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    Juric ha la polmonite! Salta Toro-Lecce

    TORINO – Ivan Juric fermato dalla polmonite! Il tecnico granata è ovviamente stato sottoposto al tampone, risultato negativo, ma si trova comunque a dover affrontare una patologia potenzialmente molto pericolosa. L’allenatore granata in questa fase deve pensare soltanto alla propria salute, seguendo quanto indicato dallo staff medico granata, ma ha trovato comunque il modo di far sentire la sua presenza. In queste ore che precedono la sfida contro il Lecce i contatti con il fidato e secondo Matteo Paro sono continui. Juric per un bel po’ di tempo non potrà essere presente al Filadelfia, oltreché alle partite: probabilmente dovrà saltare, oltre all’impegno contro i salentini, la trasferta di Milano contro l’Inter e il successivo appuntamento interno contro il Sassuolo. La speranza è di rivederlo in panchina alla ripresa, sabato 1° ottobre a Napoli. Da ricordare che durante il periodo nel Toro anche Giampaolo, a causa delle conseguenze del Covid, aveva dovuto affrontare una polmonite.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Toro: dentro Pellegri per battere il Lecce e lanciarsi verso l'alta classifica

    TORINO – Domani (c’è Toro-Lecce, appuntamento all’Olimpico Grande Torino) potrebbe arrivare il momento di Pietro Pellegri dal primo minuto. Questione di turn over, ma anche di meritocrazia. Antonio Sanabria nell’ultima partita dei granata a Bergamo non ha brillato ed è da un po’ di tempo che non riesce ad incidere: un solo gol in questo campionato, tante sponde, ma alla fine poco decisivo. Il giovane talento, invece, quando è entrato, in quei pochi minuti che Juric gli ha concesso, ha cercato con la sua fisicità di spaccare le partite. E allora è molto probabile che domani sera il tecnico croato gli dia una possibilità dal primo minuto. Sarà una sfida importantissima per il Toro, perché se dovessero arrivare i tre punti i granata decollerebbero verso l’alta classifica e l’autostima aumenterebbe ancora di più. Anche perché dalla sconfitta di Bergamo non è uscito un Toro ridimensionato, visto che sul piano del gioco è stato superiore all’Atalanta.
    Le altre opzioni
    Sicuro il rientro di Schuurs, con Djidji a destra e Rodriguez a sinistra, Vojvoda e Lazaro esterni. In mezzo, ecco Linetty e Lukic con il “vento dell’est” (Radonjic e Vlasic) sulla trequarti e, appunto, molto probabilmente Pellegri in avanti. La squadra è carica, consapevole del fatto che la sfida con il Lecce possa dire molte cose sul tipo di campionato che disputeranno i granata. Alla luce della buona partenza (due vittorie, un pareggio e una sconfitta) allo stadio è atteso una buona risposta di pubblico. Insomma, attorno al Toro sta tornando l’entusiasmo dei giorni belli: ecco perché è vietato inciampare contro il Lecce.
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    Toro: sul mercato incassati 41 milioni, spesi quasi 30

    TORINO – Una cessione importante per finanziare le entrate: questo si è sempre detto avrebbe fatto il Toro, questo è andato in scena. Cairo dalla cessione di Bremer ha messo a bilancio 41 milioni (cui se ne potranno aggiungere fino a 9 in base alla soddisfazione di determinati bonus). Un ricavato servito innanzitutto per prendere il sostituto del centrale passato alla Juve: 9,5 milioni (più 2 di bonus) la spesa per prendere Schuurs dall’Ajax. Questa la cifra più alta investita: un milione in meno è costato il riscatto dall’Empoli di Ricci. Mentre 5 milioni sono stati versati nelle casse del Monaco per Pellegri. Il cartellino di Ilkahn, il centrocampista di 18 anni acquistato dal Besiktas, è costato 4,5 milioni. La scommessa dell’ultima ora Karamoh è stata consegnata a Juric con un milione (andato al Parma), cui vanno aggiunti i 700 mila per Bayeye (era a Benevento) e il mezzo milione necessario a chiudere l’operazione Berisha con la Spal. Il totale fa quasi 30 milioni (29,7). Altri tre volti nuovi sono al Torino in prestito con diritto di riscatto: Vlasic (15 milioni da dare eventualmente al West Ham), Miranchuk (12 milioni: di proprietà dell’Atalanta) e Lazaro (6 milioni: è dell’Inter). Al gruppo si aggiunge Radonjic, preso dal Marsiglia in prestito con obbligo fissato a 2 milioni.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Vagnati e il Torino: «Volevamo Praet, Brekalo si è riproposto e su Pobega… »

