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    Pjaca fa urlare il Toro ma Immobile lo riprende

    TORINO – Finisce 1-1 la gara tra Toro e Lazio: Pjaca porta avanti i granata nella ripresa, l’ex Immobile lo riprende nel recupero grazie a un rigore battuto in modo impeccabile (fallo di Djidji, fin lì era stato perfetto il francese…). Ma c’è grande rammarico per la squadra di Juric che attacca dal primo all’ultimo minuto, ma non riesce a strappare il successo. Serviva il raddoppio, alcune occasioni ci sono state. Poi, come capita spesso, un attimo di distrazione, un rigore e Ciro l’ha buttata dentro dagli ultimi metri. Da mangiarsi le mani, soprattutto se si guardano le conclusioni verso la porta. Il lato positivo è che questo Toro piace alla gente e fa sobbalzare dal seggiolino. Non succedeva da anni. E anche questo è un grande merito di Ivan Juric. Inoltre, ci sono giocatori di classe che lasciano il segno: Ansaldi, Pjaca. Con il lavoro, il tecnico croato migliorerà anche alcuni aspetti e farà crescere Aina e Singo, un po’ acerbi sulle fasce. Sì, ci sarà da divertirsi. La Lazio, invece, ancora non è quella che vorrebbe Sarri.

    LE SCELTE – Juric rimette in mezzo capitan Mandragora, dietro a Sanabria ecco Linetty e Brekalo (Praet è infortunato). Sarri, squalificato, punta davanti sul giovane Raul Moro con Immobile e Felipe Anderson, mentre in mezzo c’è Cataldi, con Sergej Milinkovic Savic relegato in panchina: salta in avvio il confronto fra i fratelli serbi.

    GRANDE REINA – In tribuna, l’ex allenatore granata Giampiero Ventura, oltre al Gallo Belotti. Prima del match, il ricordo di Romano Fogli, recentemente scomparso. L’entusiasmo del Grande Torino si sente, eccome: il successo sul Sassuolo ha ridato entusiasmo ai tifosi di casa. Che inizia andando subito in pressing alto. Brekalo ci prova da lontano: a lato. Immobile prova a fregare Milinkovic: nulla di fatto, ma brividi. Pericolosa la Lazio in contropiede con Felipe Anderson: è un match a tutto gas, dove nessuno tira indietro la gamba. Al 21’ un tiro di Immobile dalla distanza, ma Vanja è sicuro e sul rilancio raggiunge il collega Reina. Abisso ammonisce tanti granata e il pubblico si spazientisce. Al 38’ giocata di Sanabria che manda in scivolata a un passo dal palo. Tentativo di Brekalo: angolo. Bella iniziativa di Pobega, ma il cross non è il top. Al 42’ Reina con l’aiuto della traversa toglie il pallone che Sanabria impatta di testa: incredibile. E finalmente Aina perfetto sulla fascia, da applausi. Finisce a reti inviolate, con un Toro d’attacco che meritava di più.

    TUTTI IN PJACA – Sarri prende appunti nel box e le squadre tornano in campo. Il nuovo entrato Pedro è subito pericoloso e sfiora il gol del vantaggio Lazio. Da Aina a Linetty: conclusione centrale. Colpo di testa di Sanabria: lento e facile per Reina. Juric cambia: dentro Lukic e Ansaldi.In campo c’è anche Sergej Milinkovic Savic. Che prova a battere il fratello da lontano: mira sbagliata. Al 69’ occasione per Ansaldi. Poi Singo crossa per Pjaca che buca Reina al 75’. Toro meritatamente in vantaggio. E lo stadio esplode, letteralmente innamorato della squadra di Juric. E l’ex juventino è già un idolo. Paratona di Reina sempre su Pjaca: è un Toro fantastico (16 tiri totali) e appassionante. Ma la Lazio non molla e cerca la verticalizzazione per Immobile: Vanja c’è. E c’è anche su un pericoloso angolo, con Immobile che prende la traversa. All’89 Abisso fischia il rigore per fallo di Djidji su Muriqi. Dal dischetto Immobile pareggia nel recupero. Un peccato per i granata: l’1-1 sta stretto, suona come una beffa.

