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    Torino-Inter, Buongiorno rivela l'assurda tesi di Guida

    TORINO – Non è sempre vero che il trascorrere del tempo cancella i postumi della beffa. Anzi. Spesso è più difficile dare un colpo di spugna e ricominciare, soprattutto se la matrice della beffa stessa non è la sfortuna, ma l’errore umano. Domenica, uscendo dal campo dopo il pareggio subito allo scadere dall’Inter, lo scuro in volto dei giocatori del Toro raccontava tante cose, tutte negative. La rabbia per un gol subito quando i primi tre punti contro una big del campionato sembravano cosa fatta, e la collera per un rigore (Ranocchia su Belotti) che da evidente era stato derubricato a inesistente. Senza un motivo valido, guardando le immagini.Guarda la galleryRanocchia-Belotti, è rigore: ecco la sequenza del contatto

    Le parole di Buongiorno

    Quando Alessandro Buongiorno si è presentato in zona mista, la delusione è parsa tangibile e ancora viva: «Siamo davvero molto rammaricati per non essere riusciti a chiudere il match con un meritato successo. Il Toro ha disputato una grandissima partita, il rammarico è grande: abbiamo buttato via due punti, dispiace davvero tantissimo», le parole del centrale prima di analizzare l’episodio da rigore: «L’arbitro non è sceso nei dettagli, ci ha detto che Ranocchia aveva preso la palla insieme con il piede di Belotti». Come se non fosse fallo! E comunque, alla moviola, anche questa tesi di Guida viene smentita: Ranocchia colpisce duramente il piede destro di Belotti, fa crollare il Gallo e solo in un secondo tempo sfiora a malapena il pallone. A Torino Channel, ancora Buongiorno: «C’è delusione anche per il pubblico, fa piacere rivedere lo stadio pieno e dispiace doppiamente per non aver portato a casa la vittoria».

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    I messaggi social

    Quindi gli elogi su Instagram: «Prestazione da Toro contro una grandissima squadra. Peccato per il finale, ma dobbiamo continuare con questo spirito». Sulla stessa lunghezza d’onda Mandragora («Il pareggio arrivato nel finale di gara è un grande rammarico! Continuiamo a lavorare con più determinazione!») e Izzo, al rientro dopo oltre 3 mesi: «Il finale è sempre la parte più bella da scrivere, non molliamo, a testa alta e sempre concentrati». Nei messaggi sui social degli altri calciatori, il disappunto ha trovato posto in maniera quasi naturale e preso forme diverse. Alle parole, Bremer ha preferito una faccina arrabbiata per descrivere lo stato d’animo per il penalty non concesso, nonostante contro l’Inter avesse segnato il 3° gol in campionato. «Notte quasi perfetta, avanti Toro», ha scritto Vojvoda. I tifosi, mostrando di aver apprezzato la prestazione dei granata, hanno continuato a rivendicare il rigore sui social. Un atteggiamento comprensibile, quasi legittimo. E persino l’ex granata Alessio Cerci ha espresso la sua rabbia su Instagram: «Ranocchia colpisce in pieno il piede di Belotti. L’arbitro non fischia il rigore (netto) e la Var nemmeno interviene. Il Torino merita rispetto, non queste prese per il… Vergogna!!!».

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    Torino-Inter, Guida e Massa stop: Rocchi “inferocito”, anzitutto con il Var

    MILANO – «Inspiegabile, ingiustificabile, inconcepibile». Sono gli aggettivi che pronunciano i vertici arbitrali italiani da domenica sera, da quando hanno osservato esterrefatti che Davide Massa al Var non ha corretto la decisione sul campo di Marco Guida di non concedere il calcio di rigore al Torino per il contatto in area tra Ranocchia e Belotti (al 36’ pt, sul risultato di 1 a 0 per i granata). Il designatore Gianluca Rocchi è inferocito per il pasticcio combinato da due dei suoi fischietti migliori. È un errore che lascerà il segno, esattamente il contrario di quello che servirebbe a Rocchi, impegnato in una delicata opera di ricambio generazionale che ha bisogno di calma e pazienza, non certo di queste polemiche che rischiano di vanificare il processo di crescita delle nuove leve, chiamate a emergere in mezzo a pochi esempi di livello assoluto. Per adesso Rocchi fermerà Guida e Massa nella prossima giornata di campionato. Poi stabilirà con precisione l’entità dello stop durante la sosta del campionato per gli spareggi mondiali dell’Italia. Di sicuro i due fischietti non saranno impegnati nemmeno alla ripresa della Serie A.Sullo stesso argomentoTorino-Inter, Casarin: “Anche un bimbo di 2 anni avrebbe dato quel rigore”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino-Inter, Casarin: “Anche un bimbo di 2 anni avrebbe dato quel rigore”

