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    Toro-Bayeye: assalto finale

    TORINO – Toro in affanno con i trequartisti. Ma intanto ha individuato un nuovo giocatore: Brian Bayeye, 22 anni, esterno difensivo del Catanzaro, uno dei migliori talenti della serie C. Il giocatore è esploso con Vivarini. Il tecnico dal suo arrivo lo ha schierato titolare e lo ha fatto sempre giocare, playoff compresi, e alla fine Bayeye è stato eletto come miglior giocatore dell’anno: i granata, dunque, stanno cercando di consegnare a Juric un giovane interessante, terzino destro che può giocare anche a sinistra. Ma la trattativa deve ancora essere perfezionata in vista del raduno di lunedì. Da segnalare che Vagnati ha di nuovo contattato il Cagliari per Nandez. Ricordiamo che il centrocampista uruguaiano, a gennaio, aveva detto di no ai granata e in quest’ultimo interessamento ha chiesto un ingaggio di 3 milioni. Ovviamente a queste cifre non si fa niente. LEGGI TUTTO

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    Toro, Djuricic e Nandez: Vagnati le prova tutte

    TORINO – Le sta provando tutte, Vagnati. Lo descrivono attivissimo di qua, in pista di là, martellante di sopra, in azione di sotto. «Sì, ha telefonato anche a me»: i procuratori allargano le braccia. In tanti lo difendono. O meglio: puntualizzano. Frasi così… «Sta battendo tutte le strade per trovare una soluzione». «Però è costretto ogni volta a presentare dei rilanci col contagocce». «Per quel che invece ho capito io, il problema è Bremer. Sino a quando non lo venderanno, Davide avrà un budget molto limitato». […]Sullo stesso argomentoToro, da Dovbyk a Joao Pedro: via Belotti, si cerca il sostitutoCalciomercato Torino

     Ieri Vagnati ha provato di nuovo ad alzare le offerte per Djuricic, trequartista svincolato del Sassuolo. Passettini avanti, ma 1,2 milioni netti d’ingaggio non gli bastano, così emerge dai rumours. Però un qual certo ottimismo si coglie, alla lunga l’operazione potrebbe anche andare in porto. Quindi l’incontro con l’agente di Nandez, già cercato a gennaio. Cagliari ultradesideroso di cederlo: strada in discesa, in teoria. Se non fosse che questo altro jolly offensivo chiede tra i 2,5 e i 3 milioni netti di stipendio. Sa che anche il Napoli guarda a lui. E pure il tandem Berlusconi-Galliani, in quel di Monza. A quelle cifre, però, nessuno fa mosse concrete: per forza.

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    Sullo stesso argomentoCairo-Commisso, la sfida Toro-Fiorentina continua per GolliniCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, lo Spezia alza la posta per Maggiore

    Cercansi centrocampisti (e non solo). Con gli addii di Pobega e soprattutto Mandragora la situazione in mezzo al campo si è fatta alquanto critica. ll Toro, per rinforzare un reparto che al momento conta solo Lukic, Ricci e se vogliamo Linetty, si è portato avanti con il lavoro ma non basta ancora per chiudere la trattativa con Lo Spezia per Giulio Maggiore, quello che al momento è l’obiettivo principale. E la conferma arriva direttamente dalla città ligure: «Abbiamo ricevuto due manifestazioni d’interesse concrete per Giulio Maggiore, ma siamo in attesa di offerte ufficiali e dirette, non avendo ricevuto nulla di scritto. Se arriva l’offerta giusta e non si trova l’accordo per il rinnovo, parte».Sullo stesso argomentoToro-Maggiore, slitta il vertice: ma Vagnati è tranquilloCalciomercato Torino

    Così ha detto Riccardo Pecini, capo dell’area tecnica aquilotta, ieri in conferenza stampa, a latere della presentazione di Luca Gotti, neo mister dei bianchi che da par suo ha precisato:«Ho messo in preventivo di perdere qualche giocatore importante, sarà necessario sostituirlo a dovere». Gotti nella realtà studia un centrocampo a 5 senza il capitano. Fini qui le comunicazioni ufficiali delle parti, poi quelle ufficiose, i giochi dietro le quinte. Pecini attende che Vagnati, che ha già spostato due volte l’appuntamento previsto alla Cairo Communications a Milano, si chiarisca con la società granata; al momento sembrerebbe che il direttore sportivo e lo stesso presidente Cairo vedano nel capitano dello Spezia un elemento imprescindibile del nuovo Toro e aspettino il nulla osta di Juric per affondare il colpo (alzando l’offerta) sul giovane spezzino, 188 partite in maglia bianca.

