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    Torino, così Juric detta le sue condizioni per il futuro

    TORINO – Nei giorni scorsi c’è stato un importante summit di mercato tra Juric, Cairo e Vagnati. Il tecnico croato, a nove partite dalla fine del campionato (compreso il recupero con l’Atalanta), ha voluto fare il punto con i dirigenti per poi non trovarsi spiazzato quando comincerà la nuova stagione, quella che nei suoi piani dovrebbe portare il Toro a lottare con più convinzione per un posto in Europa. Liofilizzando il discorso non vuole trovarsi in ritiro senza i giocatori necessari a portare avanti il suo discorso con competitività. Lo scorso anno, a Santa Cristina, si è trovato in grande difficoltà e ha dovuto accettare una situazione per lui insolita con rinforzi che sono arrivati addirittura nell’ultimo giorno di mercato. Ha voluto essere chiaro per evitare fraintendimenti e (ri)cominciare in serenità. Incontro importante, dunque, dove sono stati analizzati diversi aspetti. Si è partiti dai giocatori in prestito con diritto di riscatto. Juric vorrebbe tenere Brekalo e Praet. Sì, anche Praet. Come avevamo annunciato venti giorni fa il belga viene considerato indispensabile e lo confermano gli ultimi risultati. Da quando si è infortunato il Toro è crollato. E non è un caso.Sullo stesso argomentoTorino, c’è la pista Milik: vorrebbe tornare in ItaliaCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Zima, il Torino dopo la Repubblica Ceca

    TORINO – Con le ultime quattro partite consecutive giocate con la Repubblica Ceca, oltretutto senza essere sostituito, il cammino di David Zima con la Nazionale lo ha portato a tagliare le 6 presenze totali. Un cammino intrapreso già prima che il Torino lo rilevasse dallo Slavia Praga per 6 milioni di euro. Zima ha infatti vestito per la prima volta la maglia della selezione ora allenata da Jaroslav Silhavy il 24 marzo del 2021, quando in Patria le sue qualità di centrale concentrato e arcigno nonostante la giovanissima età già stavano emergendo lampanti. Il ragazzo nato a Olomouc 21 anni fa ha fatto il suo esordio con la maglia dei vice campioni d’Europa nel ‘96 nel finale della sfida contro l’Estonia. Quindi ha giocato la ripresa dell’amichevole persa 4-0 contro l’Italia il 4 giugno successivo. Dopo una serie di convocazioni con allegata la panchina, Zima l’11 ottobre scorso è entrato in campo per la prima volta dall’inizio contro la Bielorussia e da lì non ne è più uscito (successivamente ha affrontato Estonia e di recente Svezia per le qualificazioni ai Mondiali – appuntamento fallito proprio dopo il ko ai supplementari contro gli scandinavi – e il Kuwait in amichevole). Ciò che nell’ultimo periodo gli è riuscito, cioè guadagnare il grado di inamovibile in Nazionale, adesso vuole si concretizzi anche con la squadra di club.Sullo stesso argomentoTorino, così Juric detta le sue condizioni per il futuroCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Linetty non rientra più nei piani granata: voglia di Samp

    TORINO – Se la classifica non sembra offrire al Torino obiettivi stringenti da inseguire entro il traguardo di maggio, al contrario l’ultimo spicchio di stagione potrà garantire spunti decisamente interessanti per soppesare il futuro di più d’un singolo all’interno della rosa nelle mani di Juric. Nel bene o nel male. Tra questi profili, per certo, spicca quello di Karol Linetty. Il polacco aveva iniziato l’annata con l’etichetta del titolare sulle spalle, sempre in campo nei primi tredici turni di campionato, ma da quel momento è scivolato – neanche troppo lentamente – al fondo delle gerarchie del tecnico croato e, di conseguenza, ai margine del progetto tecnico costruito giornata dopo giornata. […]

    Se già negli ultimi giorni della sessione di mercato invernale era stato a un passo dal ritorno alla Sampdoria, infatti, ora il richiamo della Liguria per Linetty è più forte che mai. Il 27enne di Znin, nei giorni scorsi, ha approfittato della sosta per le Nazionali (e della mancata convocazione da parte della Polonia) per far visita al suo vecchio quartier generale di Bogliasco. Dove ha ritrovato, ulteriore calamita per il suo desiderio di blucerchiato, anche mister Giampaolo, che l’aveva eletto a intoccabile alla Samp e che l’aveva fortemente voluto al via della breve e turbolenta avventura al Torino.

