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    Toro, emergenza in mezzo: Vlasic si sdoppia e Vojvoda si propone

    Ci vogliono fantasia e inventiva. Ma soprattutto prove sul campo, tentativi, idee per sopperire alle tante assenze che rischiano di condizionare il Toro in un momento chiave della stagione. Per Ivan Juric e per il sostituto di serata Matteo Paro non sarà semplice presentarsi al Maradona senza Samuele Ricci, Ivan Ilic e Adrien Tameze, ovvero senza più della metà della mediana.
    Gli esperimenti di Juric
    Tre defezioni giunte nella fase peggiore del campionato, prima di una partita contro il Napoli che nella corsa all’Europa è determinante. Così la settimana granata è stata contraddistinta da qualche esperimento. Quando ieri a Juric è stato chiesto in conferenza stampa che tipo di centrocampo avrebbe potuto schierare data l’emergenza, il tecnico croato ha svelato due piani B, adottabili a gara in corso: “Abbiamo Vlasic che può fare il mediano, anche Vojvoda l’ultima partita col Kosovo l’ha fatta da centrocampista perché pure loro erano in emergenza”. Impensabile considerarle delle soluzioni durature, ma con un reparto ridotto all’osso ogni strada può essere percorribile. Sicuramente più semplice quella che porta all’utilizzo di Vlasic in mezzo: le caratteristiche da mezzala non gli mancano, mentre da centrale ovviamente rischierebbe di soffrire a livello fisico, ma anche in termini di distanze. Nikola ha bisogno di campo per essere efficace palla al piede: lo sta dimostrando adesso, da quando Juric ha scelto di impiegarlo come unico trequartista accanto alle due punte. Quando gira Vlasic, gira il Toro. La squadra viaggia ad un’altra velocità e le conclusioni verso la porta avversaria sono una naturale conseguenza.
    Vlasic pronto a sdoppiarsi
    Ma a Napoli, soprattutto se Gineitis non dovesse reggere un’intera partita sulla stessa linea d’intensità, il primo riferimento per sostituirlo potrebbe essere il croato. Giocatore che sul piano del rendimento sta crescendo, anche se gli serve ancora qualcosa per sbocciare. Il gol, per esempio: perché ai granata non mancano solo le reti di Sanabria, ma anche quelle di un centrocampo poco produttivo.
    Vlasic stasera è pronto a sdoppiarsi in caso di necessità: da quando è a Torino ha sempre messo il bene del collettivo davanti a tutto. Non è un caso che l’anno scorso, soprattutto nel girone di ritorno, fosse uno dei giocatori più dediti alla fase di contenimento. Anche a scapito dell’efficacia negli ultimi trenta metri. Per adattarsi in mezzo al campo alza la mano anche Mergim Vojvoda, appena rientrato dopo essere rimasto bloccato con la schiena.
    Vojvoda pronto ad avanzare a centrocampo
    La stagione del kosovaro necessita di una svolta, a prescindere dal ruolo nel quale verrà impiegato dall’inizio o a gara in corso. A sinistra lo hanno ormai scavalcato sia Lazaro che Rodriguez, schierato venti metri più avanti del solito contro la Fiorentina. Per questo Vojvoda ora deve rosicchiare minuti, uno dopo l’altro, per tornare ad essere un protagonista. L’esterno classe ‘95 ci sarà al Maradona, dopo aver saltato le sfide contro Lazio, Roma e Fiorentina.
    Con l’auspicio di riprendere subito il filo che lo ha portato a servire l’assist vincente per il 2-0 di Zapata contro il Lecce. Ha bisogno di fiducia per dare un contributo alla causa: contro il Napoli è disposto ad adattarsi anche a giocare in mezzo al campo, se Juric dovesse chiedergli questo sforzo. Ci è riuscito, senza sfigurare, contro Svizzera e Bielorussia a novembre, per cui non gli manca niente per ripetersi. LEGGI TUTTO

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    Il Toro perde Ilic: lesione del legamento, che botta per Juric

    Non c’è pace in casa Toro. Il match con la Fiorentina – terminato con un pareggio a reti inviolate – ha lasciato sulle spalle di Juric il rischio di una severa squalifica, l’espulsione di Ricci e l’infortunio di Ilic. Il centrocampista serbo è andato Ko al 9º minuto del primo tempo, e le sue condizioni hanno da subito preoccupato staff e tifosi.
    Il comunicato del Torino
    Questa mattina, l’ex Verona si è sottoposto agli esami strumentali, e stando a quanto comunicato dal club granata, si tratta di una lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Ilic salterà dunque la sfida con il Napoli, in programma l’8 marzo allo stadio Maradona.
    Questo il comunicato della società: “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Ivan Ilichanno evidenziato la lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Nuove valutazioni previste nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Toro, casi su casi: è sempre la solita storia. E Juric rischia 2 o 3 giornate

