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    Toro, il primo tentativo è per Thorsby. E c'è Reinier del Real

    TORINO – Tra Torino e Sampdoria ci potrebbe essere uno scambio che accontenta tutti: Linetty per Thorsby. E la conferma arriva dal rifiuto del centrocampista norvegese di andare alla Salernitana. Il club blucerchiato e quello campano avevano già raggiunto l’accordo economico sulla base di 5 milioni a titolo definitivo con un contratto quadriennale ad 1,5 milioni netto a stagione per il centrocampista. Ma all’ultimo momento tutto è saltato. Sul giocatore, infatti, sono tornati prepotenti alcuni club stranieri (tra questi l’Union Berlino che ha proposto 3,5 milioni) più il Torino che lo aveva già cercato a gennaio proponendo lo scambio proprio con il suo centrocampista polacco. E la chiave di tutto questo è proprio Linetty. Il giocatore, che da tempo oramai non rientra più nei piani di Juric, vuole a tutti i costi tornare alla Sampdoria per ritrovare il suo “maestro” Giampaolo che a sua volta lo ha chiesto in più di un’occasione e con grande fermezza ai suoi dirigenti. Lo stesso allenatore, al suo arrivo in granata, lo aveva raccomandato a Cairo che lo acquistò per una cifra complessiva di circa 9,5 milioni.Sullo stesso argomentoSummit Toro: dalla porta a Dovbyk, oltre a Praet-LaurientéCalciomercato Torino

    Linetty, per la cronaca, ha rifiutato il trasferimento a La Spezia. Vuole la Samp e tornare a Genova dove ha aperto un’attività di ristorazione. Ha infatti inaugurato un ristorante nella località ligure di Recco assieme a Bereszynski e il “Mammamia Recco” (nome del locale) sarebbe più facile da gestire se l’attuale centrocampista granata vivesse stabilmente in una località nelle vicinanze di Genova. La valutazione attuale dei due giocatori (Linetty e Thorsby) è simile e si aggira sui 5 milioni. E tutti e due hanno più o meno lo stesso ingaggio (1,5 milioni a stagione). Ecco perché Torino e Sampdoria hanno ricominciato a discuterne. Intanto spunta un nome nuovo, giovane, promettente, che arriva addirittura dalla Spagna: si tratta di Reinier, 20 anni, trequartista del Real Madrid: il giornale As, infatti, riporta che Valladolid e Torino sono interessati a lui che, tra l’altro, vanta anche un’esperienza importante in Bundesliga avendo giocato nel Borussia Dortmund. I galattici, però, sono intenzionati a darlo solo in prestito senza nessun diritto di riscatto.

    Sullo stesso argomentoToro, c’è l’accordo per MaggioreCalciomercato Torino

    Conviene ricordando Pobega? Tante trattative granata ma niente ancora di fatto e non per colpa di Davide Vagnati. Il direttore sportivo sta seminando tanto ma non ha la liquidità sino a che non sarà ceduto Bremer. Lunedì potrebbe essere la volta buona visto che c’è l’incontro con l’Inter. Per questo motivo ha rinviato il viaggio a Leicester per Praet ed è in attesa di affondare il colpo per Laurienté. E aspetta di annunciare Maggiore che ha chiuso con lo Spezia per 5 milioni. Non solo. La rosa è modesta e pericolosamente sguarnita in tutti i reparti. Dalla porta in su. In avanti, poi, è tutto fermo sul conto di Dovbyk: l’attaccante ucraino del Dnipro nei piani di Juric dovrebbe diventare il sostituto di Andrea Belotti che, strano ma vero, non ha ancora trovato una sistemazione adeguata. Senza tralasciare Djuricic, altro centrocampista, serbo, che si è appena svincolato dal Sassuolo. Sembrava dovesse andare alla Salernitana ma sino ad ora l’operazione non si è ancora concretizzata. Forse perché si è inserito il Toro?

    Sullo stesso argomentoToro, la rabbia di Juric tra sfoghi e provocazioni con VagnatiCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, svolta mercato? Bremer a colloquio con Vagnati

    INVIATO A BAD LEONFELDEN – A Bad Leonfelden, come da foto allegata, è salito il direttore tecnico granata Vagnati che si è intrattenuto con Bremer. Difensore che sta suo malgrado bloccando il mercato del Torino, visto che Cairo per procedere con gli investimenti vuole prima cedere il suo gioiello. Questi sono giorni indubbiamente decisivi, per la cessione del miglior centrale del passato campionato. A contenderselo in questo rush finale restano Inter  (in pole) e Juve, con il Napoli sullo sfondo. LEGGI TUTTO

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    Radonjic alla prova Bremer: il Torino rinasce anche così

    BAD LEONFELDEN – Se lo coccola, lo rimprovera e stimola come un padre di famiglia severo, ma giusto. Ivan Juric sta allenando Nemanja Radonjic da un punto vista atletico e tattico, ma prima ancora mentale. Negli esercizi del mattino gli ha messo di fronte il primo della classe tra i difensori, quel Bremer premiato dalla Lega alla fine del campionato scorso quale miglior centrale della Serie A. Un evidente attestato di stima, per il Nazionale serbo che il tecnico granata si sta assumendo la responsabilità di far crescere a 360°. E così ha alternato un «Bravo Rado, bel movimento, sì così è giusto», ad altre considerazioni più piccanti. Divertente una che rende l’idea del grado di ironia del tecnico granata. Con Radonjic stremato a terra dopo un paio di testa a testa dispendiosi contro il brasiliano – uno dei quali chiuso con un bel diagonale rasoterra vincente – così ha parlato, Juric: «Ti vedo bello tranquillo, bravo, tanto giochi due, tre partite l’anno». Una battuta per stimolare il ragazzo che in granata è chiamato a diventare protagonista, a giocare sempre così da mettere alle spalle una stagione con appena 6 presenze nel campionato portoghese con il Benfica (ma ne ha pure giocate 13 con la Serbia, nella passata stagione: tutte quelle disputate dalla sua Nazionale da settembre in avanti). La corsa alla piena riabilitazione di Radonjic è partita: Juric non si risparmia, l’esterno serbo dovrà fare uguale. LEGGI TUTTO

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    Toro impantanato, dove sono i 10 giocatori sognati da Juric?

    Passa il tempo, passano gli anni, ma il copione granata sul mercato non cambia mai. A un mese e un giorno dal debutto in campionato (13 agosto, ore 20:45, Monza-Torino), il cantiere granata è più che mai aperto e le operazioni di acquisto e cessione sono più che mai bloccate da Bremer. Il Toro lo valuta 40 milioni di euro e l’Inter nicchia, aspettando che il prezzo del cartellino ribassi; lo stesso fa la Juve che sta alla finestra anche perché prima deve sciogliere il nodo De Ligt.Sullo stesso argomentoJuric sogna dieci rinforzi: ora cerca facce da ToroCalciomercato Torino

    10 tifosi

    Nel ritiro austriaco di Bad Leonfelden, Juric ha portato 32 giocatori, ma nel gruppone non c’è traccia della svolta sognata dal tecnico e, sinora, vanamente attesa. Ci sono, invece, elementi della Primavera (il portiere Fiorenza, i difensori Anton e Dellavalle, i centrocampisti Antolini, Garbett e Horvath, l’attaccante Akhalaia) e giocatori che presumibilmente lasceranno Torino, se avranno trovato un’altra sistemazione (Izzo, Milinkovic Savic, Ola Aina, Verdi, Zaza). Juric aspetta Maggiore, consapevole però che il capitano dello Spezia da solo non basterà a completare l’assetto di un reparto, bisognoso di essere rafforzato. La presenza di soli dieci tifosi al seguito della squadra è indicativa: essa è determinata sia dagli 870 km che separano Torino da Bad Leonfelden sia dal manifesto scetticismo sulle mosse di mercato.

    I colpi di Galliani

    A deprimere ulteriormente il morale granata sono i colpi a ripetizione del Monza, promosso in A per la prima volta nei 110 anni della sua storia e, quando si dice la coincidenza, primo avversario del Toro nella giornata inaugurale del nuovo campionato. Galliani è scatenato: a disposizione di Stroppa ha già messo Ranocchia, Cragno, Carboni, Sensi, Pessina, Birindelli, riscattando Di Gregorio, Mancuso, Colpani, Bettella e Valoti. Per non dire dell’Idea Icardi che l’amministratore delegato del Monza non ha confermato né smentito nell’ultima dichiarazione rilasciata a Sportitalia. Il che significa quanto il club di Berlusconi ci stia seriamente lavorando. Stroppa è al settimo cielo e chi non lo sarebbe al posto suo: ogni allenatore desidera cominciare a lavorare avendo l’organico se non al completo, quantomeno già caratterizzato da una precisa fisionomia. Il Monza ce l’ha, il Toro purtroppo no. Sveglia. LEGGI TUTTO

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    Toro: più giocatori che tifosi a Bad Leonfelden

    Primo giorno di ritiro a Bad Leonfelden per il Toro di Juric. Con più giocatori – 32, 8 dei quali senza esperienza in A (compresi Radonjic e Bayeye) cui si aggiungono i tanti con le valigie in mano – che tifosi: una decina in tutto, i medesimi. Un po’ malinconico, pensando alla dispersione di un affetto che era smisurato e che ora va ritrovato. Certo, anche la distanza non aiuta: Bad Leonfelden non è nella parte austriaca prossima all’Italia, ma quasi al confine con la Repubblica Ceca. Dopo una fase di attivazione muscolare in palestra, i granata si sono dedicati a una serie di esercitazioni sul campo secondario, seguite da lavori su possesso palla, uscita dalla difesa e scambi al limite dell’area, chiusi con conclusioni in porta. Da segnalare che Zaza, per il quale si cerca squadra, non si è allenato con il resto del gruppo. Domani la seconda giornata di allenamenti: a porte chiuse la mattina (a meno di nuove, differenti decisioni), quando Juric si dedicherà alle prove tattiche in vista del test di venerdì contro l’Eintracht Francoforte, aperto al pomeriggio. LEGGI TUTTO

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    Anche Joao Pedro aspetta il Toro

    TORINO – La situazione non è dissimile da quella che ha riguardato Rolando Mandragora (ha aspettato il Torino, ma è poi andato alla Fiorentina dopo il sorpasso viola in fase di trattativa con la Juve). Il Toro è in vantaggio sulla concorrenza per Joao Pedro, il quale di suo gradisce la soluzione granata e la prospettiva di essere allenato da Ivan Juric. Non solo: in questa fase del mercato è anche credibile che Tommaso Giulini, patron del Cagliari, possa accettare i 5 milioni stanziati da Davide Vagnati per l’attaccante. Il problema è che l’offerta va rivolta ai rossoblù con tutti i crismi, nei fatti dando la spallata decisiva alla concorrenza che ancora gravita sull’italo-brasiliano. La missione del Galatasaray, presente con i suoi uomini mercato a Milano a metà della settimana scorsa (tra mercoledì e giovedì) non ha prodotto nell’ottica turca gli effetti sperati. Non sono bastati i 4 milioni messi sul piatto a ottenere il sì del Cagliari. La prossima settimana – quando è possibile che, oltre che per Joao Pedro, il dt del Torino si produca in un tentativo anche per il prestito del difensore centrale Sebastian Walukiewicz – non è da escludere un nuovo tentativo da parte del Galatasaray stesso. Se l’offerta salirà di un milione, e preso atto dei tentennamenti granata, pur preferendo il Toro il cagliaritano potrà dare l’assenso al passaggio in Turchia. Insomma, in questa fase chi offre 5 milioni o poco più si porta a casa Joao Pedro. LEGGI TUTTO

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    Toro: Maggiore per il ritiro di Bad Leonfelden

    TORINO – Trovare l’intesa con lo Spezia in tempo per condurre Giulio Maggiore nella prima fase del ritiro austriaco: questo l’obiettivo del direttore dell’area tecnica Vagnati in riferimento al centrocampista. I confronti con l’uomo mercato dei bianchi Pecini è costante, l’accordo non lontano. Maggiore è valutato 5 milioni, metà dei quali sarebbero coperti cash e metà attraverso la cessione del cartellino di Linetty (al pacchetto va aggiunto un milione di bonus). Con il Torino che andrebbe a contribuire all’ingaggio del polacco fino al 2024 (900 mila euro annui: 1,8 milioni totali). Più avanti, quando cioè i granata avranno rinforzato le corsie attualmente troppo scoperte, allo Spezia potrebbe andare anche Seck (in prestito). Intanto prosegue la trattativa per Cesare Casadei, il talento che ha sorpreso in positivo nell’ultima stagione con la Primavera dell’Inter, e che Vagnati vuole portare a Torino nell’ambito dell’operazione destinata a condurre Bremer a Milano. Tornando a Maggiore, se l’affare sarà definito entro domenica e prevedendo le visite mediche nella giornata di lunedì, si potrebbe immaginare il suo primo allenamento agli ordini di Juric martedì a Bad Leonfelden. Con lo spezzino che in tal caso potrà quindi fare il suo esordio nel Torino venerdì 15 contro l’Eintracht Francoforte. LEGGI TUTTO

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    Lautaro Martinez con una Lamborghini solo per lui: nasce la Urus “Toro”

    Lautaro Martinez si prende qualche ora di divertimento e svago prima di volare in ritiro con i compagni dell’Inter. Il “Toro” si è recato allo stabilimento di Sant’Agata Bolognese per scoprire come nascono i modelli Lamborghini e per configurare la sua futura Urus, chiamata appunto “Toro”.Guarda la galleryLamborghini, una Urus “Toro”… per il Toro: che fortuna per Lautaro

    Pogba alla Juve: il ritorno del lusso tra supercar, ville da milionari e jet privato 

    Un nuovo Toro per il Toro

    237 chilometri dividono Appiano Gentile, dove è atteso Lautaro Martinez per aggregarsi al gruppo di Inzaghi in ritiro e Sant’Agata Bolognese, comune emiliano dove nascono i gioielli a 4 ruote di Lamborghini. Come visitare un museo di arte moderna, anzi modernissima. Negli stabilimenti l’argentino ha avuto modo di ammirare la linea produttiva della Huracàn STO e della Selleria, dove vengono creati gli interni delle supercar. Inoltre, il bomber nerazzurro ha potuto configurare la sua prossima Lamborghini Urus “Toro”, un nome non originalissimo ma che di certo non stona con uno dei modelli più belli del marchio italiano, in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi e di raggiungere la velocità massima di 305 km/h. Il prezzo della vettura è di 227.000 euro.

    Lo youtuber 15enne da 20.000 euro al mese che possiede Ferrari, Lamborghini e McLaren!  LEGGI TUTTO