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    L'Inter può conquistare i tre punti sul campo del Torino

    L’Inter nell’ultima giornata di Serie A ha battuto 5-0 la Salernitana. I nerazzurri ora, in attesa di recuperare la sfida con il Bologna, proveranno a concedere il “bis” sul campo del Torino.
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    Matematicamente parlando
    L’undici allenato da Simone Inzaghi in trasferta viaggia a una media di 1,92 gol realizzati e 0,76 reti subite a partita, Belotti e soci dovranno impegnarsi a dovere per mettere il pallone in rete. I granata in casa hanno perso solo 4 incontri su 14 ma nelle precedenti 6 gare di campionato non hanno dimostrato di essere in gran forma (3 pareggi e 3 sconfitte). Può starci il segno 2 al triplice fischio dell’arbitro, i più audaci possono provare il “pacchetto” che comprende i seguenti risultati esatti: “0-1; 0-2; 1-2”. LEGGI TUTTO

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    Juric, ore alla tv per studiare l'Inter

    TORINO – Per Ivan Juric e il suo staff quella di ieri è stata una lunga serata di lavoro. Trascorsa davanti alla tv, ma non certo a mangiucchiare patatine e sorseggiare birra scura. La sfida di Champions League fra Liverpool e Inter ha catalizzato l’attenzione del tecnico granata, che ha studiato gli avversari di domenica sera. […] La gara di San Siro è la fedele rappresentazione di ciò che manca ai granata contro le grandi: Bremer e compagni sono attenti, precisi, meticolosi. Ma non pungono mai in zona gol: basti pensare che contro le prime quattro della graduatoria l’unica rete a referto è quella di Andrea Belotti nel derby di ritorno contro la Juventus. Dunque, il mirino di Juric è puntato più che mai sulla produzione offensiva del suo Toro. […] Ivan lavora per colpire i punti deboli della capolista virtuale (se batte il Bologna nel recupero della 20ª giornata). Esistono, d’altronde: vedi l’anno poco brillante di De Vrij, ma anche qualche gentile concessione sulla corsia di destra presidiata dall’iperoffensivo Dumfries. Insomma, il Toro lavora per piegare l’Inter, consapevole che sotto il profilo della prestazione contro le regine della Serie A assai raramente si è fatto cogliere impreparato.Sullo stesso argomentoTorino, Bremer: “In Brasile vendevo gelati, ora sfido i più grandi”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Bremer: “In Brasile vendevo gelati, ora sfido i più grandi”

    TORINO – È il difensore brasiliano Gleison Bremer l’ultimo ospite di “A tu per tu con…”, la rubrica di Torino Channel dedicata alla scoperta delle curiosità relative ai propri calciatori. Il giocatore si è raccontato, parlando del passato, del presente e del futuro: “La mia passione per il calcio è nata da piccolo. Mio papà giocava tra i dilettanti e tutti dicevano che era forte. Mi sono avvicinato così a questo sport. All’inizio giocavo solo nella mia città, poi per fare il salto di qualità mi sono dovuto trasferire a San Paolo. Ho compiuto questo passo all’età di 16 anni”.
    Il nome dedicato a Brehme
    In realtà, il suo destino era già segnato nel momento della scelta del suo nome, ispirato all’ex calciatore tedesco Andreas Brehme: “Sì, mio padre mi ha raccontato che è stato un giocatore tedesco che ha anche giocato nell’Inter. Per questo mi ha dato questo nome, per ricordarlo”. Prima di far diventare il calcio un mestiere, comunque, ha dovuto arrangiarsi: “Abitavo in un’altra città e quindi dovevo rimboccarmi le maniche. Vendevo i gelati e i soldi che incassavo li davo al mio allenatore, così che potesse pagare il trasporto per andare a giocare in trasferta. La scuola? Non mi piaceva. Ero uno da 6 o 6,5. Non volevo studiare tanto, ma sapevo che dovevo farlo. Mi piacevano storia e geografia, per conoscere i posti in giro per il mondo. Odiavo invece la matematica. Troppi calcoli e troppi numeri. Alla fine andavo a scuola più per giocare”.
    Guarda la galleryBologna-Torino, Pobega e Bremer al top, Belotti sottotono: le pagelle granata LEGGI TUTTO

