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    Torino-Spezia, piace la “combo” 1 più Under 4,5

    Il programma della 34ª giornata di Serie A prevede la sfida tra il Torino e lo Spezia. Nell’ultima partita disputata i granata hanno pareggiato sul campo della Lazio (1-1) mentre la compagine ligure ha perso in casa contro l’Inter (1-3).
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    Torino favorito, scopri il pronostico
    Numeri alla mano non sembrano esserci dubbi su chi conquisterà i tre punti in questo match. Il Torino nelle sedici partite di campionato disputate davanti al proprio pubblico ha alzato bandiera bianca soltanto in quattro occasioni. L’unidici allenato da Juric nelle restanti dodici gare ha fatto registrare sette vittorie e cinque pareggi. I granata in casa hanno realizzato ben ventisette reti su trentasei.
    Lo Spezia in trasferta ha perso dieci volte su diciassette, solo quattro le vittorie. I liguri inoltre con 37 gol subiti fuori casa vantano una delle peggior difese esterne del torneo. Al triplice fischio dell’arbitro intriga la “combo” che lega il segno 1 all’Under 4,5. LEGGI TUTTO

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    Torino, Milinkovic-Savic in vendita. Berisha no

    Vanja Milinkovic-Savic finirà sul mercato. Inevitabilmente, possiamo aggiungere, anche se poi la notizia apre subito a un quesito successivo: ma chi se lo compra? E a quanto? Resta il fatto che l’esperimento societario (cioè quel caldo suggerimento della scorsa estate a Juric a promuovere il serbo titolare) è nei fatti naufragato tra fine inverno e primavera. Il suo agente, ben conosciuto sul mercato internazionale, dovrà essere bravo a inventarsi, a scovare una possibile cessione: e all’estero potrebbero allargarsi maggiori possibilità per varie ragioni. Una partenza in prestito, se non a titolo definitivo. Berisha, d’altra parte, dovrà essere riscattato per forza via Spal, come da contratto originario di un anno fa (prestito con obbligo). Sta dando maggiori garanzie rispetto a Vanja, anche se una tantum l’errore (o l’incertezza) lo sforna anche lui.Sullo stesso argomentoToro, riecco Joao Pedro. Simeone molto più caroCalciomercato Torino

    Un salto di qualità gradito a Juric presuppone l’acquisto di un titolare nuovo di maggior livello tecnico e potenzialità. Nonché più giovane del 33enne Berisha. Un ripiego sarebbe invece la ricerca di una banale riserva del portiere albanese. E questo quadro è ben chiaro nel Torino, al bivio delle decisioni future. Tanto che quei rumour di cui si dava conto tempo fa quanto al cagliaritano Cragno portavano già alla luce, per l’appunto, la volontà del club di soppesare anche profili di primo piano, agganciabili in modo realistico e a cifre non folli, così da far compiere un salto di qualità al reparto. E poi resterà da capire l’opzione Gemello: il quale, a 21 anni, ha pienamente mostrato le sue qualità in allenamento, ma in un caso pure in partita, con Juric. Tenerlo ancora come terzo portiere significherebbe condizionarne la crescita, per forza di cose. 

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    Sullo stesso argomentoConte e Paratici, assalto al Toro per Bremer e Singo al TottenhamCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, riecco Joao Pedro. Simeone molto più caro

    Il dopo Belotti: salvo ripensamenti da entrambe le parti – il Gallo che riannoda il filo del discorso con Cairo, e Cairo stesso eventualmente disposto a riaccogliere il figliol prodigo dopo le recenti dichiarazioni più di chiusura che di apertura – in estate il Toro dovrà ridisegnarsi, dopo sette stagioni, senza il proprio centravanti nonché capitano. […] Tra i nomi tornati prepotentemente in auge quello di Joao Pedro. Un potenziale ingresso che ha una serie di pro e contro. In questa seconda colonna, oltre alla concorrenza della Fiorentina, rientra l’età del giocatore: il brasiliano naturalizzato italiano ha infatti compiuto 30 anni il 9 marzo scorso. Per quanto integro fisicamente – l’unico infortunio di rilievo tra l’inizio di ottobre e la metà di dicembre 2016, causa rottura del perone subito in allenamento – è chiaro che quello dell’azzurro non sarebbe un investimento tecnico e finanziario, ma squisitamente tecnico. […]Sullo stesso argomentoMercato Toro: asta Bremer, gelo BelottiCalciomercato Torino

    L’idea Simeone

    […] Molto più di Pellegri e Joao Pedro, tornando alle situazioni in entrata, costerebbe invece Simeone (tacendo di Milik, sogno mai tramontato dei granata che ha costi alti anche per l’ingaggio): 26enne che fin qui in campionato ha già raggiunto le 16 marcature (davanti all’argentino soltanto Vlahovic con 23 gol e Immobile con 25). Il figlio del tecnico dell’Atletico Madrid piace a Juric dai comuni tempi del Genoa, ma visto il rendimento recente ha pure una valutazione che facilmente supera i 20 milioni (il Verona lo riscatterà dal Cagliari per 11,5 milioni di euro). Una cifra non fuori dalla portata, per un Toro che però dovrà, restando ai titolari, reperire anche un portiere, un difensore per il dopo Bremer e un centrocampista se Pobega farà ritorno al Milan per restarci.

