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    Izzo, il Torino, Juric e la rinascita a Monza

    TORINO – Ivan Juric l’ha messo tra i fuori progetto con Simone Verdi e Simone Zaza. Zaza ha rescisso, Verdi è andato a Verona e lui, Armando Izzo, è già idolo al Monza. «Sono venuto qui – dice a Mediaset il difensore – perché è una società molto ambiziosa, un po’ come sono io. Qui si può crescere molto, si respira una bellissima aria, c’è tanta positività. Sono in prestito secco dal Torino, con i tifosi granata e il presidente Cairo ho un bellissimo rapporto. Il mister (Juric, ndr) ha fatto altre scelte, anche se non le condivido le accetto». LEGGI TUTTO

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    Ricci per la ripartenza Toro: quanto è mancato a Juric

    TORINO – (e.e.) Samuele Ricci è l’equilibratore. Quello che è mancato negli ultimi tempi al Torino dopo un grande avvio. E’ mancato al centrocampo dove è emersa la coperta corta e dove il giovane Ilkhan ancora non è all’altezza, pur possedendo dei numeri. L’ex empolese lavora duro per tornare titolare e Ivan Juric punta ad rimetterlo dentro con il Napoli. Anche Aleksej Miranchuk mette la ripresa nel mirino: da quel gol splendido al Monza, nella prima gara, seguito dal guaio muscolare, non si è più rivisto. Con lui il tecnico croato ha più varianti in attacco (Pellegri è a rischio dopo il guaio muscolare emerso con l’Under 21, lunedì nuovi accertamenti) e soprattutto più chance di buttarla dentro.  LEGGI TUTTO

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    Torino, primi esami per Pellegri con l'Italia: Napoli in forse

    TORINO – Pietro Pellegri ko con l’Under 21 e tifosi granata in apprensione. Ecco come sta l’attaccante: ce lo spiega dalla redazione Marco Bonetto: «La sua partita con l’Inghilterra è durata una mezzora, poi è uscito per un problema muscolare. Il ragazzo sta rientrando dal ritiro azzurro. In mattinata è stato sottoposto a primi accertamenti strumentali dai medici dell’Italia. Dall’ambiente della Nazionale filtra un cauto ottimismo, non dovrebbe essere nulla di grave, ma la sua presenza a Napoli resta in forse. Se ne saprà di più lunedì, quando il Toro gli farà fare altri esami, a bocce ferme. Allora si capirà meglio l’entità dell’infortunio». L’attaccante è importante per la squadra di Juric perché fa rifiatare Sanabria, ma gli infortuni continuano a non dargli tregua. Ormai da alcuni anni. LEGGI TUTTO

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    L'agente: «Schuurs, l'Olanda grazie al Toro»

    Schuurs va di corsa: l’olandese preso da Vagnati per puntellare la difesa granata dopo la partenza di Bremer sta bruciando le tappe. Pur arrivando da una scuola, quella olandese, che raramente propone la difesa a 3, si è calato in una differente realtà tattica con umiltà. E grazie a una spiccata intelligenza calcistica gli è servito poco tempo per trovarsi a suo agio sia da centrale che da braccetto di destra. Questo anche perché è sì dovuto passare da un modulo a un altro, ma all’interno di una cornice analoga. I duelli uno contro uno che sono propri della tradizione olandese sono infatti uno dei tratti distintivi anche del gioco di Juric. Dell’inserimento nel campionato italiano, e di una trattativa lunga, inizialmente molto difficile a concretizzarsi ma poi andata a buon fine parla George Gardi, noto agente e intermediario nell’affare Schuurs: «Quando il Toro si è fatto vivo mi sembrava impossibile poter chiudere l’operazione, vista la nobile e nutrita concorrenza su Perr – racconta Gardi – Parliamo di realtà come Tottenham, Liverpool o Psg. Abbiamo però ritenuto fosse la Serie A, e nello specifico il Torino, il passaggio ideale nel percorso di crescita del mio assistito. La sua volontà è poi risultata decisiva: scelto il granata, non ha più avuto ripensamenti, anzi ha insistito affinché l’operazione andasse a buon fine. Oltretutto grazie al Toro è convinto di poter aumentare le chance di impiego con la Nazionale olandese: fa parte del giro, ma vuole diventarne un punto fermo, un titolare». Domani sull’edizione cartacea di Tuttosport sarà pubblicata l’intervista integrale, nella quale Gardi svela retroscena interessanti dell’affare, parla delle qualità caratteriali del giocatore, entra nel confronto tra l’olandese e Bremer e fissa l’obiettivo del Torino per la stagione in corso.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino: Pellegri-Sanabria, due mesi per non fallire

    TORINO – Sanabria e Pellegri hanno due mesi di tempo per segnare qualche gol e tenersi aperte le porte del Torino. Perché il problema  si sta ingigantendo. Senza reti la squadra non può andare da nessuna parte e questo lo hanno capito tutti. Per il giovane Pellegri sono stati investiti 5 milioni e Juric solo una volta lo ha fatto partire dall’inizio, addirittura contro il Sassuolo ha preferito Seck (un trequartista) alle punte. Una mossa che a livello psicologico avrà addirittura sgonfiato come una gomma bucata il morale dei due giocatori. Il Toro ha dato loro ancora un po’ di tempo anche perché gennaio è lontano. Prima ci sarà la lunga pausa dei mondiali e, quindi, con il campionato fermo ci sarà la possibilità di valutare la situazione con estrema calma. Vagnati, nel frattempo, si sta guardando attorno, soprattutto in Italia, per individuare un’eventuale prima punta da prendere nel mercato invernale. La partenza di Belotti, che tra l’altro a Roma non ha il posto da titolare e sta incontrando diverse difficoltà, ha ingigantito il problema. Probabilmente il Gallo ha capito l’errore, visto che è stato scartato da Mancini mentre al Toro giocava sempre ed era preso in considerazione dal ct. Insomma, in questa situazione hanno sbagliato un po’ tutti. Il Toro a non cercare il sostituto di Belotti e il Gallo ad andarsene da Torino.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Da Vlasic a Radonjic, un Torino mondiale in cerca di gol. Dilemma Seck

