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    Ecco come giocheranno Miranchuk e Vlasic

    TORINO – Con l’arrivo di Vlasic e Miranchuk il Toro ha dato una decisa sterzata al mercato e adesso per Juric le variabili là davanti cominciano a essere interessanti, anche se magari non a partire dalla partita di sabato in casa del Monza, debutto di campionato. Perché i due nuovi arrivi sono gli uomini che il tecnico croato ha fortemente voluto per schierarli alle spalle di Sanabria o Pellegri nel 3-4-2-1 e non c’è dubbio che permetteranno ai granata di compiere un significativo salto di qualità sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’esperienza anche internazionale. Nella sua mente Miranchuk giocherà a destra e Vlasic a sinistra e a questo punto Radonjic – che pure contro il Palermo in Coppa Italia ha lasciato una più che buona impressione – sarebbe destinato alla panchina, così come Demba Seck. D’altra parte, è questo un ruolo chiave per Juric, che non a caso aveva chiesto a Cairo e Vagnati addirittura tre trequartisti. È probabile che a questo punto i giochi siano fatti, anche perché nell’organico del Toro c’è ancora Linetty, che può rappresentare un’ulteriore alternativa a destra, oltre che in mezzo, in attesa per lo meno di capire quale sarà il suo destino. LEGGI TUTTO

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    Toro, depositato il contratto di Ilkhan. Ora tutto su Vlasic e sul difensore

    TORINO – (e.e.) Ivan Juric è stato chiaro: gli 8 giocatori andati via vanno sostituiti. Il contratto del turco Emirhan Ilkhan è stato depositato in Lega. Il giovane turco, risolti alcuni problemi burocratici, si metterà a disposizione del tecnico croato. Ma ha solo 18 anni, anche se con il Besiktas ha già fatto grandi esperienze, e dovrà crescere poco per volta, ambientandosi e imparando la lingua. Ora la priorità è trovare il sostituto di Bremer: resta in ballo il belga Denayer. Per quanto riguarda gli esterni-trequartisti, caldissimo Nikola Vlasic che nel West Ham non trova spazio. Si può trovare un accordo sul prestito con diritto di riscatto. Tocca agli inglesi aprire la strada. LEGGI TUTTO

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    Torino, contro il Monza ballottaggio Bayeye-Adopo

    TORINO – Per il debutto in campionato, sabato a Monza, Ivan Juric dovrà fare i conti con una situazione di emergenza in difesa. Alessandro Buongiorno, schierato centrale contro il Palermo, deve infatti scontare un turno di squalifica che si porta dietro dalla scorsa stagione. In un ruolo dove l’allenatore non ha più Bremer e dove non c’è neppure Izzo – per il momento fuori dal progetto tecnico insieme con Simone Verdi, Simone Zaza, Simone Edera, Vincenzo Millico e Krisztofer Horvath – le uniche soluzioni possibili sono rappresentate da Brian Adopo e Michel Bayeye. Juric sta valutando se schierare Adopo centrale con Koffi Djidji a destra oppure puntare sul nuovo acquisto arrivato dal Crotone (provato in questa posizione dieci giorni fa nell’amichevole di Nizza) lasciando l’ivoriano in mezzo. La sola certezza, al momento, è rappresentata da Ricardo Rodriguez a sinistra. LEGGI TUTTO

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    Toro, lo show in serbo: grandi Milinkovic, Radonjic e Lukic. Palermo battuto 3-0