    Per poi andarsi a rifugiare in mezzo ai tifosi, in tribuna dietro alle panchine: raggiunto in fretta e furia da Vagnati nel timore che anche lì potesse scatenarsi un alterco, magari con qualche spettatore non esattamente innamorato di Ivan. Mentre Cairo e Moretti, il vice del dt, lasciavano anche loro precipitosamente i palchi per poi spuntare a bordocampo con la partita ancora in corso, seppure agli sgoccioli.
    “Ho esagerato. Ingiusta l’espulsione”
    Obiettivo: calmare gli animi di tutti, porgere le scuse a Italiano, buttare acqua sul fuoco, evitare altre follie emulative. Certo, poi Juric avrebbe chiesto “scusa” in diretta tv. E Italiano, spuntato all’improvviso davanti alle telecamere mentre il tecnico granata stava parlando, sanciva la pace, abbracciando Ivan: “Amici come prima”. Juric: “Colpa della tensione, dell’adrenalina a mille… La partita la vivi così e poi purtroppo litighi quando non devi litigare… Ma sono cose che succedono, si va avanti, Vincenzo è un amico”.
    “Il nostro sangue è lo stesso, andiamo entrambi un po’ fuori dalle righe… c’è stato questo duello intenso… poi ho esagerato e sono stato espulso giustamente… infatti devo chiedere scusa. Ma non prometto niente per la prossima volta”, il finalino di Juric per cercare di buttarla sul ridere, tarallucci e vino, tutto va bene madama la marchesa, cose così insomma.
    La gravità del gesto a Italiano
    Ma non sono cose così. Ingiustificabile e grave. Perché è stato grave quel gesto, quel comportamento, ed è fin un’ovvietà sottolinearlo. Sotto gli occhi di tutti, un allenatore di Serie A. Inqualificabile, sì. Altro che mantenere sempre il self control, evitare di trasmettere ulteriore nervosismo e, sopra a tutto, dare il buon insegnamento al mondo attorno. Il segno del “tagliagole”: su, dai, non dovrebbe manco venire in mente un gestaccio così violento nel suo significato! Mai, in nessuna circostanza. Immaginate cosa possono aver pensato Cairo, Vagnati. E i loro collaboratori. E i giocatori.
    La reazione dei tifosi
    E i tifosi? Molti sui social hanno duramente e nuovamente censurato Juric, già colpevole (novembre, Torino-Sassuolo) di aver mostrato il dito medio alla Maratona (e di entrambe le mani, per non farsi mancare nulla). “Chiedo scusa”, disse a posteriori. Come a inizio febbraio, dopo aver di nuovo criticato la tifoseria. O come ieri, post… gola. Anche con i suoi comportamenti Juric sta “favorendo” l’addio.
    Intanto il tecnico (che già era diffidato) si prenderà presumibilmente tra 2 e 3 giornate di squalifica dal giudice sportivo, domani (mesi, se quel gesto l’avesse fatto a un arbitro o a un suo collaboratore invece che a un avversario: le norme sono queste). Rischiano invece al massimo una multa Cairo e Moretti per il loro ingresso non autorizzato a bordocampo, però con finalità solo pacifiche. LEGGI TUTTO

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    Torino, la missione di Vlasic: ancora più decisivo. Garantisce Juric

