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    Toro, Under 23 è pure meglio. Nessun titolare ha 30 o più anni

    La voglia di mantenere bassa la carta d’identita? dei granata si esprime anche nel piu? “anziano” del gruppo. Non ha 30 anni, ma 29 compiuti il 25 agosto, e se come sembra Juric gli dara? fiducia si piazzera? nel centrosinistra della difesa: gia?, il piu? “anziano” e? Rodriguez. Seguito da Linetty che avendone 26 e? comunque nel pieno della carriera, forse nemmeno ancora nella sua massima espressione. A 25 ci sono Sanabria e Lukic, favorito su Mandragora che invece ne ha 24. La stessa eta? di Bremer, giovane ma gia? leader del reparto, nonche? di Ola Aina. Altro ragazzo che a Torino ha portato quel «London Style», per dirla alla Juric, e che sulla fascia puo? sprigionare la potenza dei suoi 24 anni. Tanti quanti ne ha pure Vanja Milinkovic-Savic. Se la media della squadra favorita per giocare dall’inizio nel derby e? di 23,8 anni, quella dell’intera rosa e? intanto di 25,5. Comunque bassa.

    Una scelta che va nella direzione di investimenti a crescere, ma anche dettata dalla visione di gioco proposta da Juric. Dispendiosa, tra il pressing immediato, l’aggressione nel mezzo del campo anche attraverso il raddoppio sull’uomo, il sacrificio degli esterni e via discorrendo. Un calcio per cui servono giocatori di passo, e nel pieno del vigore che consente di arrivare un decimo di secondo prima dell’avversario, sul pallone. Di suo, il tecnico croato non ha poi remora alcuna a dare fiducia a ragazzi che, ancora, non hanno mostrato tutto il proprio potenziale, ma che hanno la cattiveria agonistica per volersi migliorare. E di gente di questo tipo, giovane ma tosta, il Toro di oggi ne avrà tanti. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juventus, derby equilibrato

    La 7ª giornata di campionato prevede il confronto tra il Torino e la Juventus. Entrambe le squadre sembrano in crescita e proveranno a regalare i tre punti ai propri tifosi.
    Il derby si preannuncia equilibrato
    I granata sono rimasti imbattuti nelle ultime 4 gare (due vittorie con Salernitana e Sassuolo e 2 pareggi con Lazio e Venezia) mentre la “Vecchia Signora”, reduce dal successo in Champions League contro il Chelsea, si è messa alla spalle un inizio di stagione difficile (solo 2 punti nelle prime 4 partite) anche grazie alle vittorie contro Sampdoria e Spezia (entrambe per 3-2). Difficile sbilanciarsi in una gara come questa, il derby non è mai una sfida come le altre e non sempre la squadra favorita alla vigilia riesce a conquistare i tre punti. La prova evidente è l’ultimo precedente andato in scena nella passata stagione terminato con il risultato di 2-2. Il Multigol 2-4 (centrato in 5 gare su 6 dal Torino) potrebbe regalare soddisfazioni anche in questo incontro. LEGGI TUTTO

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    Torino granata pazza di Juric: Ivan ferma anche i tram

    TORINO – Di separare le acque ancora non se ne parla, anche se sotto la sua guida il Torino ha cambiato volto e marcia. Ma, intanto, Ivan Juric ha iniziato a fermare i tram. Il suo approdo nella città della Mole, in estate, aveva gettato un riflesso di speranza su un progetto sportivo che – a proposito di tram – pareva aver imboccato un binario morto. Speranza che, di settimana in settimana, ha finito per cedere il passo all’entusiasmo per il lavoro svolto in granata dal tecnico croato.
    Entusiasmo Juric vista derby
    Che alla squadra ha restituito un’anima, prima ancora che un riconoscibile progetto di gioco: elementi fondamentali, a maggior ragione quando all’orizzonte si staglia un appuntamento sentito come il derby con la Juventus. E quest’aria frizzantina portata dai Balcani, da inspirare a pieni polmoni, non ha certo lasciato indifferenti i sostenitori granata. «Un giorno, terminato il pranzo, si è fermato nel nostro dehor per scambiare quattro chiacchiere: sarà passato al massimo un minuto e un tram ha inchiodato davanti a noi – sorride Matteo Fabbri, gestore della trattoria Contesto Alimentare in via Accademia Albertina –. Si sono aperte le porte, il conducente si è affacciato e ha spronato Juric a proseguire così, riempiendolo d’elogi. Poi è ripartito. Con un piccolo particolare: davanti al nostro locale non c’è alcuna fermata, l’autista ha inchiodato in mezzo alla strada non appena ha riconosciuto il mister!». Un aneddoto che, più di tante parole, rende l’idea di quello che il lavoro del tecnico di Spalato stia iniziando a restituire alla Torino granata. (…)
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    Juric allena anche il coraggio, quelle urla dal Fila: “Attacca, attacca!”

