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    Torino: preso il giovane brasiliano Silva Pertinhes

    TORINO – Un nuovo colpo per la Primavera del Torino, che dopo un ottimo inizio sta un po’ faticando in campionato ma che ha comunque dimostrato di essere sulla strada giusta dopo un lungo periodo di difficoltà. La società granata ha perfezionato il tesseramento del brasiliano Jonathan Silva Pertinhes, classe 2004. Il centrocampista si allena con la Primavera già da luglio, ma il club granata lo ha ufficializzato solamente adesso per questioni legate al passaporto. Silva Pertinhes sarà convocato per la sfida che la squadra allenata da Scurto disputerà domenica mattina contro il Milan. LEGGI TUTTO

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    Torino anti-Milan: occhio alle fasce

    TORINO – Nel momento migliore della sua esperienza al Torino, Ola Aina è costretto a fermarsi. L’esterno ha riportato mercoledì una distrazione del bicipite femorale sinistro, che di fatto sancisce la fine del suo 2022, visto che dovrà restare fermo un mese e da metà novembre la Serie A si ferma per fare spazio al Mondiale. Il guaio assume un peso ancora maggiore, visto che domenica al Grande Torino arriva il Milan e Juric è costretto a sostituire un elemento in gran forma proprio sulla fascia dove i campioni d’Italia proporranno Theo Hernandez e Leao. Il tecnico ha a disposizione tre esterni tra i quali scegliere i due che scenderanno in campo. Il maggiore indiziato per la sostituzione di Aina è Valentin Lazaro, che dopo un inizio da riserva si è via via guadagnato uno spazio importante, tanto da essere il più utilizzato finora. Dall’altra parte, il ballottaggio è tra Mergim Vojvoda e Wilfried Singo, con il kosovaro favorito, data l’involuzione del senegalese, ancora alla ricerca della condizione migliore. Da quella parte, Pioli dovrebbe proporre Kalulu e Messias. avversari temibili, ma è sull’altra fascia che i granata non potranno concedere il minimo errore.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, la notte della rivincita

    TORINO – 12 maggio 2021, stadio Grande Torino. Il Milan di Stefano Pioli batte i granata per 7-0.  Risultato umiliante, mortificante, con i rossoneri che sotto l’aspetto sportivo (come è giusto che sia) non hanno avuto nessuna pietà con i giocatori di Nicola, il tecnico di allora. Dei giocatori della rosa granata attuale c’erano Buongiorno, Singo, Linetty, Rodriguez, Lukic, Sanabria e Vojvoda. E quasi tutti questi domenica sera scenderanno in campo dall’inizio con una gran voglia di riscatto perché certe batoste te le porti dietro per tutta la vita. Lo scorso anno con Juric davanti ai propri tifosi il Toro ha pareggiato (0-0), ma per cancellare quel 7-0 ci vuole un successo che per i granata varrebbe oro. Innanzitutto il Toro di Juric conquisterebbe la prima vittoria contro una grande e poi, fatto più importante, si rilancerebbe ancora in classifica dopo il successo di Udine.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Ahi Toro, si fa male Ola Aina: ecco quando tornerà

    TORINO – Aveva segnato il primo dei due gol con cui il Toro si era sbarazzato dell’Udinese, domenica 23 all’ora di pranzo. Sembrava un momento propizio della sua stagione, vissuta in crescendo di forma e nelle prestazioni, e invece Ola Aina proprio ieri si è dovuto fermare. Il nazionale nigeriano del Torino ha concluso in anticipo la seduta di allenamento di ieri agli ordini di Ivan Juric. La diagnosi dopo i primi accertamenti è chiara: interessamento distrattivo a livello del bicipite femorale sinistro. Esami più approfonditi sono previsti nei prossimi giorni, ma il 2022 dell’ex Fulham, cresciuto nella “cantera” del Chelsea, è finito qui. Si parla, infatti, di almeno un mese di stop.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro punito dalle punizioni: perché?

    TORINO – Il Torino non segna un gol su punizione direttamente battuta in porta dal 21 maggio del 2017, 5 anni e mezzo fa. Genoa-Torino 2-1. Gol di Ljajic. Il serbo era uno specialista dei piazzati, dalla sua partenza si è aperto un buco nero. Un dato statistico fin stupefacente, che si può spiegare anche con motivazioni “strutturali”, al di là dei singoli episodi e di dinamiche sfortunate (vedi ad esempio il quasi gol firmato appunto su punizione da Rodriguez in questo campionato contro l’Inter, con parata semimiracolosa di Handanovic in extremis: ma solo per restare all’ultima occasione più eclatante, perché l’elenco potrebbe essere lungo). E tra le motivazioni “strutturali” possiamo innanzi tutto citare l’assenza o quasi di specialisti: l’ultimo in potenza poteva essere Verdi, transitato però a Torino in un grigiore sostanziale, tra numerose panchine e prestazioni raramente brillanti.