    Evidentemente i due parlano un linguaggio comune, si intendono in fretta e Juric dimostra di capire l’attaccante anche quando quest’ultimo in campo non si esprime al meglio. Come purtroppo è successo un po’ troppo spesso, in una stagione che fin qui per Vlasic non si può dire possa essere stata quella della definitiva e ineludibile consacrazione.
    “Pronto a scommettere su Vlasic”
    Il suo allenatore comunque non ha dubbi, e anzi prefigura per il nazionale croato un percorso da autentica stella: “Gli stanno mancando i gol, a lui come pure a Sanabria – riconosce Juric -, però sono convinto che quello di Nikola sarà un gran percorso. Per me ha giocato molto bene nelle ultime due partite nonostante avesse male a un dito, e su di lui sono pronto a scommettere: vedrete che sarà un grande protagonista per sette o otto anni, Vlasic per come lavora è uno di quelli destinati ad avere quello che vuole”.
    E che forse riesce a ottenere maggiormente partendo dalla fascia. Almeno nel Toro è ciò che si è visto. Il croato ha dato il meglio di sé prima dello scorso Mondiale, quando la condizione fisica lo sosteneva al meglio e in più occupava la posizione di esterno d’attacco. In questa stagione ha iniziato agendo da destra con Radonjic a sinistra, ma poi l’involuzione del serbo, nel frattempo passato al Maiorca, ne ha dirottato al centro i movimenti visto il passaggio al modulo a due punte.
    ll pitbull a caccia di gol
    Vlasic, che si era ritagliato il soprannome di pitbull per la grinta e la tenacia con la quale interpreta(va) le partite, ha forza fisica e visione di gioco per agire anche alle spalle delle punte. Là dove, però, non ha ancora trovato continuità di rendimento, anche se nelle ultime settimane è stato tra i più convincenti.
    Deve prendere per mano una squadra che ha tantissimo bisogno di altri gol, oltre a quelli che garantisce Zapata. Pochi i 3 di Sanabria, come pure sono pochi i 2 infilati da Vlasic. Autore del raddoppio contro il Napoli nella sfida poi vinta 3-0, e in precedenza del gol vittoria contro il Sassuolo (2-1). Due gol che fanno il paio con gli assist, riservati entrambi a Zapata e nella gara che ha visto il colombiano segnare una doppietta.
    A servire, adesso, sono anche le marcature di Vlasic. Il quale con la proverbiale disponibilità negli ultimi giorni ha insistito al Filadelfia per trovare nuove linee di attacco, differenti soluzioni per colpire. Anche con tiri da fuori: ha una buona conclusione dalla media distanza, ma la sfrutta poco. E questo vale per molti granata: contro la Roma i tentativi di sorprendere Svilar dai 20 metri sono stati parecchi, ma tutti sono stati vanificati da scarsa potenza al tiro o da imprecisione.
    Garantisce Juric
    Questa è comunque una strada che la squadra di Juric deve continuare a battere: in molte occasioni Bellanova prende il fondo e avrebbe facoltà di giocarla dietro per il tentativo di conclusione di un compagno. Spesso alle spalle del terzino c’è proprio Vlasic: un elemento che ha sorpreso positivamente ormai più di un anno fa, ma che poi non si è del tutto espresso. Per lui promette, anzi garantisce Juric. Dimostri, l’attaccante, che il tecnico nei suoi confronti non si sta sbagliando, prima di concentrarsi sull’Europeo con la Croazia. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Lecce ore 19: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Torino-Lecce su Tuttosport.com
    Dove vedere Torino-Lecce: streaming e diretta tv
    La sfida tra Torino e Lecce valida per la 25ª giornata di Serie A è in programma alle 19 allo Stadio Grande Torino. Sarà possibile seguire la partita in diretta tv su Sky Zona DAZN e in streaming sulla rispettiva app di DAZN.
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Le probabili formazioni di Torino-Lecce
    TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Djidji, Lovato, Masina; Bellanova, Ricci, Ilic, Lazaro; Vlasic; Sanabria, Zapata. Allenatore: Juric.A disposizione: Gemello, Popa, Sazonov, Vojvoda, Linetty, Gineitis, Okereke, Pellegri, Savva.
    Indisponibili: Buongiorno, Rodriguez, Schuurs.Squalificati: Tameze.Diffidati: nessuno.
    LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Kaba, Ramadani, Rafia; Krstovic, Almqvist, Sansone. Allenatore: D’Aversa.A disposizione: Samooja, Borbei, Venuti, Dorgu, Touba, Oudin, Gonzalez, Berisha, Blin, Piccoli, Burnete, Pierotti.
    Indisponibili: Banda, Brancolini, Dermaku.Squalificati: nessuno.Diffidati: Banda, Rafia, Dorgu.
    ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. ASSISTENTI: Bercigli e Trinchieri. QUARTO UFFICIALE: Collu. VAR: Sozza. AVAR: Mazzoleni.
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    Okereke si gioca il Torino: “Ecco cosa mi dice Juric”

    TORINO – «In questa stagione a Cremona in B sono partito col piede sbagliato. Ma qui, fin da quando sono arrivato, tutti mi hanno accolto a braccia aperte e in panchina contro il Sassuolo mi sono detto: Davide, qui devi dare il massimo per ripagare tutti. Ho cercato di farlo, quando poi sono entrato. E così farò anche nei prossimi mesi». David Okereke, seconda punta preso a gennaio, ha anche rivelato cosa vuole da lui Juric: «In allenamento stiamo lavorando tanto affinché io diventi sempre più incisivo nell’uno contro uno contro gli avversari. Sono uno che deve dare fastidio ai difensori in zone diverse dl campo».

