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    Torino, manca il gol. Zero squilli con la Cremonese

    TORINO – Un Toro svuotato di titolari e con anche parecchie riserve out (10 assenti) disputa un’amichevole senza storia con la Cremonese. Nel senso che davvero non passerà neanche alla microstoria. Uno 0 a 0 con pochissimi squilli, decisamente noioso e infarcito da errori continui. Preparazione invernale in corso e poca concentrazione per tanti. Adesso però risuona un vero allarme a centrocampo, già pensando al 4 gennaio, ripresa del campionato contro il Verona. Linetty ancora lungodegente per una lesione muscolare, Ricci out per un affaticamente allo stesso polpaccio che a settembre lo tenne fuori per oltre un mese, Lukic improvvisamente colpito da febbre in mattinata come da comunicazione ufficiale del club (influenza da… mercato?) e ora anche Ilkhan infortunato, e presumibilmente per parecchio. Caviglia destra ko, brutto trauma distorsivo con rischio fratture e interessamento dei legamenti: il ragazzo, in stampelle, è stato accompagnato subito in ospedale per esami. Si teme uno stop molto lungo. Circa mille gli spettatori. Rappresentanza degli Ultras in Maratona: han cantato dall’inizio alla fine pure per scaldarsi, si sono uditi anche cori di contestazione a Cairo.
    Torino, l’urlo di Ilkhan
    Partita noiosa, senza squilli, se non un paio di discese in velocità di Radonjic, in dribbling ripetuto, un’occasione non finalizzata da Sanabria, splendidamente lanciato da Miranchuk, e un diagonale in mischia di Schuurs parato in tuffo da Carnesecchi. Turnover su entrambi i fronti, ordinaria amministrazione per Vanja, ritmo blando, molti errori di misura e leggera supremazia territoriale del Torino, ma senza sfondare. L’unico fatto veramente da sottolineare è il brutto infortunio occorso al 28’ a Ilkhan: portato subito in ospedale per esami, si temono lesioni se non fratture alla caviglia destra (Dessers gli è franato malamente addosso commettendo un fallo davvero evitabile, dopo un contrasto aereo: urlo del turco e uscita immediata, molto claudicante, a fatica, sostenuto dai preparatori, appoggiando il piede a malapena, tra continue smorfie di dolore).
    Torino, bene Gineitis
    Elogiabile, nel contempo, la prova da titolare di Gineitis, centrocampista di 18 anni, prodotto della Primavera: buona presenza e personalità.
    Vojvoda, che svista
    Ripresa ancor più povera di contenuti, ma non solo per i tanti cambi sia nel Toro sia nella Cremonese. Sono continuati gli errori marchiani nel fraseggio (uno clamoroso di Vojvoda, che con un retropassaggio ha lanciato Demmers solo davanti a Vanja: conclusione parata, come più avanti su una bordata ravvicinata di Afena-Gyan). Il kosovaro di Juric ha anche sprecato una buona opportunità con un tiro a giro centrale dal limite. Vicino al gol invece Adopo con un diagonale radente in una buona percussione. Ma soprattutto Gineitis nel finale con un missile deviato in angolo da Sarr. E ora il Monza: prossima amichevole per il Toro il 28, in Brianza.

    TORINO-CREMONESE 0-0
    TORINO (3-4-2-1)Milinkovic Savic (30’ st Berisha); Djidji (14’ st Rodriguez), Schuurs (29’ st Buongiorno), Zima (29’ st Bayeye); Lazaro (30’ st Weidmann), Ilkhan (30’ pt Adopo), Gineitis, Vojvoda (30’ st Dembele); Miranchuk (30’ st Edera), Radonjic (14’ st Ciammaglichella); Sanabria (29’ st Caccavo). A disposizione: Fiorenza, Adopo, Ruszel, Wade, Antolini. Allenatore: Juric
    CREMONESE (4-3-1-2) Carnesecchi (1’ st Sarr); Ghiglione (1’ st Lochoshvili), Hendry (32’ st Vasquez), Bianchetti (22’ st Aiwu), Sernicola (32’ st Baez); Pickel (22’ st Tsadjout), Ascacibar (14’ st Castagnetti), Milanese (14’ st Meite); Okereke (22’ st Zanimacchia), Dessers (14’ st Ciofani); Bonaiuto (14’ st Afena-Gyan). A disposizione: Saro, Valeri, Acella, Escalante, Quagliata, Lochoshvili. Allenatore: Alvini
    ARBITROGualtieri di Asti
    NOTE spettatori circa mille. Ammoniti: nessuno. Angoli: 7-0. Rec. tempo: pt 1, st 0 LEGGI TUTTO

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    Ricci, musica per il Torino. Investimento da 8,5 milioni che vale

    TORINO – Non sarà certo un affaticamento muscolare a fermare l’ascesa di Samuele Ricci. Il centrocampista del Torino, infatti, è sempre più centrale nel progetto di Ivan Juric. Tanto più che resta in bilico la situazione di Sasa Lukic, sempre sospeso tra rinnovo e cessione. Un anno fa suppergiù il passaggio dall’Empoli al club granata. Un investimento di circa 8,5 milioni per un prospetto che intriga anche Roberto Mancini in ottica nazionale. Ricci, nel frattempo, lavora per farsi trovare pronto per la ripresa del campionato il 4 gennaio contro il Verona e nel tempo libero si applica sulla chitarra: musica per il Toro, in regia. LEGGI TUTTO

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    Toro, Juric perde ancora Pellegri: ecco come cambiano i piani di Vagnati e Juric

