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    Udinese-Sassuolo, Dionisi ritrova Pinamonti. “E su Zortea e Bajrami…”

    Non c’è due senza tre. Recita così il detto che spera di ritrovare anche il Sassuolo di Dionisi nella sfida della Dacia Arena. Contro l’Udinese i neroverdi vanno a caccia del tris di successi dopo aver battuto il Milan a San Siro e l’Atalanta al Mapei. Riuscire a dare continuità per gli emiliani vorrebbe dire uscire dalle sabbie mobili di una classifica che avrebbe potuto relegare i neroverdi nelle zone rosse. Le qualità della rosa sono fuori discussione e ora sembra che anche la condizione degli uomini chiave sia tornata su livelli ottimi. Della partita contro l’Udinese ha parlato anche l’allenatore Alessio Dionisi.  LEGGI TUTTO

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    Gol, tre punti, settimo posto, goduria: che gran Toro!

    TORINO – Il Toro si rialza subito, dopo l’eliminazione in Coppa Italia. Batte l’Udinese grazie al gol di Karamoh, al secondo centro consecutivo, la sorpassa in classifica al 7° posto e comincia a sentire il profumo dei preliminari di Conference (ma, stando così le cose, l’Inter dovrebbe vincere la Coppa Italia per promuovere il Toro in Europa). Partita gagliarda, equilibrata, cresciuta nelle emozioni e nell’intensità strada facendo. Toro di roccia, per spirito e ricerca del gioco, attenzione e impegno. Una bella vittoria che rinfranca grandemente il morale e significa tanto, tantissimo in classifica. Un applauso lo meritano i granata, senza dubbio. L’Udinese si è svegliata troppo tardi. Solo dopo il gol, dando più l’impressione, in precedenza, che badasse in primo luogo a non prenderle.

    Possesso e affondi

    Udinese con alcune assenze pesanti, da Deulofeu a Nestorovski a Masina. Granata senza Ilic (contusione 2 giorni fa per l’ultimo arrivato), Lazaro, Zima e Radonjic, con Vlasic in panchina («E’ stanco», aveva ammesso alla vigilia Juric) e Karamoh, alla prima da titolare, sulla linea di Miranchuk. Tanto equilibrio in campo per tutto il primo tempo, con marcature attente e formazioni che si muovono a fisarmonica. Granata più decisi a cercare il possesso palla e l’affondo, ma a lungo senza riuscire a sfondare nella maginot bianconera. Friulani più portati alle ripartenze, con Success abile a svariare su tutta la trequarti. E Toro apprezzabile in particolar modo nella parte finale del tempo, con il baricentro più alto e un pressing maggiore, quando Miranchuk inizia a dettare lanci in infilata, creando brividi. Bravo Silvestri nei 45’ a parare una botta da lontano di Vojvoda e una mezza sforbiciata ravvicinata di Karamoh su cross di Aina.

