consigliato per te

  • in

    Orsolini-Messias: il Toro punta al doppio colpo di mercato

    TORINO – Confrontando i contenuti di questa apertura con quelli sviluppati a pagina 13 viene difficile pensare che Cairo e Vagnati, già affannosamente alla ricerca del trequartista giusto – che costi poco, o che si muova verso fine mercato prendendo la società cedente per esasperazione -, possano studiare l’assalto non soltanto a uno, ma a ben due elementi da piazzare ai lati del centravanti. Eppure è così, calibrando le uscite con le entrate questo vorrebbero realizzare, presidente e responsabile dell’area tecnica granata. (…)Guarda la galleryToro, Belotti ko in Coppa Italia esce sconsolato
    Il doppio colpo
    L’entourage di Orsolini continua a nutrire fiducia nel buon esito dell’operazione, ma va pure avanti a confermare che non è ancora tempo, per Vagnati, di muoversi con l’affondo decisivo. In posizione neutra, ma ugualmente in attesa di un qualsivoglia cenno è pure Beppe Ursino, ds del Crotone che si sta armando di santa pazienza, per tenere in piedi il discorso Messias e non rompere con i granata. Un profilo interessante è quello di Ounas, ma il Toro con il Napoli non è andato al di là di tiepidi sondaggi. Tutti gli altri sono scommesse più o meno credibili o vecchi obiettivi: si va da Filip Marchwinski, trequartista classe 2002 del Lech Poznan seguito già la scorsa estate, a Chiquinho, che il Benfica è disposto a lasciar partire attraverso ogni formula utile a liberarsene, per arrivare a Ramirez, svincolato dalla Samp e ancora in cerca di una nuova collocazione. (…)
    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport
    Guarda la galleryTorino, Pjaca cerca di impressionare Juric al Filadelfia LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato Toro: per Walukiewicz si tratta con Izzo. Lyanco verso il Watford

    TORINO – Nkoulou si è svincolato, Lyanco è stato tagliato fuori da Juric, ha le valigie in mano ma il Toro non gli ha ancora aperto l’imbarco, e Izzo non è certo un punto fermo dei granata, in questo momento. Anche qui, bene far di conto, prima di procedere con il mercato difensori che è caldo sull’asse Torino-Cagliari. I punti fermi sono Bremer, leader tecnico del reparto, Buongiorno che sta maturando bene ma appunto ancora maturando, Rodriguez che non ha più il passo da esterno e che da alternativa è dirottato sulla prima linea davanti al portiere, e Djidji, che non dispiace a Juric ma che rimane un sostituto (sempre che in definitiva non venga ceduto al Crotone per uno sconto sul cartellino di Messias, se davvero scatterà l’opera di accerchiamento al brasiliano). (…)Guarda la galleryTorino, sconfitta con l’Az: Pjaca illude, poi la rimonta
    Si guarda al Cagliari per la fase difensiva
    Completato il quadro, si può dare conto del confronto in essere tra granata e rossoblù che coinvolge soprattutto i difensori: Walukiewicz da una parte, Lyanco e Izzo dall’altra. Il Cagliari ha aperto alla partenza del polacco con la formula gradita a Cairo, cioè in prestito con diritto di riscatto. Strada percorribile purché la cifra di suddetto diritto sia alta, tendenzialmente superiore ai 10 milioni. Che comunque il presidente non sarebbe vincolato a spendere, la prossima estate. (…) Insomma il materiale su cui lavorare c’è, però va incastrato nel modo giusto, con il Cagliari. (…)
    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport
    Guarda la galleryToro, Belotti ko in Coppa Italia esce sconsolato LEGGI TUTTO