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    Sullo stesso argomentoToro, Juric già deluso torna e chiede: almeno Praet!Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Sanabria e Izzo anticipano il Toro: di corsa al Fila

    TORINO – (e.e.) Di corsa verso il raduno. Che per il Toro scatta il 4 luglio, ovvero lunedì. Ma alcuni giocatori spingono giù sull’acceleratore, al Filadelfia. Sono Armando Izzo e Tonny Sanabria, due che vogliono farsi trovare pronti quando Ivan Juric fischierà l’inizio dei lavori forzati. In realtà, il futuro non è così delineato, per entrambi. Al momento, ad esempio, il paraguaiano è il titolare dell’attacco con Pietro Pellegri sua riserva. Ma il club sta sondando altri attaccanti, si va da Joao Pedro a Dovbyk passando per Petagna. Il centrale invece arriva da una stagione con alti e bassi e dovrà riconquistarsi la fiducia del tecnico croato: certo, senza Bremer la sua esperienza potrebbe rivelarsi importante, soprattutto all’inizio. Al momento, muscoli e tatuaggi sono in bella vista al Fila… LEGGI TUTTO

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    Ansaldi: «Sempre Forza Toro, vi saluto con il cuore e grazie mille»

    TORINO – Un saluto e qualche lacrima. Con un bel post su Instagram,  Cristian Ansaldi saluta tutto il mondo Toro. «Voglio ringraziare tutti i tifosi granata per le emozioni che mi avete regalato durante questi 5 anni. Non posso che dirvi grazie per tutto l’amore e l’affetto che ho ricevuto. Vi porterò sempre nel mio cuore. Voglio ringraziare anche il presidente, i dirigenti, gli staff tecnici, i dottori e i fisioterapisti con cui ho lavorato. Di ciascuno di loro porterò con me tutte le cose buone, ma anche quello che non è piaciuto. Ho imparato in ogni caso. Grazie al Torino per avermi aiutato a crescere nella mia carriera. Che Dio vi benedica… Forza sempre Toro, vi saluto con il cuore e grazie mille». Dal 2017 ha dato tutto per la maglia granata, tra i soliti guai fisici: ma tecnica e cuore sono stati di primissimo livello. LEGGI TUTTO

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    Bremer: «Orgoglio Toro, Juric il top». Inter, Juve o Premier? «Tutto aperto, vado in Champions»

    TORINO – (e.e.) Tormentone? No. Ma è uomo mercato del Toro, al centro di un triangolo tra granata, Inter, Juve. Parliamo di Bremer, non a caso premiato come il miglior difensore del campionato italiano. In Brasile, lo hanno ospitato nella trasmissione Flow Sport Club, conduttore l’ex Bayern Monaco Ze Roberto. Bremer che ha prolungato col Toro fino al 2024 con la promessa di essere lasciato andare in caso di offerta di 25 milioni, ha un accordo da tempo con l’Inter, ma il club di Cairo vorrebbe ottenere di più e allora prova ad alimentare l’asta: così dentro ci finisce la Juve, che da tempo lo ha messo nella lista dei papabili se Matthijs De Ligt andasse nella Premier.Guarda la galleryBremer e il Toro in Brasile: porta la maglia granata in tv

    SI PARTE Ma riavvolgiamo il nastro. Bremer racconta degli inizi difficili, la famiglia, l’arrivo in Italia sotto la Mole. «Ero giovane e dovevo imparare, ho iniziato con Mazzarri. L’adattamento è stato graduale, anche con la lingua. All’inizio dicevo solo “ciao”. In campo? Ero destro e giocavo a sinistra. Sono rapido e così sono cresciuto con il lavoro. Un crescendo continuo, anche di testa, per non prendere troppi cartellini». Ze Roberto: «Mi parlavano di te come un grande atleta, in particolare Rincon». Bremer: «E Rincon mi aiutava, sempre, lui aveva esperienza, era stato anche alla Juve». E ancora: «Ho passato quattro anni della mia vita a Torino, passeggiando per il centro, stando molto bene. Nel derby contro la Juventus, il club top, da titolare, che emozione. Non mi conoscevano… Il sistema di gioco è sempre stato con tre centrali e due esterni e l’ordine era giocare la palla».

