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    Torino-Salernitana, Ribery onora Casalbore

    SALERNO – Tante cose, tutte insieme. Torino-Salernitana è un miscuglio di emozioni, primizie, ricordi indelebili. Una miscellanea per molti versi irripetibile. È la partita tra i Granata del Nord e quelli del Sud, è la sfida tra il Toro di Juric e la squadra di Castori, entrambe ferme al palo ma accomunate dallo stesso tratto temperamentale e tattico (difesa rigorosamente a tre, ndr) e sulla sponda salernitana la prima di Franck Ribery con la sua nuova squadra, dopo l’avventura di Firenze…Guarda la galleryLa carica di Ribery alla presentazione ufficiale della Salernitana
    Franck Ribery come Renato Casalbore
    Ma Torino-Salernitana è anche la partita di Renato Casalbore, salernitano doc, padre fondatore di Tuttosport, giornalista tenace, instancabile, ricco di risorse, capace di racchiudere in sé le migliori qualità della gente del Sud e della gente del Nord; un uomo nobile, elegante, e con uno straordinario tratto di umanità. Proprio la singolare e per molti versi irrituale storia di Franck Ribery, il campione che ha preferito Salerno e le incognite di una squadra in lotta per la salvezza agli agi economici e tecnici della Turchia, avrebbe sicuramente esaltato il “fiuto” giornalistico di Casalbore, un figlio della città campana che la laboriosa Torino ha prima adottato e poi professionalmente affermato. (…)
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    Guarda la galleryTorino, Vagnati presenta Pjaca e PobegaTuttosport.fun, nasce il grande gioco dei pronostici. Partecipa gratis e vinci! LEGGI TUTTO

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    Iago Falque ringrazia il Torino: “Io e la mia famiglia granata per sempre”

    Se hai la possibilità di conoscere Iago Falque Silva la prima cosa che noti è il sorriso, la buena onda, l’estrema disponibilità. Se hai il piacere di ascoltarlo la prima cosa di cui ti rendi conto è la pacatezza, la gentilezza, il non andare mai sopra le righe e no, non stiamo parlando meramente di tono di voce. Ha scelto Tuttosport, Iago Falque Silva da Vigo, Galizia, Spagna, per salutare e ringraziare quella che per 4 anni è stata casa sua, per dire arrivederci a quelli che, per 4 stagioni, sono stati i suoi tifosi. Quattro anni che lo hanno trasformato in un gallego-torinese, in un ispano-piemontese: la sua passione per la Regione, per il suo territorio e le sue eccellenze è cresciuta nel tempo, sapientemente coltivata da Mimmo Caruso che per Iago è molto più di un amico. È ai saluti granata il terzo spagnolo come numero di gol realizzati nella storia del campionato italiano, dopo José María Callejón e Luis Suárez Miramontes: 48 reti, non male per uno che, di professione, non fa la prima punta ma l’esterno offensivo.

    Iago Falque: “Volevo e speravo di terminare la carriera qui”

    “Mi spiace infinitamente dover andar via da Torino e, credetemi, non è un modo di dire: la città è splendida, io e la mia futura sposa Carolina abbiamo deciso di comprare casa qui in centro, siamo innamorati di Torino. La mia idea, quello che volevo e speravo, era di avere la possibilità di terminare la carriera qui, vestendo il granata. No, il fatto di aver avuto, nelle giovanili, un’esperienza nell’altra squadra di questa città non mi ha minimamente penalizzato. Nella mia carriera ho girato molte piazze, ho vestito le maglie di diversi club e, nel calcio moderno, i trasferimenti da una squadra all’altra di una stessa città non sono più merce rara come erano una volta. I tifosi del Toro mi hanno voluto bene, mi hanno incoraggiato, tifato, difeso. E continuano ancora adesso che non sono più un tesserato della loro squadra. Sono stati e sono fantastici: mi fermano per strada e continuano, ancora oggi, a dirmi “Resta, Iaguito, per favore”… Senza falsa modestia credo di aver lavorato duro per conquistarmi questo rispetto, sono convinto di essermelo meritato. Sono arrivato senza fare rumore, in punta di piedi: con il lavoro e la dedizione ho avuto tre anni ad ottimo livello, con un rendimento eccellente. E’ stato il campo a dimostrare quello che valgo, mica le parole o i proclami: io, d’altronde, sono fatto così, ai discorsi preferisco i fatti. Torino non è una piazza facile, ma i numeri che sono riuscito a collezionare in quanto a presenze, gol segnati e assist serviti non sono stati eguagliati o raggiunti da nessun altro che giochi o abbia giocato in un ruolo analogo al mio negli ultimi anni”.

