TORINO – Buongiorno Causio, si sta per giocare un derby della Mole con Juventus e Torino a pari punti. Non accadeva dal 5 novembre 1972, finì 2-1 per il Torino con doppietta di Pulici e gol bianconero di Anastasi. Lei era in campo, ricorda quella partita?
«No, non la ricordo. Non ricordo le sconfitte».
Allora qual è il derby giocato che ricorda più volentieri?
«Ma no, è inutile parlare del passato e dei derby di quando giocavo. Ormai non è più il mio derby, adesso i giocatori sono quasi tutti stranieri, mentre allora eravamo tutti italiani e la partita era molto più sentita. Adesso i derby sono un’altra cosa, non serve parlare di quelli di allora».
Parliamo di quello di oggi: che partita si aspetta?
«Difficile dirlo, in questo senso il derby resta una partita a sé. Poi non so che formazioni metteranno in campo, nella Juve per esempio ci sono diversi infortunati. I bianconeri dopo un inizio difficile si stanno riprendendo, ma anche il Torino sta facendo abbastanza bene».
A che punto è la ripresa della Juventus?
«Ho visto la Juve dal vivo a Udine alla prima giornata e poi mercoledì sera contro il Chelsea. Per 45 minuti – un’ora tiene bene, poi cala, ma mercoledì aveva anche tanti giocatori infortunati. Sicuramente la vittoria contro Chelsea può dare una spinta importante a livello mentale nel processo di risalita».
Una vittoria in cui ha a brillato Chiesa e non solo per il gol.
«Chiesa brilla sempre. E’ uno dei pochi che non si risparmia mai. Anzi, dovrebbe proprio risparmiare qualche energia in più per arrivare più fresco negli ultimi 30 metri. Ha tutto. Deve soltanto discipliarsi un po’, sono perfettamente d’accordo con Allegri e credo che ci riuscirà, perché Massimiliano è un maestro in questo. E Chiesa stesso con il tempo e l’esperienza imparerà a gestire le energie al meglio».
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