empoli a gennaio e sul quale il Torino punta forte per il futuro. Boloca può inserirsi in tale contesto anche perché, se è vero che in campo ha ancora ampi margini di miglioramento (un gol nel campionato di Serie B in 36 presenze e due assist) e che ogni tanto tende un po’ troppo a specchiarsi giocando di fioretto e non di spada, il 23enne non è tipo che si tira indietro davanti alle sfide. Lo racconta la sua storia, come più volte ha spiegato in alcune interviste da quando è al Frosinone. Dai Pulcini del Torino (giocava proprio con Gatti da bambino nei granata) Daniel passa al settore giovanile della Juventus, poi, dopo sei anni tra i bianconeri e il Chieri, decide di cambiare completamente strada, appena 18enne: si trasferisce in Slovacchia, per la precisione a Presov, un’esperienza che lo ha arricchito molto ma che ne ha rallentato la crescita calcistica. A quel punto, dopo sei mesi, è ritornato in Italia ma dovendo ripartire dalla gavetta della Serie D: Romanese, Francavilla e il ritorno in Piemonte, al Fossano.

    Sullo stesso argomentoTorino, Vagnati: “Il futuro di Belotti? Tutto resta aperto”Torino

    Le qualità del ragazzo però non passano inosservate e così lo nota Guido Angelozzi, che per Daniel diventa una sorta di mentore. Boloca si allena con lo Spezia a gennaio del 2020, ma poi scoppia l’emergenza Covid e non se ne fa nulla. Niente contratto, ma l’occasione per il grande salto è solo rimandata: l’esperto dirigente non si è dimenticato di lui e lo chiama a Frosinone. Il resto è storia recente: in Ciociaria il centrocampista diventa un titolare e nell’ultima stagione si guadagna le attenzioni di club di categoria superiore. Un percorso che può essere paragonabile a quello di Davide Frattesi, arrivato al culmine della maturità nel Sassuolo dopo essersi fatto le ossa per anni in Serie B tra Ascoli, Empoli e Monza. Certo, Boloca è partito più tardi ma le stagioni tra i dilettanti lo hanno forgiato e non vanno dimenticate le storie di chi, salendo un gradino alla volta dalla D è arrivato fino in cima, come Messias (ora al Milan). L’operazione Gatti ha portato nelle casse del Frosinone un totale di 10 milioni, per Boloca, che è sotto contratto con i laziali fino al 2025, si ragionerebbe su cifre inferiori: ora il mercato è ancora in una fase embrionale, ma il Toro osserva e valuta le opportunità. E Boloca può essere una di queste.

    Sullo stesso argomentoPraet, il Toro tratta: primi contatti col LeicesterCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Dall'Inghilterra: “Il Chelsea va forte su Bremer per rimpiazzare Rudiger”

    LONDRA – Si torna a parlare di un interesse del Chelsea per il difensore Gleison Bremer, che già nel mercato invernale era stato accostato al club londinese. Secondo quanto riporta il sito “football.london”, il 25enne difensore del Torino sarebbe infatti una delle prime scelte dei “blues” per sopperire alla partenza di Antonio Rudiger, destinato al Real Madrid. Gli osservatori del Chelsea avrebbero seguito Bremer a più riprese in questa stagione. Il difensore brasiliano è valutato 27 milioni di sterline (circa 31,5 milioni di euro) e sarebbe seguito anche da altre squadre della Premier League.Sullo stesso argomentoToro, Bremer pronto per OsimhenTorino LEGGI TUTTO

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    Serie A, piace il Multigol 2-4 in Torino-Napoli

    Serie A, terz’ultima giornata di campionato. Il Napoli dopo aver liquidato senza troppi problemi la pratica Sassuolo (6-1 al “Maradona”) si appresta a giocare in trasferta sul campo del Torino.
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    Nelle ultime settimane il Torino ha dimostrato di essere in gran forma, Belotti e compagni non hanno mai perso nelle precedenti sei partite disputate (3 vittorie e 3 pareggi). Osservando il ruolino di marcia dei granata si nota subito come l’undici di Juric in questa stagione abbia conquistato la maggior parte dei suoi punti in casa. Il “Toro” davanti al proprio pubblico con 29 gol fatti e 17 subiti ha fatto registrare 8 vittorie, 5 pareggi e soltanto 4 sconfitte, da sottolineare poi come ben 13 di queste 17 partite siano terminate con un numero di reti compreso fra 2 e 4. 
    Il Napoli in trasferta viaggia a una media di 1,94 gol realizzati e 0,88 subiti. Può starci il Multigol 2-4, esito centrato già in 12 occasioni dai partenopei fuori casa, al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Praet, il Toro tratta: primi contatti col Leicester