    Iago Falque: “Le sensazioni vissute qui non le proverò mai più”

    “Ai tifosi del Torino, tramite Tuttosport, vorrei dire questo: grazie per quello che mi avete dimostrato. Quando segni 32 gol in 3 campionati, che non sono pochi, è tutto bello: dovunque vai ci sono solo incitamenti “Sei il migliore”, “Sei il numero uno”, “Iago fenomeno”, “Ti amiamo”. La cosa bellissima di Torino, la cosa magica dei tifosi del Toro è che, dal mio primo giorno in città fino a ieri, mi hanno sempre sostenuto. Mi sono stati a fianco nella buona e nella cattiva sorte: nella buona è facile, ma quando le cose non girano non è da tutti sostenerti. Magari i tifosi non sapevano realmente come stavo a livello fisico, visto che sono circolate, soprattutto negli ultimi tempi, voci insolite su di me e sul mio stato di salute. Eppure i supporters granata continuano a sostenermi, non mi hanno mai lasciato solo. Mai. Non sapevano se stessi meglio di prima o peggio di prima eppure il mantra era sempre lo stesso: “Iago, per favore, rimani”, “Iaguito, dai, resta!”. E questo, credetemi, è bello, bellissimo, scalda il cuore. E no, non succede ovunque, non succede in ogni città dove si fa calcio, non capita con ogni tifoseria. Sì, quella del Toro è gente speciale. Non pensate che sia facile entrare nel cuore della gente del Torino. Non è assolutamente facile. Quando, però, riesci a conquistarli, stai pur certo che tu dal loro cuore non uscirai mai. Ed è questo quello che ho vissuto e sto vivendo, anche in queste ore, sulla mia pelle. Io e la mia famiglia, la mia futura sposa Carolina e il piccolo Liam, saremo sempre granata, questo è poco ma sicuro. Ho giocato in altre squadre, anche più prestigiose del Torino, eppure le sensazioni e le emozioni che ho vissuto all’ombra della Mole granata non le avevo mai provate e non le vivrò mai più, pochi dubbi su questo”.

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    Torino, istruttori e lezioni granata per 6.000 bambini

    TORINO – Il Torino torna a seminare. Nella speranza che un raccolto come quello in occasione dell’ultima partita casalinga non si ripeta mai più: appena 3.475 le presenze al Grande Torino per la sfida all’Atalanta, compreso il mezzo migliaio di sostenitori della Dea che ha affollato – termine da parametrare alle vigenti normative in tema di contenimento della pandemia, naturalmente – il settore ospiti. (…) Forse anche da quella sberla, insomma, la società ha deciso di ripartire, annunciando ieri la nascita di un nuovo progetto che permetterà al club di entrare in tutte le scuole della città.Guarda la galleryTorino, Brekalo firma e posa con la maglia granata
    Il progetto granata
    «Non bastano gli acquisti o un bravo allenatore: a determinare la buona riuscita di una stagione è soprattutto l’alchimia con l’ambiente, per questo dobbiamo tornare ad essere un tutt’uno con la città e con i nostri tifosi – ha indicato la via anche Davide Vagnati in occasione della conferenza stampa di presentazione di Marko Pjaca e Tommaso Pobega –. Con questa iniziativa nelle scuole vogliamo lanciare un messaggio importante alle nuove generazioni e far leva per essere il più possibile allo stadio a sostenere la squadra». Grazie al Protocollo d’Intesa firmato dalla società con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, infatti, i quasi 6.000 bambini che a breve si affacceranno per la prima volta al mondo della scuola, nelle classi prime elementari di tutti gli istituti statali della città, riceveranno un astuccio con un kit di benvenuto ufficiale del Torino. Non solo. Nei primi mesi del 2022 gli istruttori granata laureati Suism terranno alcune lezioni, affiancando gli insegnanti di educazione fisica, per far conoscere ai bambini e alle bambine il mondo dello sport e del calcio in particolare. (…)
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    Toro, 16° anno di presidenza per Cairo: rabbia per la celebrazione