    TORINO – Urla che nell’intento di Ivan Juric devono arrivare fino alle orecchie di Allegri, o meglio dei giocatori bianconeri che domani affronteranno il derby: raccontano testimoni oculari, anzi tifosi che granata che più che gli occhi – la visuale al Fila è impedita da ogni lato – hanno teso le orecchie passeggiando ieri per il perimetro esterno del campo di allenamento del Toro che le grida del tecnico croato bucassero i timpani. «Attacca-Attacca!» sta diventando il suo mantra. (…)
    Il lavoro al Fila che precede il derby
    Sono diventate le parole che, lanciate in faccia ai granata, hanno la funzione di stimolo e portano i giocatori di Juric a uscire con forza sul portatore di palla, a raddoppiare ma pure triplicare la marcatura, all’occorrenza. Non sono lanciate in aria affinché la squadra si riversi in attacco, al contrario perché vengano mantenute le giuste distanze che agevolano il recupero palla e la successiva circolazione della stessa. (…) Anche per questo motivo il lavoro che precede il derby procede senza accelerazioni, per chi recentemente si è dovuto fermare ai box: e così Ansaldi, Belotti e Zaza proseguono con il programma differenziato, mentre Pjaca e Praet si sono limitati a seguire un programma individuale. Tra tutti chi più ha chance di rispondere presente contro la Juve è Ansaldi, il quale mercoledì ha confortato tutti con un: «Tranquilli, io recupero». Come a dire: avrebbe dato tutto comunque, ma vista la posta in palio, per domani l’argentino è disposto a serrare i denti più di quanto non abbia già dovuto fare, per la serie di guai fisici avuti nel Toro e in precedenza. (…) LEGGI TUTTO

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    Torino-Juve: effetto Mandragora tra passato, presente e futuro

    TORINO – In avvio di campionato Juric gli ha chiesto un atteggiamento da Stachanov: sempre in campo con Atalanta, Fiorentina e Salernitana, tempi di recupero allegati, e il solito sacrificio in mediana buttando un occhio all’interdizione e proponendo un soffio di fantasia in costruzione. Spesso Rolando Mandragora imposta subito fuori l’area granata, tanta circolazione è quindi lineare e tesa a far salire la squadra, ma quando è il momento di sfoderare la giocata ha dimostrato di avere pure qualità. (…)
    L’operazione di riscatto con la Juve
    E pure nell’assist, con quel tocco sotto di piede sinistro a scavalcare la linea difensiva avversaria, sa rendersi prezioso. Tanto che il Toro non ha dubbi a voler chiudere l’operazione con la Juve. All’interno di questi parametri: facoltà di riscatto entro giugno 2021 a 16 milioni, altro diritto entro giugno 2022 a 14, mentre a determinati requisiti raggiunti, sempre entro giugno ‘22, scatterà l’obbligo a 9 milioni. Soldi che saranno spesi volentieri, per un giocatore che come Pjaca si è oltretutto messo alle spalle la Juve. Magari l’ex dei friulani non è nemmeno l’interprete perfetto, per la linea a due di Juric, però è il giocatore che ha ridato equilibrio e tono al centrocampo granata, dopo il triennio buio inaugurato nell’estate del 2016 e terminato nel gennaio del 2021. (…)
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    Il Toro guarda il derby e spera nel miracolo Belotti. Anche Praet ci prova

    TORINO – Al momento non è una speranza concreta, ma flebile. Guai ad illudersi, sebbene manchino soltanto poco più di 48 ore alla partita per antonomasia per il mondo Toro. Perché il derby contro la Juventus, a maggior ragione nel bel mezzo della rinascita orchestrata dal gran lavoro di Ivan Juric, aggiunge stimoli e motivazioni a dismisura. E così ecco spuntare un candidato insospettabile che può tornare in corsa per la stracittadina: Dennis Praet. Il suo recupero – rispetto a quelli di Andrea Belotti, Simone Zaza e Marco Pjaca – sta viaggiando in maniera più spedita.

    Speranze pre – derby

    L’interessamento distrattivo al bicipite femorale della coscia sinistra, rimediato nella sfida contro il Sassuolo, si sta piano piano riassorbendo. Velocità di progressi che ha portato a una svolta cruciale: il giocatore corre, fa solo dei lavori a secco, ma la sua condizione atletica è buona a tal punto da alimentare l’ipotesi di una convocazione per la gara di dopodomani. Un cambio di marcia inaspettato, che ha sorpreso persino Ivan Juric, che al fischio finale del pareggio contro il Venezia aveva alzato le mani di fronte alle remote possibilità di recuperare Praet, Belotti e Pjaca per il derby. Dunque Praet, che anche per un breve spezzone nella ripresa rappresenterebbe un’insidia non da poco per la Juve, muove passi importanti per la stracittadina ed è l’uomo meno lontano dalla convocazione rispetto a tutti gli altri elementi ai box. Già, perché sta uscendo dall’infermeria anche Belotti. Sebbene le sue corse al Filadelfia siano ancora lente e prudenti. Juric spera nel miracolo di portarlo in panchina, ma le possibilità che si verifichi questa circostanza sono oggettivamente poche. Determinante, in tal senso, sarà la giornata di oggi: se il Gallo inizierà a toccare il pallone, qualche chance di strappare una chiamata in extremis potrebbe alimentarsi. (…)

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