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    Toro, Berisha si è già preso mezza porta di Milinkovic-Savic

    TORINO – Etrit Berisha giovedì prossimo festeggerà i 33 anni con la prospettiva di ricevere un regalo davvero importante: il posto da titolare, ma stavolta definitivo. Domenica, nel gelo di Bologna, il portiere della nazionale albanese di Reja (che lo preferisce a Strakosha) ha fatto bene sotto tutti i punti di vista. Ha semplificato una parata, grazie all’ottima posizione, che avrebbe potuto diventare difficile, effettuato un paio di uscite basse (situazioni che mettevano in difficoltà Milinkovic) ma soprattutto ha dato serenità alla difesa che, guarda caso, ha fatto tirare in porta il Bologna una sola volta. Una prestazione importante, dunque, che per lui può aprire nuovi scenari.Guarda la galleryBrekalo scheggia il palo: il Torino non va oltre lo 0-0 a Bologna

    Juric potrebbe schierarlo titolare anche contro l’Inter

    Del resto lo stesso Juric, subito dopo la partita commentando in positivo la prestazione del numero uno albanese, ha fatto capire che prenderà in seria considerazione la possibilità di ripresentarlo dall’inizio contro l’Inter. “È andato bene, adesso ho una settimana di tempo per valutare bene la situazione e prendere una decisione”. Milinkovic-Savic, la grande scommessa di Davide Vagnati, in seguito a un’incertezza via l’altra nelle ultime quattro partite prima della sfida di Bologna, è stato fermato da una distrazione capsulare al primo dito della mano sinistra.

    Sullo stesso argomentoJuric: “Gioca Berisha, Toro con più fame”Torino

    Ora la decisione su chi gioca spetta a Juric

    Questa la tesi ufficiale del club che, comunque, lascia aperti dei dubbi sull’effettiva gravità dell’infortunio, visto che il portiere in tribuna a Bologna non mostrava nessuna fasciatura alla mano e maneggiava con semplicità e naturalezza lo smartphone con la due mani. Evidentemente è guarito a tempo di record. Adesso la decisione spetta solo ed esclusivamente a Juric. E non è semplice: andare sull’usato sicuro di Berisha sino al termine della stagione per capire se potrà essere lui il portiere del futuro, pur non essendo un giovane, oppure riprovare l’azzardo Milinkovic? […]

    Sullo stesso argomentoToro, Milinkovic ko: la svolta in portaTorino LEGGI TUTTO

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    Il Toro crea di più del Bologna ma sbaglia i gol e finisce 0 a 0

    Finisce in parità senza reti Bologna-Torino, con le occasioni più grandi di marca granata (almeno due parate super di Skorupski). A lungo ragionata e con un più evidente predominio territoriale l’azione del Toro, tendente invece alla ripartenza rapida la manovra dei rossoblù. Juric non trova la vittoria scaccia-periodaccio (un punto nelle 4 partite precedenti a quella col Bologna). Mihajlovic porta a casa un punto comunque meritato (gli errori dei granata sottoporta non sono certo un problema suo!), dopo aver tentato con 5 cambi in sequenza di ribaltare gli avversari nel secondo tempo, a sorpresa. Per Juric, invece, la scelta di una sola sostituzione, per giunta all’85’ (Sanabria per Belotti).