    TORINO – Il tifoso del Toro si sveglia, piglia il caffè, dà una scorsa alle notizie per vedere che nella notte non sia scoppiata la Terza Guerra Mondiale, poi parte a scandagliare il web in cerca di news granata, possibilmente confortanti. E subito ne scopre una che lo lascia di stucco: il Toro entra nelle scuole! Il club ha infatti avviato un progetto che prevede una serie di iniziative tese a farsi finalmente (ri) conoscere da bambini e ragazzini e a contenere almeno in parte i danni prodotti da anni e anni di anonimato, negatività, prese per i fondelli prima, durante e dopo le lezioni. Manco il tempo di metabolizzare la bella notizia, però, e subito la colazione va di traverso. Guarda la galleryTorino, Vagnati presenta Pjaca e Pobega
    Tifosi anti Cairo
    Ieri il presidente festeggiava (si fa per dire) i 16 anni di proprietà granata. (…) Perché intorno alle 15.30, davanti alla stessa terrazza del Comune dal quale 16 anni fa Cairo raccoglieva applausi e arringava la folla in piazza Palazzo di Città, sono stati appesi striscioni non bisognosi di interpretazione. Dal classico “Cairo vattene” allo slogan “Non contestiamo il Toro ma una società senza decoro”; dall’immancabile nanetto dileggiante alla rima “A Papa Urbano eri eletto, ora fai come Papa Benedetto”, con allusione all’auspicata uscita di scena; dal tifo per Blackstone a epiteti che fanno rima con balcone. Chiamate da qualcuno che in Municipio si era allarmato per il piccolo assembramento operativo di una trentina di persone, pensando anche alla gravidanza della sindaca, le forze dell’ordine hanno presto verificato la liceità della pacifica manifestazione. Che, a sentire i rumors, non mancherà di far germogliare a breve ulteriori semi del malcontento popolare.
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    Torino, Lorenzo Barale è il nuovo Direttore Commerciale

    TORINO – È tempo di cambiamenti in casa Torino. In realtà si tratta di un gradito ritorno, quello di Lorenzo Barale. Ai granata dal 2009 al 2012, il dirigente classe ’79 è ufficialmente il nuovo Direttore Commerciale del club. A comunicarlo è stata la stessa società attraverso una nota sul proprio sito: “Il Torino Football Club è lieto di annunciare che Lorenzo Barale è il nuovo Direttore Commerciale della Società. Classe 1979, ha alle sue spalle una lunga e qualificata esperienza nel marketing calcistico avendo già lavorato con Parma (Responsabile Marketing e Commerciale), Bologna (Responsabile delle Sponsorizzazioni) e – negli ultimi tre anni – con l’Inter dove ha ricoperto la carica di Head of Partnership Sales. Nel Torino si tratta di un graditissimo ritorno: Barale ha già infatti operato nel Club granata fra il 2009 e il 2012”.Guarda la galleryTorino, ecco le due squadre di JuricTuttosport League, iscrizioni aperte: schiera la tua formazione, vinci viaggi in Europa e buoni Amazon. Partecipa, è gratis! LEGGI TUTTO