    TORINO – La verità è che se quest’ennesimo torto al Toro non fosse stato un favore all’Inter – e dunque un danno di riflesso per i potenti club rivali dei nerazzurri – non gliene sarebbe fregato di nuovo niente a nessuno. A parte i tifosi granata, una volta di più mortificati dalla scarsa considerazione per la loro squadra e la loro passione, e Tuttosport che certe ingiustizie invece le ha sempre rimarcate, di fatto sostituendo una società particolarmente refrattaria alle proteste. Del resto lo si vede già da tempo in partita, laddove Belotti più che un capitano rabbioso sembra un martire rassegnato al supplizio.

    Uscendo dal campo – su quello di La Spezia, per dire, Singo era stato capace di subire due falli da rigore nella stessa azione, rimanere in piedi e uscirne cornuto e mazziato a differenza di cascatori e urlatori – la sintesi della via granata al “farsi sentire” è stata prodotta dal direttore sportivo Vagnati: compassato, composto, educato e per questo apprezzabile, ma certo non in grado di fare particolarmente impressione agli artefici del danno, ai neutrali, ai distratti, a chi i favori è talmente abituato a riceverli per cui gli altri sono sempre dei piangina.

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    Torino-Inter, scandaloso: era rigore su Belotti

    TORINO – Il Torino reclama per un rigore non concesso nel primo tempo della gara casalinga con l’Inter, posticipo domenicale della 29ª giornata di Serie A: al 36′, sull’1-0 per i granata, Belotti ha ricevuto un ghiotto pallone in area nerazzurra ed è caduto dopo un contatto con il difensore avversario Ranocchia, intervenuto in ritardo. L’arbitro Marco Guida non ha ravvisato irregolarità, facendo segno che il giocatore dell’Inter ha toccato il pallone prima dell’attaccante del Toro. Il replay però ha mostrato chiaramente come Ranocchia abbia colpito il piede d’appoggio di Belotti, che si apprestava a calciare a rete, prima di toccare il pallone. L’episodio è destinato a suscitare grandi polemiche, soprattutto per il mancato intervento del Var, Davide Massa. Al Torino non viene concesso un calcio di rigore da ben 28 partite consecutive.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Inter ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    TORINO – Reduce dal pareggio a reti bianche contro il Bologna, il Torino di Ivan Juric ospita l’Inter di Simone Inzaghi seconda della classe, potenzialmente capolista alla luce dei due match in meno rispetto ai cugini del Milan, primi a +5. I granata hanno raccolto appena tre punti nelle ultime sei giornate di campionato e vanno a caccia di un successo – sarebbe il primo in stagione contro una big – che manca da quasi due mesi: più precisamente, dal 2-1 inflitto alla Sampdoria al Luigi Ferraris lo scorso 15 gennaio. I nerazzurri, invece, nell’ultimo turno hanno travolto 5-0 la Salernitana, prima del vano successo ad Anfield contro il Liverpool, che non è bastato per strappare la qualificazione ai quarti di finale di Champions League.
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    Torino-Inter, dove vederla in tv e streaming
    Il match tra Torino ed Inter, in programma alle ore 20.45, sarà trasmesso in diretta esclusiva streaming da Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Le probabili formazioni di Torino-Inter
    TORINO (3-4-2-1): Berisha; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Ricci, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Brekalo; Belotti. All. Juric. A disp. Gemello, Buongiorno, Izzo, Ansaldi, Linetty, Ola Aina, Lukic, Seck, Sanabria, Pjaca, Pellegri, Zaza. Indisponibili: V. Milinkovic-Savic, Fares, Praet, Edera, Zima, Warming. Squalificati: –
    INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, A. Bastoni; Dumfries, Barella, Vecino, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. All. S. Inzaghi. A disp. I. Radu, Cordaz, Ranocchia, Dimarco, Kolarov, Darmian, Gosens, Gagliardini, Vidal, Sanchez, Correa, Caicedo. Indisponibili: De Vrij, Brozovic. Squalificati: –
    Arbitro: Guida di Torre Annunziata.Assistenti: Giallatini e Bresmes.IV uomo: Marcenaro.Var: Massa.Avar: Preti. LEGGI TUTTO

