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    Torino e Atalanta, omaggio social per Mondonico: “Sei sempre con noi”

    TORINO – “Sei sempre con noi”. E’ questa la frase utilizzata dal Torino sui propri account social per omaggiare e ricordare Emiliano Mondonico, scomparso il 29 marzo di quattro anni fa dopo aver lungamente lottato contro una brutta malattia. Mondonico è stato un calciatore del Torino per due stagioni – dal 1968 al 1970 – e successivamente, una volta intrapresa la carriera da allenatore, ha guidato i granata in due parentesi, la prima dal 1990 al 1994 e la seconda dal 1998 al 2000, vincendo una Mitropa Cup nel 1991 e una Coppa Italia nella stagione 1992-1993. 
    Mondonico, il ricordo dell’Atalanta
    Anche l’Atalanta, squadra con cui Mondonico ha ottenuto 2 delle sue 5 promozioni in Serie A, nel 1988 e nel 1995, si è successivamente unita al ricordo del tecnico originario di Rivolta d’Adda: “Sarai per sempre il nostro Mondo. Quattro anni senza Emiliano Mondonico. Il Presidente Percassi e tutta la famiglia Atalanta lo ricordano con immutato affetto”. LEGGI TUTTO

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    Torino, il ds del Wolfsburg: “Brekalo tornerà da noi in estate”

    Josip Brekalo potrebbe tornare al Wolfsburg in estate. Il giocatore è attualmente in prestito al Torino, che hanno un’opzione di riscatto per 13 milioni ma che non parrebbero intenzionati a esercitare. Così ne parla Marcel Schafer, ds del club tedesco: “Finora nessun dirigente del Torino ci ha contattato. In estate tornerà da noi”. Il croato ha ancora un anno di contratto con i “lupi”, ma non parrebbe avere molta voglia di tornare a vestire la maglia dei campioni di Germania 2009. Sullo stesso argomentoTorino, così Juric detta le sue condizioni per il futuroCalciomercato Torino

    Vorrebbe mettersi in vetrina su un grande palcoscenico

    Il giocatore vorrebbe fare bella figura ai prossimi Mondiali in Qatar, così da potersi mettere in mostra sul palcoscenico più importante in vista della scadenza del contratto, prevista per giugno 2023. Il croato, secondo la Bild, sarebbe intenzionato a giocare per un club che sia quasi sempre presente all’interno del grande calcio europeo, vorrebbe giocare per una squadra che sia costantemente in Champions e in Europa League, E sia il Torino che il Wolfsburg non soddisfacerebbero le sue pretese, per questo sarebbe in cerca di un’altra sistemazione. 

    Guarda la galleryTorino ko col Genoa: primo gol in A di Portanova, Belotti spento LEGGI TUTTO

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    Torino, così Juric detta le sue condizioni per il futuro

    TORINO – Nei giorni scorsi c’è stato un importante summit di mercato tra Juric, Cairo e Vagnati. Il tecnico croato, a nove partite dalla fine del campionato (compreso il recupero con l’Atalanta), ha voluto fare il punto con i dirigenti per poi non trovarsi spiazzato quando comincerà la nuova stagione, quella che nei suoi piani dovrebbe portare il Toro a lottare con più convinzione per un posto in Europa. Liofilizzando il discorso non vuole trovarsi in ritiro senza i giocatori necessari a portare avanti il suo discorso con competitività. Lo scorso anno, a Santa Cristina, si è trovato in grande difficoltà e ha dovuto accettare una situazione per lui insolita con rinforzi che sono arrivati addirittura nell’ultimo giorno di mercato. Ha voluto essere chiaro per evitare fraintendimenti e (ri)cominciare in serenità. Incontro importante, dunque, dove sono stati analizzati diversi aspetti. Si è partiti dai giocatori in prestito con diritto di riscatto. Juric vorrebbe tenere Brekalo e Praet. Sì, anche Praet. Come avevamo annunciato venti giorni fa il belga viene considerato indispensabile e lo confermano gli ultimi risultati. Da quando si è infortunato il Toro è crollato. E non è un caso.Sullo stesso argomentoTorino, c’è la pista Milik: vorrebbe tornare in ItaliaCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Zima, il Torino dopo la Repubblica Ceca

