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    Toro, la sorpresa è Warming

    Ieri la seconda presenza in A. In precedenza solo un minuto nella massima Serie, oltre all’altro unico gettone col Torino in Coppa Italia. Magnus Warming, nella mezz’ora abbondante in cui è sceso in campo contro l’Inter, ha sicuramente ben figurato. Volitivo, vivace e arrembante, il danese si è messo in mostra, risultando tra i migliori dei granata nella gara disputata a San Siro. Uno, insomma, che potrebbe anche tornare utile a Juric nel 2022, sempre che a gennaio non venga mandato in prestito per giocare di più e crescere meglio. Speranze, ma anche consapevolezze.Guarda la galleryInter-Torino, la decide Dumfries: Juric ko

    Le parole di Warming

    Col 21 enne, presentatosi nella zona delle interviste con un cartone della pizza in mano, che al termine del match del Meazza commenta così la sua prestazione e la sconfitta contro i nerazzurri. «Sono stato abbastanza sorpreso che il mister mi abbia fatto entrare, ma sono molto felice che abbia creduto in me. Anche i compagni di squadra mi hanno fatto sentire a mio agio una volta entrato in campo. Ho solo pensato a come avrei potuto aiutare la squadra, speravo di poter sfruttare al meglio la mia velocità – spiega il classe 2000 -. Il ruolo che preferisco? L’ala, più che altro perché ho giocato tanti anni in questa posizione. Fare l’attaccante per me è un ruolo completamente nuovo, ma non ho problemi a ricoprirlo, anzi mi piace (è quello che ha fatto ieri entrando al posto di Sanabria; ndr). Sinora ho imparato tanto, sto migliorando. Mi sento bene nel calcio italiano, anche se ammetto come non sia stato facile all’inizio»

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    Toro, Filadelfia aperto: Juric favorevole ma la società frena

    TORINO – Chi ricorda quando è stata l’ultima volta di un allenamento a porte aperte al Filadelfia? Bravi, risposta giusta: c’erano ancora i carrarmati tedeschi per le strade. Non proprio, ma rende l’idea. E l’esplosione della pandemia ha persino dilatato le già ben sedimentate remore dentro al Torino, concedendo alla società persino alibi in più. Diciamo meglio: nessun lassismo, nessuna sottovalutazione del pericolo, nessuna voglia di minimizzare il rispetto delle normative anti-Covid. Ci mancherebbe, non è questo il punto. Il punto è che proprio la paura dei contagi, la necessità di evitare assembramenti e le complicazioni che comportano le disposizioni governative sono state “usate” dal Torino Fc anche per confezionare un no (all’apertura del Fila) infiocchettato, quasi inattaccabile, inoppugnabile.Guarda la galleryTorino, Juric batte il “suo” Verona 1-0: decide Pobega

    Il Filadelfia quando tornerà granata?

    Per la serie: potremmo anche accogliere qualche volta i tifosi, l’avremmo già fatto volentieri, ma col Covid è impossibile, troppo complesso e rischioso. E poi, le leggi… Certo, le leggi. Destinate a inasprirsi, ora. Lo deciderà il governo, lo impone la nuova ondata della variante Omicron: il peggioramento quotidiano della situazione. Da qualche giorno si parla di un’Italia tendente a diventare tutta arancione. Ma quand’è che il Fila diventerà granata? Anche qui dobbiamo aspettare Draghi? La questione non va ricondotta al caso specifico di questi giorni, di queste settimane […]

    Sullo stesso argomentoToro, il calo degli spettatori continua: meno di 7000 con il VeronaTorino LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Torino ore 18.30: dove vederla in tv e streaming, probabili formazioni

    MILANO – Senza paura il Torino di Ivan Juric si presenta in casa dell’Inter già campione d’inverno e reduce da sei vittorie di fila: “Mentalmente stiamo bene, vogliamo fare una grande partita, stupire e provare a vincere”. Simone Inzaghi sa bene di non dover sottovalutare i granata, imbattuti nelle ultime 4 gare di campionato (2 vittorie e 2 pareggi): “Essere primi alla fine del girone d’andata non significa nulla, ma ci servirà da stimolo. La strada è ancora lunga e occhio al Torino”.
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    Dove vederla in tv e streaming
    Inter-Torino si gioca alle 18.30 a San Siro. La partita sarà trasmessa in televisione e streaming da DAZN.
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    Inter-Torino, probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Dumfries, Vidal, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, L. Martinez. ALL.: S. Inzaghi. A disposizione: I. Radu, Cordaz, Ranocchia, D’Ambrosio, Kolarov, Darmian, Dimarco, Gagliardini, Vecino, Sensi, Sanchez, Satriano. Indisponibili: Brazao, Correa. Squalificati: Barella. 
    TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Pobega, Vojvoda; Linetty, Pjaca; Sanabria. ALL.: Juric. A disp.: Gemello, Izzo, Zima, Buongiorno, Aina, Ansaldi, Rincon, Mandragora, Kone, Praet, Brekalo, Warming. Indisponibili: Berisha, Belotti, Edera, Verdi. Squalificati: -.
    ARBITRO: Guida di Torre Annunziata. Guardalinee: Baccini e Saccenti. Quarto uomo: Zufferli. Var: Banti. Avar: Peretti. LEGGI TUTTO