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    L'Inter può conquistare i tre punti sul campo del Torino

    L’Inter nell’ultima giornata di Serie A ha battuto 5-0 la Salernitana. I nerazzurri ora, in attesa di recuperare la sfida con il Bologna, proveranno a concedere il “bis” sul campo del Torino.
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    Matematicamente parlando
    L’undici allenato da Simone Inzaghi in trasferta viaggia a una media di 1,92 gol realizzati e 0,76 reti subite a partita, Belotti e soci dovranno impegnarsi a dovere per mettere il pallone in rete. I granata in casa hanno perso solo 4 incontri su 14 ma nelle precedenti 6 gare di campionato non hanno dimostrato di essere in gran forma (3 pareggi e 3 sconfitte). Può starci il segno 2 al triplice fischio dell’arbitro, i più audaci possono provare il “pacchetto” che comprende i seguenti risultati esatti: “0-1; 0-2; 1-2”. LEGGI TUTTO

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    Juric, ore alla tv per studiare l'Inter

    TORINO – Per Ivan Juric e il suo staff quella di ieri è stata una lunga serata di lavoro. Trascorsa davanti alla tv, ma non certo a mangiucchiare patatine e sorseggiare birra scura. La sfida di Champions League fra Liverpool e Inter ha catalizzato l’attenzione del tecnico granata, che ha studiato gli avversari di domenica sera. […] La gara di San Siro è la fedele rappresentazione di ciò che manca ai granata contro le grandi: Bremer e compagni sono attenti, precisi, meticolosi. Ma non pungono mai in zona gol: basti pensare che contro le prime quattro della graduatoria l’unica rete a referto è quella di Andrea Belotti nel derby di ritorno contro la Juventus. Dunque, il mirino di Juric è puntato più che mai sulla produzione offensiva del suo Toro. […] Ivan lavora per colpire i punti deboli della capolista virtuale (se batte il Bologna nel recupero della 20ª giornata). Esistono, d’altronde: vedi l’anno poco brillante di De Vrij, ma anche qualche gentile concessione sulla corsia di destra presidiata dall’iperoffensivo Dumfries. Insomma, il Toro lavora per piegare l’Inter, consapevole che sotto il profilo della prestazione contro le regine della Serie A assai raramente si è fatto cogliere impreparato.Sullo stesso argomentoTorino, Bremer: “In Brasile vendevo gelati, ora sfido i più grandi”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Bremer: “In Brasile vendevo gelati, ora sfido i più grandi”

    TORINO – È il difensore brasiliano Gleison Bremer l’ultimo ospite di “A tu per tu con…”, la rubrica di Torino Channel dedicata alla scoperta delle curiosità relative ai propri calciatori. Il giocatore si è raccontato, parlando del passato, del presente e del futuro: “La mia passione per il calcio è nata da piccolo. Mio papà giocava tra i dilettanti e tutti dicevano che era forte. Mi sono avvicinato così a questo sport. All’inizio giocavo solo nella mia città, poi per fare il salto di qualità mi sono dovuto trasferire a San Paolo. Ho compiuto questo passo all’età di 16 anni”.
    Il nome dedicato a Brehme
    In realtà, il suo destino era già segnato nel momento della scelta del suo nome, ispirato all’ex calciatore tedesco Andreas Brehme: “Sì, mio padre mi ha raccontato che è stato un giocatore tedesco che ha anche giocato nell’Inter. Per questo mi ha dato questo nome, per ricordarlo”. Prima di far diventare il calcio un mestiere, comunque, ha dovuto arrangiarsi: “Abitavo in un’altra città e quindi dovevo rimboccarmi le maniche. Vendevo i gelati e i soldi che incassavo li davo al mio allenatore, così che potesse pagare il trasporto per andare a giocare in trasferta. La scuola? Non mi piaceva. Ero uno da 6 o 6,5. Non volevo studiare tanto, ma sapevo che dovevo farlo. Mi piacevano storia e geografia, per conoscere i posti in giro per il mondo. Odiavo invece la matematica. Troppi calcoli e troppi numeri. Alla fine andavo a scuola più per giocare”.
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