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    Sullo stesso argomentoConte e Paratici, assalto al Toro per Bremer e Singo al TottenhamCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Lutto in casa Torino: è morto Piero Scesa, terzino granata negli anni '60

    VILLADOSSOLA – E’ morto a 83 anni Piero Scesa, terzino del Torino negli anni ’60. Malato da alcuni mesi, Scesa abitava a Villadossola, nel Vco, la città natale dove era tornato ad abitare dopo essere partito ancora giovanissimo per giocare come difensore prima nel Novara (1957-1959) e poi con i granata (1959 -1964), dove condivideva la casa con Enzo Bearzot, Lido Vieri e Giorgio Ferrini. Ceduto al Mantova, dove giocò fino al 1970, nell’ultima partita del campionato di Serie A 1966-1967 scese in campo nella vittoria per 1-0 contro l’Inter, nella sfida in cui una clamorosa papera del portiere Sarti costò lo Scudetto ai nerazzurri a favore della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Lazio-Torino, statistiche e pronostico

    Lazio-Torino è il match che chiude il sabato pre-pasquale di Serie A. Ecco alcuni dati che forniscono uno spunto utile in chiave pronostico.
    Lazio-Torino, indovina il risultato e vinci i premi!
    Biancocelesti favoriti, ecco una combo da provare
    Lazio-Torino si può leggere anche Over contro Under. Biancocelesti abbonati al primo esito e trascinati dai gol di Immobile (tripletta al Genoa), ora atteso dalla sfida con l’amico Belotti. 
    Ben 35 le reti segnate in casa dagli uomini di Sarri mentre i granata lontano da Torino sono andati a segno solo 8 volte: nessuno ha fatto peggio sotto questo aspetto. Da segnalare che in 15 trasferte il Gallo e compagni non hanno ancora mai collezionato l’Over 3,5.
    Lazio dunque più prolifica del Torino e per di più motivata a far suo il bottino davanti al pubblico di casa. I granata, magari, proveranno a migliorare il loro score esterno. Il pronostico per Lazio-Torino è 1X+Goal. LEGGI TUTTO

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    Mercato Toro: asta Bremer, gelo Belotti

    TORINO – Uno forte così il Toro di Cairo non l’ha mai avuto. Gleison Bremer Silva Nascimento è un diamante che, da grezzo, in granata si è progressivamente tagliato fino a sfiorare la perfezione attuale. […] Il tema è che un diamante costa in base ai carati, e quelli del sudamericano sarebbero potuti essere molti di più, con una strategia lungimirante in tema di contratto. Anticipando il rinnovo a quando era un difensore già di alto profilo, ma non l’assoluto protagonista ammirato in questa stagione, i 25 carati – leggasi milioni – fissati nella sorta di clausola rescissoria sottoscritta al momento di prolungare al 2024 non rischierebbero di rappresentare un limite a una trattativa che se libera, potrebbe anche portare alla cessione del giocatore per 50 e più. Insomma, per come si sono messe le cose, il Torino tendenzialmente non riuscirà a cedere Bremer alla cifra ottimale. Sapendo che a 25 lo porti via dal Toro, difficile pensare che il club interessato al calciatore, e dal calciatore ricambiato, possa partire mettendo sul piatto 50 milioni. […]Sullo stesso argomentoBremer, tesoro Toro ma anche ennesimo autogol di CairoCalciomercato Torino

    […] Per Belotti ci sono prospettive in Spagna e in Inghilterra, ma non con le primissime della classe; la variabile Toronto lo renderebbe ancora più ricco, ma ne impoverirebbe la carriera. Le possibilità si concentrano così per lo più in Italia. Nelle due società più ambiziose che lo seguono, Roma e Napoli, sarebbe però l’alternativa rispettivamente ad Abraham e Osimhen («Grande attaccante, ma abbiamo già Mertens, Osimhen e Petagna: non stiamo pensando a rinforzare l’attacco, per quanto in due mesi tante cose possano cambiare»: così il ds dei partenopei Giuntoli). Potrebbe invece avere la titolarità nell’Atalanta e nella Fiorentina. Tornando a Bremer, la candidata prima ad assicurarselo rimane l’Inter: Marotta spera di realizzare uno dei colpi della vita assicurandoselo per 25 milioni. Da qui le parole di Cairo, per lanciare un’asta pubblica sperando di incassare di più, al netto dei desideri del brasiliano che potrebbero anche complicare una trattativa qualora l’Inter, per dire, offrisse 25 milioni e un altro club, meno gradito al difensore, una cifra più alta. Vedremo, appunto.