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    Inter-Torino, piace l'accoppiata 1X più Under 3,5

    L’Inter di Simone Inzaghi non vuole fermarsi e dopo aver vinto contro la Salernitana proverà a conquistare i tre punti anche contro il Torino, imbattuto da quattro giornate ma vittorioso fuori casa soltanto una volta, contro il Sassuolo.
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    Statistiche a confronto
    C’è un dato curioso che merita risalto. i nerazzurri in 18 turni di campionato hanno sempre collezionato l’Over 1,5, cioè almeno due reti in partita. Niente somma gol finale 1, di conseguenza, esito che invece i granata hanno già centrato in 7 occasioni. Senza contare che sette delle otto trasferte giocate dagli uomini di Juric sono state caratterizzate dall’Under 2,5. Un’opzione “buona” per Inter-Toro magari può tenere conto dei dati appena citati. La combo “1X+Under 3,5” sembra essere un adeguato compromesso. Difficile, infatti, ipotizzare il primo ko interno dell’Inter (6 vittorie e 2 pareggi al Meazza). I granata lontano da Torino hanno segnato appena 4 gol in 8 partite… LEGGI TUTTO

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    Inter-Torino, Juric: “Mercato? Le cose sono chiare. La società poi deciderà”

    TORINO – “L’Inter è la squadra che gioca meglio, sfruttano bene il lavoro di Conte e Inzaghi ha dato imprevedibilità. Si sentono più liberi, hanno giocate meno codificate e si vede. Le ultime giornate mi hanno impressionato per come attaccano e come difendono, è una novità per il nostro calcio. Inzaghi è bravissimo: è un top allenatore”. Alla vigilia della trasferta al Meazza contro l’Inter vincitrice dell’ultimo scudetto e matematicamente campione d’inverno con una giornata d’anticipo, il tecnico del Torino Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa: “Partite così ti possono dare tanto: è sbagliato andare là e pensare che quello che viene, viene. Fare risultato potrebbe darci uno slancio per il futuro. Oggi vedo se tutti hanno recuperato, mentalmente stiamo bene e vogliamo stupire provando a vincere. Il nostro atteggiamento non cambierà, sarà quello solito: andremo alti con tutte le conseguenze positive e negative”. Sul fatto che i nerazzurri avranno 48 ore in più di riposo, Juric risponde che “anche a noi è capitato di trovare avversari più stanchi. Oggi faccio l’allenamento e valuto tutti: spero che i risultati positivi ti diano lo slancio per recuperare prima”.
    Juric: “Out Praet, Vojvoda è un esempio”
    “Praet non ci sarà, speriamo sia una cosa piccola. Per il resto, tutti sono convocabili e li valuto in base agli allenamenti. Da dopo Udine, siamo andati alla grande. Sarebbe eccezionale fare risultato domani, ma abbiamo fatto grandi partite e con l’Empoli ci è girata male. Domani è una grande occasione, ma le cose sono andate bene. Vojovda? È un esempio positivo di questa squadra. Per me non ha mai visto il campo, non è facile ma si è sempre allenato al massimo e ora raccoglie i frutti. Sono molto contento di ciò che ci dà, è probabile che giocherà se non lo vedo particolarmente stanco”.
    Juric e la questione tifosi
    “Non è mai stato un problema. Le vele servono per non far vedere agli allenatori ciò che proviamo, magari sui piazzati o sulle cose tattiche. Devi tenerti le cose per te. È dalla prima partita che sento sostegno allo stadio, ma purtroppo viene poca gente. Sento grande positività intorno alla squadra”.
    Juric: “Voglio un Torino affamato”