    Bravo Vanja

    I meriti e il predominio del Torino danno comunque risultato al 4’ della ripresa, quando Aina serve in profondità in area: si avventa in anticipo Karamoh e devia in gol (2° timbro di fila, dopo la rete in Coppa Italia a Firenze). Gol subito annullato per fuorigioco, ma poi convalidato post Var. L’Udinese però dimostra immediatamente grande personalità e capacità di cambiare atteggiamento e partita. Aumenta subito il forcing, opprime il Torino, obbliga Vanja a sbrogliare più di una situazione pericolosa (non solo un’uscita sui piedi di Beto). Sottil prova ad aumentare la fase offensiva mettendo dentro il neoarrivato Thauvin (3-4-1-2), dopo minuti in cui i granata erano riusciti a riprendere in mano il pallino. Sull’altro fronte, esordio anche per Vieira, per rinforzare il filtro, con Linetty cotto. Ultima fase della partita concitata, Udinese in avanti con la forza dei nervi, granata coriacei dietro e più volte pericolosi negli spazi in contropiede. Poi la fine. Sorpasso: Toro settimo. Ossigeno per la classifica e più ancora il morale. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Udinese ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Il Toro e l’Udinese si affrontano nel match valevole per la 21ª giornata di Serie A. I granata vengono dal pareggio in trasferta contro l’Empoli di Zanetti e cercano la vittoria proprio per superare la squadra di Sottil in classifica, attualmente sopra di due punti. I bianconeri, protagonisti di un inizio di stagione esaltante, con il passare dei mesi hanno rallentato e sono reduci dal pareggio casalingo contro il Verona. Nella conferenza stampa della vigilia, Juric ha dichiarato che l’obiettivo dei granata è quello di raggiungere il 7° posto, ma anche che “la classifica non mi ossessiona così tanto come ad altri, io voglio una prestazione convincente. Ci mancano tanti giocatori, ma io vorrei fare una bella partita contro una squadra che ha fisicità quella vera, e gioca molto su questi aspetti”.
    Dove vedere Torino-Udinese: streaming e diretta tv
    La partita tra Torino e Udinese si disputerà alle 15 allo Stadio Olimpico-Grande Torino. Sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming su DAZN.
    Torino-Udinese, le probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty, Ricci, Aina; Miranchuk, Vlasic; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Gemello, Fiorenza, Rodriguez, Gravillon, N’Guessan, Bayeye, Adopo, Vieira, Gineitis, Vojvoda, Pellegri, Karamoh, Seck. Indisponibili: Ilic, Lazaro, Radonjic, Zima. Squalificati: nessuno. Diffidati: Lazaro.
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Arslan, Udogie; Success, Beto. Allenatore: Sottil. A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Abankwah, Buta, Ebosse, Guessand, Lovric, Pereyra, Pafundi, Semedo, Thauvin. Indisponibili: Deulofeu, Masina, Nestorovski. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bijol, Pereyra, Udogie, Walace.
    ARBITRO: Prontera di Bologna. Assistenti: Alassio e Lombardo. Quarto uomo: G.Miele. Var: Guida. Avar: Pezzuto.
    Tutta la Serie A Tim è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Udinese, ufficiale Thauvin: comunicato e dettagli

    Colpo importante per l’Udinese. La società ha ufficializzato l’arrivo di Thauvin tornato in Europa dopo la sua avventura con il Tigres in Messico. I bianconeri hanno deciso di cautelarsi dopo l’infortunio di Deulofeu e il francese ha le caratterstiche ideali per sopperire alla sua assenza. Nel 2018 ha vinto il Mondiale in Russia con la Francia, risultando uno dei protagonisti della spedizione e negli anni ha sempre fatto vedere ottime doti, soprattutto con la maglia del Marsiglia. Arrivato nella giornata di lunedì 30 gennaio in Italia per effettuare le visite mediche a Villa Stuart, ha da poco firmato il contratto con l’Udinese. 
    Udinese, in attacco ufficiale l’arrivo di Thauvin
    La società si è mossa in sordina negli ultimi giorni di mercato e ha colto l’occasione di riportare in Europa l’attaccante francese. Thauvin ha superato le visite mediche e ha firmato il contratto con l’Udinese. Rinforzo importante per Sottil, che già ieri prima della partita ha parlato del suo imminente arrivo. “Lo aspetto a braccia aperte” aveva detto il tecnico e la società l’ha accontentato. 
    L’Udinese ha diramato l’ufficialità con una nota sul sito: “Un Campione del Mondo arriva in bianconero. Florian Thauvin è un nuovo giocatore dell’Udinese. L’attaccante francese ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2025”. Due anni e mezzo di contratto per il francese ex Marsiglia pronto a iniziare la nuova avventura in Italia.  LEGGI TUTTO

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    Udinese, Sottil: “Abbiamo dominato contro il Verona”

    Udinese, il commento di Sottil al termine della partita

    Contento a metà. E’ questo quanto si evince dalle dichiarazioni post partita dell’allenatore dell’Udinese, Andrea Sottil. “Abbiamo fatto un’ottima partita, peccato per il gol iniziale. Una partita dominata. Dobbiamo migliorare in queste situazoni. E’ successa la stessa cosa ad Empoli. Abbiamo creato tanto e forse siamo mancati un po’ negli ultimi metri”. I complimenti alla squadra e le assenze per gli infortuni: “In questo momento abbiamo poche soluzione, non me ne vogliano i giovani ma è così”.