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    Torino, gli auguri a Gianluigi Lentini: “Buon compleanno”

    TORINO – Compie oggi 53 anni Gianluigi Lentini, ex giocatore cresciuto nelle giovanili del Torino che lo ha omaggiato sui suoi profili social. Via Twitter i granata hanno fatto gli auguri all’ex giocatore che ha vestito la maglia del Torino in tre stagioni diverse lasciando il segno. Selezionato nel 1979 dai tecnici del settore giovanile del Torino con il quale fa il suo esordio in Serie A a 17 anni (23 novembre 1986). Il triennio 1989-1992 è il più prolifico sotto la Mole per l’ala nata a Carmagnola che colleziona 16 gol in 89 partite per poi trasferirsi, causa problemi finanziari della società, al Milan per 18 miliardi di lire. Con i rossoneri 13 gol in 63 partite. Lentini torna per la terza volta al Torino dal 1997 al 2000 (93 presenze e 6 gol) guidando i granata alla promozione in A nel 1999. LEGGI TUTTO

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    Ricci: “Italia e Torino, vi conquisterò”

    Il sorriso di Samuele Ricci è forse la miglior cartolina possibile da Podgorica per la Nazionale Under 21, che grazie al suo gol di puro istinto e sensibilità calcistica riesce a portare a casa almeno un punto dal Montenegro, fondamentale per agganciare la Svezia in vetta alla classifica del girone, con in più una partita ancora da recuperare. Ma questa rete, la prima del centrocampista toscano con la selezione guidata dal ct Paolo Nicolato, ha una valenza doppia: pesa per la Nazionale, ma è anche un messaggio a Ivan Juric e al Torino. Non che ne avessero bisogno, ovvio: lo hanno scelto a gennaio, in un’importante operazione di mercato con l’Empoli, per raccogliere l’eredità in mediana di chi, a meno di clamorosi colpi di scena, ritornerà a fine stagione alla base, ovvero Pobega al Milan. Di sicuro al tecnico granata non sarà sfuggito questo dettaglio e di sicuro per Ricci avere spazio nell’Under 21 può diventare un trampolino per convincere Juric a concedergli più spazio.

    I pensieri del centrocampista

    Ma i pensieri di Samuele adesso sono concentrati al cento per cento sulla maglia azzurra anche perché, come ha raccontato a caldo al termine della sfida di venerdì sera contro il Montenegro, l’Italia può e deve fare di più: «Ovviamente questo è un gol che significa tanto per me, anche perché siamo riusciti a riacciuffare il risultato dopo pochi minuti in una partita che non si stava mettendo bene. Come ha detto il ct Nicolato dobbiamo migliorare su tanti aspetti, come quello di approcciare bene partite del genere che magari si adattano meno a quelle che sono le nostre caratteristiche come singoli e come squadra. Per migliorare e per diventare una Nazionale completa dobbiamo imparare ad adattarci a certi tipi di situazione. Dobbiamo pensare alla prossima sfida con la Bosnia che come tipologia di partita sarà simile a quella con il Montenegro. Ma giocheremo in casa e ci teniamo a fare bella figura ». Per Ricci l’occasione, se Nicolato lo confermerà, per far vedere ai tifosi del Toro quanto vale: «Senza dubbio lo spazio in Nazionale mi aiuta a mettere in luce le mie qualità, l’Under 21 è un traguardo importante e la maglia azzurra offre visibilità. E poi ti puoi confrontare in campo internazionale con giocatori di un certo livello. E questo per un giovane come me è ovviamente molto importante. Poi cerco sempre di fare del mio meglio quando il tecnico mi chiama in causa, che sia Juric o sia il ct Nicolato: non pretendo di giocare a tutti i costi, lavoro per migliorare. Anche se adesso magari ho meno spazio nel club non è un problema, me lo aspettavo perché non è mai semplice arrivare in una nuova squadra a gennaio e giocare subito con continuità. Comunque sia cerco di impegnarmi al massimo e di ritagliarmi uno spazio». Nel calcio conta la fiducia e Samuele sa di averne, indipendentemente dal colore della maglia, che sia azzurra o granata.