    TORINO – Davide Vagnati con Specchia, Moretti e Bernardelli (segretario). Praticamente tutto il suo staff. Il responsabile dell’area tecnica granata in conferenza assieme ai suoi collaboratori. Che, dopo il mercato, fa ilpunto della situazione. «Innanzitutto ringrazio Simone Zaza che ha lasciato il club per quello che ha fatto due anni fa. Stesso augurio per Izzo e Verdi che sono andati a Monza e Verona». Ultimo colpo? «Non c’è rammarico. Abbiamo provato a prendere Dennis e lui voleva il Toro. Non è stato un problema economico ma una scelta delLeicester. Ne abbiamo preso atto e va bene così. Siamo comunque soddisfatti. Poi sarà il campo a dare delle risposte. Però abbiamo provato a fare tutto per portarlo con noi».
    BREKALO Ed eccoci ad una rivelazione clamorosa. «Brekalo voleva tornare al Torino. Ha fatto di tutto per tornare al Torino ma non era giusto prenderlo. Visto che a giugno volevano riscattarlo e investire su di lui mentre il ragazzo la pensava in maniera diversa. Io voglio tenere giocatori che vogliono venire e stare al Toro. Progetto partito grazie ad un grande allenatore e andiamo su questa linea. Sui 10 giocatori che sono arrivati, compresi Ricci e Pellegri, tre sono in prestito con diritto. Direi che la strategia è cambiata. Mi sarebbe piaciuto prendere Praet. Abbiamo preso giovani interessanti e tra questi il giovane Ilkhan. Vogliamo – lo ripeto – gente motivata che cresca assieme a noi. A proposito: Radonjic praticamente è nostro ed è un giocatore che in questo primo scorcio di stagione ha fattograndi cose».
    L’OLANDESE «Schuurs? Ragazzo che viene da un calcio diverso ma ha caratteristiche fisiche giuste per diventare giocatore di livello importante. Poi spetta a lui lavorare e mettersi a disposizione. Poi voleva venire al Torino. Quelli che se ne sono andati? Mandragora voleva andare in un altro club, Pobega volevamo acquistarlo ma il Milan non ci ha sentito, di Praet e Brekalo abbiamo già parlato. Mancano dieci partite a gennaio. O prendevo un giocatore pronto come Dennis oppure aspetto». «Idea Radonjic? Abbiamo deciso di prenderlo due mesi prima di acquistarlo.Io gli ho parlato diverse volte e lui voleva il Toro a tal punto da tagliarsi lo stipendio. E alla fine abbiamo deciso di prenderlo convinti che possa dare tanto. L’addio di Belotti? Cercheremo di rimediare cercando qualche giocatore di talento che abbiamo in casa, abbiamo preso Pellegri che ha un grande margine e Sanabria che secondo me ci dà tanto nella gestione e spero faccia tanti gol».
    VANJA OK «In porta? Troppo accanimento nei confronti di Vanja Milinkovic Savic. lo scorso anno ed era il primo anno in cui giocava da titolare. E quando dai la porta ad uno che ha giocato poco ci sono dei rischi. Lui scorso anno fatto buon campionato e noi dopo aver valutato il mercato abbiamo fatto le nostre valutazioni. E ha ampio margine di miglioramento». Il colpo che ricordo di questo mercato? «Forse sistemare i ragazzi che non facevano parte del nostro progetto. Piazzarli è stata una cosa bella per me e positiva per il Toro. Sono contento e orgloglioso di stare al Toro vicino ad un grande presidente che in questi anni ha speso tanto. Ci sono società che finanziariamente hanno dei problemi finanziari e il Tiro non ne ha grazie al suo presidente. E di questo bisogna dargliene atto».
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    Torino, ciao ciao Zaza-Verdi. Ultimo sprint per Praet

    TORINO – Ultime ore di mercato e anche il Toro di Ivan Juric cerca i colpi conclusivi. Alessandro Baretti dalla redazione ci illustra tutte le mosse dei granata: «Intanto, Simone Zaza e il club si salutano: è ufficiale la rescissione del contratto. Tra l’attaccante e l’ambiente non è mai scoccata la scintilla, ma è stato un investimento notevole. Lo vogliono in Serie B Benevento e Bari, in Spagna hanno buoni ricordi di lui. Anche Simone Verdi è in partenza: destinazione Verona». E il Toro cerca di piazzare ancora il botto: «Ore caldissime per Dennis Praet. Il Leicester cerca Boga dell’Atalanta, potrebbe aprire la porta per il ritorno del belga sotto la Mole. Il tempo stringe anche per il centrocampista: in ballo Tameze e Makengo ma… costano». LEGGI TUTTO

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    Torino, allo sprint per il ritorno di Praet. Verdi al Verona

    TORINO – E’ tutto apparecchiato per il ritorno di Dennis Praet al Toro. Il Leicester ha aperto al prestito con obbligo di riscatto fissato a circa 8,5 milioni. Era la mossa attesa dai dirigenti granata e dal giocatore, andato in pressing sugli inglesi nelle ultime settimane. Troppo forte la voglia di tornare a lavorare con Ivan Juric che lo considera fondamentale. Tra i “nominati” dell’ultima ora anche Tameze e Chergui, francese del Paris FC. Inoltre, il Toro sta lavorando anche sulle uscite: Simone Verdi, dopo la corte dei turchi, si avvicina proprio al Verona. Simone Zaza, invece, può risolvere il contratto. LEGGI TUTTO

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    Torino, mercato allo sprint: Lukic… congelato