    Le formazioni inizialiTORINO (3-4-2-1) : V. Milinkovic; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Pobega, Mandragora, Aina; Linetty, Brekalo; Sanabria. A disp. Berisha, Gemello,Buongiorno, Vojvoda, Ansaldi, Zima, Baselli, Warming, Rincon, Lukic, Pjaca, Verdi. All. Ivan JuricLAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Akpa Akpro, Cataldi, Luis Alberto; Raul Moro, Immobile, Felipe Anderson. A disp. Strakosha, Adamonis, Patric, Lazzari, Radu, S. Milinkovic, Basic, Escalante, Leiva, Pedro, Romero, Muriqi. All. Giovanni Martusciello (Sarri squalificato).Arbitro: Abisso di Palermo. Guardalinee: Tegoni e Vono. Quarto uomo: Marcenaro. Var: Orsato. Avar: Vivenzi. LEGGI TUTTO

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    Rincon riparte: Ferrari e Barolo. Sui social esibisce le sue passioni

    TORINO – In giro con la sua Ferrari tra le bellezze del Piemonte: così Tomas Rincon cerca di dimenticare un inizio di stagione in cui è stato lasciato spesso ai box dal tecnico Ivan Juric. Così, il giorno dopo la vittoria sul Sassuolo – che lo stesso giocatore ha festeggiato sui social pur non essendo sceso in campo – El General è salito sulla sua auto fiammante e, insieme con la famiglia, si è concesso una giornata di relax tra i vigneti di Barolo. Vini e auto, due passioni che Rincon ha sempre coltivato da quando vive a Torino: oltre alla Ferrari, il centrocampista ha anche alcune Land Rover e una Chevrolet Camaro (anche questa rossa). “Italian love” ha scritto su Instagram il classe 1988 a corredo di una carrellata di foto scattate tra i vigneti, ricevendo like e commenti da parte di compagni di squadra come Mandragora ed ex come Rosati e Lyanco.

    Rincon è considerato la quinta scelta

    Serenità e sorrisi fuori dal campo, in attesa di riconquistare una maglia da titolare che in campionato gli manca dall’ultima giornata (il 23 maggio) della stagione 2020/2021 contro il Benevento. Nel nuovo ciclo tecnico granata, infatti, è considerato la quinta scelta (dietro Mandragora, Pobega, Lukic e all’occorrenza Linetty), davanti solo a Baselli nelle gerarchie per la mediana di Juric. Il tecnico, dopo 38 minuti in Coppa Italia nella sfida contro la Cremonese, gli ha concesso solo 45 minuti della ripresa nella prima giornata contro l’Atalanta e 5 nella vittoria casalinga contro la Salernitana. Troppo poco per un giocatore su cui Mazzarri prima e poi i vari Longo, Giampaolo (che lo aveva schierato, per mancanza di alternative, da regista) e Nicola hanno puntato nelle rispettive esperienze sulla panchina granata.

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    Toro, la Maratona urla: “Dateci il derby!”

    TORINO – Manca ancora la partita contro la Lazio, manca ancora la trasferta a Venezia, ma la Maratona pensa già al derby: 2 ottobre, in casa.

    Ieri la Curva (unita: tutti i gruppi d’accordo e in azione) ha infatti cominciato a diffondere un manifesto che assomiglia a un vademecum della speranza, ma anche della voglia di lottare insieme. Lo riproduciamo per filo e per segno: «Gli Ultras Granata e i Gruppi della Maratona comunicano che, in vista del derby, venerdì primo ottobre andranno a incitare e sostenere la squadra (luogo e orario verranno precisati in base alla programmazione degli allenamenti). Il 2 ottobre alle ore 15, invece (cioè volutamente con 3 ore di anticipo sull’inizio della partita; ndr), coerenti con la posizione presa, come in occasione di tutte le partite casalinghe, saremo davanti al chiosco della Maratona. Non intendiamo accettare le forti restrizioni che snaturano il nostro essere ultras e che porterebbero ulteriori multe e diffide insensate. Per tali ragioni rientreremo nella nostra Curva, da sempre cuore pulsante del tifo, solo quando sarà possibile per tutti tornare a viverla con il calore e l’unione che la contraddistinguono. Pertanto sproniamo i tifosi del Toro ad alzarsi dal divano, lasciare stare i social e unirsi a noi per sostenere la nostra amata maglia e per vivere il vero spirito della Maratona».

    Guarda la galleryLa mossa di Juric: dentro Pjaca che decide Sassuolo-Torino!