    Il primo tempo, con Ricci all’esordio dal primo minuto a centrocampo e Pobega trequartista in coppia con Brekalo dietro a Belotti, vede un Toro capace a lungo di tenere a bada il Bologna, sfiorando ripetutamente l’occasione del vantaggio. Gioca a tratti anche bene la squadra rossoblù con Barrow pivot e Orsolini e Sansone a cercare varchi sulla trequarti, con De Silvestri sporadicamente pungente sulla fascia destra. Tuttavia le chance più pericolose sono granata, manovre alla mano. Da un diagonale a lato già al 7’ di Bremer allo scompiglio creato subito dopo da Singo, sino alle clamorose palle gol intorno al 29’, in 30 secondi: con Skorupski dapprima bravo ma anche un po’ fortunato a deviare in angolo una staffilata al volo di Singo dal limite, poi autore di una parata angelica su un colpo di testa di Djidji. Nessun reale pericolo per Berisha, invece, titolare al posto dell’infortunato (e non in forma) Milinkovic-Savic, a parte due occasioni per Svanberg al tiro (deviazioni da brivido di Singo e Rodriguez, sulla traiettoria) e una su un un cross radente di Barrow.

    Ma è soprattutto nella ripresa che emerge, una volta di più, una problematica non certo inedita per il Toro: la difficoltà ciclica a buttare la palla in porta a due passi dal portiere avversario, ma prima ancora anche ad azzeccare l’ultimo passaggio decisivo, in situazioni particolarmente vantaggiose. Il tiro sul palo esterno di Brekalo al 47’ e il colpo di testa sbagliato da Pobega al 64’ (oltretutto in anticipo su Belotti, ben appostato) sono la punta dell’iceberg. Come le scivolate vane quasi davanti alla linea di porta di Belotti e Brekalo, su un assist di Singo (71’). La partita è piacevole, i granata nel complesso sono maggiormente padroni del campo e del gioco, il Bologna comunque non molla un pallone, ci mette voglia e grinta (fin leonino, Medel!): e, quando possibile, anche qualità. Dopo un tiro di De Silvestri sull’esterno della rete, al 74’ la prima parata di Berisha (sempre sicuro) su una conclusione ravvicinata di Hickey. Miha cambia molto. strada facendo; presto i 5 cambi, in testa Falcinelli e Soriano. Ben più tardi Juric vara la prima e unica sostituzione: Sanabria per Belotti all’85’. Entrambe le squadre sino all’ultimo cercano di superarsi: più tra geometrie ragionate il Toro, con ripartenze rapide il Bologna. Finisce in parità: restano rimpianti soprattutto tra i granata, nel dopopartita. Ancora una volta.

    Guarda la galleryBrekalo scheggia il palo: il Torino non va oltre lo 0-0 a Bologna LEGGI TUTTO

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    Torino, Sanabria in bilico. Zaza già ai margini

    TORINO – Per fortuna di Juric nelle ultime due gare Andrea Belotti si è riproposto quale prolifico centravanti, capace prima di pareggiare il gol di De Ligt nel derby quindi di segnare una rete pur inutile contro il Cagliari. Questo dopo aver ritrovato il campo in seguito all’infortunio nella prova contro il Venezia. Quando era entrato al posto di un deludente Sanabria, nell’ultimo periodo poco incisivo sotto porta, e non è questa una novità, ma anche in difficoltà nel partecipare alla manovra. Senza il capitano è facile immaginare che anche il punto raccolto nel derby non sarebbe arrivato, azzerando la raccolta delle ultime quattro sfide. Quando, appunto, il Toro ha pareggiato il derby e perso contro Udinese, Venezia e Cagliari, tre squadre che hanno una classifica peggiore rispetto a quella dei granata […]Sullo stesso argomentoTorino, sollievo per Juric: Belotti e Sanabria disponibili per BolognaTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, Belotti si riprende anche la Nazionale