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    Torino, con il colpo Brekalo c’è più qualità ma rimane incompiuto

    TORINO – Sette acquisti, la maggior parte dei quali confezionati negli ultimi quattro giorni di mercato: venerdì era arrivata l’ufficialità del prestito secco di Pobega, quindi lunedì un improvvisamente attivissimo Vagnati ha chiuso per Zima e Praet, per poi dedicare l’ultima giornata alla definizione dell’operazione Brekalo. Ingressi che si aggiungono a quelli di Berisha, Warming e Pjaca: il primo è un paracadute per Milinkovic-Savic, il secondo per ora un ufo, il terzo deve ancora rivelarsi.Guarda la galleryTorino, Brekalo firma e posa con la maglia granata

    Le spese e gli incassi di Cairo

    Per riepilogare la formula delle varie operazioni, Pobega è arrivato in prestito secco (una operazione che potrà avere, anzi visto il mancato arrivo di Amrabat dovrà avere un importante peso tecnico, a centrocampo, ma che dal punto di vista strategico ha urtato non poco Juric. Il tecnico potrà farlo rendere al meglio, ma a beneficiarne a fine stagione sarà esclusivamente il Milan). Warming è invece stato prelevato dal Lyngby per 800 mila euro, mentre un investimento della metà (0,4 milioni) è servito per prendere Berisha dalla Spal. Pjaca, per chiudere, è approdato pure in prestito con diritto di riscatto (accordo con la Juve a 6,5 milioni). In definitiva il conto – se circoscritto a questa sessione di mercato, quindi a prescindere dai diritti che Cairo (ieri nuovamente contestato attraverso uno striscione sotto la sede del club) potrà o meno esercitare al termine della prossima stagione – porta il totale delle spese a 7,2 milioni. A fronte di incassi per 16,5 milioni. Il mercato in entrata può ritenersi abbastanza positivo, con l’eccezione della mancanza di un centrocampista di sostanza da affiancare a Mandragora (…). Così non si può dire per le uscite. (…)

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    Iago Falque saluta il Torino: “Avrò sempre il cuore granata”

    Nell’ultimo giorno di mercato, il Torino ha comunicato di aver risolto consensualmente il contratto di Iago Falque. “La società – si legge nella nota – desidera ringraziare Iago per l’impegno, la serietà e il contributo dato al Toro in questi anni e gli augura ogni bene nel proseguimento della sua carriera”. E lo spagnolo ha ricambiato con un bel pensiero sui social: “Finisce qui. Grazie a tutto il popolo granata per la stima, l’affetto e il rispetto ricevuto, dal primo fino all’ultimo giorno, io e la mia famiglia avremo sempre il cuore granata”. Iago, arrivato sotto la Mole nell’estate del 2016, ha risolto consensualmente il contratto che lo legava al Toro fino al giugno del 2022.Guarda la galleryTutte le squadre della nuova Serie A: ecco le formazioniTuttosport League, iscrizioni aperte: schiera la tua formazione, vinci viaggi in Europa e buoni Amazon. Partecipa, è gratis! LEGGI TUTTO

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    Torino, ufficiale la risoluzione consensuale con Iago Falque

    TORINO – Si conclude prima del termine previsto dal suo contratto il rapporto tra Iago Falque e il Torino. L’attaccante spagnolo ha trovato infatti un accordo per una risoluzione consensuale con il club granata, come spiegato in una nota pubblicata sul sito ufficiale: “Il Torino Football Club comunica di aver risolto consensualmente il contratto di prestazione sportiva con il calciatore Iago Falque. La società desidera ringraziare Iago per l’impegno, la serietà e il contributo dato al Toro in questi anni e gli augura ogni bene nel proseguimento della sua carriera”. LEGGI TUTTO