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    Juric: “Avanti col Toro? Così si può”

    TORINO – Torna a parlare dopo la lunga sosta Juric: e parla di tutto. Non solo del Verona, l’avversario di domani. Ma anche di singoli giocatori, futuro, contratto, ambizioni e prospettive. Partiamo dal rinnovo, che è uno dei discorsi che maggiormente interessano i tifosi. «In questi diciotto mesi abbiamo tutti fatto un lavoro strepitoso, anche dal punto di vista economico: abbassato il monte ingaggi e l’età media, guadagnato dal mercato e migliorato la situazione della rosa. Vedo positivo il fatto che la società abbia investito e migliorato il Filadelfia. Ora è il club che deve decidere se fare passi avanti, perché restare sul posto non basta. Io penso che ci siano alcune cose da migliorare: se siamo tutti d’accordo sarebbe bello proseguire insieme il discorso. Io ho delle idee su cosa c’è da perfezionare sul campo e anche dove come società dobbiamo migliorare». Juric, dunque, apre spiragli importanti, fondamentali. Avanti con gli altri argomenti caldi. «Vlasic per me è indispensabile perché sa fare tutto, anche la prima punta in caso di necessità. Non è un campione, ma un giocatore strepitoso. Lukic resterà con noi. È un giocatore importante, uno che non tira mai indietro il piede. Da lui mi aspetto mesi da grande protagonista. Sono soddisfatto di aver lavorato nell’ultimo periodo con tanti ragazzi della Primavera. Sono tutti cresciuti: Gineitis, per esempio, adesso fa parte della rosa della prima squadra. Tipo intelligente, mi piace. Ed è l’unico mancino che abbiamo. Sanabria non si vende e anche per domani è a disposizione. Per ora restano pure Seck e Bayeye. Dico che con due acquisti di spessore questo Toro diventa competitivo ai massimi livelli. E adesso pensiamo al Verona, tre punti per noi fondamentali».  LEGGI TUTTO

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    Toro e Juric: ripartenza lanciata

    TORINO – Quattro vittorie, tre pareggi e altrettante sconfitte: di poco, ma il bilancio del Torino nella prima gara di gennaio nelle ultime dieci stagioni è positivo. In particolare è notevole il trend granata negli ultimi tre campionati. Lo scorso anno, quando già Juric era il tecnico, alla ripresa arrivò un secco e inequivocabile 4-0 alla Fiorentina. In precedenza, con Giampaolo allenatore, il successo era invece arrivato a Parma (0-3). A ritroso si va quindi alle tre prime partite dell’anno nuovo con Mazzarri: ottima la prima per il toscano, che fa il suo esordio il 6 gennaio 2018 superando 3-0 il Bologna. Nelle due annate successive il Toro di Mazzarri una volta perde e un’altra vince sempre a Roma contro i giallorossi (3-2 per i capitolini nel ’19, 0-2 granata nel ’20). Lusinghiero il bilancio degli ultimi cinque campionati, alla ripresa: quattro vittorie e un ko.

    Il caso Ventura: nessuna vittoria

    Prendendo in esame nel complesso dieci tornei di Serie A si abbraccia anche la stagione del compianto Mihajlovic (è il 2016-17: il serbo inizia la seguente, ma viene esonerato proprio alla vigilia della prova contro il Bologna) e le quattro con Ventura: Miha pareggia a Reggio Emilia contro il Sassuolo (0-0), mentre il ct del fallimento azzurro nel 2018 pareggia 0-0 fuori casa con Catania e Chievo (rispettivamente nel gennaio ’12 e ’14) e perde a Parma e Napoli (gennaio ’13 e ’16).

