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    Toro, Berisha si è già preso mezza porta di Milinkovic-Savic

    TORINO – Etrit Berisha giovedì prossimo festeggerà i 33 anni con la prospettiva di ricevere un regalo davvero importante: il posto da titolare, ma stavolta definitivo. Domenica, nel gelo di Bologna, il portiere della nazionale albanese di Reja (che lo preferisce a Strakosha) ha fatto bene sotto tutti i punti di vista. Ha semplificato una parata, grazie all’ottima posizione, che avrebbe potuto diventare difficile, effettuato un paio di uscite basse (situazioni che mettevano in difficoltà Milinkovic) ma soprattutto ha dato serenità alla difesa che, guarda caso, ha fatto tirare in porta il Bologna una sola volta. Una prestazione importante, dunque, che per lui può aprire nuovi scenari.Guarda la galleryBrekalo scheggia il palo: il Torino non va oltre lo 0-0 a Bologna

    Juric potrebbe schierarlo titolare anche contro l’Inter

    Del resto lo stesso Juric, subito dopo la partita commentando in positivo la prestazione del numero uno albanese, ha fatto capire che prenderà in seria considerazione la possibilità di ripresentarlo dall’inizio contro l’Inter. “È andato bene, adesso ho una settimana di tempo per valutare bene la situazione e prendere una decisione”. Milinkovic-Savic, la grande scommessa di Davide Vagnati, in seguito a un’incertezza via l’altra nelle ultime quattro partite prima della sfida di Bologna, è stato fermato da una distrazione capsulare al primo dito della mano sinistra.

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    Ora la decisione su chi gioca spetta a Juric

    Questa la tesi ufficiale del club che, comunque, lascia aperti dei dubbi sull’effettiva gravità dell’infortunio, visto che il portiere in tribuna a Bologna non mostrava nessuna fasciatura alla mano e maneggiava con semplicità e naturalezza lo smartphone con la due mani. Evidentemente è guarito a tempo di record. Adesso la decisione spetta solo ed esclusivamente a Juric. E non è semplice: andare sull’usato sicuro di Berisha sino al termine della stagione per capire se potrà essere lui il portiere del futuro, pur non essendo un giovane, oppure riprovare l’azzardo Milinkovic? […]

    Sullo stesso argomentoToro, Milinkovic ko: la svolta in portaTorino LEGGI TUTTO

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    Il Toro crea di più del Bologna ma sbaglia i gol e finisce 0 a 0

    Finisce in parità senza reti Bologna-Torino, con le occasioni più grandi di marca granata (almeno due parate super di Skorupski). A lungo ragionata e con un più evidente predominio territoriale l’azione del Toro, tendente invece alla ripartenza rapida la manovra dei rossoblù. Juric non trova la vittoria scaccia-periodaccio (un punto nelle 4 partite precedenti a quella col Bologna). Mihajlovic porta a casa un punto comunque meritato (gli errori dei granata sottoporta non sono certo un problema suo!), dopo aver tentato con 5 cambi in sequenza di ribaltare gli avversari nel secondo tempo, a sorpresa. Per Juric, invece, la scelta di una sola sostituzione, per giunta all’85’ (Sanabria per Belotti).

    Il primo tempo, con Ricci all’esordio dal primo minuto a centrocampo e Pobega trequartista in coppia con Brekalo dietro a Belotti, vede un Toro capace a lungo di tenere a bada il Bologna, sfiorando ripetutamente l’occasione del vantaggio. Gioca a tratti anche bene la squadra rossoblù con Barrow pivot e Orsolini e Sansone a cercare varchi sulla trequarti, con De Silvestri sporadicamente pungente sulla fascia destra. Tuttavia le chance più pericolose sono granata, manovre alla mano. Da un diagonale a lato già al 7’ di Bremer allo scompiglio creato subito dopo da Singo, sino alle clamorose palle gol intorno al 29’, in 30 secondi: con Skorupski dapprima bravo ma anche un po’ fortunato a deviare in angolo una staffilata al volo di Singo dal limite, poi autore di una parata angelica su un colpo di testa di Djidji. Nessun reale pericolo per Berisha, invece, titolare al posto dell’infortunato (e non in forma) Milinkovic-Savic, a parte due occasioni per Svanberg al tiro (deviazioni da brivido di Singo e Rodriguez, sulla traiettoria) e una su un un cross radente di Barrow.

    Ma è soprattutto nella ripresa che emerge, una volta di più, una problematica non certo inedita per il Toro: la difficoltà ciclica a buttare la palla in porta a due passi dal portiere avversario, ma prima ancora anche ad azzeccare l’ultimo passaggio decisivo, in situazioni particolarmente vantaggiose. Il tiro sul palo esterno di Brekalo al 47’ e il colpo di testa sbagliato da Pobega al 64’ (oltretutto in anticipo su Belotti, ben appostato) sono la punta dell’iceberg. Come le scivolate vane quasi davanti alla linea di porta di Belotti e Brekalo, su un assist di Singo (71’). La partita è piacevole, i granata nel complesso sono maggiormente padroni del campo e del gioco, il Bologna comunque non molla un pallone, ci mette voglia e grinta (fin leonino, Medel!): e, quando possibile, anche qualità. Dopo un tiro di De Silvestri sull’esterno della rete, al 74’ la prima parata di Berisha (sempre sicuro) su una conclusione ravvicinata di Hickey. Miha cambia molto. strada facendo; presto i 5 cambi, in testa Falcinelli e Soriano. Ben più tardi Juric vara la prima e unica sostituzione: Sanabria per Belotti all’85’. Entrambe le squadre sino all’ultimo cercano di superarsi: più tra geometrie ragionate il Toro, con ripartenze rapide il Bologna. Finisce in parità: restano rimpianti soprattutto tra i granata, nel dopopartita. Ancora una volta.

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    Torino, Sanabria in bilico. Zaza già ai margini

    TORINO – Per fortuna di Juric nelle ultime due gare Andrea Belotti si è riproposto quale prolifico centravanti, capace prima di pareggiare il gol di De Ligt nel derby quindi di segnare una rete pur inutile contro il Cagliari. Questo dopo aver ritrovato il campo in seguito all’infortunio nella prova contro il Venezia. Quando era entrato al posto di un deludente Sanabria, nell’ultimo periodo poco incisivo sotto porta, e non è questa una novità, ma anche in difficoltà nel partecipare alla manovra. Senza il capitano è facile immaginare che anche il punto raccolto nel derby non sarebbe arrivato, azzerando la raccolta delle ultime quattro sfide. Quando, appunto, il Toro ha pareggiato il derby e perso contro Udinese, Venezia e Cagliari, tre squadre che hanno una classifica peggiore rispetto a quella dei granata […]Sullo stesso argomentoTorino, sollievo per Juric: Belotti e Sanabria disponibili per BolognaTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, Belotti si riprende anche la Nazionale

    TORINO – Intanto Andrea Belotti si è ripreso la Nazionale. A Roberto Mancini non sono sfuggite le sue ultime prestazioni impreziosite da gol. Due reti nelle ultime tre partite e potevano essere tre se non gli fosse stata annullata quella con il Venezia che a tutti è parsa regolare. Oltre all’aspetto della realizzazione il capitano del Torino ha dimostrato una condizione fisica importante, proprio come ai tempi belli, fatta di corsa, scatti e intuizioni. Ha preso tanti falli e si è sempre rialzato. A proposito: sapete che il Gallo è l’attaccante che fra tutti i campionati europei subisce più falli? Proprio così. Andrebbe tutelato come, del resto, tutti gli attaccanti. Contro il Cagliari, per esempio, è stato “martellato” da Lovato per tutta la partita senza che l’arbitro intervenisse. Ha ammonito il cagliaritano solo verso la fine del primo tempo e nonostante il giallo il difensore di Mazzarri ha continuato a metterla sul piano fisico. Ha fatto il suo, ci mancherebbe, ma forse certi direttori di gara dovrebbero usare più attenzione […]Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri LEGGI TUTTO

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    Torino, Sanabria e Belotti (quasi) ok

