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    Serie A, il pronostico di Torino-Milan

    Anche questa volta il Milan scenderà in campo conoscendo già i risultati di Inter e Napoli. La scorsa settimana questo scenario non portò bene ai rossoneri, Tonali e compagni sono reduci dallo 0-0 casalingo contro il Bologna.
    Indovina il risultato esatto di Torino-Milan e vinci!
    Match equilibrato, scopri il pronostico
    In chiave Scudetto un passo falso sul campo del Torino potrebbe costare molto caro al “Diavolo”. La squadra di Pioli in trasferta di solito non sbaglia (11 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta) ma non si può trascurare il dato che vede i rossoneri con soli 3 gol realizzati nelle precedenti 4 gare di campionato.
    Il Torino in casa subisce pochissime reti, il club granata davanti al proprio pubblico viaggia a una media di 1,07 gol subiti a partita. Il confronto tra le due compagini si preannuncia molto equilibrato, da provare il Multigol Ospite 1-2 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Pobega, il Torino insiste. Bremer-Inter? Contatti col Milan, voglia di asta

    TORINO – Non l’ammetteranno mai, probabilmente, davanti ai microfoni o a un taccuino. Ragioni di opportunità, nonché strategiche: corrono milioni, di mezzo c’è la possibilità di far fruttare al meglio la cessione di Bremer. Resta il fatto che i buoni rapporti tra i vertici del Torino e quelli rossoneri continuano a favorire dialoghi intrecciati tra possibili interessi vicendevoli. […] Obiettivo: far annusare la disponibilità a trattare Bremer anche ora che l’Inter è in pole (o a maggior ragione?), purché i rossoneri accettino di lasciare Pobega al Torino per un altro anno in affitto, ma stavolta con diritto di riscatto (al momento trattasi di un prestito puro). Finora i rossoneri hanno alzato un muro, davanti ai ripetuti tentativi granata: al di là degli aspetti tecnici e della crescita del ragazzo, il Milan vuole riportare a casa Pobega anche per un’esigenza numerica legata alla compilazione della lista Uefa in vista della prossima Champions. […]Sullo stesso argomentoToro, per Bremer c’è DiMarco. E rispunta CaldaraCalciomercato Torino

    […] Al momento, paiono tendenti allo zero le possibilità per il Torino di trattenerlo. Ma le variabili aperte legate a Bremer e alle possibili esigenze di big club alternativi all’Inter obbligano i granata a oliare le piste. Dar via Bremer a 25 milioni, con l’inserimento di Dimarco a cifre da definirsi (per Cairo vale di sicuro meno di 10 milioni), non è la soluzione migliore, per le casse del Torino. Un asse col Milan può fare comodo. La società granata sta operando per ribaltare lo scenario, nel tentativo di alimentare un’asta per il brasiliano, spaventare l’Inter e mantenere formalmente in vita la pista Pobega.

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    Sullo stesso argomentoTorino, Tottenham su Singo ma la prima risposta di Cairo è un noCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Sordo: “Belotti, resta con Juric. Ci spero, vi spiego perché”

    Parlare con Gianluca Sordo è tornare a quel brivido-costante che scorreva sotto pelle ammirando il Toro di quegli anni. Una squadra che aveva qualche esteta, si pensi a Scifo e Martin Vazquez, e poi una serie di giocatori bravi con il pallone tra i piedi ma più che altro dotati di una caratteristica senza la quale in granata non erano ammessi: più che superarli, attraversavano gli avversari. […]Sullo stesso argomentoToro, solo Juric può far restare BelottiCalciomercato Torino

    Gianluca Sordo, da ex di entrambe, che lettura propone della gara tra Toro e Milan?

    «La immagino innanzitutto equilibrata. Da una parte spero che il Toro giochi come contro l’Inter e come in genere ha affrontato le grandi del campionato, dall’altra temo che i rossoneri possano essere arrabbiati dopo il pari col Bologna. Non può più perdere punti, il Milan».

    […]

    Al centro dell’attacco ci sarà Belotti: quale futuro, per il Gallo?

    «Resti al Toro, del quale è un simbolo, con Juric. Ha qualità tecniche, grinta, determinazione e forza da granata vero. Spero di tutto cuore possa rimanere».

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Belotti? Lo vorrei anche il prossimo anno”Torino

    Brekalo, Pjaca e Praet sono a Torino in prestito con diritto di riscatto (rispettivamente a 11, 6 e 15 milioni): per chi lo eserciterebbe?

    «In senso assoluto sono tre giocatori forti, ma Pjaca è stato discontinuo anche a causa di qualche guaio fisico. Praet è bravo ma 15 milioni sono tanti, mentre su Brekalo non ho dubbi: va riscattato».

    […]

    Le molteplici bordate di Juric all’indirizzo di Cairo e Vagnati sono tese a stimolare la dirigenza o preparano l’addio del tecnico?