  • in

    Toro, delusione Juric: volano scintille con Vagnati

    TORINO – Sei anni fa, Juric disse: «Nelle società forti i ds devono percepire le stesse cose che percepisce un allenatore. Poi ci sono i presidenti, che considero incompetenti e dovrebbero stare ai margini del sistema. Fanno molti danni, trasmettono cose non vere». Lo scorso 8 luglio, alla presentazione con Cairo e Vagnati: «In questo momento mi fido di loro, poi vediamo». (…) Dopo l’amichevole a Rennes, 31 luglio: «Ora dobbiamo fare le scelte giuste. Non sbagliarle». Non sbagliarle più: ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale, cioè l’acquisto di un Ufo danese retrocesso in B, Warming. Che vale il nome che porta: riscaldamento, in inglese. (…)Guarda la galleryTorino, sconfitta con l’Az: Pjaca illude, poi la rimonta
    Le scintille tra “Ivan il Terribile” e il “profeta del cairismo”
    Infine, il dopo Cremonese: «Quando arrivi 16° e 17° significa che ci sono tanti problemi. La squadra ha perso pezzi buoni e non è completa. C’è bisogno di giocatori importanti per alzare il livello. Sono preoccupato. Dobbiamo mettere altri giocatori dentro, così non andiamo da nessuna parte». Ma scusate: secondo voi non sarebbero già dovute volare scintille tra Ivan Grozni, come lo chiamano i croati, Ivan il Terribile, e il profeta del cairismo, Vagnati? Chiamatele, se volete, discussioni. (…) Ivan è deluso, e il primo vero motivo a monte sono le ormai datate promesse non mantenute dalla società, finora. Non il mancato arrivo di un giocatore in particolare, ma innanzi tutto la questione numerica dei rinforzi, ovviamente supportati da una qualità almeno media. (…)
    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport
    Guarda la galleryTorino, Juric tiene tutti sulla corda: Pjaca subito protagonista LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato Toro, proposta di scambio: c'è Zaza per Simeone

    TORINO – Il Toro cerca di muoversi, ma fa un passo in avanti e due indietro. Il problema è quello finanziario nel senso che al momento Cairo non è disposto a sborsare le cifre che chiedono le società per i giocatori che vorrebbe Juric. Sì, il mercato dei granata è pericolosamente in stand by, al netto della variabile Belotti di cui si scrive in apertura di pagina 12. Pericolosamente perché la squadra, reduce da due annate disastrose nelle quali ha rischiato la retrocessione, è incompleta. E, forse, ancora più debole.(…) E allora la situazione diventa preoccupante, con la sfida contro la Cremonese dietro l’angolo. Una partita, in programma domenica allo stadio Grande Torino, che i granata non possono sbagliare: sarebbe mortificante uscire al primo turno della Coppa Italia contro una formazione di serie B.

    Contatti con il Cagliari per Zaza-Simeone

    Detto questo Davide Vagnati sta cercando di ingegnarsi. Nelle ultime ore ha imbastito contatti con il Cagliari per proporre lo scambio Zaza-Simeone: due giocatori che nei rispettivi club non hanno dato quello che tutti si aspettavano e che in una nuova squadra potrebbero trovare stimoli importanti. Simeone è un giocatore che al Toro piace da tempo. Il Cagliari ne ha parlato con il Marsiglia e ora ne discute con lo Zenit (già, il club che ha offerto 30 milioni al Toro per Belotti), ma se i granata oltre a Zaza (30 anni) dovessero aggiungerci due o tre milioni (l’argentino ha 26 anni), il discorso si potrebbe riaprire. Al momento, a parte un ultimo contatto telefonico, non si è anora entrati nel vivo. (…)

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Toro: da Rodriguez a Vagnati, 16 milioni di problemi