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    Sullo stesso argomentoTorino, Cairo e la frecciata a Belotti: “Potrebbe aver già firmato con altri”Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Djidji-Mandragora out contro la Lazio

    TORINO – I granata hanno definitivamente recuperato Simone Zaza. L’attaccante di Policoro è tornato a lavorare in gruppo e potrà essere convocato per il match contro la Lazio di domani sera ed entrare in caso di necessità anche se nelle gerarchie del tecnico è stato superato dal giovane Pellegri che contro il Milan ha fatto intravedere qualcosa di importante: il giovane attaccante, operato lunedì scorso a Genova alla mano, scenderà in campo con un tutore. Invece, rimangono difficili, per non dire impossibili, i rientri di Rolando Mandragora, che già aveva saltato il match contro il Milan, e di Koffi Djidji che come il centrocampista è alle prese con un problema di natura muscolare. Entrambi a questo punto sperano di essere disponibili per il match contro lo Spezia, in programma domenica 24 aprile.Sullo stesso argomentoLazio-Torino, Sanabria spera nella panchinaTorino

    Confermate le buone notizie, per concludere, anche sul conto di Sanabria. L’attaccante paraguaiano sta recuperando bene e potrebbe andare in panchina, ma difficilmente Juric lo rischierà anche solo a partita in corso visto che Pellegri e Zaza stanno meglio di lui e pure considerando che Belotti partirà dall’inizio. Quando impiegato, Sanabria dovrà conquistarsi una riconferma che alla luce di quello che ha fatto in questa stagione non è più scontata. Pochi gol, appena cinque in ventisette presenze, e diverse prestazioni che hanno lasciato a desiderare soprattutto nella finalizzazione. Il tecnico, dall’ex del Betis, pretende molto di più.

    Sullo stesso argomentoToro-Real Madrid 2-0: 30 anni fa. Lentini esclusivo: “La notte della vita”Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Vagnati: “Pobega? Vedremo”

    TORINO – L’appuntamento con la vittoria contro una grande squadra è ancora una volta rimandato. Ma l’immagine che rimane della prestazione del Toro è bella, altroché. Ha affrontato il Milan a testa alta e con la mente libera, mettendolo sotto. Non si è vista la differenza di punti fra le due squadre: la dice lunga sulla prova dei granata, che sicuramente vivono la parte finale di stagione col cuore molto più leggero rispetto ai rossoneri, che stanno pericolosamente perdendo smalto nella corsa allo Scudetto. Il Toro, dopo la vittoria sporca di Salerno, aveva bisogno di ritrovare i sacri principi di Juric. In sostanza, il tecnico prima del duello col Diavolo aveva chiesto una prova fotocopia di quella già mostrata contro l’Inter quasi un mese fa. Ed è andata esattamente così: squadra brillante e spigliata in avvio, ma anche attenta e pericolosa nella ripresa. L’occasione più ghiotta, non è un caso, è stata di marca granata: la super parata di Maignan sul destro potente di Vojvoda destinato all’incrocio dei pali grida ancora vendetta.Sullo stesso argomentoPobega, il Torino insiste. Bremer-Inter? Contatti col Milan, voglia di astaCalciomercato Torino

    Straordinaria, come al solito, la prestazione di Gleison Bremer. Si è messo in tasca Giroud sin dai primi minuti: si è incollato al francese e non lo ha mollato mai. Fondamentali anche le sue chiusure: se il Milan non è riuscito a disturbare a più riprese la quiete di Berisha è proprio per merito degli interventi del brasiliano. Costantemente l’uomo giusto al momento giusto. E guai a chi gli parla di mercato: non promette amore eterno ai granata perché conscio che il suo tempo sotto la Mole stia per terminare, ma dimostra un attaccamento alla causa da leader. Sotto tutti i punti di vista: tecnico e carismatico. In campo la sua presenza è ovunque, il tocco più importante è sempre il suo. Basterebbe riavvolgere il nastro del match: l’ultima punizione di Theo Hernandez viene fermata proprio dalla sua provvidenziale uscita dalla barriera. Chi ha fatto bene è anche Tommaso Pobega, che sulla trequarti ha lavorato tanto soprattutto in fase di contenimento. Per lui era una gara speciale: il Milan è il suo passato, ma sarà anche il suo futuro. Sebbene Davide Vagnati prima del match abbia tenuto un timido spiraglio aperto: «Parleremo del suo futuro coi rossoneri a fine stagione». Come a dire: tornerà a Milano, ma non è detto che non possa prendere un nuovo biglietto per Torino.

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    Guarda la galleryIl Torino di Juric ferma il Milan: la sfida finisce 0-0 LEGGI TUTTO