    TORINO – Con le ultime quattro partite consecutive giocate con la Repubblica Ceca, oltretutto senza essere sostituito, il cammino di David Zima con la Nazionale lo ha portato a tagliare le 6 presenze totali. Un cammino intrapreso già prima che il Torino lo rilevasse dallo Slavia Praga per 6 milioni di euro. Zima ha infatti vestito per la prima volta la maglia della selezione ora allenata da Jaroslav Silhavy il 24 marzo del 2021, quando in Patria le sue qualità di centrale concentrato e arcigno nonostante la giovanissima età già stavano emergendo lampanti. Il ragazzo nato a Olomouc 21 anni fa ha fatto il suo esordio con la maglia dei vice campioni d’Europa nel ‘96 nel finale della sfida contro l’Estonia. Quindi ha giocato la ripresa dell’amichevole persa 4-0 contro l’Italia il 4 giugno successivo. Dopo una serie di convocazioni con allegata la panchina, Zima l’11 ottobre scorso è entrato in campo per la prima volta dall’inizio contro la Bielorussia e da lì non ne è più uscito (successivamente ha affrontato Estonia e di recente Svezia per le qualificazioni ai Mondiali – appuntamento fallito proprio dopo il ko ai supplementari contro gli scandinavi – e il Kuwait in amichevole). Ciò che nell’ultimo periodo gli è riuscito, cioè guadagnare il grado di inamovibile in Nazionale, adesso vuole si concretizzi anche con la squadra di club.Sullo stesso argomentoTorino, così Juric detta le sue condizioni per il futuroCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Linetty non rientra più nei piani granata: voglia di Samp

    TORINO – Se la classifica non sembra offrire al Torino obiettivi stringenti da inseguire entro il traguardo di maggio, al contrario l’ultimo spicchio di stagione potrà garantire spunti decisamente interessanti per soppesare il futuro di più d’un singolo all’interno della rosa nelle mani di Juric. Nel bene o nel male. Tra questi profili, per certo, spicca quello di Karol Linetty. Il polacco aveva iniziato l’annata con l’etichetta del titolare sulle spalle, sempre in campo nei primi tredici turni di campionato, ma da quel momento è scivolato – neanche troppo lentamente – al fondo delle gerarchie del tecnico croato e, di conseguenza, ai margine del progetto tecnico costruito giornata dopo giornata. […]

    Se già negli ultimi giorni della sessione di mercato invernale era stato a un passo dal ritorno alla Sampdoria, infatti, ora il richiamo della Liguria per Linetty è più forte che mai. Il 27enne di Znin, nei giorni scorsi, ha approfittato della sosta per le Nazionali (e della mancata convocazione da parte della Polonia) per far visita al suo vecchio quartier generale di Bogliasco. Dove ha ritrovato, ulteriore calamita per il suo desiderio di blucerchiato, anche mister Giampaolo, che l’aveva eletto a intoccabile alla Samp e che l’aveva fortemente voluto al via della breve e turbolenta avventura al Torino.

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    Torino, gli auguri a Gianluigi Lentini: “Buon compleanno”

    TORINO – Compie oggi 53 anni Gianluigi Lentini, ex giocatore cresciuto nelle giovanili del Torino che lo ha omaggiato sui suoi profili social. Via Twitter i granata hanno fatto gli auguri all’ex giocatore che ha vestito la maglia del Torino in tre stagioni diverse lasciando il segno. Selezionato nel 1979 dai tecnici del settore giovanile del Torino con il quale fa il suo esordio in Serie A a 17 anni (23 novembre 1986). Il triennio 1989-1992 è il più prolifico sotto la Mole per l’ala nata a Carmagnola che colleziona 16 gol in 89 partite per poi trasferirsi, causa problemi finanziari della società, al Milan per 18 miliardi di lire. Con i rossoneri 13 gol in 63 partite. Lentini torna per la terza volta al Torino dal 1997 al 2000 (93 presenze e 6 gol) guidando i granata alla promozione in A nel 1999. LEGGI TUTTO

