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    Mercato Toro: Mandragora in ballo con la Juve, ma i granata ci credono. Attacco: spunta Piatek

    TORINO – Ogni giorno dalla redazione di Tuttosport le ultime novità sul mercato del Toro. Oggi tocca a Camillo Forte: «Il Torino ha lasciato cadere il diritto di riscatto, in scadenza, che poteva esercitare per avere Mandragora dalla Juventus. I granata non hanno intenzione di spendere 14 milioni. Però la trattativa è in corso, siamo nel vivo: il ds Davide Vagnati e il collega Federico Cherubini hanno avuto un contatto poche ore fa e la proposta granata è di circa 8 milioni. Una cifra importante per il Torino che intanto spera di vendere bene Bremer incassando tra i 20 e i 30 milioni. Ora bisognerà capire che cosa la Juventus deciderà». Sull’attaccante destinato a prendere il posto di Andrea Belotti: «Piatek e Dovbyk sono alternative più calde rispetto a Joao Pedro». LEGGI TUTTO

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    Mandragora più vicino al Toro

    TORINO – Toro e Mandragora sono un po’ più vicini, ma tra la richiesta (minima) della Juve e l’offerta del Toro c’è lo scarto di un milione. Il dt granata Vagnati lascerà cadere l’opzione di riscatto a 14 milioni che scade questa sera (o domani dovesse esserci una deroga attualmente al vaglio), e vuole l’ex dell’Udinese a una cifra inferiore. Che per la Juve, al fine di non realizzare una minusvalenza dalla cessione di Mandragora, non dovrà essere più bassa di 10,5 milioni. Vagnati si è appena spinto a 8, che aggiunti al milione e mezzo versato per il prestito oneroso porta il totale a 9,5: per un possibile accordo, balla appunto un milione. Tutte le novità sull’edizione cartacea in edicola domani. LEGGI TUTTO

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    Izzo, Verdi e Zaza: il risparmio è di 15 milioni

    TORINO – Non solo Bremer: gran parte del tesoretto per finanziare le operazioni in entrata arriverà dalla cessione del brasiliano sul quale è in pole l’Inter e dalla partenza del quale i granata non incasseranno meno di 30 milioni, ma pure altri sono i giocatori per il quali il dt granata Vagnati sta cercando squadra. Anche solo per risparmiare sull’ingaggio. E questo il caso di Izzo, ma soprattutto di Verdi e Zaza. Se il difensore potrà anche rimanere, per quanto più probabile resta in questa fase la sua partenza, per i due attaccanti il tempo nel Toro è scaduto: nel complesso, ipotizzando l’uscita di tutti e tre, al lordo Cairo andrebbe a risparmiare quasi 15 milioni di euro per gli ingaggi (Verdi e Zaza sono a scadenza nel 2023, Izzo nel ’24).Verdi e Zaza potrebbero ritrovarsi nella Salernitana, detto che per il centravanti ci sono anche ipotesi spagnole (si passa dal Maiorca per arrivare a Cadice ed Espanyol), mentre Izzo intriga il Parma, come la Samp e gli stessi campani. Da dove potrebbe arrivare il terzino destro Pasquale Mazzocchi, ultimo nome tra gli esterni entrato nel taccuino di Vagnati. Questo mentre tornando alle uscite è in piedi il derby ligure tra Spezia e Samp per Linetty. Voci su un tiepido interesse della Fiorentina per Milinkovic-Savic, in uscita da un Torino che per il ruolo di portiere ha deciso per la prossima stagione di mettere in concorrenza Berisha e Gabriel. Per il brasiliano ex del Lecce, dopo l’accordo trovato nei giorni scorsi, non dovrebbero esserci problemi al momento delle firme. LEGGI TUTTO

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    Joao Pedro: il Toro rilancia, è asta con il Monza

