Roma, Mourinho: “Buon punto. Zaniolo condizionato da Di Bello”
UDINE – José Mourinho cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio sul campo dell’Udinese, a conclusione di una partita giocata non bene dalla sua Roma, capace evitare la sconfitta soltanto al 94′ grazie a un rigore trasformato da Lorenzo Pellegrini: “La partita non è stata diversa da quella che mi aspettavo – dice lo Special One a Dazn – ho capito che non avevo sbagliato nella mia analisi e penso che siamo entrati nel gioco con i cambi, con l’energia. Ho visto in qualche giocatore una certa difficoltà a entrare nella partita. Anche Foti (il suo vice, n.d.r.) ha notato la difficoltà che esiste contro una squadra che ha preparato la partita in una sola settimana. Partita difficile, se facevamo gol prima avremmo avuto più tempo, però purtroppo è arrivato alla fine. Sono 8 partite in Serie A senza sconfitte, con 4 pareggi. Un punto a Udine, un punto a Sassuolo; ma quando segniamo all’ultimo non è una sconfitta”.Guarda la galleryLa Roma si salva nel finale: Udinese raggiunta al 94′
Mourinho su Zaniolo e Pellegrini
“Abbiamo dato tempo all’avversario di organizzarsi – continua Mourinho – era una partita tra una squadra al massimo delle sue potenzialità e l’altra no. Non possiamo scegliere le partite. Non esiste una gara più importante dell’altra. Giovedì è importante, dobbiamo migliorare su questo aspetto. Abbiamo perso a Verona, a Venezia e pareggiato oggi. Anche io sono un po’ stanco, ma la sento dopo la partita. Qualche giocatore l’ha sentita prima e non va bene”. Della gara di Zaniolo dice: “L’ho visto molto bene. Gli ho detto che l’Udinese è una squadra che fa prendere molti gialli e bisogna controllarsi. Dopo l’esperienza di Zaniolo dei due gialli con Di Bello avevo paura, ha giocato molto condizionato e, nonostante questo, ha fatto molto bene”. Della prestazione di Pellegrini, autore del pareggio, dice invece: “Mi ha convinto, ma mi è mancato davanti, avevo bisogno di più creazione bassa e di un terzo attaccante per non lasciare superiorità numerica ai loro difensori. Poi abbiamo rischiato tutto con i cambi: perdere 1-0 o 2-0 non fa nessuna differenza. Pareggiare 1-1 ci dà un punto e la sensazione di 8 partite di fila senza sconfitta. Sarebbe stato meglio 5 vittorie e 3 pareggi, ma 4 vittorie e 4 pari non è male”. LEGGI TUTTO