    «Per me Juric vuole stimolare e non rompere. Per il Toro è l’allenatore giusto, ha carattere e in campo traduce buone idee».

    Un appello per il completamento del Fila, da chi frequentandolo da ragazzo non ha mai smesso di amare il Toro.

     «Terminare il Filadelfia sarebbe il segno tangente di rispetto per la storia granata da parte del club. Non mi capacito di come lo si possa lasciare incompleto. Dal Fila è passata la storia del Toro, lì ci sono le nostre radici che hanno i nomi degli Eroi del Grande Torino o dei tanti ragazzi allenati da Vatta. Si faccia il bene del Toro, si rispetti il colore granata partendo dal Filadelfia».

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    Sullo stesso argomentoTorino: Djidji ancora out, Ricci recuperato per il MilanTorino LEGGI TUTTO

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    Torino-Milan, tifoserie vicine? Ecco le contromisure

    TORINO – Uno spettacolo nello spettacolo. L’auspicio in vista del fischio d’inizio di Torino-Milan, pur non esente da insidie, ha questa volta e finalmente solide fondamenta. Il primo spettacolo, ovviamente, vuole essere quello tecnico: da una parte i rossoneri in piena lotta per lo scudetto, dall’altra i granata che contro le cosiddette grandi hanno fatto vedere in stagione il miglior potenziale. Rimasto tale a causa di risultati che, a dispetto delle prestazioni, non hanno mai premiato i ragazzi di Juric. Ma anche l’ultimo periodo, piuttosto fiacco a dire il vero, ha confermato l’andamento, con i granata che di fronte all’Inter si sono ringalluzziti e hanno mancato l’appuntamento con i tre punti più che altro per le incomprensibili sviste arbitrali del tandem Guida-Massa.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Torino, Pellegri oggi e domani

    Presente e passato a confronto. Opportunità e rimpianto a duello. Desiderio di rinascita contro sete di sana vendetta sportiva. Torino-Milan per Pietro Pellegri ha tantissimi significati, persino più grandi dei tre punti in palio. Le ultime stagioni non sono state molto generose con l’attaccante classe 2001, che ora ha giustamente voglia di spaccare il mondo: ha età, mezzi tecnici e padronanza fisica che possono permettergli qualsiasi cosa. Poi, però, ci sono i problemi fisici: ne ha avuti una miriade negli ultimi anni. E anche in questo campionato, quello che ha sancito il suo ritorno in Italia, ha dovuto combattere prima di tutto contro se stesso.Sullo stesso argomentoTorino: Djidji ancora out, Ricci recuperato per il MilanTorino

    Già con la maglia del Milan, che in estate ha scommesso su di lui per vedere come si sarebbe mosso alle spalle di due mostri sacri come Ibra e Giroud, i guai sono stati molteplici: prima un’infiammazione che gli ha fatto saltare la sfida col Bologna, poi una contusione alla caviglia che gli ha precluso il match contro la Roma e infine l’infortunio agli adduttori che lo ha tenuto lontano dal campo da novembre a fine gennaio. Prima dell’approdo a Torino, dove è arrivato voluto fortemente da Ivan Juric per puntellare il reparto offensivo. Al Filadelfia è stato prima bloccato dall’influenza e poi da una contusione al ginocchio che lo ha messo ko per la gara contro il Genoa, la maglia con quale ha messo per la prima volta piede in Serie A (a 15 anni e 280 giorni, mica male) proprio grazie all’intuizione di Juric. Al Toro credono in Pellegri, senza discussioni. Il match contro il Milan può diventare il suo momento d’oro.

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    Torino, sollievo per Ricci. Djidji non ce la fa

    TORINO – Buone notizie sul conto di Ricci. Il centrocampista anche ieri ha svolto un lavoro differenziato per via di un sovraccarico al tibiale posteriore ma già oggi dovrebbe unirsi al gruppo. Le possibilità che possa recuperare per la sfida di domenica sera al Grande Torino contro il Milan sono in aumento. Insomma, c’è ottimismo. Pobega, invece, si è allenato regolarmente. Non ci sarà Dijdji che ha svolto terapie e neppure Sanabria che ne avrà ancora per una ventina di giorni. Anche Zaza, che lamenta un fastidio al ginocchio sinistro, non sarà disponibile. Per lui continua il momento negativo anche fuori dal rettangolo di gioco. A fine stagione, anche se ha ancora un anno di contratto, in un modo o nell’altro il suo rapporto con il Torino si interromperà.Guarda la gallerySerie A, Torino nella top 10 delle squadre meno precise alla conclusione

    C’è voglia di dare continuità al successo di Salerno

    Oggi Juric entrerà nella fase tecnica, comincerà a preparare con i giocatori la partita tanto attesa. Farà vedere ai suoi il filmato della partita dell’andata a San Siro e il match che i rossoneri hanno pareggiato lunedì sera contro il Bologna. Da segnare che dopo il duro lavoro fisico dei giorni scorsi la condizione fisica dei granata è buona, tutti sono pronti a disputare una partita importante. I tre punti conquistati a Salerno, infatti, hanno portato tranquillità all’interno di un gruppo che arrivava da una serie di risultati negativi. Adesso, quindi, liberi di testa, ci sono i presupposti per poter giocare il match senza nessuna remora psicologica e questo potrebbe essere un vantaggio.

