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    Empoli, Vicario cuore d'oro: accolti in casa bimbo e mamma da Ucraina

    “Con il mio amico Milan. Uniti per l’Ucraina”. Con queste parole il portiere dell’Empoli, Guglielmo Vicario, ha postato su Instagram una foto che lo immortala accanto al sorridente Milan, bambino ucraino che il giocatore ha ospitato nella sua casa di Udine. Oltre al piccolo di 11 anni l’estremo difensore ha accolto anche la giovane madre, in fuga dalle bombe russe. Vicario ha fatto conoscenza con Milan a Udine, dove il 25enne è nato e dove vivono i suoi genitori, per poi regalare al bambino la maglia numero 13 che indossa con il club toscano. Anche i social dell’Empoli sottolineano il gesto del loro portiere. “Dall’Ucraina all’Italia, da Dnipro a Udine: il nostro Guglielmo Vicario e la sua famiglia – scrive su Facebook il club allenato da Aurelio Andreazzoli – hanno accolto e ospiteranno il piccolo Milan e la madre Hanna. Per fuggire dalla guerra, per ricominciare”.Sullo stesso argomentoBellissimo gesto di Navas: accoglie 30 rifugiati ucraini nella sua casaPsg LEGGI TUTTO

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    Ucraina, la guerra vissuta da Yarmolenko: “Piangevo e non dormivo”

    LONDRA (Regno Unito) – L’ala ucraina del West Ham United, Andriy Yarmolenko, racconta per la prima volta il dramma della guerra nel suo Paese. La moglie e il figlio del calciatore erano a Kiev il giorno primo dell’invasione russa, avvenuta il 24 febbraio: “Quando è iniziato tutto ho raggiunto il campo d’allenamento, ma non potevo parlare – rivela Yarmolenko a ‘Football 1/2/3’ – continuavo a piangere, così ho chiesto all’allenatore di poter tornare a casa. Mi chiedevo cosa ci stessi a fare a Londra. Non potevo credere a quanto stava accadendo. Il giorno prima mia moglie aveva accompagnato a Kiev mio figlio per una visita medica. Volevo solo sbattere la testa contro il muro per quanto ero stato stupido a lasciarli partire”.Guarda la galleryWest Ham, l’ucraino Yarmolenko scoppia in lacrime dopo il gol all’Aston Villa
    Yarmolenko: “Sembra un film dell’orrore”
    Il 32enne attaccante, perno della nazionale Ucraina, ha poi trovato la forza di andare avanti: “Adesso solo quando gioco o mi alleno riesco a staccare per qualche ora e accantonare i brutti pensieri. All’inizio invece non riuscivo a dormire o mangiare, ero sempre al telefono coi miei parenti. David Moyes (l’allenatore del West Ham, n.d.r.) mi ha chiesto se preferissi allenarmi o restare a casa, invitandomi a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza alla mia famiglia. Per qualche giorno sono rimasto a casa, ma poi ho capito che era meglio se mantenevo un comportamento professionale e sono tornato col resto della squadra”. La moglie e il figlio di Yarmolenko, nel frattempo, sono tornati a Londra, ma il pensiero resta in Ucraina, rivolto alla città in cui è cresciuto, Chernihiv, dove i bombardamenti russi hanno causato la morte di 47 civili: “I miei cugini mi tengono in contatto con i miei zii, che ormai sono costretti a vivere negli scantinati per evitare i bombardamenti. È una situazione surreale, sembra di vivere un film dell’orrore. Ma di una cosa sono certo: nessun paese potrà mai sconfiggere il nostro spirito”. LEGGI TUTTO

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    Uefa, ok nuovi giocatori da Ucraina e Russia nella lista per le Coppe

    NYON – L’Esecutivo Uefa ha deciso oggi di modificare i regolamenti di Champions, Europa League e Conference League 2021-22 e di permettere ai club di registrare un massimo di due nuovi giocatori utilizzabili per le restanti partite delle competizioni in corso entro l’1 aprile 2022. Modifiche simili al regolamento della Champions femminile, per consentire ai club di registrare un massimo di due nuove giocatrici utilizzabili per le restanti partite della competizione in corso entro e non oltre il 7 aprile 2022, in linea con il regolamento Fifa sullo status e i trasferimenti dei giocatori.