    Toro e Juric: senza subire gol

    Sommando il recente percorso dei granata a quello tenuto da Juric in qualità di tecnico del Verona, alla prova di domani (14.30 al Grande Torino proprio contro i gialloblù veneti) il Toro arriva con una statistica più che confortante. Due gli appuntamenti del croato con la prima partita dell’anno da allenatore del Verona: vittoria a Ferrara contro la Spal (0-2 il 6 gennaio 2020) ripetuta l’anno seguente a La Spezia (0-1 il 3 gennaio ’21). Due successi senza subire gol, esattamente come il Toro nelle prime tre di gennaio delle ultime tre stagioni. LEGGI TUTTO

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    Torino, a Monza test superato con Vlasic mondiale

    INVIATO A MONZA – All’U-Power Stadium il tecnico granata Ivan Juric schiera la formazione titolare, con la sola eccezione di Nikola Vlasic inizialmente lasciato in panchina perché tornato a lavorare assieme ai compagni soltanto ieri (ha goduto di qualche giorno supplementare di vacanza dopo il terzo posto ottenuto al Mondiale con la Croazia). Al posto di Vlasic – che risulterà esplosivo all’ingresso in campo con una doppietta – dall’inizio c’è Radonjic, con Miranchuk a destra e Sanabria terminale offensivo. Pellegri, fermo per una lesione al bicipite femorale della coscia destra, ne avrà per un mese (sul mercato caldo Shomurodov, con NZola e Cheddira).

    Torino, in difesa leader Schuurs

    Granata in pieno controllo della gara fin dalle prime battute. E senza doversi dannare troppo, visto che l’opposizione del Monza è tendenzialmente vacanziera. Dopo l’esperimento contro la Cremonese, con Ilkhan e Gineitis centrocampisti titolari, a Monza la regia torna nei piedi di Lukic e Ricci. Schuurs è il leader della difesa (a inizio ripresa esce per far posto Zima), questa volta con Djidji e Rodriguez ai suoi lati.

    Monza, che errore Marlon: Vojvoda show

    La rete del vantaggio per il Toro arriva con merito, ma è pure figlia di un errore macroscopico dei monzesi: il pressing granata mette apprensione, ma Marlon avrebbe potuto controllare un pallone che invece gioca per Di Gregorio, preso in contrattempo e infilato dal retropassaggio del brasiliano. Bellissima l’azione del raddoppio, iniziata da una splendida intuizione di Milinkovic-Savic che trova Radonjic libero sulla destra, e finalizzata da Vojvoda con un destro a giro dopo l’assist dello stesso attaccante serbo. Una ripartenza confortante, per il kosovaro che nell’ultima di campionato a Roma era stato sostituito dopo mezzora a causa di una serie di errori.

    Vlasic fa il pitbull

    Nella ripresa sale in cattedra il Pitbull, cioè Nikola Vlasic: entra al 16’ della ripresa per Sanabria e fa in tempo a segnare due reti. Al 21’ andando in pressione sul malcapitato Marlon per poi infilare Di Gregorio, nuovamente battuto dal croato al 23’ con un diagonale chirurgico. Poker granata sporcato dal rigore realizzato da Caprari e assegnato dall’arbitro Pairetto per un fallo di Gineitis su Rovella. Buon Toro in vista del Verona, Monza da registrare in vista della ripartenza del campionato.
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    Toro: buone notizie per Ricci. Si rivede anche Lukic

    TORINO – Buone notizie per Ricci: dopo oltre una decina di giorni il centrocampista del Toro è tornato oggi ad allenarsi in gruppo al Filadelfia. Si era fermato un paio di giorni prima dell’amichevole con l’Almeria, in coda al ritiro in Spagna. Noie muscolari allo stesso polpaccio che lo aveva già tenuto fuori per oltre un mese a settembre. Stavolta, per fortuna, non si è trattato di una lesione muscolare, ma di un fastidioso sovraccarico muscolare. Di conseguenza si può immaginare che possa tornare a disposizione di Juric per la gara del 4 gennaio col Verona, ripresa del campionato. Per prudenza potrebbe invece essere ancora risparmiato, il 28 in amichevole col Monza. Oggi è tornato ad allenarsi anche Lukic. Smaltita la febbre che gli aveva fatto saltare la partita amichevole con la Cremonese, il 23 dicembre.
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    Juric riabbraccia Vlasic: punto fermo del Torino

    TORINO – L’ultimo a essere sostituito in una partita del Toro, l’ultimo della rappresentanza granata a lasciare il Qatar. Nikola Vlasic da Spalato – città che ha dato i natali pure a Juric – si conferma nei panni del “pitbull”: una prima volta lo aveva così battezzato il tecnico croato, poi il soprannome era stato fatto proprio da Cairo. Domani sarà il giorno del ritorno al Fila anche per l’attaccante esterno della Croazia che Vagnati punta a riscattare dal West Ham: il diritto è fissato a 15 milioni, il giocatore ne vale attorno ai 25. Il riscatto costa caro, ma il disturbo sarebbe ampiamente ripagato.