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    Ricci: “Italia e Torino, vi conquisterò”

    Il sorriso di Samuele Ricci è forse la miglior cartolina possibile da Podgorica per la Nazionale Under 21, che grazie al suo gol di puro istinto e sensibilità calcistica riesce a portare a casa almeno un punto dal Montenegro, fondamentale per agganciare la Svezia in vetta alla classifica del girone, con in più una partita ancora da recuperare. Ma questa rete, la prima del centrocampista toscano con la selezione guidata dal ct Paolo Nicolato, ha una valenza doppia: pesa per la Nazionale, ma è anche un messaggio a Ivan Juric e al Torino. Non che ne avessero bisogno, ovvio: lo hanno scelto a gennaio, in un’importante operazione di mercato con l’Empoli, per raccogliere l’eredità in mediana di chi, a meno di clamorosi colpi di scena, ritornerà a fine stagione alla base, ovvero Pobega al Milan. Di sicuro al tecnico granata non sarà sfuggito questo dettaglio e di sicuro per Ricci avere spazio nell’Under 21 può diventare un trampolino per convincere Juric a concedergli più spazio.

    I pensieri del centrocampista

    Ma i pensieri di Samuele adesso sono concentrati al cento per cento sulla maglia azzurra anche perché, come ha raccontato a caldo al termine della sfida di venerdì sera contro il Montenegro, l’Italia può e deve fare di più: «Ovviamente questo è un gol che significa tanto per me, anche perché siamo riusciti a riacciuffare il risultato dopo pochi minuti in una partita che non si stava mettendo bene. Come ha detto il ct Nicolato dobbiamo migliorare su tanti aspetti, come quello di approcciare bene partite del genere che magari si adattano meno a quelle che sono le nostre caratteristiche come singoli e come squadra. Per migliorare e per diventare una Nazionale completa dobbiamo imparare ad adattarci a certi tipi di situazione. Dobbiamo pensare alla prossima sfida con la Bosnia che come tipologia di partita sarà simile a quella con il Montenegro. Ma giocheremo in casa e ci teniamo a fare bella figura ». Per Ricci l’occasione, se Nicolato lo confermerà, per far vedere ai tifosi del Toro quanto vale: «Senza dubbio lo spazio in Nazionale mi aiuta a mettere in luce le mie qualità, l’Under 21 è un traguardo importante e la maglia azzurra offre visibilità. E poi ti puoi confrontare in campo internazionale con giocatori di un certo livello. E questo per un giovane come me è ovviamente molto importante. Poi cerco sempre di fare del mio meglio quando il tecnico mi chiama in causa, che sia Juric o sia il ct Nicolato: non pretendo di giocare a tutti i costi, lavoro per migliorare. Anche se adesso magari ho meno spazio nel club non è un problema, me lo aspettavo perché non è mai semplice arrivare in una nuova squadra a gennaio e giocare subito con continuità. Comunque sia cerco di impegnarmi al massimo e di ritagliarmi uno spazio». Nel calcio conta la fiducia e Samuele sa di averne, indipendentemente dal colore della maglia, che sia azzurra o granata.

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    Mihajlovic, il messaggio del Torino: “Ti siamo vicini”

    In seguito alle parole di Sinisa Mihajlovic, che ha annunciato la sua nuova battaglia contro la leucemia, sono piovuti messaggi di solidarietà e vicinanza nei suoi confronti. Attraverso i propri canali social, anche il Torino ha voluto incoraggiare l’allenatore del Bologna, che ha guidato il club granata dal 2016 al 2018: “Caro Sinisa, ti pensiamo e ti siamo vicini con grande affetto. Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club”.Guarda la gallerySerie A, tutti con Mihajlovic: quanto affetto sui social LEGGI TUTTO