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    Juric, pochi titolari e tanti giovani: si comincia ma questo non è il Toro

    TORINO – Questo non è il Toro. La squadra che stamane sul presto si presenta al Filadelfia per il primo giorno di lavoro (a porte chiuse) ha sì giocatori che contribuiranno a formare la base del gruppo per la prossima stagione, ma non ci sono volti nuovi e mancano tutti i nazionali, che raggiungeranno i compagni a partire da giovedì. Ci sarà Bremer, nell’attesa di conoscere la sua destinazione, ci sarà qualche elemento su cui Juric sa che potrà fare affidamento (Singo, Djidji, Buongiorno, Vojvoda, Sanabria), ma per il resto in campo si vedranno diversi possibili partenti e soprattutto tanti giovani, chiamati per necessità ma anche per valutarne, in qualche caso, l’affidabilità. È, dopo sette anni, il primo raduno senza Belotti e tra gli assenti ha un certo peso anche il nome di Mandragora, che la società ha prima scelto di non riscattare per poi provarci senza fortuna e malgrado la dichiarata volontà del centrocampista di restare a Torino piuttosto che trasferirsi a Firenze, dove poi ha trovato adeguata sistemazione. […] Sullo stesso argomentoEcco il Toro com’è e come sarà: da lunedì il raduno. Con Bremer, al momentoTorino

    Questo non è il Toro, insomma, e non vuole essere una citazione della celebre pipa che Magritte intitolò “Ceci n’est pas une pipe” intendendo che la realtà può essere diversa da quella che vediamo. In questo caso la realtà è sotto gli occhi di tutti e pensare che questo non sia il Toro non è soltanto un’apertura di credito verso Cairo e Vagnati, che ovviamente ne sono del tutto consapevoli, ma soprattutto una riflessione su quanto sia necessaria un’accelerata che garantisca a Juric di partire lunedì prossimo per il ritiro in Austria con un organico più adeguato, per dimostrare che le ambizioni, dopo la prima stagione con il croato, sono aumentate e, già che ci siamo, per evitare figuracce nella prima amichevole stagionale contro l’Eintracht Francoforte, in programma giovedì 15.

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    Praet e Laurienté entro una settimana

    TORINO – Il Torino si raduna domani con tanti giovani e in attesa dei nazionali, ma anche quando questi ultimi saranno a disposizione Juric si aspetta che il gruppo che partirà lunedì 11 alla volta di Bad Leonfelden, in Austria, possa essere rinforzato di alcuni tra i molti elementi che servono per allestire una squadra degna. Tra le tante esigenze una spicca evidente: al tecnico croato servono almeno due trequartisti/attaccanti esterni. La questione portiere può essere prorogata, idem dicasi per il sostituto di Bremer – visto che il brasiliano non è ancora partito e alla luce del fatto che in granata restano Izzo, Zima, Buongiorno, Rodriguez e Djidji – come per il centrocampista (Mandragora è stato malamente perso, ma Juric può almeno inizialmente contare su Ricci e Lukic) e per l’attaccante (ci sono Pellegri e Praet). Non più rinviabile, in questa settimana, è l’arrivo delle spalle del centravanti. Ecco perché Vagnati, pure per evitare la concorrenza della Fiorentina che dopo Mandragora ha anticipato il Toro anche su Gollini, cercherà di chiudere per Praet, contestualmente cercando una soluzione con il Lorient per Laurienté. In caso contrario, in Austria il rischio che Juric possa iniziare ad alzare la voce è assai concreto. LEGGI TUTTO

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    Il Toro si raduna con tanti assenti