    Quanto era furbo “Ferro”

    Inoltre la squadra granata (e questa era una caratteristica tipica di Belotti, in particolare) negli ultimi anni faticava a prendersi punizioni dal limite: il suo modo di giocare lo portava a cercare di resistere a ogni costi ai falli, buttarsi non era certo un suo marchio di fabbrica. E certe furbizie alla Ferrante, tanto per fare un altro esempio in ottica granata, si sono viste raramente: “Ferro” era straordinario per conquistare falletti sul limite e poi a trasformare le punizioni, che ben sapeva battere. Il 20 dicembre 2020 Verdi aveva segnato da punizione in Torino-Bologna 1-1, ma fu più un harakiri del portiere dei felsinei Da Costa (capace di spedirsi il pallone alle spalle) che una rete “autonoma” del granata. Nella migliore delle ipotesi, l’eccezione che conferma la regola.       
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    Toro: il maratoneta è Vlasic

    TORINO – Dopo un periodo di appannamento, coinciso con una flessione collettiva dei granata, domenica a Udine si è rivisto un Vlasic che, ritornato sulla sinistra dell’attacco, ha aggredito la partita con il piglio giusto. Suo, ad esempio, lo spunto che ha aperto l’Udinese sul gol di Aina: il croato è sceso sulla sinistra bruciando in velocità Perez, quindi ha toccato per Miranchuk che, a sua volta, ha messo il terzino nelle condizioni migliori per battere Silvestri.
    Vlasic 6° per passaggi chiave: 22
    Il croato non si è certo risparmiato, alla Dacia Arena, confermando di avere una resistenza che possiedono pochi compagni, nel Torino. Del quale è l’uomo che ha la media di chilometri percorsi più alta: 10,830 a partita. Ha scalzato Ricci, in precedenza tra i granata quello che più macinava metri, in media. Dal Toro si passa alla Serie A, per segnalare che Vlasic è tra i protagonisti del campionato in due specialità: è ottavo per tiri totali (28), e sesto per quelli nello specchio (11). Il leader è l’interista Lautaro (43 e 15). Il croato, inoltre, è sesto per passaggi chiave: 22. Qui, al vertice, c’è Deulofeu con 33.
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    Così Schuurs si è preso il Torino

    TORINO – Quattro partite consecutive da titolare, tra campionato e Coppa Italia, che con buona probabilità domenica contro il Milan diventarnno cinque. Perr Schuurs, arrivato in estate dall’Ajax per un’operazione costata circa 12 milioni (bonus compresi), si è preso il Toro dopo l’iniziale diffidenza di Juric. Intendiamoci: il tecnico non aveva dubbi sulle qualità del difensore, tuttavia nei primi allenamenti aveva notato alcuni aspetti sui quali era necessario migliorare, dovuti al fatto che Schuurs avesse giocato in precenza soltanto nel campionato olandese. C’era da lavorare soprattutto sulla marcatura, che per Juric deve essere rigorosa al cento per cento. E Schuurs ha dimostrato di avere recepito con grande rapidità le sue indicazioni, convincendolo che, pur in un reparto dove ci sono cinque potenziali titolari (oltre a lui, Djidji, Rodriguez, Buongiorno e Zima), la sua presenza è diventata indispensabile.

    Schuurs punto fermo di Juric

    Con il passare delle settimane gli spazi sono cresciuti e, dopo le partite dall’inizio di Cremona e contro il Sassuolo, l’ultima panchina è stata a Napoli, dove le incertezze dei granata sono state devastanti e hanno convinto Juric a tornare definitivamente sui propri passi: morale, Schuurs titolare contro l’Empoli, la Juventus, il Cittadella (in Coppa ha anche segnato il suo primo gol in Italia) e l’Udinese e sempre con ottimi risultati, se pensiamo che l’unica incertezza è stata nel derby, quando si è opposto quasi sempre con buoni esiti a Vlahovic: è vero che il serbo ha segnato la rete della vittoria, però la responsabiltà sul gol subito va condivisa almeno con altri due compagni. Insomma, Schuurs non è più soltanto l’idolo dei tifosi, ma anche uno dei punti fermi di Juric. Per la gioia anche della società, che su lui ha fatto uno dei cinque investimenti più onerosi dell’era Cairo.

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    Torino, il segreto di Pellegri è Vicky Mihajlovic

    TORINO – Pietro Pellegri ha ritrovato il gol con la maglia del Toro. E anche il sorriso. Il suo segreto? Vicky Mihajlovic, la figlia di Sinisa. I due fanno coppia fissa da tempo. Ed eccoli passeggiare romanticamente in centro, in piazza San Carlo, sotto una leggera pioggia. E’ tornato il buonumore, l’attaccante di Ivan Juric sembra aver svoltato, dopo tanti guai fisici. Ha solo bisogno di star bene per trovare condizione e la via della porta con continuità. LEGGI TUTTO