    Mercato: manca Praet, Vagnati ci punta

    Vlasic nel Toro in campionato ne ha giocate 15 su 15, subentrando una volta – a Monza – e uscendo sempre in una sola occasione – col Bologna -: per il resto ha realizzato filotto pieno. Ergendosi anche a bomber principe dei granata: 4 gol. Tre reti consecutive a Cremonese, Atalanta e Lecce, una con la Samp prima del pari di Roma che avrebbe chiuso la prima parte della stagione in favore del Mondiale. Che Vlasic ha attraversato da protagonista: delle 48 totali con la Croazia (7 i gol) sei sono state disputate in Qatar. Ha perso soltanto la terza del girone contro il Belgio per infortunio, per il resto ha sempre preso parte alla cavalcata che ha portato i croati al terzo posto (al ko in semifinale contro l’Argentina ha fatto seguito il successo contro la sorpresa Marocco). Vlasic è la punta di diamante di un reparto granata dotato di altri due elementi di alto livello: Radonjic e Miranchuk. Manca il quarto: Vagnati resta forte su Praet del Leicester, una possibilità è sempre Rossi del Fenerbahce. E il 2 gennaio, data di apertura del mercato, si avvicina. Poi il 4 ci sarà la ripresa del campionato: se Vlasic mercoledì a Monza fosse risparmiato, in vista della gara interna contro il Verona, prima del 2023, sarà regolarmente in campo. Da pitbull qual è.
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    Torino, manca il gol. Zero squilli con la Cremonese

    TORINO – Un Toro svuotato di titolari e con anche parecchie riserve out (10 assenti) disputa un’amichevole senza storia con la Cremonese. Nel senso che davvero non passerà neanche alla microstoria. Uno 0 a 0 con pochissimi squilli, decisamente noioso e infarcito da errori continui. Preparazione invernale in corso e poca concentrazione per tanti. Adesso però risuona un vero allarme a centrocampo, già pensando al 4 gennaio, ripresa del campionato contro il Verona. Linetty ancora lungodegente per una lesione muscolare, Ricci out per un affaticamente allo stesso polpaccio che a settembre lo tenne fuori per oltre un mese, Lukic improvvisamente colpito da febbre in mattinata come da comunicazione ufficiale del club (influenza da… mercato?) e ora anche Ilkhan infortunato, e presumibilmente per parecchio. Caviglia destra ko, brutto trauma distorsivo con rischio fratture e interessamento dei legamenti: il ragazzo, in stampelle, è stato accompagnato subito in ospedale per esami. Si teme uno stop molto lungo. Circa mille gli spettatori. Rappresentanza degli Ultras in Maratona: han cantato dall’inizio alla fine pure per scaldarsi, si sono uditi anche cori di contestazione a Cairo.
    Torino, l’urlo di Ilkhan
    Partita noiosa, senza squilli, se non un paio di discese in velocità di Radonjic, in dribbling ripetuto, un’occasione non finalizzata da Sanabria, splendidamente lanciato da Miranchuk, e un diagonale in mischia di Schuurs parato in tuffo da Carnesecchi. Turnover su entrambi i fronti, ordinaria amministrazione per Vanja, ritmo blando, molti errori di misura e leggera supremazia territoriale del Torino, ma senza sfondare. L’unico fatto veramente da sottolineare è il brutto infortunio occorso al 28’ a Ilkhan: portato subito in ospedale per esami, si temono lesioni se non fratture alla caviglia destra (Dessers gli è franato malamente addosso commettendo un fallo davvero evitabile, dopo un contrasto aereo: urlo del turco e uscita immediata, molto claudicante, a fatica, sostenuto dai preparatori, appoggiando il piede a malapena, tra continue smorfie di dolore).
    Torino, bene Gineitis
    Elogiabile, nel contempo, la prova da titolare di Gineitis, centrocampista di 18 anni, prodotto della Primavera: buona presenza e personalità.
    Vojvoda, che svista
    Ripresa ancor più povera di contenuti, ma non solo per i tanti cambi sia nel Toro sia nella Cremonese. Sono continuati gli errori marchiani nel fraseggio (uno clamoroso di Vojvoda, che con un retropassaggio ha lanciato Demmers solo davanti a Vanja: conclusione parata, come più avanti su una bordata ravvicinata di Afena-Gyan). Il kosovaro di Juric ha anche sprecato una buona opportunità con un tiro a giro centrale dal limite. Vicino al gol invece Adopo con un diagonale radente in una buona percussione. Ma soprattutto Gineitis nel finale con un missile deviato in angolo da Sarr. E ora il Monza: prossima amichevole per il Toro il 28, in Brianza.