    TORINO – Per sua fortuna non ha dovuto sopportare l’onta del rigore sbagliato nei tempi regolamentari contro la Francia: è stato ininfluente perché lo hanno salvato i compagni, firmando una fantastica qualificazione ai quarti di finale degli Europei. Anche con la casacca della Svizzera – e non certo per la parata di Lloris sul suo tiro dal dischetto – Ricardo Rodriguez non è riuscito a ritrovarsi. (…) Da venerdì sera è a Santa Cristina, da ieri ha iniziato ad allenarsi agli ordini di Ivan Juric. Lo attendono sedute atletiche in cui dovrà mettere benzina nelle gambe per la nuova annata. Sebbene il terzino sinistro svizzero sia a tutti gli effetti da considerare sul mercato: Davide Vagnati già da diverse settimane ha l’onere di piazzarlo al miglior offerente. Alla porta del Toro, però, finora non ha bussato nessuno. Nessuno con intenzioni serie, almeno. (…)
    16 milioni di problemi
    E dire che l’acquisto di Rodriguez era stato il biglietto da visita di Vagnati: consegnò il giocatore poco meno di un anno fa a Marco Giampaolo, che già lo aveva avuto per tre mesi al Milan nella brevissima parentesi del 2019. Operazione da 2,5 milioni di euro per un trasferimento a titolo definitivo al Toro, con un contratto fino al 2024: a conti fatti, almeno al saldo del primo campionato in granata, un affare solo ed esclusivamente dei rossoneri. Già, perché c’è anche da tenere in considerazione il discorso relativo all’ingaggio: Rodriguez percepisce circa 1,75 milioni netti a stagione, a bilancio per Cairo è una voce annuale che corrisponde a grossomodo 3.5 milioni. Se si considerano i 4 anni di contratto firmati dal laterale elvetico, fra cartellino e stipendio per il Toro costerà complessivamente circa 16 milioni di euro. (…) Così Rodriguez aspetta spiragli di trasferimento all’estero, pur mettendosi a completa disposizione di Juric. Se Ricardo riuscisse a strappare una conferma convinta da parte del suo allenatore, farebbe un capolavoro. O meglio: un miracolo.
    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Team Juric, in ritiro operazione simpatia. Riaprirà lui il Fila?

    SANTA CRISTINA – In questo momento è Ivan Juric il top player del Toro. Del resto Cairo ha investito molto sia sul piano finanziario sia in termini di insistenza per ingaggiarlo. Tre anni di contratto a due milioni a stagione più bonus che prevedono, nel tempo, anche la partecipazione a una Coppa europea. E da quel che sta facendo vedere sul campo questa grande considerazione l’uomo di Spalato la merita tutta. È lui l’attrazione del ritiro granata, gli occhi dei tifosi sono rivolti al suo lavoro. Quello che fa, che dice, come si comporta: impeccabile in ogni circostanza. Ed è sempre l’ultimo a lasciare il terreno di gioco. Si ferma a guardare (e controllare) anche i giocatori che fanno un defaticante oppure chi, come Linetty, è alle prese con la prima fase della preparazione fatta di tanta corsa. Dal campo si vede quanto non molli niente. Il dialogo con i giocatori è martellante. Tutto Juric, dunque. Il tecnico croato sta portando schemi e autostima all’interno di un gruppo che sino a poco tempo fa era in stato confusionale. (…)Guarda la galleryTorino, che grinta Juric! Ritmi alti e massima concentrazione

    Nessuno si sottrae all’appuntamento con il popolo granata

    Questa del resto è la strada giusta per riportare la gente negli stadi dopo la crisi degli ultimi due anni, questo è il comportamento che si deve avere nei confronti di chi “mantiene” il carrozzone calcio con abbonamenti televisivi, biglietti e tante altre cose, a partire dall’indispensabile passione. Anche i giocatori ci stanno mettendo (tanto, finalmente) del loro. Nonostante la durezza degli allenamenti alla fine si fermano con i tifosi: firmano autografi, posano per un selfie, regalano un sorriso a tutti. Nessuno si sottrae all’appuntamento con il popolo granata: dai più giovani ai big come Sanabria, Izzo e Mandragora, tanto per fare alcuni nomi. Curiosità: Il più “coccolato” di tutti, in questa prima settimana di altura, è il gigante Milinkovic-Savic. Juric non intende interrompere questo rapporto che piano piano sta ricostruendo e pensa, durante l’anno, di aprire le porte del Filadelfia almeno una volta la settimana, malgrado la sua determinazione a tenere quanto più possibile segrete le prove in allenamento. (…) Squadra e staff vicini alla gente che in questi ultimi anni ha sofferto tanto, dicevamo: e molto sta facendo il nuovo team manager, voluto da Juric, Marco Pellegri, uomo tuttofare. Un ruolo (il suo) prezioso affinché ci sia un buon clima dentro la squadra. (…)

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTorino, Juric sempre più in sintonia con il gruppoAttiva ora DAZN in offerta speciale fino al 28 luglio per 14 mesi a a 19,99€ al mese, invece di 29,99€ al mese LEGGI TUTTO