    “I ragazzi lavorano e si impegnano, hanno percepito che stanno meglio: giochiamo alla pari e a volte anche meglio delle big, sono sfide in cui raramente abbiamo visto il Toro essere messo sotto. Ma ho anche percepito un senso di accontentarsi, non andava bene. Bisogna avere fame e sana rabbia di andare più avanti, cercando di fare cose stupende. Mi sembra che la mia squadra lo abbia fatto abbastanza, ora dobbiamo mantenere la voglia di fare sempre risultato e non accontentarsi della prestazione. Abbiamo fatto sei punti contro chi ci stava davanti, in questo ho visto un cambiamento. Serve lo stesso spirito. Leader? Ci sono tanti ragazzi interessanti, ce l’hanno dentro e ancora non lo esprimono completamente. Devono ancora liberarsi per trasmettere la mentalità che voglio io, non siamo ancora al livello di aver cambiato la mentalità del passato. Spero che succeda il prima possibile. Quale giocatore è il simbolo del mio lavoro? Sono in tanti. Da Vanja, a Bremer, a Djidji, a Buongiorno che ha fatto enormi passi in avanti. Vojvoda gioca con grande calma, Rodriguez ha recuperato, in tanti hanno fatto meglio di quanto si pensasse. Davanti, invece, abbiamo avuto problemi: Praet e Pjaca tanti problemi, Belotti non lo abbiamo mai avuto. Non abbiamo avuto una costante positiva, ma in tanti dei miei ragazzi hanno fatto passi molto importanti. Abbiamo lavorato sul campo e sulla testa, vanno di pari passo. Ci sono momenti positivi, ma non abbiamo mai avuto Belotti che è importante per noi. Sicuramente gli attaccanti non hanno avuto la stessa continuità, ma a periodi ci hanno dato. Speriamo di migliorare quella fase”.
    Juric: “Torino competitivo, nonostante sia in costruzione”
    “In cosa ho cambiato la squadra? Un po’ in tutto: nel modo di giocare, nell’alzare il baricentro, e anche mentalmente stiamo lavorando per cambiare le cose. I miglioramenti si vedono, spero di continuare così mantenendo le cose buone e crescendo sul resto. La classifica? Ci sono ancora tante incognite, possiamo avere grossi problemi se perdiamo qualche giocatore e si è visto nelle partite in cui abbiamo avuto assenze. Siamo in una fase di costruzione, ma sono stra-contento e siamo andati oltre in tante cose. Ora vediamo cosa farà la società e come andremo avanti: possiamo competere, ma non ho la sensazione di dire che siamo da parte sinistra. Non sono in grado di dirlo. Mercato? Le cose sono chiare. La società poi deciderà che segnale dare in tutti i sensi, sia in entrata che in uscita”. LEGGI TUTTO

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    Il Toro vince e svolta a sinistra. Ma che fatica col Verona in 10

    TORINO – Dopo la delusione del Torino B lanciato da Juric senza paracadute in quel di Marassi, costato l’eliminazione in Coppa Italia, il tecnico granata riaffila le corna del Toro nella sfida contro il suo luccicante passato, il Verona, e il risultato è evidente, grazie a un tasso tecnico e un coefficiente di dinamismo più elevato rispetto al match perso in casa della Sampdoria. Partita tostissima sin dalle prime battute, con i veneti che non regalano un centimetro e tolgono il fiato a chi entra in possesso di palla. Il film vede un Toro che cerca di imbastire la propria manovra ma non è facile. Per fortuna ai granata non difetta la pazienza per cui la palla continua a girare prevalentemente tra i propri piedi e poco prima del quarto d’ora ecco la prima grande occasione: Vojvoda imbuca sulla sinistra per Pobega che mette quasi nell’area piccola un pallone delizioso ma Praet a porta vuota non impatta il pallone. Sarà saltato all’ultimo per una zolla ribelle? No, l’ha ciccata e basta. Il canovaccio resta lo stesso sino al 22′ quando Magnani perde un controllo di palla e da ultimo uomo atterra Sanabria lanciato verso Montipo: Fabbri trasforma il suo giallo in rosso grazie al Var e la partita cambia. Il pressing all’olandese dei gialloblù non può rendere alla stessa maniera in 10 e così dopo aver subito la rete sugli sviluppi della punizione fischiata per il fallo sul paraguaiano – Rodriguez tira in mezzo dove un rimpallo permette a Pobega di sbloccare agevolmente con un tiro a botta sicura davanti alla porta – il Toro prende ancora di più in pugno la partita con un possesso palla che all’intervallo è del 66%. Ma questa squadra made in Juric non ha fretta nel cercare il raddoppio, anche perché non vuole rischiare nulla e così fa girare la palla e le gambe degli avversari che il pallone lo guardano ma non lo toccano.