    IL FIUTURO Ze Roberto lo elogia: «Il miglior centrale della Serie A, non solo nelle statistiche. Tutti ne parlano, anche qui in Brasile. Oggi vogliono sapere dove andrà a giocare Bremer». Eccolo, il granata, pronto nella risposta: «Ne sto parlando con il mio agente e al momento non c’è nulla di definito. Stiamo parlando. Non so se rimarrò in Italia o andrò all’estero. L’unica cosa fondamentale è giocare la prossima Champions League e questo è importante per continuare a crescere. Si definirà tutto nei prossimi giorni, nelle prossime settimane». Quattro anni in Italia e quindi italiano? «Mia moglie ha antenati italiani e sarà naturalizzata. Automaticamente anche io dopo gli anni di permanenza». L’Italia o la Seleçao? Chiede Ze Roberto, ricordando che il gruppo verdeoro per il Mondiale è fatto: «Il mio sogno è essere convocato dal Brasile. In Italia ho fatto una carriera solida e qui c’è una possibilità aperta, vediamo». Real e Barcellona club che piacciono anche a Bremer, ovvio. «Thiago Silva un esempio. E un onore è stato essere premiato come il top del campionato italiano». Applaude Izzo e Djidji, «idoli». La partita delle partite? «Torino-Juventus». La conquista fatta e quella da fare? «Il titolo individuale di miglior difensore in A, ora sogno di vincere la coppa del mondo». Il migliore allenatore con cui ha lavorato? «Juric, il croato». L’avversario più forte mai incontrato? «Cristiano Ronaldo». Saudade? «Sì, di Bahia». E un po’ anche di Torino, dai…   LEGGI TUTTO

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    Toro, Laurienté in Sardegna dice sì: e i tifosi pure

    TORINO – Attendere, nel mercato che ufficialmente apre domani ma che sostanzialmente è entrato nel vivo da più di un mese, può essere qualche volta la strategia corretta, ma nella maggior parte dei casi l’attesa si porta appresso un ferale pericolo: l’insorgere della concorrenza. Quella della Fiorentina su Mandragora, che il Toro avrebbe potuto rilevare dalla Juve a 9 milioni se il centrocampista – come sarebbe stato possibile – avesse disputato da titolare 22 gare nello scorso campionato è forte. E i granata, per sorpassare i viola, devono ora mettere sul piatto 10 milioni… Un esempio che consente di introdurre il discorso relativo ai molti trequartisti di cui necessita Juric. Anche qui e su diversi obiettivi il rischio che Vagnati venga sorpassato, e che debba poi eventualmente procedere a onerosi controsorpassi, è concreto. Si prenda il caso di Armand Laurienté, adocchiato dal dt nel cuore della stagione scorsa, poi seguito dal vivo – anche il 17 aprile nella sfida persa dal Lorient a Nizza (2-1 con gol bretone firmato proprio da Laurienté): in Costa Azzurra i granata sosterranno un’amichevole il 30 luglio – quindi trattato.Sullo stesso argomentoBremer, tesoro Toro: perché lo vogliono Inter, Milan e JuveCalciomercato

    Arrivando a offrire 6 milioni più bonus. Una cifra congrua per mettere le basi di una trattativa che, però, già parte con una complicazione non legata al prevedibile tira e molla sulla valutazione del cartellino (il Lorient ne vuole 8). Laurienté – 6 gol e 2 assist nella scorsa Ligue 1 – piace anche al Sassuolo che, avendo quale tecnico Dionisi con la sua proposta di gioco sviluppata sulle corsie d’attacco, ha preso informazioni sul ventitreenne francese. La storia dell’attaccante esterno è ancora tutta da scrivere e il Toro ha margine per chiudere l’operazione, ma anche qui l’attesa potrà avere un caro prezzo: se anche il Sassuolo dovesse restare dietro ai granata nella corsa a Laurienté, in fase di definitivo confronto tra le parti è palese che l’interesse dei neroverdi possa autorizzare il Lorient a non procedere con alcuno sconto. Questo mentre sui social si può pesare il gradimento dei tifosi, su Laurienté: da “Dai Toro” per arrivare a un ottimistico – ma credibile – “Benvenuto a Torino”, tanti sono i messaggi recapitati al giocatore, che sta trascorrendo le vacanze in Sardegna.

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    Guarda la galleryTorino, la probabile formazione: i titolari e le alternative che si aspetta Juric LEGGI TUTTO

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    Toro sempre più Maggiore. E poi Praet, Linetty e quel triste finale di Belotti

    TORINO – Eccoci con le ultimissime sul mercato del Toro, dopo l’ufficializzazione di Pellegri. Con Camillo Forte analizziamo nel dettaglio la situazione attuale. Partiamo dagli appuntamenti in corso. «In giornata incontro con lo Spezia per Maggiore. Il Toro ha offerto 6 milioni ed è molto vicino al giocatore che va in scadenza. Si discute anche di Linetty e Demba Seck. Il polacco però vorrebbe tornare alla Samp e qui la situazione è più complessa. Poi il Toro proverà a chiudere per Praet con il Leicester: si prova con un altro prestito e l’obbligo prefissato». Infine, siamo ai saluti con Andrea Belotti: «Sì, sette anni di storia granata, di storia d’amore. I tifosi lo adorano, lo adoravano. Probabilmente poteva comportarsi in modo differente, parlare prima. Lo farà alla scadenza, ora. Ha un’offerta dal Monaco, c’è la Fiorentina, il sogno Milan… Sapeva che se ne sarebbe andato, per rispetto degli appassionati granata poteva dirlo con altre tempistiche». LEGGI TUTTO