    TORINO – Il debutto in Coppa Italia si trasforma in un trionfo per il Toro di Ivan Juric che batte 3-0 il Palermo dell’emiro Mansour. Lukic, Radonjic e Pellegri gli autori del gol, tutti nel secondo tempo giocato a gran ritmo. Un Toro che ringrazia la… Serbia: grande in porta Milinkovic Savic, con due interventi determinanti; fantastico e leader assoluto capitan Lukic; straordinario e incredibilmente pazzo Radonjic. Proprio quest’ultimo, arrivato dal Marsiglia, è l’uomo decisivo con gli strappi, i dribbling e i cambi di marcia. Sì, esagera anche, con quel gesto all’arbitro che poteva pure buttarlo fuori, ma è un gran bel giocatore. I tifosi granata sono già innamorati pazzi di Nemanja. Juric se lo coccola, come la gente al Grande Torino. La squadra gioca a memoria, bene anche in difesa con Buongiorno al posto di Bremer; e bene Aina che spinge con fantasia. Certo, serviranno avversari di Serie A per capire il livello attuale e con innesti mirati questo Toro può dire la sua. La palla ora passa al presidente Cairo, felice in tribuna e contestato dalla curva.
    LE SCELTE  Juric mette Vanja Milinkovic Savic in porta come fa sempre in Coppa, mentre in difesa il trio è con Buongiorno, Djidji e Rodriguez. Dal primo minuto Radonjic, il serbo prelevato dal Marsiglia. Lukic è il capitano. Nel Palermo, al centro dell’attacco il bomber Brunori, ex Juventus.
    BRAVO VANJA Si comincia in un Grande Torino con tanti tifosi rosanero. I granata hanno subito un’occasione su angolo ma non la sfruttano. Al 9′ grande parata di Vanja su tiro a giro di Brunori: da applausi. Ancora Palermo al 16′ ma Elia sbaglia da buona posizione. Al 32′ testa di Singo, senza pretese. Poi sinistro di Lukic deviata in angolo. Al 37′ clamorosa azione di Radonjic che però tira alto. Al 42′ ottima giocata di Aina ma Sanabria non trova la palla in scivolata. Ancora Toro al 44′: da Radonjic a Singo che inzucca alto.Al 47 incredibile Radonjic si mangia tutti ma tira a lato. Si chiude così un primo tempo senza reti con il Toro che ha sprecato troppo.
    VAI CAPITANO Si riparte con il Toro in avanti e con il Palermo che ribatte con Floriano: altra parata determinante di Vanja. Granata scatenati, ma Demba Seck non trova mai l’attimo giusto. Spunto di Ola: angolo. Al 9′ grande ancora Radonjic e super gol di capitan Lukic: esplode lo stadio, con pochi tifosi (manco 7 mila) ma entusiasti. Al 12′ bella chiusura di Djidji che evita il peggio. Al 14′ il raddoppio dello scatenato Radonjic su assist splendido di Lukic. Incredibile il serbo per come è entrato nel cuore del Toro da subito. Ma il Var annulla tutto per fuorigioco di Sanabria. E l’urlo resta strozzato in gola. Lo spauracchio per il Toro resta Brunori, ma la retroguardia fa buona guardia. Al 27′ il raddoppio, questa volto buono, di Nemanja Radonjic che segna e fa il gesto all’arbitro: rischia e si becca il giallo. Ma che giocatore, il serbo. Demba Seck e Sanabria escono, dentro Pellegri e Linetty. Al 33′ chi segna? Pellegri: 3-0 e gloria anche per il giovane centravanti limitato dagli infortuni. Ok, può bastare così (prossimo avversario in Coppa il Cittadella). Bel Toro, bravo Juric e interpreti di valore messi a loro agio. Per il campionato, però, serve qualche innesto giusto. Ovvio.

    Le formazioni iniziali
    TORINO (3-4-1-2): Milikovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Ricci, Aina; Seck; Sanabria, Radonjic. All. Juric.A disposizione: Berisha, Gemello, Adopo, Bayeye, Lazaro, Linetty, Segre, Pellegri. Indisponibili: Vojvoda, Zima, Zaza.
    PALERMO (4-2-3-1): Pigliacelli; Buttaro, Nedelcearu, Marconi, Sala; De Rose, Broh; Floriano, Fella, Elia; Brunori. All. Di Bendetto.A disposizione: Massolo, Pierozzi, Somma, Crivello, Silipo, Doda, Soleri, Corona, Stoppa, Perett. Indisponibili: Accardi, Lancini, Luperini, Valente.
    ARBITRO: Ghersini di Genova LEGGI TUTTO

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    Toro, col Palermo non si può sbagliare