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    Mihajlovic, il messaggio del Torino: “Ti siamo vicini”

    In seguito alle parole di Sinisa Mihajlovic, che ha annunciato la sua nuova battaglia contro la leucemia, sono piovuti messaggi di solidarietà e vicinanza nei suoi confronti. Attraverso i propri canali social, anche il Torino ha voluto incoraggiare l’allenatore del Bologna, che ha guidato il club granata dal 2016 al 2018: “Caro Sinisa, ti pensiamo e ti siamo vicini con grande affetto. Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club”.Guarda la gallerySerie A, tutti con Mihajlovic: quanto affetto sui social LEGGI TUTTO

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    Sabatini: “Questo Torino è già da Europa”

    Procede per vibrazioni e poi le verbalizza, è aperto e fin vulnerabile ai sentimenti che contiene in uno spazio interno complesso e profondo. E questo lato preminente di Walter Sabatini emerge nel momento in cui, conclusa l’intervista, richiama per chiedere di poter aggiungere un concetto. […]

    Walter Sabatini, sabato prossimo la sua Salernitana riprenderà la faticosa corsa verso la salvezza: cosa vi serve per provare a raggiungere un obiettivo che rappresenterebbe un mezzo miracolo sportivo?

    «Innanzitutto fede, fede nelle nostre possibilità e nelle nostre qualità. Serve un impegno, una tensione massima nel tirare fuori tutto quanto abbiamo. Che non è poco».

    […]

    Che Toro prevede di incontrare, sabato?

    «Per gioco e qualità della rosa, a un certo punto della stagione a Torino si era riacceso un entusiasmo importante. Poi è arrivata qualche partita scialba, come l’ultima disputata a Genova. Ora mi aspetto una reazione, e sciaguratamente contro di noi i granata saranno massimamente agguerriti».

    Sullo stesso argomentoTorino, se Cairo elogia Juric: “Cose importanti”Torino

    Cosa manca al Toro per compiere il passo che lo possa allineare alle prime sette, otto della classifica?

    «Per me è già una squadra da primi sei posti, la rosa è valida per l’immediato e per il futuro. Ci sono tutti i presupposti per una pronta scalata: fin dalla prossima stagione».

    […]

    Belotti ha saputo stendere un ponte con un passato leggendario?

     «Sì, ci è riuscito interpretando il ruolo di centravanti con una generosità unica. Quando lavoravo a Bologna era entrato nel nostro spogliatoio per salutare Mihajlovic e io gli dissi: “Andrea, ma tu dove vai con ‘ste cosce?”. Era evidentemente un complimento: il Gallo restituiva una sensazione di potenza anche stando seduto a conversare con Sinisa. Belotti è straripante, è uno che in campo dà anche più di quanto abbia in dote».

    Bene prosegua col Toro o prenda un’altra direzione?

    «La società è opportuno pensi a prendere un sostituto. Penso sia il momento giusto perché vada via: la storia va terminata prima che rischi di svilire, e adesso la storia che lega la maglia granata al Gallo è bellissima. Esca di scena da trionfatore, tra gli applausi di quella che resterà la sua gente».

    Milik sarebbe un colpo adeguato, per il post Belotti?

    «Non so che margine di manovra abbia il Toro per chiudere l’operazione, ma di certo Milik è un giocatore forte».

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    Sullo stesso argomentoDossena: “Se Belotti va via, Milik alternativa ideale”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Paolo Castellini compie 43 anni: gli auguri del Torino

    È un giorno di festa per Paolo Castellini. L’ex difensore del Torino, infatti, compie oggi 43 anni. Nato a Brescia e cresciuto nelle giovanili della Cremonese, club con il quale ha esordito in Serie B, nell’estate del 2000 venne ingaggiato dal Torino.
    Paolo Castellini e l’avventura al Torino
    Il suo impatto al club granata fu subito importante e già nella prima stagione, sotto la guida di Camolese (iniziò la stagione Gigi Simoni) la squadra conquistò la Serie A classificandosi al primo posto della cadetteria. La stagione successiva, a 22 anni e 154 giorni, arrivò dunque il debutto nella massima serie (Udinese-Torino 2-2 del 26 agosto), mentre per il primo gol in Serie A bisognerà aspettare il recupero della prima giornata del campionato 2002-03, quando nel finale decise la sfida contro il Bologna. Castellini rimase al Toro fino al gennaio 2004, quando poi passò in prestito al Brescia prima di finale al Betis Siviglia, sua unica esperienza estera. Nella sua avventura in granata ha collezionato 106 presenze, e una rete appunto, tra campionato e coppe. Il club non lo ha dimenticato e nel giorno del suo compleanno gli ha voluto rivolgere un pensiero particolare: “Da tutto il Torino Football Club tanti auguri di buon compleanno!”, si legge nella nota diramata dalla società piemontese. LEGGI TUTTO