    Sullo stesso argomentoToro, Juric studia la capolista: in tribuna per Milan-BolognaTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, è tornato Praet: speranza al Fila

    TORINO – Sul comodino di ogni tifoso granata c’è la sua foto. Dennis Praet, fino all’allenamento di venerdì 11 febbraio, era stato un simbolo supremo della qualità del gioco del Toro. Ha compreso da subito il calcio di Juric, calandosi nel contesto con efficacia inaspettata. Conquistandosi un posto sulla trequarti davvero difficile da sfilargli via. Ci voleva un grave infortunio per poterlo togliere dal campo, non certo la concorrenza nel reparto. Così è andata: la frattura parziale del quinto metatarso del piede destro gli ha presentato un conto molto salato, facendogli saltare praticamente l’intero girone di ritorno.Sullo stesso argomentoTorino, Pobega di nuovo in gruppoTorino

    Senza di lui il Toro ha vinto solo con la Salernitana 

    Non è un caso, poi, che con Praet in campo il Toro abbia ottenuto nove delle dieci vittorie stagionali in campionato. Da quando il belga non è a disposizione il passo dei granata è cambiato: dalla sfida col Venezia, la prima senza l’estro del giocatore di proprietà del Leicester, Juric ha colto la sola vittoria contro la Salernitana. Senza Praet, il Toro ha faticato terribilmente sia a legare coi reparti che ad innescare la punta centrale. I risultati, in questo senso, sono il ritratto più fedele della mancanza di qualcosa […]

    Guarda la gallerySerie A, Torino nella top 10 delle squadre meno precise alla conclusione LEGGI TUTTO

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    Torino, Tottenham su Singo ma la prima risposta di Cairo è un no

    TORINO – Dopo Gleison Bremer è Wilfried Stephane Singo, 21 anni, l’uomo mercato del Toro. O meglio: il giocatore granata più corteggiato dai grandi club italiani ed europei. L’esterno ivoriano in questi ultimi due anni è cresciuto sotto tutti i punti di vista e, quel che più conta, ha ancora un largo margine di miglioramento. Può diventare davvero un top, ovviamente se in buone condizioni fisiche visto che fa della corsa, abbinata alla forza fisica, la sua caratteristica migliore. E considerata la giovane età e la voglia di apprendere può solo diventare più forte. Di sicuro non si ferma qui, aspettiamoci altri progressi. La sua carriera è particolare e tutta segnata dal colore granata. Non è nato nel settore giovanile ma in questo settore è diventato uomo e calciatore. Ricordiamo che ha firmato con il Torino nel gennaio del 2019. Durante la sua esperienza nei campionati giovanili italiani, mister Coppitelli lo fa ha fatto giocare come terzino (anche se all’inizio faceva il difensore centrale), quello che diventerà poi il suo ruolo naturale. Ha fatto il suo esordio tra i professionisti il 1º agosto 2019 nel match di Europa League contro il Debrecen vinto 4-1 in Ungheria.Sullo stesso argomentoToro, Juric studia la capolista: in tribuna per Milan-BolognaTorino

    Ha esordito in A contro il Cagliari

    L’esordio in Serie A è datato 27 giugno 2020 contro il Cagliari nella sconfitta per 4-2 alla Sardegna Arena. Gioca la prima partita da titolare alla penultima di campionato, in casa contro la Roma segnando un gol. Il 3 gennaio 2021 contro il Parma arriva il secondo centro al termine di una splendida azione di contropiede. Il 30 ottobre 2021, nella partita vinta dal Toro per 3 a 0 contro la Sampdoria, trova un altro gol in maglia granata e in questo campionato ne ha firmati tre. Questo è Wilfried Singo, il giocatore che ha conquistato tutti. Antonio Conte, per esempio, ne è innamorato e non dimentica la partita che con l’Inter ha vinto per 1-0 sul Toro a San Siro. In quel match il granata, reduce da Covid e appena rientrato, gli sfrecciava davanti con grande padronanza, mettendo spesso in difficoltà la difesa nerazzurra. “E meno male che è stato fuori da tanto tempo e doveva essere debilitato”, disse il tecnico ai suoi collaboratori seduti vicino a lui in panchina. E in seguito Conte lo ha fatto seguire dai suoi uomini di fiducia con grande attenzione. In un paio di circostanze ha mandato il suo vice Stellini, il collaboratore di cui si fida di più […]

    Guarda la galleryIl Gallo Belotti lancia il Torino: il suo rigore piega la Salernitana LEGGI TUTTO