    Non sarà affatto semivuota o silente la Maratona

    Non sarà affatto semivuota o silente la Maratona, contro la Lazio e tantomeno la Juve. Contro la Salernitana, l’ultima volta, era comunque abbastanza gremita, pur senza striscioni e simboli di riferimento. E i cori si sono uditi dall’inizio alla fine. La protesta della Maratona, a livello di gruppi e vertici, è associabile a quella di tante altre curve italiane: e non nasce certo oggi. Le restrizioni anti-Covid hanno acuito la protesta. Ma quanto ad entusiasmo, le bollicine si vedono eccome. E quel grido di battaglia (sportiva), lanciato con vista sulla vigilia del derby, vale già molto («Tutti a incitare la squadra», prima dell’ultimo allenamento). Se ne riparlerà, innanzi tutto per informare il lettore su tempi e modalità. E poi per raccontare quanto sarà andato in scena. Intanto si sta registrando anche un maggior interesse nella corsa ai biglietti per le 2 prossime singole partite in casa, dopo l’effetto già positivo dei mini-abbonamenti per 3 gare. Contro la Salernitana gli spettatori avevano superato di poco le 9 mila presenze: basti dire che all’esordio in campionato contro l’Atalanta ce n’erano due terzi di meno. Gli ultimi acquisti sul mercato (Brekalo, Praet e Zima, dopo Pobega) e poi le 2 vittorie contro i campani e il Sassuolo hanno fatto decollare la voglia di Toro: locuzione, modo di dire sicuramente banale, ma che dopo 2 anni da incubo e di fughe rabbiose e angosciate rende pienamente l’idea.

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    Guarda la galleryIl Torino presenta Brekalo, Praet e ZimaTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Torino, ancora cori anti Cairo ma più amore per Juric

    TORINO – Gli ultimi colpi di mercato granata non sembrano aver soddisfatto solamente Juric, ma almeno in parte anche il popolo granata. Ieri all’Olimpico Grande Torino si sono visti oltre 9.000 spettatori, molti di più rispetto ai 3475 della prima gara con l’Atalanta, numero raggiunto grazie ad un importante contributo orobico. Il feeling tra la società e la sua gente è ancora distante anni luce dai periodi migliori, e il presidente Cairo con cori ad personam è stato ancora contestato, ma non si può non registrare qualche passo in avanti.Guarda la galleryRiscossa e show del Torino, la Salernitana di Ribery crolla
    Juric conquista i granata
    Certo, vedere la Maratona spoglia di qualunque striscione e con le bandiere che si contano sulle dita di una mano fa effetto, ma intanto la curva è tornata a ruggire, e a spingere la squadra di Juric verso questa bella vittoria. Inizialmente la parte del leone l’hanno fatta i tifosi campani, ancora ebbri di entusiasmo per il ritorno in Serie A e rinvigoriti dall’acquisto di Ribery. Ma col passare dei minuti sono stati proprio i ragazzi vestiti di granata a scaldare i propri tifosi, che a fine gara hanno accolto la squadra sotto la curva per festeggiare una splendida vittoria e i primi punti in campionato. Dopo sole 4 partite ufficiali è già entrato nei cuori granata mister Juric, più volte invocato dagli spalti e condottiero a cui il popolo granata si è subito aggrappato per ritrovare quello spirito perduto nelle ultime due stagioni. (…)
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    Guarda la gallerySerie A, svelate le date di anticipi e posticipi del girone d’andataTuttosport.fun, nasce il grande gioco dei pronostici. Partecipa gratis e vinci! LEGGI TUTTO

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    Goleada Toro con la Salernitana. Scavalcata la Juve in classifica

    TORINO – È una nascita: è nato il Torino di Juric, con la prima vittoria in campionato. Quattro reti alla Salernitana (Sanabria, Bremer, Pobega all’esordio e Lukic), gioco offensivo dall’inizio fino al fondo della goleada, possesso palla dominante, verticalizzazioni, buona intensità. Una squadra con una personalità forte, un’impronta chiara, tattica e tecnica. Campani letteralmente demoliti, nonostante l’assenza di Belotti per infortunio. Bel tifo, ricco di speranza, con lo stadio pienotto e caldo. E cori anche per Belotti, in tribuna. Granata a metà classifica, in un colpo solo: con la Juve sotto, come non accadeva da 6 anni.Guarda la galleryRiscossa e show del Torino, la Salernitana di Ribery crolla