    TORINO – A questo punto è lecito parlare di asta. Dopo l’irruzione di Adriano Galliani – che ieri si è fatto avanti con il Cagliari per portare Joao Pedro al Monza – il Toro non è rimasto a guardare e ha pronta una controfferta per l’attaccante italo-brasiliano che nell’ultimo campionato di Serie A con la maglia rossoblù ha segnato 13 reti in 37 partite e che, dopo la retrocessione, non ha più avuto dubbi sulla necessità di lasciare la Sardegna. Piccolo riassunto della situazione. La società granata è stata una delle più rapide a farsi avanti, proponendo al giocatore un contratto triennale da 2 milioni a stagione e offrendo al Cagliari 5 milioni, la metà di quanto richiesto in prima battuta da Tommaso Giulini. Ma l’interesse del Toro ha fatto breccia nei pensieri di Joao Pedro, che ha dimostrato entusiasmo alla possibilità di trasferirsi nella squadra dove – a prescindere dalla sua duttilità tattica, che sarebbe preziosissima per Ivan Juric – andrebbe a sostituire Andrea Belotti, destinato, come sappiamo, a partire: probabilmente in direzione di Firenze. Mentre si aspettava che la distanza tra la volontà delle due società si riducesse, Galliani si è convinto che Joao Pedro potrebbe essere il rinforzo giusto per il Monza, neopromosso ma decisamente ambizioso. Al giocatore ha prospettato la stessa offerta del Torino, mentre con il Cagliari si è spinto a 7 milioni. Ed ecco che, appena la notizia si è diffusa, in casa Toro – forti della volontà espressa da Joao Pedro – non ci sono state esitazioni, facendo arrivare a Giulini la disponibilità a salire a 8 milioni e di fatto avvicinandosi sensibilmente alla richiesta iniziale. LEGGI TUTTO

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    Belotti ai compagni: “Addio, vado via dal Toro”

    Siamo ai titoli di coda. Andrea Belotti nei giorni scorsi ha telefonato a tutti i compagni per salutarli e metterli al corrente che non ha intenzione di prolungare il contratto con il Toro, ma andare a provare una nuova esperienza in un altro club dopo sette anni di militanza granata che non gli hanno regalato le soddisfazioni che si aspettava. Però non ha detto a nessuno dove andrà. Probabilmente non lo sa neppure lui o magari preferisce comunicare il nuovo club solo il 1° luglio, giorno in cui scatterà ufficialmente il mercato.Sullo stesso argomentoBelotti e il Torino: tutti i retroscenaCalciomercato Torino

    Di sicuro, a questo punto, non sarà più un giocatore del Torino nonostante la società, nell’arco di dieci mesi, gli abbia sottoposto tre proposte d’un certo spessore. Probabilmente l’attaccante non ha ricevuto quelle garanzie tecniche di competitività che si aspettava e, nonostante il pressing di Juric, le insistenze dello spogliatoio e il grande affetto dei tifosi, ha deciso di voltare pagina. E considerando le ultime esternazioni di Vagnati c’era da aspettarselo…

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    Sullo stesso argomentoMercato Toro, tutte le risposte alle domandeCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro e il ritiro austriaco: test da Europa con l'Eintracht

    TORINO – Dal confronto di mercato a quello sul campo. La prima sfida è ormai vinta dall’Eintracht Francoforte, prossimo ad annunciare l’acquisto del terzino sinistro del Besiktas e della Nazionale turca Ridvan Yilmaz. Obiettivo quindi sfumato da parte di un Torino che per l’esterno deve guardare altrove (piacciono Falaye Sacko, rientrato al Vitoria Guimaraes dal prestito al Saint-Etienne e Federico Dimarco, potenziale contropartita nell’ambito dell’operazione Bremer con l’Inter: il primo è un terzino destro, il secondo un sinistro, ma la duttilità di Ola Aina – impiegabile su entrambe le corsie – consente a Vagnati di muoversi indifferentemente per i due profili).
    ANCHE IL MAINZ I detentori dell’Europa League hanno così effettuato il sorpasso decisivo ai danni di un Toro che, nel mezzo dell’estate, affronteranno in Austria per un’amichevole di lusso. Quello contro i tedeschi dovrebbe essere il primo, probante test per i granata di Juric in ritiro. Che si ha conferma verrà svolto in due località austriache: a Bad Leonfelden (quasi al confine con la Repubblica Ceca) la prima tranche dall’11 luglio, a Waidring la seconda (dal 23 luglio). Non sarà, quello contro l’Eintracht, l’unico incrocio di rilievo per il Toro nel corso del mese di luglio. Possibili le sfide anche contro il Mainz – altra squadra della Bundesliga – e quindi contro i ciprioti dell’Apollon Limassol. Sfide dal sapore internazionale, ambito che il Toro di Juric dalla stagione 2023-24 punta a frequentare non soltanto per le amichevoli estive. LEGGI TUTTO

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    Toro, tridente da svolta: Praet, Joao Pedro e Dovbyk subito