    TORINO – Domani sera inizia ufficialmente la nuova stagione e per il Toro è già vietato sbagliare, considerato anche lo scarso entusiasmo dei tifosi, in parte motivato da una campagna acquisti finora ampiamente insufficiente, soprattutto a fronte delle partenze eccellenti. Alle 21.15 al Grande Torino arriva il Palermo, che vive questo periodo di montagne russe tra l’entusiasmo per il ritorno in Serie B e l’arrivo della nuova proprietà ma anche la confusione e l’assenza dell’allenatore (sulla panchina siederà il tecnico della Primavera, Di Benedetto). Dopo sette anni, per la prima volta i granata inizieranno una stagione senza Belotti e anche questo dà un senso particolare alla partita. Al posto del Gallo giocherà Sanabria, supportato dai trequartisti più sperimentati in ritiro dal tecnico ovvero Radonjic, probabilmente unico nuovo acquisto in campo, e Seck. Davanti a Berisha dovrebbero essere schierati Izzo, Djidji e Rodriguez con Singo e Ola Aina sulle fasce e Lukic e Ricci a centrocampo. Nella ripresa potrebbe esserci spazio per l’altro nuovo arrivo, Lazaro. LEGGI TUTTO

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    Toro, poco pubblico contro il Palermo: si punta a quota 7mila

    TORINO – Riempire il Grande Torino ad agosto per la Coppa Italia non è mai stata una missione facile. Adesso è quasi un’impresa: l’ambiente intorno ai granata è molto freddo, anche per via di un mercato che procede a rilento. La lite Vagnati-Juric in Austria, poi, ha aumentato l’inquietudine dei tifosi. Se il settore ospiti ha già un bottino di presenze importanti (circa 800 i tagliandi venduti), la corsa al botteghino per il popolo granata procede a rilento. Il Toro spera di arrivare almeno a una quota di 7 mila paganti: non sarà semplicissimo, ma ci sono ancora parecchie ore per aumentare il numero di spettatori a seguito della squadra. Si spera che sia più corposo rispetto all’Austria, ma la tendenza non lascia trasparire grande ottimismo in questo senso.Sullo stesso argomentoTorino, Cairo: “Lite Juric-Vagnati? Cose che succedono”. E sul mercato…Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, ecco Ilkhan. Ora le visite e la firma. Poi da Juric

    TORINO – (e.e.) Il turco Emirhan Ilkhan è finalmente arrivato in Italia. A Malpensa la prima foto con la sciarpa del Torino e un sorriso grande così. Diciotto anni, tra i più promettenti in Europa, ha scelto i granata nonostante il rilancio del Besiktas che gli offriva lo stesso ingaggio. Stamane ha iniziato le visite mediche di rito presso il Centro di Medicina dello Sport .

    DA JURIC Lo aspetta il tecnico Ivan Juric, che ha ascendente sui giovani. E domani sera la Coppa Italia al Grande Torino, fosse anche solo da spettatore. In Turchia la sua “fuga” ha destato scalpore, tra i tifosi del Besiktas, ma a parità di offerta, come ha spiegato il presidente, turco, Ilkhan ha voluto a tutti i costi il Torino. LEGGI TUTTO

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    Toro, Miranchuk e difensore: mani legate. Piste Faes, Shomurodov e Kluivert

    TORINO – Mancava solo la beffa Miranchuk. Vagnati si sentiva tranquillo, soddisfatto: le visite mediche erano anche già in agenda per lunedì nel tardo pomeriggio. Ma poi, come svelato sul giornale di ieri, la doccia fredda ha cominciato a diventare gelata. Il trequartista russo non è mai potuto partire da Bergamo. E ieri mattina è emerso definitivamente il clamoroso cambio di programma, a tutto danno per il Torino. Dopo i colloqui con Gasperini e un summit fiume tra i vertici dirigenziali e la proprietà (lunedì sera), l’Atalanta ha, in parole povere, cambiato idea: tante scuse, ma per il momento non ve lo possiamo più dare. In futuro, chissà: se e quando. Vagnati spera che il trasferimento possa slittare soltanto di qualche giorno, in attesa che la società nerazzurra metta le mani sul centravanti Pinamonti (ma occhio, c’è in azione anche il Sassuolo) o, meglio ancora, il jolly offensivo Lookman del Lipsia, acclarato obiettivo dei bergamaschi per la trequarti. Sembrava questa ormai un’operazione già definita, però poi sono sorti problemi.Sullo stesso argomentoToro, frenata Atalanta: stallo MiranchukCalciomercato Torino