    Nestorowski? “Ha accusato un problema all’adduttore e non poteva essere della partita. Nulla di grave comunque”. Poi gli elogi a Samardzic: “Ha la qualità per certe giocate tra le linee e ha grandi margini di miglioramento”. In chiusura l’allenatore si è soffermato sulla prova di Beto: “Lavora tanto per la squadra, ma con le squadre che si chiudono fa un po’ più di fatica. Ha fatto comunque una buona partita con l’assist e altre situazioni”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Verona ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    UDINE – La prima giornata del girone di ritorno di Serie A si chiude con il match della Dacia Arena tra Udinese e Verona, in programma alle 20:45. I padroni di casa si trovano attualmente al settimo posto in classifica, in zona Conference League, e nell’ultimo match hanno ottenuto un successo importante in casa della Sampdoria di Stankovic. Situazione completamente diversa per la squadra di Zaffaroni, che dovrà tentare di portare a casa un risultato positivo per non rimanere troppo staccato dallo Spezia, out dalla zona retrocessione.
    Udinese-Verona: probabili formazioni
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Makengo, Udogie; Success, Beto. Allenatore: Andrea Sottil.A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Abankwah, Buta, Ebosse, Guessand, Lovric, Arslan, Pafundi, Semedo, Nestorovski.Indisponibili: Deulofeu, Masina, Pereyra.Diffidati: Bijol, Pereyra, Udogie, Walace.
    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Sulemana, Doig; Lasagna, Lazovic; Djuric.Allenatore: Marco Zaffaroni.A disposizione: Chiesa, Berardi, Perilli, Zeefiik, Gunter, Cabal, Coppola, Terracciano, Braaf, Kallon, Ngonge, Duba, Verdi, Joselito, Piccoli.Indisponibili: Faraoni, Henry, Hrustic, Veloso.Squalificati: Dawidowzic.Diffidati: Hongla, Henry, Veloso, Djuric.
    Arbitro: Pairetto (Nichelino). Assistenti: Zingarelli-Trinchieri. IV Uomo: Meraviglia. Var: Mazzoleni. Avar: Paganessi.
    Dove vedere Udinese-Verona: streaming e diretta tv
    Udinese-Verona è in programma alle 20:45 alla Dacia Arena di Udine e sarà trasmesso in diretta su DAZN, Sky Sport Calcio (202) e Sky Sport (251) ed è in streaming sempre su Dazn e l’app Sky Go.
    Guarda Udinese-Verona su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    L’Udinese è americana: ufficialità a luglio. Voci Usa anche sulla Roma

    TORINO – Le indiscrezioni intorno a una trattativa per la cessione circolavano da tempo, adesso siamo alle notizie, molto concrete, sull’accordo raggiunto: l’Udinese è stata venduta a un fondo americano e al primo luglio vi sarà il passaggio di consegne. Una notizia eclatante in generale, anche se si considera la dinamica attuale della nostra Serie A, ma clamorosa nello specifico perché certifica l’uscita di scena della famiglia, dopo quella degli Agnelli, da più tempo alla guida di una società di Serie A. Gianpaolo Pozzo, infatti, rilevò il club friulano nel luglio del 1986 e passerà la mano dopo 37 anni intensissimi sia dal punto di vista sportivo sia da quello aziendale: l’Udinese è infatti uno dei pochi club italiani a poter disporre di uno stadio di proprietà. Gli acquirenti, dunque, appartengono alla variegata galassia dei fondi d’investimento americani. In questo caso si tratta di un tandem: 890 Fifth Avenue Partners Llc, gruppo finanziario newyorchese specializzato in media e sport con Group Nine Acquisition Corp. Quest’ultimo è tecnicamente definito Spac (Special Purpose Acquisition Company, società anonima con sede negli Stati Uniti e quotata in Borsa) in partnership con 890 ha messo in campo un investimento da 200 milioni di euro. Nel “pacchetto” dovrebbe far parte pure una quota del Watford anche se la valutazione è ancora sospesa in attesa di capire se riuscirà a centrare la promozione in Premier League.