    TORINO – Comincia domani mattina, lunedì 4, la stagione del Toro, anche se sarà un raduno a ranghi abbondantemente ridotti, dal momento che i nazionali arriveranno soltanto a partire da giovedì. I giocatori convocati da Juric al Filadelfia inizieranno a lavorare insieme a un folto gruppo di rientri dai prestiti e a ragazzi delle giovanili. Per parlare di ritiro vero e proprio sarà necessario aspettare esattamente una settimana: lunedì 11 è infatti il giorno in cui i granata partiranno per il ritiro in Austria, prima a Bad Leonfelden e poi, dal 23, a Waidring. Per quella data, oltre all’arrivo di Berisha, Milinkovic-Savic, Aina, Zima, Rodriguez, Lukic, Ricci, Linetty, Pellegri e Seck, la speranza per i tifosi è che ci saranno almeno tre volti nuovi che vadano in parte a compensare le partenze di Belotti, Mandragora, Pobega e Brekalo e quella certa anche se non ancora definita di Bremer, che si presenterà puntuale all’appuntsmento (e nell’attesa di capire quale sarà il destino di Praet, per il quale si sta discutendo con il Leicester). Dei giocatori che fanno parte della prima squadra – ma non tutti rimarranno – ci saranno Gemello, Izzo, Buongiorno, Singo, Djidii, Vojvoda, Segre, Kone, Krieziu, Verdi, Edera, Millico, Horvath, Sanabria e Zaza. LEGGI TUTTO

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    Toro-Bayeye: assalto finale

    TORINO – Toro in affanno con i trequartisti. Ma intanto ha individuato un nuovo giocatore: Brian Bayeye, 22 anni, esterno difensivo del Catanzaro, uno dei migliori talenti della serie C. Il giocatore è esploso con Vivarini. Il tecnico dal suo arrivo lo ha schierato titolare e lo ha fatto sempre giocare, playoff compresi, e alla fine Bayeye è stato eletto come miglior giocatore dell’anno: i granata, dunque, stanno cercando di consegnare a Juric un giovane interessante, terzino destro che può giocare anche a sinistra. Ma la trattativa deve ancora essere perfezionata in vista del raduno di lunedì. Da segnalare che Vagnati ha di nuovo contattato il Cagliari per Nandez. Ricordiamo che il centrocampista uruguaiano, a gennaio, aveva detto di no ai granata e in quest’ultimo interessamento ha chiesto un ingaggio di 3 milioni. Ovviamente a queste cifre non si fa niente. LEGGI TUTTO

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    Toro, Djuricic e Nandez: Vagnati le prova tutte

    TORINO – Le sta provando tutte, Vagnati. Lo descrivono attivissimo di qua, in pista di là, martellante di sopra, in azione di sotto. «Sì, ha telefonato anche a me»: i procuratori allargano le braccia. In tanti lo difendono. O meglio: puntualizzano. Frasi così… «Sta battendo tutte le strade per trovare una soluzione». «Però è costretto ogni volta a presentare dei rilanci col contagocce». «Per quel che invece ho capito io, il problema è Bremer. Sino a quando non lo venderanno, Davide avrà un budget molto limitato». […]Sullo stesso argomentoToro, da Dovbyk a Joao Pedro: via Belotti, si cerca il sostitutoCalciomercato Torino

     Ieri Vagnati ha provato di nuovo ad alzare le offerte per Djuricic, trequartista svincolato del Sassuolo. Passettini avanti, ma 1,2 milioni netti d’ingaggio non gli bastano, così emerge dai rumours. Però un qual certo ottimismo si coglie, alla lunga l’operazione potrebbe anche andare in porto. Quindi l’incontro con l’agente di Nandez, già cercato a gennaio. Cagliari ultradesideroso di cederlo: strada in discesa, in teoria. Se non fosse che questo altro jolly offensivo chiede tra i 2,5 e i 3 milioni netti di stipendio. Sa che anche il Napoli guarda a lui. E pure il tandem Berlusconi-Galliani, in quel di Monza. A quelle cifre, però, nessuno fa mosse concrete: per forza.