    Ora si parla di nuove possibili schiarite, ma il russo resta in ogni caso bloccato: al momento la Dea ha deciso di non disfarsene più in prestito, più avanti nel caso se ne riparlerà. Il Torino aveva sì trovato un’intesa con l’Atalanta e Miranchuk, però ancora da ratificare nero su bianco sui papiri ufficiali (affitto con diritto di riscatto prefissato a 12 milioni): di qui l’impossibilità per Vagnati di mandare comunque a regime l’accordo, a forza, nonostante le grandi pressioni fatte sin da lunedì pomeriggio, quando da Bergamo hanno iniziato a prendere tempo. Magari un giorno Miranchuk arriverà anche, da Juric: nella migliore delle ipotesi, ammesso che nessun altro club intanto formuli ai nerazzurri un’offerta migliore economicamente. E che intanto Gasperini conceda un nuovo via libera, una volta ottenuti tutti i rinforzi richiesti per il reparto offensivo. Il Torino deve rimettersi ad aspettare, insomma: proprio quando era convinto di aver ormai messo le mani su un rinforzo per la trequarti con le stigmate del titolare già pronto.

    Sullo stesso argomentoMercato Toro, per la difesa Schuurs, ma risale Solet. Per la trequarti caldi Praet e OrsoliniCalciomercato Torino

    Non è questa l’unica cattiva notizia, peraltro. Perché intanto Vagnati, dopo diverse settimane di pressing in prima fila, nei giorni scorsi aveva fatto cadere a terra l’interesse per l’ala francese Laurienté del Lorient: il dt era ormai sicuro di andare a dama col russo in tasca. E invece no. Nel mentre, il Sassuolo ha sfruttato il silenzio granata e ha piazzato il sorpasso: ora sono gli emiliani in pole, nettamente. Anche loro adesso hanno in mano un preaccordo col giocatore. Ma soprattutto da ieri hanno infittito i dialoghi diretti con il dg del Lorient: offerti circa 10 milioni, bonus compresi. Ai francesi non basta, la trattativa ricomincerà oggi. Da vedersi se Vagnati tenterà in extremis un controsorpasso: ma dovrebbe poter presentarsi davanti al Lorient soldi in mano, avvicinandosi il più possibile alla quota dei 10 milioni quasi senza bonus. Tuttavia risulta che Cairo non gli stia fornendo i mezzi per chissà quali rilanci. E ora si fanno sentire anche le conseguenze della rissa di una settimana fa tra Vagnati e Juric: non è esattamente un… bel periodo per il dt e l’allenatore, quanto ai rapporti con il presidente.

    Sullo stesso argomentoIlkhan al Toro è gia derby: un mese fa sfidava VlahovicCalciomercato Torino

    Il tutto, con Praet sempre in stallo: servono non meno di 9 milioni, presumibilmente, da girare al Leicester (che non concede più prestiti). Insomma, le trattative per i jolly offensivi che mancano (3 per Juric, 2 per Vagnati) sono diventate più complicate che mai. E non hanno nemmeno garantito una svolta i sondaggi con la Roma per Kluivert (un esubero, reduce dai prestiti a Lipsia e Nizza). I giallorossi devono sì sfoltire l’attacco per fare spazio a Belotti (manco a dirlo), però per ragioni di bilancio non concedono prestiti con diritti e valutano l’ala ben oltre una dozzina di milioni. Vagnati ha provato pure a infilarsi tra il Bologna e la Roma per il centravanti uzbeko Shomurodov. Stessa musica: parte solo a titolo definitivo o in prestito con riscatto obbligatorio tra un anno a condizioni facili da raggiungere. E la richiesta è di 12 milioni. Pretese che hanno spinto lontano tanto i bolognesi quanto il dt granata. Vagnati con le mani legate e Toro incatenato, ordunque: anche nella ricerca del sostituto di Bremer. Schuurs (Ajax) e Solet (Salisburgo) costano troppo: non meno di 12 milioni. Il dt, allora, ha provato a riaprire una pista vecchia di un mese: offerti 7 milioni abbondanti più bonus al Reims per il difensore belga Faes. Nulla da fare: i francesi chiedono più di 11 milioni.

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