    Il secondo tempo

    Nella ripresa il Toro abbassa i giri e così al 5′ Faraoni obbliga Milinkovic alla deviazione sul palo prima di vedere l’azione annullata per fuorigioco mentre un colpo di testa di Sutalo esce a lato di un soffio all’ora di gioco, quando Juric toglie Praet per un fastidio muscolare con Brekalo che entra al suo posto. I due perni, Pobega e Lukic, reggono, ma sulle fasce e a ridosso delle punte si viaggia al minimo sindacale. Il Toro ha la colpa di non costruire una occasione da gol che è una mentre la squadra di Tudor ne crea un paio dove la fortuna però gira le spalle. E così il Toro paziente ma con poco coraggio porta a casa tre punti che significano parte bassa sinistra della classifica e 10° posto. Mercoledì con l’Inter serviranno altri attributi ma vincere le partite sporche è una novità che potrebbe anche significare qualcosa per il futuro della banda Juric.

    Torino-Verona, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Verona ore 18: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    TORINO – Reduce dal fondamentale successo in campionato contro il Bologna, e messa da parte l’amarezza per l’eliminazione subita nei sedicesimi di Coppa Italia per mano della Sampdoria, Ivan Juric ospita allo stadio Olimpico Grande Torino, in un match valido per la 18ª giornata di Serie A, il Verona guidato fino al termine della scorsa stagione e lasciato poi nelle mani di Igor Tudor, l’anno passato secondo di Pirlo alla Juve. I granata si trovano attualmente al 13° posto della classifica di Serie A a quota 22 punti, ad una sola lunghezza di ritardo dall’Hellas rivale odierno: chi vince, resta aggrappato al treno Europa. Negli ultimi tre precedenti il risultato maturato in campo è stato quello di 1-1: l’ultimo il 6 gennaio 2021.
    SEGUI TORINO-VERONA IN DIRETTA SUL NOSTRO SITO
    Dove vedere in tv e streaming Torino-Verona
    Il match tra Torino e Verona, in programma in casa dei granata oggi (domenica 19 dicembre) alle ore 18, sarà trasmesso in diretta esclusiva da Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Torino-Verona, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Pobega, Vojvoda; Praet, Pjaca; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Berisha, Izzo, Buongiorno, Ola Aina, Ansaldi, Rincon, Mandragora, Kone, Baselli, Brekalo, Linetty, Zaza. Indisponibili: Belotti, Djidji, Edera, Verdi. Squalificati: -.
    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Magnani, Casale; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone. Allenatore: Tudor. A disposizione: Pandur, A. Berardi, Cetin, Sutalo, Coppola, Ruegg, Hongla, Ilic, Bessa, Cancellieri, Lasagna, Ragusa. Indisponibili: Dawidowicz, Frabotta, Gunter, Kalinic. Squalificati: -.
    Arbitro: Fabbri di Ravenna.Assistenti: M. Rossi e Dei Giudici.IV uomo: Marcenaro.Var: Ghersini.Avar: Giallatini. LEGGI TUTTO

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    Torino-Verona, i granata in casa non perdono da 5 partite

    Allo stadio Olimpico di Torino si gioca il match tra i granata e il Verona. L’undici allenato da Ivan Juric dopo aver raccolto 5 punti nelle precedenti 3 giornate (1 vittoria con il Bologna e due pareggi con Empoli e Cagliari) dovrà trovare un modo per fermare l’autentica rivelazione di questo campionato.
    Indovina il risultato esatto di Torino-Verona e vinci!
    I granata giocano bene in casa
    Il Torino nelle ultime cinque partite disputate in casa ha dimostrato di non aver paura di nessuno. Belotti e compagni in queste cinque gare non solo non hanno mai perso (4 vittorie e 1 pareggio) ma hanno anche realizzato sempre almeno un gol nel primo tempo. I granata ora dovranno fare attenzione a non sottovalutare il Verona, squadra che in questa prima parte del torneo è riuscita a rimanere imbattuta contro avversari del livello di Napoli (1-1), Juventus (2-1), Lazio (4-1) e Roma (3-2). Con gli scaligeri impegnati in trasferta l’esito “Goal” è uscito in 7 match su 8. Interessante l’opzione che prevede almeno una rete in entrambi i tempi di gioco.  LEGGI TUTTO