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    Sullo stesso argomentoCairo-Commisso, la sfida Toro-Fiorentina continua per GolliniCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, lo Spezia alza la posta per Maggiore

    Cercansi centrocampisti (e non solo). Con gli addii di Pobega e soprattutto Mandragora la situazione in mezzo al campo si è fatta alquanto critica. ll Toro, per rinforzare un reparto che al momento conta solo Lukic, Ricci e se vogliamo Linetty, si è portato avanti con il lavoro ma non basta ancora per chiudere la trattativa con Lo Spezia per Giulio Maggiore, quello che al momento è l’obiettivo principale. E la conferma arriva direttamente dalla città ligure: «Abbiamo ricevuto due manifestazioni d’interesse concrete per Giulio Maggiore, ma siamo in attesa di offerte ufficiali e dirette, non avendo ricevuto nulla di scritto. Se arriva l’offerta giusta e non si trova l’accordo per il rinnovo, parte».Sullo stesso argomentoToro-Maggiore, slitta il vertice: ma Vagnati è tranquilloCalciomercato Torino

    Così ha detto Riccardo Pecini, capo dell’area tecnica aquilotta, ieri in conferenza stampa, a latere della presentazione di Luca Gotti, neo mister dei bianchi che da par suo ha precisato:«Ho messo in preventivo di perdere qualche giocatore importante, sarà necessario sostituirlo a dovere». Gotti nella realtà studia un centrocampo a 5 senza il capitano. Fini qui le comunicazioni ufficiali delle parti, poi quelle ufficiose, i giochi dietro le quinte. Pecini attende che Vagnati, che ha già spostato due volte l’appuntamento previsto alla Cairo Communications a Milano, si chiarisca con la società granata; al momento sembrerebbe che il direttore sportivo e lo stesso presidente Cairo vedano nel capitano dello Spezia un elemento imprescindibile del nuovo Toro e aspettino il nulla osta di Juric per affondare il colpo (alzando l’offerta) sul giovane spezzino, 188 partite in maglia bianca.

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    Sullo stesso argomentoToro, Juric già deluso torna e chiede: almeno Praet!Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Sanabria e Izzo anticipano il Toro: di corsa al Fila

    TORINO – (e.e.) Di corsa verso il raduno. Che per il Toro scatta il 4 luglio, ovvero lunedì. Ma alcuni giocatori spingono giù sull’acceleratore, al Filadelfia. Sono Armando Izzo e Tonny Sanabria, due che vogliono farsi trovare pronti quando Ivan Juric fischierà l’inizio dei lavori forzati. In realtà, il futuro non è così delineato, per entrambi. Al momento, ad esempio, il paraguaiano è il titolare dell’attacco con Pietro Pellegri sua riserva. Ma il club sta sondando altri attaccanti, si va da Joao Pedro a Dovbyk passando per Petagna. Il centrale invece arriva da una stagione con alti e bassi e dovrà riconquistarsi la fiducia del tecnico croato: certo, senza Bremer la sua esperienza potrebbe rivelarsi importante, soprattutto all’inizio. Al momento, muscoli e tatuaggi sono in bella vista al Fila… LEGGI TUTTO

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    Ansaldi: «Sempre Forza Toro, vi saluto con il cuore e grazie mille»

    TORINO – Un saluto e qualche lacrima. Con un bel post su Instagram,  Cristian Ansaldi saluta tutto il mondo Toro. «Voglio ringraziare tutti i tifosi granata per le emozioni che mi avete regalato durante questi 5 anni. Non posso che dirvi grazie per tutto l’amore e l’affetto che ho ricevuto. Vi porterò sempre nel mio cuore. Voglio ringraziare anche il presidente, i dirigenti, gli staff tecnici, i dottori e i fisioterapisti con cui ho lavorato. Di ciascuno di loro porterò con me tutte le cose buone, ma anche quello che non è piaciuto. Ho imparato in ogni caso. Grazie al Torino per avermi aiutato a crescere nella mia carriera. Che Dio vi benedica… Forza sempre Toro, vi saluto con il cuore e grazie mille». Dal 2017 ha dato tutto per la maglia granata, tra i soliti guai fisici: ma tecnica e cuore sono stati di primissimo livello. LEGGI TUTTO