TORINO – Incredibile, assurdo, inconcepibile e via discorrendo. Il Toro gioca una partita clamorosa, per organizzazione ed espressione tecnica, ma su dieci occasionissime ne infila una e finisce per pareggiare contro un Sassuolo che di palle buone ne ha invece una soltanto. In parte manca la qualità invocata fin da agosto da Juric, in parte questa volta anche tenendo conto dei tre legni ad aver frenato i granata è solo una grande quantità di sfortuna. La perentorietà con la quale il Toro domina campo e Sassuolo nel primo tempo è rara a vedersi: Berardi, Scamacca e Raspadori, cioè tre azzurri, non toccano palla, mentre dall’altra parte è un continuo calciare verso la porta di Consigli. I granata funzionano in fase difensiva tanto quanto in quella offensiva. Distanze ideali, anche grazie alla cucitura in mediana affidata a un Mandragora in giornata di grazia e a un super Lukic. Rispetto a quanto annunciato alla vigilia non c’è Djidji (affaticamento): al suo posto un disciplinato Zima. Ottima, sulle corsie, la prova di uno straripante Singo come pure di Vojvoda.Guarda la galleryTorino beffato da Raspadori nel finale: 1-1 con il Sassuolo
Sanabria firma il vantaggio
La prima, grande chance per il Toro al minuto 13, quando Sanabria mette colpevolmente alto di testa da ottima posizione (l’assist è un delizioso scavetto con l’interno destro di Praet). Il paraguaiano si fa comunque perdonare al 16’, quando sempre di testa corregge la mira e infila Consigli (cross di Brekalo, e sponda aerea di Singo per il centravanti al quinto gol del suo campionato; tutti gol segnati al Grande Torino). Granata in controllo costante da inizio a fine frazione e particolarmente pericolosi nel primo e nell’ultimo quarto d’ora: al 33’ un pasticcio di Muldur, che maldestramente stoppa di petto, consente a Sanabria di calciare da pochi passi, Consigli si oppone prontamente. Clamoroso, al 41’, il tiro scoccato da Mandragora: sinistro di controbalzo che si stampa sul palo dai 20 metri a Consigli immobile. Non è finita: al 45’ Singo non riesce a incidere pur avendo una palla comoda da calciare al limite dell’area. Insomma, il singolo vantaggio va molto stretto a un Toro cui viene anche giustamente annullato un gol (a Sanabria) per fuorigioco (di Singo).
Il Sassuolo pareggia nel finale
Stesso copione nella ripresa, con i granata che aggiungono al cesto due legni: uno colpito all’8’ da Sanabria (assist di Brekalo), l’altro con Bremer che al 28’ vede il suo colpo di testa terminare sulla traversa anche grazie allo strepitoso intervento a sfiorare il pallone di Consigli. Clamorosa, poi, l’occasione al minuto 37’: ancora Bremer, da posizione perfetta, impatta sempre di testa mandando appena alto. A questo aggiungendo i tiri alti di Sanabria (assist di Mandragora, minuto 23’) e Singo (servizio di Vojvoda al 32’) E il Sassuolo? Le avvisaglie – al 33’ con Kyriakopoulos (palla abbondantemente a lato) – di un delitto perfetto consumato al 43’: Berardi fugge sulla sinistra, Rodriguez tenta di contenerlo in scivolata ma il pallone resta lì, ancora Berardi lo gioca al centro per Raspadori che batte Milinkovic, nella circostanza a spasso per l’area. Ecco consumata una beffa che non può essere il debole tiro di Pjaca al 48’ a evitare. Davvero clamoroso, considerata la differente qualità delle prestazioni e la montagna di occasioni – a una – registrate al fischio finale. LEGGI TUTTO