    Modificato regolamento sul trasferimento dei giocatori

    A causa dell’incertezza che circonda l’escalation del conflitto militare in Ucraina, che ha generato una vasta e preoccupante crisi umanitaria, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Fifa ha deciso il 7 e il 16 marzo 2022, in coordinamento e consultazione con la Uefa e altre parti interessate, di modificare il Regolamento Fifa sullo Status e i Trasferimenti dei Giocatori (RSTP) al fine di fornire certezza giuridica e chiarezza su una serie di questioni e per affrontare le conseguenze della crisi per i giocatori. 

    Sullo stesso argomentoLa Fifa dona un milione di dollari alle vittime della guerra in UcrainaCalcio

    Introdotto un nuovo allegato temporaneo

    A questo proposito, è stato introdotto il nuovo allegato 7 temporaneo al Fifa RSTP, intitolato “Regole temporanee per affrontare la situazione eccezionale derivante dalla guerra in Ucraina”, che include disposizioni relative alla sospensione dei contratti tra giocatori/allenatori e club, che sono affiliati alla Federcalcio ucraina (UAF) e alla Federcalcio russa (FUR). In particolare, le nuove disposizioni permettono fra l’altro ai calciatori in questione di giocare per un altro club fino al 30 giugno 2022.

    Sullo stesso argomentoRussia, ricorso respinto: club e nazionali sospesi in competizioni FifaCalcio Estero LEGGI TUTTO

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    Ucraina, la Juve mette in salvo 80 profughi dalla città di Zahony

    TORINO – Missione umanitaria in Ucraina per la Juventus. Una delegazione di una ventina di persone, con due pullman della società, sta portando in Italia 80 giovanissimi e alcune loro mamme dal paese martoriato dalla guerra. Sono bambine e bambine, ragazzine e ragazzini dai 6 ai 14 anni, alcuni atleti di scuole calcio, che sono stati raccolti nella città ungherese di Zahony, vicino al confine con l’Ucraina.
    La missione
    La spedizione bianconera, partita ieri dalla Continassa, guidata dall’amministratore delegato Maurizio Arrivabene ed è formata da uno staff selezionato per dare supporto di ogni tipo in loco: dal responsabile medico bianconero Luca Stefanini, a una pediatra e a una psicologa volontarie. Presente anche Deniz Akalin, la compagna del presidente della Juventus Andrea Agnelli. Questo il comunicato ufficiale della società: “Non si poteva osservare senza agire. Non si poteva commentare senza tentare in ogni modo di mettere in piedi un’operazione. La guerra in Ucraina, giorno dopo giorno sta generando dolore e morte, ma soprattutto sta distruggendo la vita quotidiana di milioni di persone, costrette a rifugiarsi fuori dal loro Paese. Ci sono momenti in cui bisogna dimostrare di essere vicini a chi soffre con atti concreti. Una parte dei profughi è stata recuperata in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti”.
    Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Premier League, niente più partite trasmesse in Russia

    LONDRA (Inghilterra) – La Premier League non sarà più trasmessa in Russia. La decisione con effetto immediato è stata presa dal massimo campionato inglese, come segno di protesta per la guerra in Ucraina. Come spiegato dalla BBC, i 20 club hanno “fatto questa scelta in 15 minuti di confronto”.Guarda la galleryGuerra in Ucraina: la solidarietà dei tifosi sui campi europei
    Donazione verso il popolo ucraino
    Nel corso della stessa riunione è stata disposta anche la donazione di un milione di sterline a favore del popolo ucraino: “Chiediamo la pace – si legge in una nota – e i nostri pensieri sono verso tutti coloro che sono stati colpiti dalla guerra. La donazione di 1 milione di sterline sarà devoluta al Disasters Emergency Committee (DEC) per fornire aiuti umanitari direttamente a chi ne ha bisogno”. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, lo Juve Club Andria manda un camion di aiuti al confine