    Gol di Sanabria al 45′

    Già il primo tempo è sostanzialmente a senso unico, con il Torino dominatore del fraseggio e la Salernitana arroccata in un 3-5-2 che più facilmente diventa 5-3-2, e pericolosa solo al 37’ dapprima quando Bonazzoli per poco non ruba palla a Milinkovic a due passi dalla linea (troppa ostentata sicurezza per il portiere, al solito) e poi allorché Di Tacchio colpisce il palo di testa, dal successivo corner. Per il resto, un sostanziale dominio granata (70% di possesso palla), pur se i campani sono abili a chiudersi a riccio e a blindare ogni varco. Occasioni non sfruttate da Singo (peraltro incisivo sulla fascia), soprattutto da Pjaca (palla aerea sbucciata al dunque, liberato da Sanabria), Lukic. Buona gestione della palla, continue sovrapposizioni, insidioso anche Ansaldi in spinta (pure una rete annullata per fuorigioco), poi il meritato gol del vantaggio. Cross ancora di Ansaldi, molto preciso, e stacco vincente di Sanabria in anticipo tra Ruggeri (che si infortuna cadendo: verrà sostituito da Ranieri) e Gagliolo.

    Buon esordio di Zima, gol di Bremer, Pobega e Lukic

    Per il paraguaiano, settimana d’oro dopo il gol in Nazionale e la nascita della figlioletta Mia. Positiva anche la prova di Zima in difesa, arrivato a fine mercato, all’esordio: disinvolto e puntuale. Nella ripresa, tuttavia, anche lui deve faticare un briciolo di più, per qualche minuto, con la Salernitana che esce dal guscio progressivamente (e al 14’ va vicina all’1 a 1 con Djuric, entrato al posto di Simy, con allegata una nuova incertezza di Milinkovic tra i pali). Ma già al 20’ i granata, comunque mai votati solo alla difesa, infilzano di nuovo Belec. Altro cross perfetto di Ansaldi e stacco vincente di Bremer, in anticipo su Gagliolo anche in questo caso. Castori manda in campo Ribery per Gyomber: il francese è al debutto, ma scomparirà nel nulla. Juric ne cambia 3: dentro Praet, Pobega (altri esordi) e Aina per Pjaca, Linetty e Ansaldi. Sanabria insegue il 3 a 0 in contropiede (tiro centrale), il Toro a tratti rifiata e controlla il vano tentativo offensivo della Salernitana (una parata di Milinkovic su botta da fuori di Mamadou Coulibaly). Ma il finale è nuovamente granata, in uno stadio felice e pienotto, che reclama altri gol. Batti e ribatti, cross su cross, finché Pobega la spinge dentro. E infine al 46’ anche Lukic va a bersaglio, in contropiede.

    Bravo Juric

    È nato un nuovo Toro, con Juric. Per intensità, pressing, vocazione offensiva, verticalizzazioni, motivazioni, freschezza. Resti questo come degna conclusione, anche perché è la rivoluzione di Ivan il principio di tutto.

    TORINO-SALERNITANA 4-0: TABELLINO E STATISTICHE
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    Torino, ecco Berisha: “Qui per aiutare la squadra”

    TORINO – Il Torino ha presentato il nuovo acquisto Etrit Berisha, che affiancherà Milinkovic-Savic nel ruolo di estremo difensore granata in questa stagione. L’ex portiere di Lazio, Atalanta e Spal afferma in conferenza stampa: “Sono arrivato per fare il  secondo? Io sono venuto per aiutare la squadra. Essere primo portiere non era sicuro. Credo nel lavoro e di poter aiutare questa squadra. Ci sono tante partite per poter dimostrare. Il mister decide ma io voglio essere pronto”.Tuttosport.fun, nasce il grande gioco dei pronostici. Partecipa gratis e vinci! LEGGI TUTTO

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    Gioia Sanabria, è nata la piccola Mia: le congratulazioni del Torino

    In casa Toro è un giorno di festa: è nata la piccola Mia Sanabria, secondogenita dell’attaccante paraguaiano. “A Tonny, alla signora Maria e alla sorellina Arianna – ha scritto il club granata sul sito – le congratulazioni e l’affettuoso abbraccio di tutto il Torino Football Club”. Sanabria aveva lasciato il ritiro della nazionale in anticipo proprio per assistere al parto. Domenica la squadra di Juric è attesa alle 15 dall’impegno casalingo contro la Salernitana del nuovo colpo Ribery.Tuttosport.fun, nasce il grande gioco dei pronostici. Partecipa gratis e vinci! LEGGI TUTTO