    Ci siamo, l’operazione Praet è scattata. Proprio in questi giorni, probabilmente anche in queste ore. Davide Vagnati ha sfruttato la trasferta del Leicester a Roma per la Conference League per riavviare i contatti con il club inglese e discutere il futuro di Praet. Le due parti, insomma, hanno cominciato a trattare. Juric, del resto, con il ds e con Cairo è stato perentorio: vuole la conferma del trequartista belga per dare seguito al suo lavoro. Ha la necessità di poter avere basi solide per costruire qualcosa di importante e dare l’assalto all’Europa. Praet, infatti, è considerato indispensabile e lo confermano i risultati. Con lui in campo la squadra convince, senza va incontro a risultati negativi, oltre ad abbassare notevolmente il tasso qualitativo della manovra. È vero che fisicamente non regala le certezze di altri, ma in questo il tecnico sa come comportarsi: lo gestisce negli allenamenti, spesso lo consegna ai preparatori per un lavoro personalizzato affinché possa scendere in campo nelle migliori condizioni possibili.Sullo stesso argomentoTorino, Praet è indispensabile: si tratta con il LeicesterCalciomercato Torino

    L’operazione Praet-bis è dunque iniziata. I granata, in base al contratto precedente, per riscattarlo devono tirare fuori 15 milioni, cifra considerata però troppo alta alla luce della sua fragilità fisica. Perciò Vagnati ha chiesto il rinnovo del prestito. Da quanto si è venuto a sapere, gli inglesi – che non considerano Praet indispensabile per la prossima stagione – sono d’accordo a lasciarlo a Torino, ma in cambio, soprattutto in cambio di eventuali sconti, chiedono delle garanzie. E cioè che l’eventuale nuovo prestito si concluda con un obbligo di riscatto. Vogliono certezze di questo tipo. Ed è possibile che si mettano sul tavolo negoziale delle controproposte tipo il numero delle partite giocate o la possibile qualificazione granata ad una competizione europea. Con un riscatto obbligato intorno ai 12 milioni, o poco oltre. Sono queste le basi su cui si è discusso. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori contatti: l’intenzione dei granata è quella di chiudere al più presto il discorso per dare al tecnico croato un primo confortante segnale per il futuro.

    Sullo stesso argomentoTorino, intrigo Sanabria: il Maiorca offre 6 milioni Calciomercato Torino

    Il giocatore, tra l’altro, ha fatto sapere sia ai dirigenti del Toro sia a quelli del Leicester che le sue intenzioni sono quelle di restare in granata, dove si trova bene ed è motivato dal fatto di essere stato messo al centro del progetto. Queste sono sensazioni che un giocatore avverte e apprezza. Ma un po’ su tutte le questioni-riscatti Juric ha chiesto un’accelerazione, non soltanto per Praet. L’allenatore croato vuole poter continuare a puntare anche su Brekalo, l’altro trequartista che in questa stagione ha fatto bene. In questo caso i granata dovranno versare al Wolfsburg 11 milioni, e questi il club tedesco intende intascarli tutti; perciò ha fatto sapere di non essere disposto a concedere sconti. Il Toro ne ha preso atto e nei termini è comunque intenzionato a saldare il conto. Chiaro che con le conferme di Praet e Brekalo, Juric potrà cominciare la prossima stagione con maggior fiducia. Se poi alla fine dovesse restare anche Belotti, il quadro diventerebbe ancora più confortante. Tornando al Leicester, ieri a Roma: domani un emissario del club sarà in tribuna al Grande Torino per seguire la sfida con il Napoli. E non sarà il solo: diversi osservatori di Premier hanno chiesto l’accredito per la partita perché ci sono parecchi giocatori, soprattutto del Toro, che sono seguiti con grande attenzione.

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    Uno di questi è Bremer, il difensore più corteggiato d’Europa. Ma Oltremanica piace tantissimo Singo, in particolare al Tottenham di Conte e Paratici. Insomma, il match di domani sarà seguitissimo e avrà un valore molto alto anche per quanto riguarda il mercato. Ma non solo. I granata cercheranno di confermare il buon momento di forma e di risultati conquistando la prima vittoria contro una grande del campionato. In diverse occasioni ci sono andati vicini, ma per un motivo o per l’altro non sono mai riusciti a centrare l’obiettivo. Inoltre la squadra cercherà di aiutare il Gallo che in queste ultime tre partite di campionato ha la possibilità, per il settimo anno consecutivo, di centrare la doppia cifra in fase realizzativa. Grazie alla tripletta di Empoli, è salito a quota otto. Anche questo è diventato un obiettivo importante per i granata che faranno di tutto per aiutare il loro compagno, sperando che lui prolunghi il contratto e resti al Toro. E in questo Praet, con i suoi assist, riveste un’importanza particolare.