    TORINO – Intanto Andrea Belotti si è ripreso la Nazionale. A Roberto Mancini non sono sfuggite le sue ultime prestazioni impreziosite da gol. Due reti nelle ultime tre partite e potevano essere tre se non gli fosse stata annullata quella con il Venezia che a tutti è parsa regolare. Oltre all’aspetto della realizzazione il capitano del Torino ha dimostrato una condizione fisica importante, proprio come ai tempi belli, fatta di corsa, scatti e intuizioni. Ha preso tanti falli e si è sempre rialzato. A proposito: sapete che il Gallo è l’attaccante che fra tutti i campionati europei subisce più falli? Proprio così. Andrebbe tutelato come, del resto, tutti gli attaccanti. Contro il Cagliari, per esempio, è stato “martellato” da Lovato per tutta la partita senza che l’arbitro intervenisse. Ha ammonito il cagliaritano solo verso la fine del primo tempo e nonostante il giallo il difensore di Mazzarri ha continuato a metterla sul piano fisico. Ha fatto il suo, ci mancherebbe, ma forse certi direttori di gara dovrebbero usare più attenzione […]Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri LEGGI TUTTO

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    Torino, Sanabria e Belotti (quasi) ok

    TORINO – Toro convocato al Fila dopo la brutta figura contro il Cagliari, con, come si legge in apertura di pagina, colloqui fiume tra Juric e i giocatori e annessa una partitella, per chi non ha preso parte alla sfida contro i sardi, contro la Primavera granata. In porta ha così giocato Berisha, per Bologna in aperto ballottaggio con Milinkovic-Savic, dopo le ulteriori titubanze viste contro i rossoblù (sul tiro non irresistibile di Deiola scende in ritardo e non si dà la sufficiente spinta). In un contesto ben poco roseo – il Toro è reduce da un punto in quattro partite – ecco però arrivare una notizia discretamente confortante. Gli esami al ginocchio di Sanabria, vittima di una leggera distorsione, non hanno evidenziato alcuna lesione, ergo il paraguaiano si candida ad alternativa a Belotti – pure sottoposto ad esami, dopo una forte contusione al piede – anche per la sfida del Dall’Ara.Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri

    Mandragora torna disponibile per Bologna

    Entrambi i centravanti sono usciti acciaccati dal Grande Torino, ma se le condizioni del Gallo non hanno da subito destato particolare preoccupazione, per quanto riguarda il sudamericano gli esami di ieri hanno invece fatto tirare un bel sospiro di sollievo, a Juric. Che in vista della seconda sfida contro un ex allenatore granata – Mihajlovic, dopo l’incrocio con Mazzarri – recupererà intanto un elemento importante, per il centrocampo. E per ampliare le scelte tra mediana e trequarti. Dopo aver scontato la giornata di squalifica torna infatti disponibile Mandragora. Che entra in ballottaggio con Pobega per un posto dall’inizio al fianco di Lukic. Sempre che il tecnico croato non decida di concedere un turno di riposo al serbo, domenica apparso comprensibilmente stanco dopo un campionato fin qui disputato ad altissimi liveli. Possibile anche l’impiego di Lukic e Mandragora in modo tale da riproporre Pobega sulla trequarti. Una soluzione da tenere in considerazione, vista la prova non particolarmente brillante di Pjaca, col Cagliari.

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    Oggi pomeriggio niente allenamento 

    Questo mentre oggi il Torino osserverà un turno di riposo, dopo l’allenamento-confronto andato in scena ieri. Domani la ripresa, in vista di una prova che i granata non possono permettersi di perdere, visto il pochissimo raccolto di recente. Per Bologna, intanto, è da attendersi la probabile uscita dal pacchetto dei titolari di Ansaldi, dopo l’opaca prestazione di domenica. In tal caso toccherebbe a uno tra Singo – deludente al momento dell’ingresso in campo al posto di Vojvoda – e Ola Aina che però è decisamente scivolato in basso nelle gerarchie di Juric […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric dirige la ripresa tra scarico e tecnicaTorino LEGGI TUTTO