    TORINO – Domani, venerdì 23 dicembre, alle ore 14.30 allo stadio Grande Torino, amichevole tra il Toro e la Cremonese. Non ci sarà Pietro Pellegri, che nell’allenamento di mercoledì 21 si è procurato un indurimento muscolare e dunque, per precauzione, non sarà schierato. Per il giovane attaccante continuano i problemi fisici. Di sicuro ci sarà Antonio Sanabria. E gli occhi saranno puntati su di lui. Il paraguaiano, che sino ad oggi sotto il profilo del gol ha deluso, deve dimostrare di essere ancora in grado di realizzare qualche rete necessaria alla squadra per fare il salto di qualità. Se il 26enne tra Cremonese e Monza (ultimo test) non si sbloccherà, la società a gennaio andrà alla ricerca di una prima punta in grado di raggiungere la doppia cifra. LEGGI TUTTO

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    Torino: domani test con la Cremonese

    TORINO – Domani alle ore 14.30, allo Stadio Grande Torino, i granata affronteranno in amichevole la Cremonese. Un test importante di preparazione alla ripresa del campionato, quando il 4 gennaio la squadra di Juric affronterà, davanti ai propri tifosi, il Verona. C’è molta attesa per il test di domani per valutare quale sarà l’approccio di Lukic, il centrocampista serbo che in un’intervista “esplosiva” prima del Mondiale ha manifestato, anzi ha ribadito in maniera perentoria, la volontà di lasciare il Torino per andare a giocare in un club più competitivo, ovveroun club che disputi la Champions League. Juric e i dirigenti vogliono capire se il giocatore è motivato per i prossimi impegni oppure se ha ancora la testa altrove. Quasi sicuramente sarà ceduto al miglior offerente perché il club non vuole ripetere l’errore fatto con Belotti che se n’è andato a parametro zero. A Lukic il contratto scade nel 2024 e, di conseguenza, non c’è tempo da perdere. Sul giocatore serbo ci sono Roma e Napoli più alcuni club di Premier. E il Toro ha già fissato il prezzo: non meno di 15 milioni. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Zima e il Torino: “Sarà il mio anno”

    TORINO – «Sarà il mio anno»: David Zima ne è sicuro e va diffondendo il messaggio nello spogliatoio granata come tra le persone che più sono vicine al ceco. Il centrale prelevato dallo Slavia Praga si è presentato a Torino con l’atteggiamento mentale giusto, da subito mettendosi a disposizione di Juric con la voglia di migliorare.

    In concorrenza con Djidji per la ripresa del campionato

    E il tecnico croato di questo ha tenuto conto, tanto da utilizzare Zima in 20 partite di campionato, al primo anno in maglia granata. E 7 sono state le presenze nella Serie A in corso. Juric sa che il centrale merita fiducia, ma ogni giorno pesa anche con mano il margine di crescita di un ragazzo ancora giovane: Zima ha infatti compiuto 22 anni da poco più di un mese (l’8 novembre). Il tempo c’è – anche considerato che il contratto è blindato fino al 2025 – ma Zima vuole che il prossimo, cioè il 2023, sia l’anno della svolta, quello nel quale operare il passaggio da giovane di belle speranze, ad assoluta certezza della retroguardia granata. Possibile, intanto, nel test contro la Cremonese di dopodomani Zima venga impiegato, da Juric, anche in vista della ripresa del campionato. Il 4 gennaio contro il Verona sarà infatti squalificato Buongiorno, con Zima e Djidji che sono candidati a prenderne il posto.

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    Natale al Filadelfia: Torino, voglia di regali sotto l'albero

    TORINO – (e.e.) Natale al Filadelfia. Non è il titolo di un nuovo cinepanettone, ma la festa andata in onda al centro di allenamento. Tutti presenti tranne Nikola Vlasic, terzo al Mondiale in Qatar e ancora in vacanza. Il presidente Urbano Cairo non ha perso l’occasione per elogiare il suo tecnico Ivan Juric: con il croato c’è sul piatto la volontà di rinnovare il contratto, altrimenti si rischierebbe l’addio anticipato a giugno. In ballo però le garanzie sul mercato. Perr Schuurs, colpo estivo, si è presentato con la compagna Roos e Ilkhan. Lui si è ambientato alla grande a Torino e crede nelle possibilità della squadra di puntare all’Europa. “Mi trovo bene in granata, è stato facile scegliere questo club – la risposta dell’olandese ex Ajax intervistato dai tifosi – e il pubblico è sempre caloroso: cantano tanto e ci danno grande carica, è bella la connessione che c’è tra la squadra e la sua gente”. LEGGI TUTTO

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    Torino: è tornato Rodriguez

    TORINO – Un pezzetto alla volta e Juric sta ritrovando tutti i giocatori, infortunati a parte, ovviamente. Ma dei granata che hanno partecipato al Mondiale da ieri manca soltanto Vlasic, che ha concluso il torneo in Qatar sabato e quindi raggiungerà i compagni dopo Natale. Ieri è stata la volta di Rodriguez, la cui avventura era invece terminata agli ottavi, quando la Svizzera era stata travolta dal Portogallo 6-1. L’esterno ha svolto una parte del lavoro al Filadelfia da solo e poi si è aggiunto al resto della squadra, riprendendo così il cammino con il Toro in vista della ripresa del campionato, prevista il 4 gennaio contro il Verona. Ma prima la squadra di Juric disputerà due amichevoli: il 23 al Grande Torino contro la Cremonese e il 28 in casa del Monza. LEGGI TUTTO