    Sullo stesso argomentoTorino, Ahmet Nur Cebi: “Per Yilmaz vogliamo 10 milioni”Calciomercato Torino

    Il belga sa inventare l’ultimo passaggio, trovare l’assist giusto; con lui lui Belotti può sperare di centrare anche quest’obiettivo, comunque gratificante per chi vive di gol. Insomma, tra mercato e campionato la stagione granata si avvia alla conclusione. I tifosi dopo anni di continue delusioni hanno cominciato a riassaporare il dolce gusto della soddisfazione: spetta ai dirigenti non smontare il “giocattolo” divertente che giorno dopo giorno Juric ha cominciato a costruire. Perché al momento le uniche certezze sono le partenze di Bremer e Pobega.

    Sullo stesso argomentoJuric: “Cairo e Vagnati, volete un grande Toro? Partite da Belotti”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Zuckerberg a Torino e Milano. Barile lo invita per Toro-Napoli…

    TORINO – Mark Zuckerberg da Torino a Milano. Sotto La Mole, il fondatore di Facebook ha pranzato al Cambio da Matteo Baronetto e, accompagnato da John Elkann, presidente di Stellantis, e due suoi figli, è andato anche a gustare il cioccolato di Peyrano (“mandato nel Metaverso”). Poi, a Milano, ecco la visita a Leonardo Del Vecchio in EssilorLuxottica, con tanto di prova degli occhiali intelligenti ultima frontiera. «Qui Leonardo sta utilizzando un prototipo del nostro braccialetto EMG con interfaccia neurale che alla fine ti consentirà di controllare i tuoi occhiali e altri dispositivi», si legge nel post di Mark su Instagram. E il viaggio in Italia continua. Intanto, nella foto postata da Baronetto, scrive Alberto Barile, il direttore operativo del Toro: «Wow! Complimenti Matteo… e se per caso si fermasse fino a sabato compreso…». Insomma, l’invito per Toro-Napoli è partito… LEGGI TUTTO

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    Storie a Superga: è la vita del Toro

    TORINO – Ci va fede, per rinnovare la bellezza della vita. Per trovare la forza di colorare una lacrima con un sorriso, per celebrare con parteci- pazione una sciagura. Partecipazione che e? uno stringersi assieme, sciogliersi in un ab- braccio, condividere nel profondo un’idea che punta il cielo avendo radici affondate a terra. La? dove riposano i nostri cari, i nostri riferimenti. Per i tifosi granata gli Invincibili tali sono, a maggior ragione a distanza di 73 anni dall’incidente aereo che fece diventare storia e poi leggenda una squadra schiantata- si al momento della totale maturazione. Ora gli Eroi e chi con loro era su quel volo – il fon- datore di Tuttosport, Renato Casalbore, tra questi – riposano sotto terra nutrendo le ra- dici di quell’idea che pero?, con il suo tronco, i suoi rami e i suoi frutti punta al cielo. Dove chi ha fede nel dopo, oltre che nella vita, sen- te che gli interpreti del Grande Torino sono in qualche forma ascesi. Quanto contenuto tra radici e frutti e? l’idea, il senso che nei de- cenni si e? radicato in questa tifoseria davvero particolare: il senso dell’appartenenza a un club che piu? di ogni altro in Italia e? dolore e poesia, abbracci e pianto, ironia che spesso e? pure autoironia e profondita?. In questa pa- gina raccogliamo alcune tra le fotografie piu? belle e significative che, dal post fallimento in avanti, hanno restituito l’anima di Super- ga: i capitani, le giornate di sole con le ban- diere al vento e i tanti 4 maggio con pioggia – fine e fredda – e nebbia – spessa e grigia – gli applausi e le contestazioni, gli uomini che hanno contribuito in minima o larghissima parte a dare un senso alle celebrazioni. Una goccia e? ad esempio stata portata da Mick Wallace, il parlamentare irlandese che ha il cuore a forma di Toro. Un fiume, anzi un oceano di contributi e? invece stato portato da Don Aldo Rabino, compianto cappella- no – e amico, consigliere, padre spirituale – di tanti granata del quale ha preso il posto con umilta? e coraggio Don Riccardo Robella.Guarda la galleryBelotti show: entra, fa tripletta all’Empoli e lancia il Torino LEGGI TUTTO