    TORINO – (e.e.) C’è un Toro mondiale che in Italia ha perso la via del gol. E allora ben vengano le Nazionali se restituiranno un po’ di verve ai granata. La Serbia punta su Vanja Milinkovic Savic, Sasa Lukic e Namanja Radonjic. E se  il portiere sta facendo il suo, ecco che l’aria di casa potrebbe ringalluzzire l’ex capitano e l’esterno. Nella Croazia c’è Nikola Vlasic che nel Torino si sta rilanciando, dopo la panchina al West Ham. Un valore aggiunto in cerca di conitnuità.Guarda la galleryTorino-Sassuolo, le pagelle granata: Schuurs dominatore, Buongiorno flop
    FORZA DEMBA E cerca un posto per il Qatar anche Demba Seck: incredibile ma vero, il Senegal lo vuole testare. Il ct Aliou Cissé lo ha chiamato in Francia per le due amichevoli programmate il 24 settembre contro la Bolivia e 27 contro l’Iran. L’attaccante-trequartista ha mostrato fin qui grandi doti di scattista, ma con la palla tra i piedi tanta approssimazione, per non dire dei tiri… Insomma, il materiale è grezzo e c’è da lavorare. Juric ci sta provando. La soluzione per ritrovare la via del gol passa anche da lui, ma se per davvero “impazzissero” Pellegri (ora va con l’Under 21 azzurra) e Sanabria sarebbe il top.
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    Bremer, vitamina Seleçao e poi la Juve: il brasiliano in Francia per ricaricarsi

    TORINO – Il Brasile per provare a tirarsi su, dimenticando le vicissitudini di una Juve in piena crisi. Gleison Bremer ha raggiunto il ritiro della nazionale verdeoro che in Francia si sta preparando alle due amichevoli programmate nei prossimi giorni in vista del Mondiale in Qatar: venerdì a Le Havre si gioca contro il Ghana, martedì 27 si replica al Parco dei Principi di Parigi contro la Tunisia, nello stesso stadio in cui meno di due settimane fa il difensore ha cercato di far fronte alle avanzate di Messi, Neymar e Mbappé ricavandone, in verità, ben poco (incluso un 5 in pagella su Tuttosport, ma non è che attorno a lui sia andata tanto meglio).
    AmbizioniPer l’ex Toro è la prima convocazione nel Brasile del ct Tite che l’ha seguito a lungo e ha apprezzato l’ottimo impatto del centrale nella sua nuova squadra di club, al di là dei risultati insoddisfacenti della Juventus. «Negli ultimi due anni ha fatto un bel lavoro, è tutto merito suo, lui è uno dei difensori top del campionato italiano», ha detto di Bremer il selezionatore in una recente intervista. E non è un mistero che lo stesso giocatore abbia scelto la Juve proprio per creare i presupposti per il grande salto nella Seleçao. A Monza il brasiliano si è “adeguato” ai ritmi non accettabili di una squadra allo sbando e la Nazionale gli servirà di sicuro per ricaricare le batterie e ritrovare il giusto spirito. Allegri non vede l’ora di ritrovarlo al rientro: Max è il suo primo tifoso.
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    Lutto nel mondo granata: è morto Gigi Gabetto

    TORINO – Lutto nella famiglia granata: è morto all’età di 80 anni Pier Luigi Gabetto, per tutti quanti hanno avuto la fortuna di incrociarlo e possibilmente di entrare in contatto con la sua splendida umanità Gigi. Figlio di Guglielmo, centravanti del Grande Torino conosciuto come “Barone”, lascia due figli: uno che porta il nome del leggendario nonno, l’altra di nome Giulia.Raro non vedergli disegnato un sorriso largo sul volto, mantenuto da dirigente dopo la carriera da calciatore. Attraversata, dopo essere sbocciato nel settore giovanile della Juventus, con le maglie di Imperia, Arezzo, Cesena, Perugia, Frosinone e Novara. Oltreché responsabile del settore giovanile del Torino, che sotto la sua guida vinse il Torneo di Viareggio nel 1998 e la Coppa Italia Primavera nel 1999 (con Claudio Sala in panchina), negli Anni 80 diede vita alla Scuola Calcio Gabetto, fucina di giovani talenti curata con dedizione e passione. Questo il cordoglio del Torino Fc, cui si aggiunge con tristezza e profondo affetto quello di Tuttosport: «Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino Football Club sono vicini con affetto alla famiglia Gabetto per la scomparsa di Pier Luigi Gabetto, figlio dell’indimenticato campione del Grande Torino, Guglielmo Gabetto, ed ex Responsabile del Settore Giovanile del Toro. Ai figli Giulia e Guglielmo, al fratello Sergio, a tutti i parenti e ai tantissimi amici l’affettuoso abbraccio del mondo granata». Ciao Gigi.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO