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    Torino, tutto fatto con il West Ham: riecco Vlasic. Lunedì in Coppa Italia

    TORINO – Tutto fatto per il ritorno al Toro di Nikola Vlasic, per la gioia di Ivan Juric, dei compagni e dei tifosi. Il club granata ha trovato l’accordo con il West Ham sulla cifra di 10 milioni più 2 di bonus. L’agente del giocatore in sede ha formalizzato l’accordo per un triennale a 2 milioni a stagione. Domani visite e firma. Juric convocherà il connazionale subito per la Coppa Italia che il Toro giocherà lunedì sera al Grande Torino contro l’Albinoleffe. LEGGI TUTTO

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    Toro, Bellanova: “Juric mi ha telefonato. Faremo grandi cose”

    Bellanova, primi giorni di Toro. Come va? Allenamenti duri?
    «A livello fisico sì, con Juric faccio lavori diversi da quelli che svolgevo in passato. Ma piano piano sto trovando la condizione migliore e il mio obiettivo sarà quello di aiutare il gruppo a migliorarsi».
    In granata, tra l’altro, vista la sua giovane età, ha la possibilità di crescere.
    «Sicuramente. Oltretutto, per il suo modo di concepire il calcio, Juric ha sempre valorizzato i giocatori del mio ruolo. Vuole che noi esterni diventiamo importanti pure in fase realizzativa, quindi in campionato sarà importante fare anche gol».
    Aveva diverse richieste, ma alla fine ha scelto il Toro. Perché?
    «Vero, c’erano anche altre squadre interessate ma non ho avuto dubbi nel venire a Torino perché ho visto un grande interesse da parte del presidente, del direttore e del mister. Mai provato titubanze nell’accettare l’offerta granata, poi dopo una telefonata dell’allenatore sono arrivato di corsa, convinto di poter fare grandi cose insieme alla squadra. Dobbiamo vivere alla giornata, partita dopo partita, a cominciare da quella con il Cagliari. Inutile a questo punto della stagione fare proclami, ma sono convinto che alla fine ci toglieremo grandi soddisfazioni».
    Dove deve migliorare?
    «Sono giovane e devo crescere in tante cose. Due esempi: i cross e la fase realizzativa. Con l’aiuto dell’allenatore sono convinto di riuscirci. Dimenticavo: devo stare più attento anche in difesa. A me piace attaccare, ma è necessario tornare a chiudere. In questo, però, in maglia nerazzurra sono cresciuto».
    A Pinzolo nelle partitelle è stato schierato pure a sinistra. Come si è trovato?
    «Mi è già capitato in passato di giocare a sinistra, sia al Cagliari sia all’Inter. Mi trovo meglio sulla destra, però se ci fosse bisogno non avrei problemi a occupare l’altra zona del campo. Tranne che in porta, posso giocare ovunque».
    Conosceva già qualche granata, oltre a Pellegri e Ricci suoi compagni nell’Under 21?
    «Sì, Buongiorno e Gemello, incrociati nelle nazionale giovanili. Questa cosa mi ha fatto piacere e, lo ammetto, ha aiutato la mia scelta perché sapevo che avrei trovato un gruppo compatto».
    Con lei è un Toro sempre più italiano.
    «Non è detto che una squadra debba essere composta solo da giocatori italiani, anche se in molti casi le società prediligono gli acquisti di stranieri. Ma vuoi o non vuoi, certamente tra italiani ci si trova meglio. Qua però ho trovato tutti ragazzi incredibili, meravigliosi, non credo ci siano problemi con nessuno, indipendentemente dalla nazionalità».
    Il rammarico dell’Under 21, che figuraccia…
    «Mi ha lasciato tanta amarezza, vedere poi quel gol annullato con la Francia non è stato bello. Ci siamo poi scavati la fossa da soli perché non dovevamo perdere la partita contro la Norvegia. È giusto che prendiamo critiche e accuse perché un gruppo così non poteva uscire ai gironi. Avevamo una rosa di grande qualità».
    L’emozione della finale di Champions resta un traguardo di prestigio.
    «Non mi aspettavo di giocare una partita così importante. Qando sono entrato ero però tranquillo. Volevo dimostrare che certe sfide posso affrontarle. Ma sono contento di aver fatto la scelta di venire al Toro quest’anno perché voglio tornare a giocare certe partite».
    Conosce la storia del Grande Torino?
    «Sì, la conoscono tutti, quella squadra di Invincibili fa parte della leggenda. E in passato ero stato vicino al Toro, ma l’affare non si è mai concretizzato. Ammiravo già questa società, ma non mi sono messo a studiare: per adesso ho pensato solo a giocare a calcio». LEGGI TUTTO

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    Toro-Veliz, parte il conto alla rovescia

    Si avvia alla pausa invernale la stagione di Alejo Véliz, l’attaccante del Rosario Central che è uno degli obiettivi del Torino per questa finestra di mercato. Nella notte tra venerdì e sabato, infatti, i gialloblù allenati dal mito Miguel Angel Russo hanno pareggiato senza gol all’Estadio Julio Cesar Villagra di Córdoba, la casa del Talleres: il bomber che ha stregato Cairo, Vagnati e i tifosi granata ha disputato 90’ non riuscendo, però, a battere Nahuel Losada, portiere della T, e rimanendo dunque fermo a 11 reti segnate in questa stagione nella Liga Profesional.

    Dopodomani, alle 23 italiane, i Canallas, con Véliz al centro dell’attacco e il neo viola Gino Infantino a centrocampo, torneranno a Córdoba ma cambieranno stadio per disputare, in campo neutro al Mario Alberto Kempes, la sfida dei sedicesimi di Copa Argentina contro il Chaco For Ever, club di Resistencia che milita nella Primera B: sulla carta un match che dovrebbe essere poco più di una formalità e che potrebbe permettere all’attaccante oggetto del desiderio granata di migliorare le proprie statistiche.

    Toro-Veliz e… Infantino-Fiorentina

    Due partite in pochi giorni: ecco perché, nelle ultime ore, dalla sponda gialloblù di Rosario non sono arrivati nuovi segnali di ulteriori abboccamenti con il club torinese. Spieghiamo meglio: nelle scorse ore, dal Gigante de Arroyito ha parlato Gonzalo Luis Belloso, presidente del club Canalla, proprio per commentare il passaggio di Infantino alla Fiorentina. Sì, perché, a quanto sostiene il numero 1 dell’istituzione rosarina, la vicenda Infantino si intreccia eccome con la pista che porta Véliz verso il Piemonte. «La cessione di Gino a Firenze ci regala un po’ di ossigeno, rende migliore la nostra situazione economica, rimpingua le nostre casse fino al prossimo anno – ha spiegato Belloso -. Ed è per questo che, ora, la nostra intenzione è di far rimanere Alejo Véliz qui con noi al Gigante de Arroyito fino a dicembre».

    Toro, le parole di Belloso

    Proviamo, però, a scavare dietro alle parole di Belloso, anche basandoci sui rumours che rimbalzano da una sponda dell’Atlantico a quell’altra. Il Central è una delle squadre storiche del Paese, su questo non ci piove, ma non è uno dei 5 grandi d’Argentina, ossia Boca Juniors, River Plate, Racing Club, Independiente e San Lorenzo de Almagro. Tutta l’Argentina, dal post periodo pandemico, è entrata, per l’ennesima volta, in una spirale di crisi economica: l’inflazione morde, la svalutazione del Peso appare inarrestabile. Un esempio? A gennaio per 1 euro “blue”, al cambio non ufficiale insomma, ti davano 408 pesos e qualche centavo. Ora siamo a 603,72 pesos per ogni euro: un tasso clamoroso se sei un europeo, un tasso devastante se sei argentino. Ecco, dunque, che, alla luce di questo anche la frase «la nostra intenzione è di fare rimanere Véliz qui con noi fino a dicembre» in realtà vuol dire qualcosa di simile a “se ci date una cifra che si avvicini alla clausola di rescissione fissata a 15 milioni di dollari statunitensi, ve lo portiamo noi in Italia. A braccia”.

    Toro, c’è concorrenza

    Che Véliz sia una Joya, un gioiello del club Canalla, non ci piove, così come non si discute che sia l’oggetto del desiderio granata e non solo (piace al Milan, che lo segue da mesi ma non ha ancora fatto nessuna offerta ufficiale al Central, e pure a Sassuolo e Salernitana). Nei prossimi due mesi, tempi burocratici permettendo, Véliz dovrebbe pure ottenere il passaporto comunitario e a settembre salirà sulla Scaloneta, venendo convocato dalla Nazionale campione del mondo per le due prime partite di qualificazione al Mondiale 2026. Insomma: il suo valore potrebbe crescere nelle prossime settimane. Ecco perché il Toro deve accelerare per bruciare la concorrenza: nel caso dei granata come in quello del Milan potrebbero risultare decisive, per il buon esito della trattativa, alcune cessioni da perfezionare nelle prossime ore. LEGGI TUTTO

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    A Pinzolo un Toro da costruire. E venerdì tutti in piazza

    Ecco i calciatori selezionati dal tecnico Juric per il ritiro estivo. Portieri: Vanja Milinkovic Savic; Mihai Popa; Luca Gemello; Matteo Brezzo. Difensori: Perr Schuurs, David Zima, Brian Bayeye, Alessandro Buongiorno, Ange N’Guessan, Fabio Desole, Koffi Djidji, Wilfried Singo, Ricardo Rodriguez, Mergim Vojvoda, Jacopo Antolini, Ali Dembele. Centrocampisti: Ivan Ilic, Gvidas Gineitis, Karol Linetty, Emirhan Ilkhan, Lhassine Ben Kone. Attaccanti: Yann Karamoh, Nemanja Radonic, Magnus Warming, Simone Verdi, Zannetos Savva, Demba Seck, Pietro Pellegri, Antonio Sanabria. Nei prossimi giorni si aggregheranno al gruppo Raoul Bellanova, Alessandro Dellavalle e Samuele Ricci. LEGGI TUTTO

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    Juric resta al Toro: avanti insieme!

    Avanti assieme: ci sarà un terzo anno con il Torino guidato in panchina da Ivan Juric. Ieri il tecnico – che aveva annunciato l’incontro con Cairo subito dopo la gara persa contro l’Inter nell’ultima di campionato – si è visto a Milano con il presidente e con il dt Vagnati. In questi minuti è trapelato che le parti hanno trovato le linee comuni per continuare assieme. Juric, quindi, rispetterà il contratto in scadenza nel 2024. L’obiettivo sarà migliorare i 53 punti ottenuti in questa stagione, sempre con la speranza che la quota raggiunta possa poi portare l’Europa. Dopo il rompete le righe, il Toro si ritroverà a metà luglio per il ritiro di Pinzolo. LEGGI TUTTO

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    Torino: Adopo ai saluti, sceglie l’Atalanta. Da svincolato

    TORINO – Il campionato sta per finire – per il Toro ultimo match con l’Inter, l’ottavo posto da conquistare – e già è tempo di calciomercato. I granata perdono a parametro zero Michel Adopo. Il centrocampista francese, 22 anni, poco utilizzato da Ivan Juric, ha scelto di accasarsi all’Atalanta: firmerà un quadriennale. Di lui i tifosi ricorderanno il gol in Coppa Italia a San Siro contro il Milan. E poco altro, visto che ha scaldato soprattutto la panchina: 8 presenze, 6 in campionato. LEGGI TUTTO

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    Toro, per Lazaro stop e niente Inter. Ma si lavora al riscatto

    TORINO – Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto Valentino Lazaro hanno individuato una lesione tra il primo e il secondo grado del muscolo grande adduttore destro. Salta quindi Toro-Inter di sabato. Tra l’altro, il laterale austriaco aveva una motivazione in più contro i nerazzurri: il cartellino, infatti, è di proprietà del club di Zhang e il Toro vorrebbe tenerlo, magari con lo sconto. LEGGI TUTTO

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    Karamoh sposa il Torino fino al 2025

    TORINO – Yann Karamoh ha convinto il Toro che fa scattare il rinnovo biennale: l’attaccante sarà quindi granata fino al 2025. Ivan Juric è soddisfatto del comportamento del ragazzo, ex Parma, che è entrato sempre più nei meccanismi di squadra. Per lui 5 gol in stagione, 4 in campionato e un totale di 22 presenze. LEGGI TUTTO