    TORINO – Toro convocato al Fila dopo la brutta figura contro il Cagliari, con, come si legge in apertura di pagina, colloqui fiume tra Juric e i giocatori e annessa una partitella, per chi non ha preso parte alla sfida contro i sardi, contro la Primavera granata. In porta ha così giocato Berisha, per Bologna in aperto ballottaggio con Milinkovic-Savic, dopo le ulteriori titubanze viste contro i rossoblù (sul tiro non irresistibile di Deiola scende in ritardo e non si dà la sufficiente spinta). In un contesto ben poco roseo – il Toro è reduce da un punto in quattro partite – ecco però arrivare una notizia discretamente confortante. Gli esami al ginocchio di Sanabria, vittima di una leggera distorsione, non hanno evidenziato alcuna lesione, ergo il paraguaiano si candida ad alternativa a Belotti – pure sottoposto ad esami, dopo una forte contusione al piede – anche per la sfida del Dall’Ara.Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri

    Mandragora torna disponibile per Bologna

    Entrambi i centravanti sono usciti acciaccati dal Grande Torino, ma se le condizioni del Gallo non hanno da subito destato particolare preoccupazione, per quanto riguarda il sudamericano gli esami di ieri hanno invece fatto tirare un bel sospiro di sollievo, a Juric. Che in vista della seconda sfida contro un ex allenatore granata – Mihajlovic, dopo l’incrocio con Mazzarri – recupererà intanto un elemento importante, per il centrocampo. E per ampliare le scelte tra mediana e trequarti. Dopo aver scontato la giornata di squalifica torna infatti disponibile Mandragora. Che entra in ballottaggio con Pobega per un posto dall’inizio al fianco di Lukic. Sempre che il tecnico croato non decida di concedere un turno di riposo al serbo, domenica apparso comprensibilmente stanco dopo un campionato fin qui disputato ad altissimi liveli. Possibile anche l’impiego di Lukic e Mandragora in modo tale da riproporre Pobega sulla trequarti. Una soluzione da tenere in considerazione, vista la prova non particolarmente brillante di Pjaca, col Cagliari.

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Manchiamo nei particolari: la squadra deve crescere”Torino

    Oggi pomeriggio niente allenamento 

    Questo mentre oggi il Torino osserverà un turno di riposo, dopo l’allenamento-confronto andato in scena ieri. Domani la ripresa, in vista di una prova che i granata non possono permettersi di perdere, visto il pochissimo raccolto di recente. Per Bologna, intanto, è da attendersi la probabile uscita dal pacchetto dei titolari di Ansaldi, dopo l’opaca prestazione di domenica. In tal caso toccherebbe a uno tra Singo – deludente al momento dell’ingresso in campo al posto di Vojvoda – e Ola Aina che però è decisamente scivolato in basso nelle gerarchie di Juric […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric dirige la ripresa tra scarico e tecnicaTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, sollievo per Juric: Belotti e Sanabria disponibili per Bologna

    TORINO – Dopo la sconfitta casalinga contro il Cagliari, il Torino ha ripreso subito gli allenamenti, ricevendo peraltro  buone notizie dall’infermeria sulle condizioni di Antonio Sanabria e Andrea Belotti, acciaccati dopo la gara di ieri con i sardi. Gli esami cui si è sottoposto il paraguaiano hanno rilevato solamente una semplice distorsione al ginocchio, mentre Belotti ha subito una dura contusione alla caviglia. Domani la squadra potrà godere di un giorno di riposo, con la ripresa in vista della trasferta di Bologna fissata per mercoledì. E i due attaccanti granata, fortunatamente per Ivan Juric, non sembrano in dubbio per la gara di domenica al Dall’Ara.Guarda la galleryTorino-Cagliari, le pagelle dei granata: Milinkovic Savic stecca ancora LEGGI TUTTO

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    Serie A, anticipi e posticipi: Sampdoria-Juve sabato alle 18