    Okereke, c’è Toro-Lecce per… segnare

    Sette reti con il Venezia in Serie A, altrettanti con la Cremonese nel ’22-23, l’anno dopo. Anche a lui Juric si aggrappa per aumentare la prolificità offensiva. E lui deve convincere il Torino a riscattarlo, a fine stagione. Ce la farà? Costa circa 4 milioni. Ogni partita, a cominciare da quella di venerdì sera in casa con il Lecce: orariodi inizio alle 19. LEGGI TUTTO

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    Diretta Sassuolo-Torino ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    REGGIO EMILIA – Il Torino di Ivan Juric chiude il programma del sabato della 24ª giornata di campionato facendo visita al Sassuolo con l’obiettvo di riscatatre l’amaro pareggio casalingo per 0-0 contro la Salernitana nell’ultima giornata. I granata inseguono ancora il sogno Europa con l’allenatore che ha girato pagina malgrado la sua situazione ancora incerta per il futuro: “Abbiamo lavorato come al solito, con la convinzione che si è sprecata una grande occasione contro la Salernitana. In questo tipo di partite, anche un gol su angolo può servire. Abbiamo parlato solo su come migliorare tutti gli aspetti in cui siamo ancora indietro”. Il che sta a significare che la concentrazione è alta e che il gruppo non si farà condizionare da situazioni esterne. Futuro incerto soprattutto per l’avversario di Juric, Dionisi, che in caso di sconfitta potrebbe essere sollevato dall’incarico con Fabio Grosso papabile sostituto
    Sassuolo-Torino: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Sassuolo-Torino su Tuttosport.com
    Dove vedere Sassuolo-Torino streaming e diretta tv
    Sassuolo-Torino, gara valida per la 24ª giornata di campionato e in programma alle ore 120:45 al Mapei Stadum di Reggio Emilia sarà visibile in diretta in streaming su Daz, Sky Sport (canale 201) e la piattaforma Now. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
    Guarda Sassuolo-Torino su DAZN. Attiva ora
    Le probabili formazioni di Sassuolo-Torino
    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Pederson, Erlic, Viti, Doig; Henrique, Boloca; Bajrami, Thorstvedt, Laurienté; Pinamonti. Allenatore: Dionisi.A disposizione: Cragno, Pegolo, Kumbulla, Missori, Tressoldi, Ferrari, Racic, Lipani, Castillejo, Mulattieri, Ceide. Indisponibili: Berardi, Defrel, Obiang, Toljan, Defrel, Volpato. Squalificati: nessuno. Diffidati: Boloca, Erlix, Pedersen, Thorstvedt.
    TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Djidji, ovato, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Lazaro; Vlasic; Sanabria, Zapata. Allenatore: Juric.A disposizione: Gemello, Popa, Sazonov, Masina, Vojvoda, Linetty, Tameze, Gineitis, Kabic, Pellegri, Okereke. Indisponibili: Buongiorno, Schuurs. Squalificati: nessuno. Diffidati: Tameze.
    Arbitro: Orsato (Schio).Assistenti: Passari e Costanzo.IV uomo: Parenzoni.Var: Valeri.Avar: Chiffi.
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi difende lo 0-0: “Salernitana non bella, ma contro la Juve…”

    Un punto che sa d’ossigeno per la Salernitana dopo le recenti sconfitte. Un punto per ripartire perché è quello che serviva a Inzaghi e alla sua squadra per ritrovare morale e affrontare questa parte finale di stagione con un altro piglio. “E’ iniziato il nostro campionato” ha detto il tecnico ai microfoni di Sky Sport al termine della gara pareggiata contro il Torino. I campani hanno difeso lo 0-0 vista l’emergenza, soprattutto in difesa, per non rischiare di fare come fatto nelle ultime uscite: “Le gare contro Juve, Milan le avete viste tutti: abbiamo fatto bene e raccolto meno di quello che meritavamo”. 
    Inzaghi dopo Torino-Salernitana
    Filippo Inzaghi ha analizzato la gara contro il Torino: “Siamo stati meno belli ma è stata una mia richiesta, va bene. Dovevamo ripartire e fare risultato e oggi è iniziato il nostro campionato”. Un punto importante vista anche l’emergenza: “Ero preoccupato perché ho dovuto rischiare Boateng dall’inizio. Dopo 8 mesi di inattività pensavo venisse da me a dirmi che fossi pazzo e invece si è messo a disposizione da grande campione. Non è in condizione ma si è già visto qualcosa. Alla fine ho dovuto adattare Pierozzi e Bradaric, tra i migliori in campo”. E sull’attacco: “Dobbiamo fare di più ma non abbiamo mai avuto Dia che è difficilmente sostituibile. Ho chiesto io ai ragazzi di essere meno belli, andare allo sbaraglio sarebbe stato azzardato soprattutto nelle condizioni in cui eravamo”. In chiusura ha parlato della prossima gara: “Contro l’Empoli giocheremo una partita diversa, per vincere. Avremo una settimana in più con i nuovi e vogliamo recuperare terreno dalle altre squadre”.  LEGGI TUTTO