    Ipotesi cessione Roma

    Quella che riguarda Udine non è l’unica novità in arrivo dagli Usa: negli ultimi giorni, infatti, ha preso consistenza l’ipotesi di una cessione della Roma da parte dei Friedkin a un altro investitore americano. In questo caso il condizionale è d’obbligo anche se c’è chi ha già tratteggiato l’identikit del possibile acquirente il cui profilo si avvicina moltissimo nientemeno che a quello di Tom Barrack, colui che ha venduto il Psg alla Qatar Investment Authority di Al Khelaifi con cui Friedkin è in grandi rapporti professionali. Di certo l’attuale proprietà della Roma sta riflettendo sui termini economici dell’investimento (ultimo bilancio in rosso di 219,3 milioni, il peggiore della storia giallorossa. Tra acquisto delle quote e successivi versamenti, hanno già speso 817,1 milioni di euro nel giro di poco più di due anni e mezzo: 199 per acquisire il club, 25,9 per l’opa, 500,2 per la gestione e 92 milioni per il bond), senza dimenticare le difficoltà per avviare il progetto stadio. Non è escluso, così, che l’interesse di Barrack sia dettato proprio da questa opzione, considerato che il suo core business è quello immobiliare, e che si possa arrivare a una partnership.

    Ferrero e la Sampdoria

    Non va dimenticato, poi, che anche Massimo Ferrero sta cercando l’appoggio dei fondi Usa (in ballo c’è Oaktree) per trovare i 35 milioni cedendo in garanzia le quote del club: l’ipotesi che a Genova si arrivi presto a un’altra proprietà Usa è concreto. Ma se la situazione della Roma e della Samp sono molto in divenire, quella dell’Udinese è appunto ormai definita e la Serie A si avvia ad avere l’ottava proprietà straniera nel proprio “organico”. Tra questi, appunto, spicca la maggioranza statunitense (il Bologna è canadese ma Saputo ha un club, il Montreal, che gioca nella Major League Usa): cinque su sette. All’elenco, poi, vanno aggiunti prestigiosi club di Serie B in mano a fondi o persone fisiche statunitensi: dal Genoa al Parma, dal Venezia alla Spal al Pisa (russo-americano in realtà). A completare il quadro ci sono il Como degli indonesiani e il Palermo del City Group, ma è indubbio che il calcio italiano stia colorandosi sempre di più a “stelle e strisce”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Udinese, Rugani ricorda Vialli: “Ho tanti screenshot delle sue frasi…”

    La Juventus continua a vincere e convincere. Il successo per 1-0 contro l’Udinese ha rappresentato l’ottava vittoria consecutiva in campionato senza subire gol, a testimonianza di una solidità difensiva ritrovata dopo un inizio complicato. Daniele Rugani è stato titolare nel match contro la squadra di Sottil e dopo la partita ha dichiarato: “Sapevamo che sarebbe stato difficile. Sappiamo quanto è importante soffrire ed essere solidi, perchè poi le occasioni le creiamo e sappiamo far male”.Guarda la galleryAllegri scatenato, lo show in Juve-Udinese finisce con un cartellino…
    Rugani ricorda Vialli: “Pessotto, tributo bellissimo”
    Sulle difficoltà di inizio anno il difensore ha detto: “Anche in altre stagioni ci è capitato di avere difficoltà ma poi tutti uniti abbiamo trovato soluzioni. Il mister ora ci ha dato una buona lettura tattica, siamo tutti uniti e stiamo facendo belle cose. Anche nella mia prima stagione alla Juve abbiamo iniziato male e poi abbiamo fatto 26 partite senza perdere. Penso che sia un discorso mentale, prima non avevamo la sensazione di solidità che la Juve deve avere”. Infine, il ricordo di Vialli: “Il discorso di Pessotto è stato un tributo troppo bello e troppo giusto per una persona che ha lasciato tantissimo a tutti a livello umano. Ho tantissimi screenshot sul cellulare delle sue frasi. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo avrà qualcosa in più da portarsi dietro per tutta la vita”.
    Guarda la galleryPessotto, la commovente lettera per Vialli: applausi e cori all’Allianz Stadium LEGGI TUTTO