    TORINO – La Lega Serie A ha ufficializzato date e orari di tutte le gare, con anticipi e posticipi, della 10ª e 11ª giornata di ritorno del campionato (29ª e 30ª giornata): la Juventus sarà di scena in casa della Sampdoria sabato 12 marzo alle ore 18 mentre il Torino ospiterà l’Inter domenica 13 marzo alle 20.45. Nel weekend successivo il Torino giocherà sul campo del Genoa venerdì 18 marzo alle 21 mentre la Juventus ospiterà la Salernitana domenica 20 alle ore 15. Nella stessa giornata, domenica 20 alle ore 18, è in programma il derby della Capitale tra Roma e Lazio. Confermato quindi il turno del 18-20 marzo: non ci sarà pertanto la pausa richiesta dalla Federcalcio per agevolare la nazionale italiana in preparazione dei playoff per i Mondiali in Qatar, in programma nella settimana successiva.
    Serie A, risultati e classifica
    Anticipi e posticipi della 29ª giornata
    Salernitana-Sassuolo (sabato 12 marzo alle ore 15) su DaznSpezia-Cagliari (sabato 12 marzo alle ore 15) su DaznSampdoria-Juventus (sabato 12 marzo alle ore 18) su DaznMilan-Empoli (sabato 12 marzo alle ore 20.45) su Dazn e SkyFiorentina-Bologna (domenica 13 marzo alle ore 12.30) su Dazn e SkyVerona-Napoli (domenica13 marzo alle ore 15) su DaznAtalanta-Genoa (domenica 13 marzo alle ore 18) su DaznUdinese-Roma (domenica 13 marzo alle ore 18) su DaznTorino-Inter (domenica 13 marzo alle ore 20.45) su DaznLazio-Venezia (lunedì 14 marzo alle ore 20.45) su Dazn e Sky
    Anticipi e posticipi della 30ª giornata
    Sassuolo-Spezia (venerdì 18 marzo alle ore 18.45) su DaznGenoa-Torino (venerdì 18 marzo alle ore 21) su Dazn e SkyNapoli-Udinese (sabato 19 marzo alle ore 15) su DaznInter-Fiorentina (sabato 19 marzo alle ore 18) su DaznCagliari-Milan (sabato 19 marzo alle ore 20.45) su Dazn e SkyVenezia-Sampdoria (domenica 20 marzo alle ore 12.30) su Dazn e SkyEmpoli-Verona (domenica 20 marzo alle ore 15) su DaznJuventus-Salernitana (domenica 20 marzo alle ore 15) su DaznRoma-Lazio (domenica 20 marzo alle ore 18) su DaznBologna-Atalanta (domenica 20 marzo alle ore 20.45) su Dazn LEGGI TUTTO

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    Cagliari, colpaccio salvezza a Torino. Belotti illude, Milinkovic sotto processo

    Un gol per tempo, di Bellanova e Deiola, e il Cagliari vince a sorpresa a Torino (per i granata di nuovo a segno Belotti, come nel derby), compiendo un passo in avanti pesantissimo sulla strada della salvezza. Sugli altari Cragno per i sardi, bravissimo in tante circostanze (nel primo tempo il Toro aveva creato numerose occasioni, prima di sparire dal campo, per un crollo innanzi tutto mentale, una volta incassato il 2° gol). E sotto processo per la sesta volta di fila Milinkovic, a dir poco incerto ancora una volta, stavolta sul diagonale vincente di Deiola. Ci chiediamo una volta di più se non sia finalmente il caso di concedergli almeno una pausa di riflessione in panchina, affinché recuperi serenità e condizione, a partire dalla prossima trasferta di Bologna. Il problema è sotto gli occhi di tutti. E non certo da oggi.