    TORINO – (e.e.) Sono i giorni del Condor, come li definisce Adriano Galliani. Gli ultimi di mercato. E anche il Toro va allo sprint: ci prova fino alla fine per Dennis Praet del Leicester e per riuscirci serve un’offerta che gli inglesi ritengano congrua, attorno agli 8 milioni, oppure l’accordo per il prestito con obbligo di riscatto. In attesa di chiarire il futuro anche Sasa Lukic che dopo l’ammutinamento alla vigilia del Monza è tornato nei ranghi, a disposizione. Ivan Juric gli ha tolto la fascia di capitano a favore di Ricardo Rodriguez e lo usa come cambio, di valore ma sempre cambio. Al momento. Le sirene di mercato e un rinnovo (con adeguamento dello stipendio) che tarda rendono la situazione del serbo particolare. E’ praticamente congelato, come da foto… LEGGI TUTTO

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    Torino show: 2-1 a Cremona! E Juric esulta

    Come aveva annunciato, Juric cambia pochissimo rispetto alla squadra che ha pareggiato con la Lazio: l’unica novità – però di peso – è l’esordio di Schuurs al posto di Djidji. Nella Cremonese manca Chiriches, infortunatosi alla vigilia e sostituito da Bianchetti. I tecnici schierano le squadre in maniera quasi speculare, con marcature a uomo in alcuni casi rigidissime. A rompere l’equilibrio è il Toro al 17’, dopo che un paio di iniziative avevano messo un po’ in affanno la difesa grigiorossa: buono spunto di Aina, tocco per Radonjic che appoggia a Vlasic – complice una deviazione di Vasquez – la cui conclusione in acrobazia supera Radu e viene accompagnata in porta da Bianchetti nel tentativo vano di respingere. La reazione della Cremonese si concretizza in un tiro dal limite dello stesso Bianchetti: Milinkovic-Savic è attento. Poco dopo la mezz’ora splendida azione del Toro: Radonjic fa trenta metri palla al piede e serve Sanabria, il cui tentativo di chiudere la triangolazione si trasforma in un passaggio per Aina, che conclude forte ma alto. La squadra di Alvini cerca di mettere in difficoltà i granata, ma Schuurs, Bongiorno e Rodriguez fanno sempre buona guardia: l’unica chance arriva al 41’, quando dopo una serie di rimpalli Baez dal limite sfiora il palo alla destra di Milinkovic-Savic. 

    L’inizio ripresa del Toro è intensissimo. Al 2’ Schuurs con grande personalità arriva fino al limite dell’area della Cremonese e appoggia per Sanabria, che pesca a sinistra Radonjic: tiro a botta sicura, ma Radu è bravo a respingere. Al 10’ Aina viene ammonito e Juric, che nel primo tempo l’aveva ripreso per alcune disattenzioni in fase difensiva, lo sostituisce con Vojvoda. Cinque minuti più tardi, ripartenza velocissima: Radonjic libera Linetty che spreca facendosi ribattere il tiro da Radu con il piede. Un attimo dopo, Alvini cambia: dentro Buonaiuto e Sernicola, fuori Zanimacchia e Baez e passaggio al 3-4-3. Ma è il Toro a raddoppiare con un’azione strepitosa di Radojnic, che semina il panico, di tacco serve Vojvoda e poi va a raccogliere il passaggio del kosovaro per firmare il 2-0 da due passi. Juric inserisce Djidji al posto di Buongiorno, autore di un’altra prestazione convincente: Schuurs va al centro della difesa granata, che rischia al 25’ quando Dessers ha un sussulto, si libera di Rodriguez e calcia forte dal limite: Milinkovic-Savic è molto reattivo nel deviare in angolo. Al 34’ la Cremonese ritorna in partita con Sernicola, al primo gol in Serie A, abile a sfruttare una sponda di Buonaiuto e superare il portiere con un bellissimo tiro a rientrare. I grigiorossi cercano il tutto per tutto, chiudendo il Toro nella sua metacampo, ma senza riuscire a trovare il pareggio. La festa è del Toro!

    Cremonese-Torino 1-2

    Marcatori: pt 17’ Vlasic; st 19’ Radonjic, 34’ Sernicola

    Cremonese (3-4-1-2): Radu; Aiwu (39′ st Quagliata), Bianchetti, Vasquez; Baez (16’ st Sernicola), Pickel (23’ st Ascacibar), Escalante (39′ st Ciofani), E. Valeri; Zanimacchia (16’ st Buonaiuto); Okereke, Dessers. A disp. Saro, Sarr, Ndiaye, Lochoshvili, Acella, Ghiglione, Castagnetti, Milanese, Tsadjout, Di Carmine. All. Alvini

    Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno (24’ st Djidji), Rodriguez; Singo, Linetty, Ricci, Aina (10’ st Vojvoda); Vlasic, Radonjic (39′ st Lukic); Sanabria (39′ st Pellegri). A disp. Berisha, Gemello, Djidji, Bayeye, Ilkhan, Adopo, Lazaro, Seck, Garbett. All. Juric

    Arbitro: P. Valeri di Roma

    Note: ammoniti Aina, Buongiorno e Linetty per gioco falloso. Recupero tempo: pt 1’; st 5′ LEGGI TUTTO