    Il Toro accelera per mettere a disposizione di Juric l’attacco dei desideri, quello che ha chiesto il tecnico croato nei giorni scorsi per non guardare in faccia nessuno e puntare dritto ad un posto in Europa. Tre giocatori che secondo i piani dell’allenatore dovrebbero arrivare nel più breve spazio di tempo possibile, sicuramente per il ritiro, ma anche se fosse prima del viaggio in Austria tanto di guadagnato: avrebbe il tempo per parlare con loro. […] Ecco i loro nomi: Dennis Praet, Joao Pedro e Artem Dovbyk. Due trequartisti ed una punta. Massì, chiamiamolo pure tridente della svolta. I dirigenti granata li stanno trattando da diverso tempo e in settimana potrebbero addirittura chiudere con qualcuno di loro visto che le basi sono buone e solide. […] Nei piani di Vagnati, dopo Londra, c’è l’intenzione di spostarsi a Leicester per un faccia a faccia con la società proprietaria del cartellino di Praet. La situazione è chiara. In questo periodo all’ex club di Claudio Ranieri non è arrivata nessuna proposta interessante e Vagnati tornerà alla carica per il prestito oneroso con diritto di riscatto. […]Sullo stesso argomentoTorino, Vagnati l’inglese: è doppia missioneCalciomercato Torino

    Anche su Joao Pedro, che i granata hanno lungamente inseguito dalla primavera del 2020 come Tuttosport ha anticipato, la trattativa è viva. Si è recentemente consumato un incontro tra Davide Vagnati e Stefano Capozucca, uomini mercato di Toro e Cagliari. Lo vogliono anche il Lille e il Sassuolo (in seconda battuta la Fiorentina), ma l’italo brasiliano preferisce il Toro perché in granata viene messo al centro del progetto. […] E per concludere si arriva ad Artem Dovbyk, 24 anni, attaccante del Dnipro e della Nazionale ucraina. Elemento di spicco, scaltro in zona gol, potente, bravissimo nei colpi di testa. In lui, da tempo oramai, i granata hanno individuato il sostituto di Belotti che ha scaricato il Toro e sta decidendo il suo futuro sulla spiaggia di Mondello. La trattativa con il club ucraino è aperta anche se siamo ancora lontani da un accordo vero e proprio.

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    Sullo stesso argomentoToro, intesa con Joao Pedro. Ma c’è distanza col CagliariCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, Maggiore: svolta Spezia e Vagnati chiama subito

    TORINO – Indirettamente arriva anche una buona notizia per il Toro. Il Tas di Losanna ha parzialmente accolto il ricorso dello Spezia contro il blocco di mercato per quattro sessioni e di conseguenza il club ligure potrà tornare a fare operazioni in entrata dalla prossima campagna di trattative, che inizierà l’1 luglio. Così il Toro potrà tornare con più forza su Giulio Maggiore, 24 anni, capitano della squadra, un vecchio pallino di Davide Vagnati che si è subito messo in contatto con il collega Riccardo Pecini dello Spezia. I due in queste ore si sono sentiti telefonicamente. L’ultima volta si erano visti di persona allo Stadio Picco nella partita casalinga dello Spezia contro il Napoli del 22 maggio scorso e nell’occasione avevano parlato anche di Dimitris Nikolaou, 23 anni, greco, difensore centrale.Sullo stesso argomentoTorino, tutto fatto per il vice Berisha: preso GabrielCalciomercato Torino

    E i due si erano lasciati con l’intenzione di approfondire i discorsi nel momento in cui fosse arrivato l’esito del Tas di Losanna. Riprendiamo: appena emerso il nulla osta dalla Svizzera, i contatti sono immediatamente ripresi. Attenzione, però. L’interessamento di Maggiore non esclude la possibilità di trattare Mandragora, visto che Juric chiede di avere a disposizine quattro centrocampisti. Nello scorso anno poteva contare su Lukic, Pobega, Mandragora, Ricci e Linetty, mentre al momento a sua disposizione ci sono solo Lukic e Ricci. E ovviamente anche Linetty, che però non rientra nei piani. Con Maggiore e Mandragora, dunque, il reparto di centrocampo conterebbe su quattro potenziali titolari. Convincere lo Spezia non sarà semplice, ma neppure impossibile considerando la posizione contrattuale del giocatore che ha il contratto in scadenza nel 2023 e percepisce un ingaggio di “soli” 300 mila euro a stagione. 

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