    C’è Ansaldi, miracoli di Cragno

    Si comincia. Ansaldi a sinistra, di nuovo titolare, con Vojvoda nella sua posizione naturale a destra e Singo in panca. Per il Cagliari, un 3-5-1-1 ultra arroccato, con Pereiro a far la spola tra mediana e Joao Pedro. L’inizio è tribolato per il Torino, i sardi sono più in palla e mettono subito sotto pressione Milinkovic, oltretutto con un sole fastidioso davanti agli occhi. Respinge come può un missile di Grassi e poi il colpo di testa di Joao sulla ribattuta, quindi Deiola spara alto da due passi. Anche se i granata faticano a macinare gioco e a trovare varchi, fasce comprese, man mano il Toro prende il pallino e cresce. Prima paratona di Cragno in angolo su deviazione al volo di Bremer (da punizione-cross di Ansaldi). Un tiro di Lukic alto, un altro di Belotti deviato in angolo dal portiere sardo. E, ancora, una testata di Pobega fuori di poco, da angolo. In tale contesto, i sardi però passano a sorpresa, sfruttando la doppia amnesia di Lukic (che perde Grassi da fallo laterale di Dalbert) e Ansaldi (un palo sul terreno, quando Bellanova, al primo gol in A, la spinge dentro su assist in scivolata del compagno, davanti a Vanja. E ancora una volta, come col Sassuolo, il Toro prende gol da un fallo laterale altrui mal interpretato).

    Traversa di Pjaca

    Da lì in poi i granata iniziano a spingere progressivamente sempre più e meglio, davanti alla Maginot di Mazzarri (in pratica, un 3-6-1 che diventa 5-4-1). Nell’ordine: 26’, Pjaca per Belotti, che stoppa male in fuga verso il portiere; 27’, incursione di Pobega e Vojvoda, brivido in mischia, Cragno salva in tuffo; 30’, punizione diretta di Brekalo, sempre Cragno in angolo, sul suo palo; 38’, cross di Brekalo e tiro al volo di Pjaca, col portiere che devia miracolosamente sulla traversa e poi abbranca il rimbalzo; 41’, tiro alle stelle dal limite di Bremer, in precario equilibrio; 42’, salvataggio in extremis di Altare su Brekalo, in fuga su Cragno; 45’, Pobega, tiro a giro di pochissimo fuori. Una raffica di occasioni, insomma, fallite per poco o nulla oppure per i prodigi di Cragno. Per i sardi, una sola chance al 36’, di nuovo a sorpresa: angolo, mischia, e Altare in scivolata tira altissimo da due passi.

    Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri

    Crollo mentale granata

    La ripresa presenterà invece tutto un altro spartito. Dopo un inizio arrembante e il gol del pareggio al 9’ di Belotti, infatti (punizione-cross di Brekalo, deviazione di testa di Dalbert e staffilata al volo di Belotti, solo, defilato, al 2° gol di fila dopo il derby), i granata dapprima si illudono di comandare il gioco sino al raddoppio, poi subiscono il coraggio del Cagliari e prendono il 2. Merito anche di Mazzarri, che torna a propugnare un gioco offensivo, sfiora il vantaggio con un tiro di Pereiro di poco fuori, quindi inserisce una punta vera, Pavoletti, al posto del trequartista. E proprio il centravanti al 17’ è bravo a far da sponda di testa per Deiola, al limite, a sua volta abile a a sparare un diagonale. Insidioso, certo, ma non imprendibile. Tuttavia Milinkovic lo capisce tardi, la spinta sulle gambe è nulla e la palla si insacca. Ancora una volta il portiere serbo finisce sotto processo: ormai l’insicurezza è la sua etichetta, da 6 partite. E da quel momento inizia l’incredibile: il Toro implode, cade dal ramo come un frutto troppo maturo, si spappola sul terreno senza più riuscire ad armare un vero forcing, una manovra degna di questo nome. Un crollo mentale e tattico.

    Il Cagliari ha meritato

    Un solo pericolo per Cragno, un diagonale di Belotti parato. Poi il nulla, anche a fronte degli ingressi di Sanabria, Pellegri, Singo, Seck, Ricci (all’esordio, gli ultimi due). I sardi si difendono bene, corrono il doppio, sono padroni delle seconde palle, perdono anche tempo quando possono. Fanno il loro, e lo fanno al meglio. Addirittura, sfiorano il 3 a 1 con Goldaniga in mischia, da angolo (Milinkovic blocca un po’ fortunosamente). La fine è il giusto premio per un Cagliari più che meritevole, equilibrato, determinato, nonché una logica punizione per un Toro improvvisamente sparito per sempre, nei fatti, al 17’ della ripresa. LEGGI TUTTO