    TORINO – È partito questa mattina e non sarà un viaggio breve: da Andria, in Puglia, fino al confine fra Ucraina e Polonia, con un carico di aiuti per i profughi della guerra raccolto dallo Juventus Official Fan Club di Andria, uno dei più grandi e attivi d’Italia. L’iniziativa è scaturita da un socio, Michele Losito, la cui attività intratteneva rapporti commerciali con l’Ucraina e che quindi aveva contatti con il Paese tragicamente travolto dalla guerra e la risposta dei tifosi juventini è stata straordinaria, in pochi giorni la sede del club si è riempita di medicinali, parafarmaci, prodotti per l’igiene, abbigliamento per uomo, donna e bambino, scarpe, torce, candele e caricatori per cellulari.
    Tutto è stato inscatolato e, dopo aver preso contatti con la Prefettura e un’associazione che sul posto sta lavorando con i profughi, è stato caricato il camioncino con gli aiuti che, sulla strada una volta percorsa per affari, porterà tutto al confine fra Polonia e Ucraina, in uno dei luoghi dove si stanno raccogliendo i profughi in fuga dalla guerra.
    Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Premier League solidale con l'Ucraina: stop sulla tv in Cina

    PECHINO (Cina) – Stop alla trasmissione delle partite di Premier League in Cina a causa delle iniziative di solidarietà all’Ucraina, in programma nel prossimo weekend da parte del campionato inglese. Lo fa sapere la Bbc, sottolineando la storica vicinanza tra Cina e Russia e rivelando che i titolari dei diritti della Premier in territorio cinese (la piattaforma iQiyi Sports) hanno annunciato lo stop per questo fine settimana.
    Tifosi in campo contro la guerra
    La lega inglese, nei giorni scorsi, ha comunicato che nel prossimo turno di campionato, in programma tra il 5 e il 7 marzo, tutti i 20 capitani delle squadre indosseranno fasce giallo e blu, i colori dell’Ucraina. I tifosi sono stati incoraggiati a unirsi alle iniziative a favore del Paese invaso dalla Russia, prima del calcio d’inizio di ogni match. Gli schermi degli stadi mostreranno la frase “Football Stands Together”. iQiyi Sports ha un accordo di esclusiva per lo streaming della Premier League in Cina fino a tutta la stagione 2024-25.  LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Tuchel: “Abramovich? Preoccupati dall'incertezza”

    “Non possiamo pretendere che questo non sia un tema. La situazione per tutti qui è orribile. Nessuno se lo aspettava, è davvero irreale. Sta annebbiando le nostre menti e il nostro entusiasmo in vista della finale”. Così Thomas Tuchel, allenatore del Chelsea, alla vigilia della finale di Carabao Cup contro il Liverpool prevista domenica 27 febbraio, commentando la situazione relativa al patron dei blues, Roman Abramovich, per quanto concerne il conflitto tra Russia e Ucraina. “Questa situazione porta incertezza, soprattutto alle persone maggiormente coinvolte – ha spiegato Tuchel -. C’è molta incertezza attorno alla situazione del nostro club, non ha molto senso che io ne parli adesso. Siamo consapevoli di tutto ma non abbiamo molte informazioni in più di voi giornalisti e non credo che sia giusto per squadra e staff pensare alla politica. Detto questo non vorrei commentare fin quando non ci sarà una decisione in merito. Tutto questo ci distrae e ci preoccupa e posso capire le critiche, ma chiedo anche di capire me come allenatore e i giocatori”.Guarda la galleryTorino, la Mole Antonelliana illuminata con la bandiera dell’Ucraina LEGGI TUTTO