Toro, pronta la rivoluzione d'inverno: via cinque giocatori
TORINO- Erano sul mercato, saranno sul mercato: l’eterno ritorno di situazioni che spinose erano, e spinose continueranno a essere. Daniele Baselli, 29 anni: 3 presenze in campionato, mai da titolare, per un totale di 80 minuti giocati. Simone Zaza. 30 anni: 2 presenze, mai da titolare, per un totale di 26 minuti giocati. Simone Verdi, 29 anni: 3 presenze in campionato, mai da titolare, per un totale di 43 minuti giocati. Al suo attivo un gol, nella sconfitta di Firenze. E 45 minuti giocati anche in Coppa Italia, contro la Cremonese, pure in quel caso entrando dalla panca. Armando Izzo, 29 anni: 3 presenze in campionato di cui una sola da titolare, contro la Fiorentina, per un totale di 98 minuti giocati. In aggiunta, 15 minuti finali pure lui contro la Cremonese in Coppa. Tomas Rincon, 33 anni: 6 presenze in campionato di cui una sola da titolare, a La Spezia l’altro ieri, per un totale di 142 minuti giocati. E un ingresso dalla panca anche in Coppa Italia: 38 minuti. Il venezuelano, dei 5, è il granata che ha giocato di più: ed è tutto dire, dal momento che fino all’anno scorso era una colonna portante della squadra, al di là del rendimento e dell’equivoco tattico patito, non certo cercato (quando Giampaolo si rassegnò a promuoverlo regista, dal momento che Cairo e Vagnati erano riusciti nell’impresa di cercargliene uno per un paio di mesi, ma chissà come mai senza trovarlo). Poi, certo, Zaza è stato a lungo infortunato: era potuto tornare in panchina soltanto a metà ottobre a Napoli. Mentre Verdi a ottobre era finito out per forza per 3 partite: problemi muscolari. Come Izzo a settembre, per via di una botta al polpaccio. Ma la musica non cambia. Non cambia il ritornello, pur con tutte le variazioni del caso. […]
A gennaio sul mercato
[…] Torneranno in blocco sul mercato a gennaio: la società, d’intesa con l’allenatore, vuole completare il ricambio generazionale già avviato nei mesi scorsi, in cerca di giocatori più giovani, motivati, meno costosi quanto a ingaggio, più utili al modo di giocare di Juric. Il tecnico ha chiesto un rinforzo almeno per ogni reparto: un terzino per via dell’impegno di Singo e Aina in Coppa d’Africa a gennaio, un centrocampista e pure un attaccante se partirà Zaza. Nei piani, è la rivoluzione d’inverno. Sotto la superficie, magma. Il flop generale di La Spezia ha riportato alla luce lava anche incandescente. Con un cane che si morde la coda: per cederli, sarebbe anche utile metterli ancora in mostra almeno a gara in corso. «Ma io decido in base a cosa vedo negli allenamenti, oltre che in partita». Non si escludono chiarimenti dietro l’angolo, al Fila. Juric tira dritto. E Vagnati ha il suo bel daffare al telefono.
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