    TORINO-CREMONESE 0-0
    TORINO (3-4-2-1)Milinkovic Savic (30’ st Berisha); Djidji (14’ st Rodriguez), Schuurs (29’ st Buongiorno), Zima (29’ st Bayeye); Lazaro (30’ st Weidmann), Ilkhan (30’ pt Adopo), Gineitis, Vojvoda (30’ st Dembele); Miranchuk (30’ st Edera), Radonjic (14’ st Ciammaglichella); Sanabria (29’ st Caccavo). A disposizione: Fiorenza, Adopo, Ruszel, Wade, Antolini. Allenatore: Juric
    CREMONESE (4-3-1-2) Carnesecchi (1’ st Sarr); Ghiglione (1’ st Lochoshvili), Hendry (32’ st Vasquez), Bianchetti (22’ st Aiwu), Sernicola (32’ st Baez); Pickel (22’ st Tsadjout), Ascacibar (14’ st Castagnetti), Milanese (14’ st Meite); Okereke (22’ st Zanimacchia), Dessers (14’ st Ciofani); Bonaiuto (14’ st Afena-Gyan). A disposizione: Saro, Valeri, Acella, Escalante, Quagliata, Lochoshvili. Allenatore: Alvini
    ARBITROGualtieri di Asti
    NOTE spettatori circa mille. Ammoniti: nessuno. Angoli: 7-0. Rec. tempo: pt 1, st 0 LEGGI TUTTO

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    Ricci, musica per il Torino. Investimento da 8,5 milioni che vale

    TORINO – Non sarà certo un affaticamento muscolare a fermare l’ascesa di Samuele Ricci. Il centrocampista del Torino, infatti, è sempre più centrale nel progetto di Ivan Juric. Tanto più che resta in bilico la situazione di Sasa Lukic, sempre sospeso tra rinnovo e cessione. Un anno fa suppergiù il passaggio dall’Empoli al club granata. Un investimento di circa 8,5 milioni per un prospetto che intriga anche Roberto Mancini in ottica nazionale. Ricci, nel frattempo, lavora per farsi trovare pronto per la ripresa del campionato il 4 gennaio contro il Verona e nel tempo libero si applica sulla chitarra: musica per il Toro, in regia. LEGGI TUTTO

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    Toro, Juric perde ancora Pellegri: ecco come cambiano i piani di Vagnati e Juric

    TORINO – Domani, venerdì 23 dicembre, alle ore 14.30 allo stadio Grande Torino, amichevole tra il Toro e la Cremonese. Non ci sarà Pietro Pellegri, che nell’allenamento di mercoledì 21 si è procurato un indurimento muscolare e dunque, per precauzione, non sarà schierato. Per il giovane attaccante continuano i problemi fisici. Di sicuro ci sarà Antonio Sanabria. E gli occhi saranno puntati su di lui. Il paraguaiano, che sino ad oggi sotto il profilo del gol ha deluso, deve dimostrare di essere ancora in grado di realizzare qualche rete necessaria alla squadra per fare il salto di qualità. Se il 26enne tra Cremonese e Monza (ultimo test) non si sbloccherà, la società a gennaio andrà alla ricerca di una prima punta in grado di raggiungere la doppia cifra. LEGGI TUTTO